Fast X

Diretto dal francese Louis Leterrier è il decimo capitolo di una saga cinematografica di grande successo, inizialmente dedicata al mondo delle corse clandestine tra automobili, descritto in modo accattivante ed alla moda, per incontrare il consenso del pubblico più giovane. Da questo contesto iniziale le varie storie si sono poi allargate fino a tirare dentro pericolose organizzazioni criminali, servizi segreti e quant’altro.
I personaggi della saga, molto amati dal pubblico, sono stati man mano sempre più mitizzati, tanto che si presentano adesso come delle semi-divinità, super uomini (e super donne) invincibili e capaci di tutto: nel frattempo però è passato il tempo (oltre vent’anni) e gli interpreti invecchiati si presentano col lifting, poco credibili e talvolta persino un po’ patetici. [+]

Diretto dal francese Louis Leterrier è il decimo capitolo di una saga cinematografica di grande successo, inizialmente dedicata al mondo delle corse clandestine tra automobili, descritto in modo accattivante ed alla moda, per incontrare il consenso del pubblico più giovane. Da questo contesto iniziale le varie storie si sono poi allargate fino a tirare dentro pericolose organizzazioni criminali, servizi segreti e quant’altro.
I personaggi della saga, molto amati dal pubblico, sono stati man mano sempre più mitizzati, tanto che si presentano adesso come delle semi-divinità, super uomini (e super donne) invincibili e capaci di tutto: nel frattempo però è passato il tempo (oltre vent’anni) e gli interpreti invecchiati si presentano col lifting, poco credibili e talvolta persino un po’ patetici.
Lo stile è terribilmente cafone e buzzurro, in modo davvero troppo esagerato tanto da risultare ridicolo.
Questi difetti sembrano francamente palesi, eppure evidentemente la scelta è quella di procedere convintamente in questa direzione, per compiacere il folto pubblico che ahimè ancora dimostra becero gradimento, per uno spettacolo davvero che punta solo sull’esagerazione e che non ha uno straccio di studio e di idea su cui basarsi.
Se già nei primi film venivano mostrate scene ben poco plausibili, adesso si è ampiamente superato il limite, tanto che pare di trovarsi ad assistere ad un cartone animato squinternato.
Il cast vede in primo piano Vin Diesel, che dopo la scomparsa di Paul Walker è diventato il protagonista assoluto; poi ci sono nei ruoli di contorno, quelli che sono diventati i personaggi storici della saga: da Michelle Rodriguez ai meno noti Tyrese Gibson, Chris "Ludacris" Bridges, Jordana Brewster, Sung Kang e Nathalie Emmanuel.
A questi si aggiungono alcune star hollywodiane e altri protagonisti di film commerciali americani, che per un motivo o per l’altro sono entrati a far parte della serie: si passa quindi da attrici premi Oscar come Charlize Theron, Helen Mirren, Rita Moreno e Brie Larson, a superstar di B movie d’azione come Jason Momoa, che ha la parte del cattivo principale, Jason Statham e gli ex wrestler John Cena e Dwayne Johnson, l’ultimo dei quali compare soltanto per pochi secondi dopo una parte dei titoli di coda, presentandosi come uno dei protagonisti del capitolo successivo.
Già perché ahimè non finisce qui, e dieci film dedicati a questa saga ormai bollita, non sono ritenuti abbastanza.     
Per comprendere vari aspetti della pellicola, sarebbe necessario avere visto i precedenti film del ciclo, così da conoscere gli antefatti, la storia di ciascun personaggio ed i vari rapporti che li legano tra loro; come dicevo, sarebbe necessario … sempre che si consideri che ne valga la pena.
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