stefano73
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domenica 12 marzo 2023
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sparatoria nel tunnel metropolitano milanese
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"L'ultima notte di Amore". Franco Amore (Pierfrancesco Favino) è un onesto poliziotto pugliese in servizio a Milano da 35 anni. Oggi svolge l'ultimo turno prima della meritata pensione. Festa a sorpresa per lui. Mentre viene festeggiato viene chiamato d'urgenza per un'ultima interminabile notte nella multietnica e criminale metropoli. Tutto il film viene girato in pellicola e senza effetti speciali. La tensione sale a picco in un genere che richiama i polizieschi vecchio stampo ma con tecnica efficace e forte umanità. Voto:7
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toscar
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domenica 12 marzo 2023
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una perla dal regista andrea di stefano
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Un thriller noir che soddisfa anche i palati più esigenti...regia, sceneggiatura e fotografia si mescolano perfettamente per un risultato che è a dir poco ottimo... Pier Francesco favino si conferma come al solito un attore sopra le righe... Voto 8,5
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toscar
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domenica 12 marzo 2023
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una perla dal regista andrea di stefano
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Un thriller noir che soddisfa anche i palati più esigenti...regia, sceneggiatura e fotografia si mescolano perfettamente per un risultato che è a dir poco ottimo... Pier Francesco favino si conferma come al solito un attore sopra le righe... Voto 8,5
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filippo
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domenica 12 marzo 2023
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l’ultima ombre
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L'ultima scena del film
l'ombra è di un cinese che vuole recuperare i diamanti o la polizia che lo prende?
[+] volutamente così
(di casomai21)
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(di stefano73)
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(di scarface9)
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thomas
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venerdì 10 marzo 2023
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signore e signori ... il noir
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Se c'è un genere con cui è meglio evitare di misurarsi, quando si realizza un film, è il noir. Troppo complicato per le sue atmosfere torbide difficili da riprodurre, per la violenta contrapposizione tra le luci artificiali e la notte, per la presenza di protagonisti impossibili da catalogare nelle classiche categorie buono/cattivo. Il noir è tra i generi più affascinanti perché le storie e i dialoghi celano sempre un qualcosa di inespresso e i suoi personaggi compiono il proprio destino per lo più di notte, quando il buio esterno riesce a coniugarsi alla perfezione con quello presente nella loro anima. "L'ultima notte d'amore" è un noir eccellente, d'altri tempi, che non ha nulla da invidiare a quelli così tanto celebrati di Melville o Becker.
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Se c'è un genere con cui è meglio evitare di misurarsi, quando si realizza un film, è il noir. Troppo complicato per le sue atmosfere torbide difficili da riprodurre, per la violenta contrapposizione tra le luci artificiali e la notte, per la presenza di protagonisti impossibili da catalogare nelle classiche categorie buono/cattivo. Il noir è tra i generi più affascinanti perché le storie e i dialoghi celano sempre un qualcosa di inespresso e i suoi personaggi compiono il proprio destino per lo più di notte, quando il buio esterno riesce a coniugarsi alla perfezione con quello presente nella loro anima. "L'ultima notte d'amore" è un noir eccellente, d'altri tempi, che non ha nulla da invidiare a quelli così tanto celebrati di Melville o Becker. Un poliziotto onesto che però "arrotonda" facendo il guardaspalle di un parente che opera ai limiti della legalità, la mafia cinese di Milano che ha bisogno di "un servizio scorta", membri delle forze dell'ordine corrotti, cinesi bellissime, silenziosi accompagnatori, una valigetta, una ruota a terra, sangue, un enigma apparentemente irrisolvibile. Il tutto avviene su una superstrada, di notte, tra le luci abbaglianti dei fanali delle auto che viaggiano a grande velocità e quelle livide dell'illuminazione di una galleria. Al centro di tutto Pierfrancesco Favino, che dopo trentacinque anni di specchiato servizio nella polizia "a milleottocento euro al mese", si gioca a dadi il futuro, la libertà personale e l'onore accettando proprio la notte prima di andare in pensione, un compito che l'istinto gli suggerisce di tenere il più possibile lontano da sé. Andrea Di Stefano confeziona un film di notevole qualità, che tiene incollati alla poltrona e sfida lo spettatore a intuire la verità, che però è sfuggente e, al termine, sbalorditiva. Ma si sa, così è anche nella vita: a volte i lupi non son così cattivi, e gli agnelli hanno fauci insospettabili
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[+] comprensione
(di ireneo)
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[+] l''ultima notte d''amore
(di paolo)
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