La vita va così

Valerio Caprara

È un fatto acclarato che l'ultimo film di Riccardo Milani - la favoletta "Un mondo a parte"- abbia sbancato il botteghino a dispetto di chi la riteneva e ritiene una specie di maxi spot alla Mulino Bianco di macchiette abruzzesi. Dunque è senz'altro giustificata la fulminea uscita di un secondo atto, quasi un ricalco dislocato nella Sardegna minacciata dalla rapace speculazione edilizia (ma non è un po' tardi per denunciarla?). "La vita va così" mette infatti in bella copia la vera storia di un pastore sardo che per più di vent'anni tenne testa alle mire di gruppo immobiliare intenzionato ad acquistare la sua piccola proprietà per costruirvi un resort a 5 stelle: cambiano gli sfondi, insomma, ma non il clou dell'apologo con il Golia di turno, ovvero l'imprenditore milanese incarnato dal monumentale Abatantuono, costretto a scontrarsi con il David ottuagenario che ha la voce e il corpo dell'esordiente Loi deciso a mantenere a qualsiasi costo il piacere di pascolare le mucche su un'edenica spiaggia. [...]

di Valerio Caprara, articolo completo (1889 caratteri spazi inclusi) su Il Mattino 24 ottobre 2025