jonnylogan
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giovedì 16 novembre 2023
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tutto in una notte
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Nel corso di un'invernale notte Milanese, una delle tante trascorse lavorando, il poliziotto Franco Amore, impersonato da Pierfrancesco Favino, capace di caratterizzarlo grazie a un accento meridionale, l’amore per la famiglia e il rispetto della divisa; si troverà a passare da una serata di festeggiamenti organizzata da chi lo conosce, a una scena del crimine lungo un tratto della tangenziale nel quale lui non è rimasto coinvolto per un semplice scherzo del destino.
Una notte nella quale il tenente prossimo alla pensione potrebbe cambiare sia le proprie convinzioni, sia il proprio futuro e quello di chi gli sta accanto a iniziare dalla moglie Viviana, impersonata dalla trentacinquenne attrice di teatro Linda Caridi, a Cosimo, cugino "molto particolare" di Viviana, interpretato da Antonio Gerardi che torna a portare in scena un personaggio degno del Sardo di Romanzo Criminale - La Serie (id.
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Nel corso di un'invernale notte Milanese, una delle tante trascorse lavorando, il poliziotto Franco Amore, impersonato da Pierfrancesco Favino, capace di caratterizzarlo grazie a un accento meridionale, l’amore per la famiglia e il rispetto della divisa; si troverà a passare da una serata di festeggiamenti organizzata da chi lo conosce, a una scena del crimine lungo un tratto della tangenziale nel quale lui non è rimasto coinvolto per un semplice scherzo del destino.
Una notte nella quale il tenente prossimo alla pensione potrebbe cambiare sia le proprie convinzioni, sia il proprio futuro e quello di chi gli sta accanto a iniziare dalla moglie Viviana, impersonata dalla trentacinquenne attrice di teatro Linda Caridi, a Cosimo, cugino "molto particolare" di Viviana, interpretato da Antonio Gerardi che torna a portare in scena un personaggio degno del Sardo di Romanzo Criminale - La Serie (id.; 2008), fino a Dino, amico e collega interpretato da Francesco Di Leva e personaggio che risulterà cruciale ai fini dello snodo narrativo.
Il cinquantunenne attore e regista Andrea Di Stefano scrive, sceneggia e dirige la sua terza pellicola con il merito di saccheggiare il mondo dei film d'azione di pura matrice statunitense, al punto che nulla vieterebbe di spostare l'azione dal capoluogo Lombardo a una qualunque metropoli d'oltre oceano senza variare minimamente il prodotto finale.
Presentato alla settantatreesima edizione del Festival di Berlino il film non desidera impartire giudizi morali ma creare un ambiente noir con alleati, amici, numerosi colpi di scena, grazie a una fotografia livida e notturna firmata in maniera esemplare da Guido Michelotti e un'ottima colonna sonora a opera di Santi Pulvirenti, abitualmente impegnato nel mondo della settima arte. Il tutto con il semplice desiderio di raccontare la vita di un uomo normale che come in ogni giallo che si rispetti, si troverà costretto a lottare per la propria vita e per quella di chi ama.
Da vedere se amate i film d'azione costruiti con pochi accorgimenti scenici e molta capacità recitativa.
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[+] ma quale tenente? non esiste.
(di umberto)
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cotena ernesto
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mercoledì 1 novembre 2023
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scarso
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Non ho nemmeno finito di vederlo. Audio indecifrabile. A grandi tratti non si capisce cosa dicono. Se questo è un regista io sono Hitchcock con il mio smartphone. possibile che non se siano accorti?
Peccato per Favino.
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fr�
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martedì 31 ottobre 2023
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poteva essere molto di più
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Premesse davvero accativanti e grande cast, impiegati molto mediocremente.
Messa in scena povera e tensione che non è mai all'altezza del genere.
Irritante la rappresentazione caricaturale della famiglia calabrese protagonista.
Sconsigliato.
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no_data
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lunedì 25 settembre 2023
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non ci siamo
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Non lo consiglio, molto debole e a tratti inverosimile. Che dire, Favino sempre il top. Peccato.
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ilaila
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domenica 24 settembre 2023
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grande film?
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Audio in gran parte indecifrabile, non tanto per l'uso del dialetto ( scelta legittima) quanto per la discutibile qualità. Come e' possibile che il film sia tanto osannato dalla critica?
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francesco rullo
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domenica 24 settembre 2023
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favino grande attore
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Bellissimo film... inizia con una ripresa di Milano by night al pari di un film americano... Favino ancora una volta bravissimo attore che ti trascina completamente nella scena del film .. Bravo... un film che mi ha appassionato
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francesco rullo
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domenica 24 settembre 2023
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favino grande attore
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Bellissimo film... inizia con una ripresa di Milano by night al pari di un film americano... Favino ancora una volta bravissimo attore che ti trascina completamente nella scena del film .. Bravo... un film che mi ha appassionato
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venerdì 22 settembre 2023
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recensione che coglie nel segno
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Azzeccata e ampiamente condivisa. Di Stefano. Competente e ispirato. Si riconosce la sua mano. Favino. Una professionista in grado di tradurre emozioni e sfumature dell'animo umano in tutte le sue miserie e contraddizioni. Il cinema italiano nella sua versione migliore di questo millennio.
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giovanni morandi
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mercoledì 20 settembre 2023
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35 anni di onorato servizio di giovanni morandi
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L'ultima notte di Amore.
Di Stefano si muove bene in un territorio Polar, mostrando tutto il suo valore descrittivo, ma anche la conoscenza di quanto avviene nel sottobosco dei poliziotti, in parte e ripeto solo in una piccolissima parte, costretti ad arrotondare gli stipendi troppo poveri ed indegni per il difficile lavoro svolto al servizio dello Stato e di tutti noi.
Poi c'è Milano, dove è ambientato questa pellicola, qui dipinta, come "seconda" vivida protagonista del film-al pari della Los Angeles di Collateral di Mann- una metropoli middle-europea, che qui pare quasi respirare, come centro di interesse della malavita cinese e di una comunità meridionale, che "vive" di luci e ombre, nelle riprese di notte (già nei titoli di testa, dove se ne percepisce il respiro ansimante), che diventa teatro di una vicenda che poteva essere ambientata ovunque, ma che trova in quelle vie, in quella piazza Duomo deserta, in quel contesto di attività più o meno borderline sul piano della legalità, il suo giusto scenario.
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L'ultima notte di Amore.
Di Stefano si muove bene in un territorio Polar, mostrando tutto il suo valore descrittivo, ma anche la conoscenza di quanto avviene nel sottobosco dei poliziotti, in parte e ripeto solo in una piccolissima parte, costretti ad arrotondare gli stipendi troppo poveri ed indegni per il difficile lavoro svolto al servizio dello Stato e di tutti noi.
Poi c'è Milano, dove è ambientato questa pellicola, qui dipinta, come "seconda" vivida protagonista del film-al pari della Los Angeles di Collateral di Mann- una metropoli middle-europea, che qui pare quasi respirare, come centro di interesse della malavita cinese e di una comunità meridionale, che "vive" di luci e ombre, nelle riprese di notte (già nei titoli di testa, dove se ne percepisce il respiro ansimante), che diventa teatro di una vicenda che poteva essere ambientata ovunque, ma che trova in quelle vie, in quella piazza Duomo deserta, in quel contesto di attività più o meno borderline sul piano della legalità, il suo giusto scenario.
Quindi c'è la figura di Amore, cognome del protagonista principale, con un "gigantesco", come ormai ci ha abituato, Pierfrancesco Favino.
Quindi altri coprotagonisti, con ruoli ben azzeccati, sui quali spicca l'interpretazione di Linda Caridi, nelle difficili ma efficaci vesti di una donna del sud, semplice e, ad un tempo forte e determinata, nonostante le avverse circostanze che la coinvolgono; insomma un bel film, che merita di esser visto con la dovuta attenzione.
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adri
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lunedì 18 settembre 2023
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dialoghi poco comprensibili
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Molti film italiani recenti, pur interessanti e ben fatti, presentano attori che parlano con voce troppo bassa o veloce tanto da risultare incomprensibili, la cosa peggiora se come in questo film si esprimono con termini dialettali. Peccato..
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