figliounico
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venerdì 26 gennaio 2024
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deludente e soprattutto troppo lungo
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Dopo la formidabile sequenza iniziale dominata sensorialmente dalla versione strumentale di P.I.M.P. sparata a tutto volume da un personaggio assente dalla scena e, cosa rara per un film e che lascia ben sperare, la colonna sonora è protagonista e non ancella delle immagini, Anatomia di una caduta si rivela una delusione totale, una sintesi non riuscita tra Scene da un matrimonio in versione bignami ed un episodio de’ La signora in giallo. Alla fine mi rendo conto che la scena più interessante è stata quella del tentato omicidio del cane, forse perché mi ha lasciato nel dubbio che si sia trattato di un caso non denunciato di maltrattamento di animali sul set, per il resto il film, che scorre inesorabilmente lento, è un drammone familiare sotto le mentite spoglie di un legal thriller, genere di cui non ha nulla se non l’ambientazione del cinquanta per cento delle scene in un’aula di tribunale.
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Dopo la formidabile sequenza iniziale dominata sensorialmente dalla versione strumentale di P.I.M.P. sparata a tutto volume da un personaggio assente dalla scena e, cosa rara per un film e che lascia ben sperare, la colonna sonora è protagonista e non ancella delle immagini, Anatomia di una caduta si rivela una delusione totale, una sintesi non riuscita tra Scene da un matrimonio in versione bignami ed un episodio de’ La signora in giallo. Alla fine mi rendo conto che la scena più interessante è stata quella del tentato omicidio del cane, forse perché mi ha lasciato nel dubbio che si sia trattato di un caso non denunciato di maltrattamento di animali sul set, per il resto il film, che scorre inesorabilmente lento, è un drammone familiare sotto le mentite spoglie di un legal thriller, genere di cui non ha nulla se non l’ambientazione del cinquanta per cento delle scene in un’aula di tribunale. Purtroppo la Triet, per quanto la qualità della scrittura sia superiore a quella che caratterizza la recente produzione cinematografica nostrana o il ciarpame in celluloide proveniente d’oltreoceano, non è Bergman e Samuel Theis e Sandra Hüller, attori non superbi ma senz’altro degli ottimi professionisti e convincenti nella loro parte, non sono nemmeno lontanamente paragonabili a Erland Josephson e Liv Ullmann. Il più bravo nel cast, per inciso, è il ragazzino, l’attore quindicenne Milo Machado Graner fraudolentemente spacciato per un undicenne. Il finale non commuove e non sorprende, direi che è quasi prevedibile e comunque è facilmente interpretabile a posteriori nonostante un’artificiosa cripticità… spoiler…infatti è chiaro che il bambino nella deposizione finale si inventa di sana pianta il dialogo avuto in macchina con suo padre a seguito della serata passata con la funzionaria del tribunale, che, come un vecchio saggio, gli dice che quando non si hanno elementi per sapere quale è la verità e comunque si ha la necessità di avere una certezza, in questo caso circa l’innocenza o la colpevolezza della madre, bisogna decidere in che cosa credere. Il ragazzino ovviamente sceglie di credere nell’innocenza della madre, l’alternativa sarebbe stata passare il resto della vita, da ipovedente per giunta, con la nonna, ed il giorno dopo racconta al giudice, quando le sorti processuali dell’imputata virano verso il verdetto di colpevolezza, che il padre meditava il suicidio da lungo tempo. Nella scena successiva, i ruoli si capovolgono ed è il bambino che accoglie protettivo la madre tra le sue braccia e le accarezza la testa rassicurandola del suo perdono.
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[+] brutto e lungo
(di mauro c.)
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mario rossi
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sabato 30 dicembre 2023
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grande film
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Grande film tenuto conto che è francese, ma non mi è piaciuto il fatto che gran parte del dibattimento è in lingua straniera con i sottotitoli. Avrei preferito vederlo integralmente in lingua originale oppure tutto in italiano.
[+] non certo un capolavoro **
(di stefano)
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lunedì 4 dicembre 2023
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ottimo
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Il film mi ha colpito profondamente. La recensione spiega in modo chiaro quali sono i punti decisivi nella narrazione. Le chiarificazioni tecniche sul film aiutano a comprendere meglio, quello che avevo intuito, ma non avrei saputo spiegare. Il rilievo dato alla complessità dele relazioni, è la chiave del successo si questo bel film.
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mauro.t
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giovedì 30 novembre 2023
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anatomia di una relazione atipica
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Samuel, un insegnante/scrittore quarantenne, viene ritrovato a terra dopo una caduta dall’ultimo piano dello chalet dove vive nei pressi di Grenoble, con una ferita alla testa. La moglie Sandra viene incriminata per omicidio. Il figlio 11enne ipovedente Daniel durante il processo dovrà assistere al disvelare dei particolari anche intimi e scabrosi di un rapporto di coppia complesso e conflittuale, e dovrà affrontare il peso della responsabilità della sua testimonianza.
Il film è un thriller atipico che, al contrario dei blockbusters americani, non punta sull’azione e sui colpi di scena a continuo (e poco verosimile) ribaltamento, ma guida lo spettatore in un’immersione carsica nel rapporto di coppia tra due scrittori dove sensi di colpa, rimostranze, infedeltà e rivalità, creeranno un soffocante clima claustrofobico che fa a pugni con lo scenario aperto e candido delle Alpi francesi ma si adatta perfettamente al setting successivo dell’aula di un tribunale.
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Samuel, un insegnante/scrittore quarantenne, viene ritrovato a terra dopo una caduta dall’ultimo piano dello chalet dove vive nei pressi di Grenoble, con una ferita alla testa. La moglie Sandra viene incriminata per omicidio. Il figlio 11enne ipovedente Daniel durante il processo dovrà assistere al disvelare dei particolari anche intimi e scabrosi di un rapporto di coppia complesso e conflittuale, e dovrà affrontare il peso della responsabilità della sua testimonianza.
Il film è un thriller atipico che, al contrario dei blockbusters americani, non punta sull’azione e sui colpi di scena a continuo (e poco verosimile) ribaltamento, ma guida lo spettatore in un’immersione carsica nel rapporto di coppia tra due scrittori dove sensi di colpa, rimostranze, infedeltà e rivalità, creeranno un soffocante clima claustrofobico che fa a pugni con lo scenario aperto e candido delle Alpi francesi ma si adatta perfettamente al setting successivo dell’aula di un tribunale. Lo spettatore sarà portato inevitabilmente a solidarizzare col bambino.
Il film riproduce un rapporto coniugale caratterizzato dal ribaltamento dei ruoli uomo-donna tradizionalmente rappresentati: qui è lui ad essere più fragile e recriminatorio. E credo che sia una provocazione consapevole quella di prendere in esame l’eventualità che l’omicida sia la donna.
In ogni caso, anche qui diversamente dal cinema di intrattenimento americano, non ci sono mostri, bensì persone verosimili con i loro limiti, che affrontano (o non affrontano) ciascuno a proprio modo le difficoltà che il matrimonio ti presenta.
La Triet, regista e cosceneggiatrice, dimostra capacità analitiche e di intrattenimento che indicano abilità cinematografiche di altissimo livello. Bravissima l’attrice protagonista Sandra Huller. Oltre alla Palma d’oro al film a Cannes 2023 c’è il premio Palm Dog al cane Messi.
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gianni quilici
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venerdì 24 novembre 2023
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anatomia di una relazione
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Un uomo muore cadendo da una finestra, in una baita sulle Alpi francesi. E’ un suicidio o è stata la moglie ad ucciderlo? Questo è il dramma e il mistero di Anatomia di una caduta (un tribunale cercherà la verità), che soprattutto diventerà anatomia di una relazione.
Lei è una scrittrice stimata e di successo, lui (almeno fino alla sua morte) è uno scrittore fallito. E’ questa relazione uomo-donna, scrittore-scrittrice, che fa la grandezza del film. (Vincitore, tra l’altro, della Palma d’oro a Cannes, convincendo un po’ tutti.
Per due ragioni fondamentali, tra loro intrecciate: una sceneggiatura, in alcune sequenze formidabile per acutezza psicologica e intensità drammatica; e una recitazione efficace da parte di tutto il cast , ma magistrale in Sandra Hüller, la scrittrice di successo, perché capace di rendere introspettivamente le diverse sfaccettature intellettuali e emozionali di un personaggio complesso. Da sottolineare il bambino, una futura promessa (Milo Machado Graner) e sorprendente, ai miei occhi almeno, il cane (Messi è il suo nome).
Se il film di Paola Cortellesi è emozionante senza essere furbo, neorealista senza essere vetero-realista, Anatomia di una caduta rappresenta la complessità di una relazione , in cui la donna riesce a calarsi dentro il suo partner, a capirlo, senza diventare maternalista, ossia senza rinunciare alla sua libertà. Si può presumere, come lei stessa dice, che continuia a volergli bene, ma senza più amarlo come fa intuire. Un film con una valenza pedagogica, senza che lo sia.
Il finale nella sua apparente semplicità, è da applauso.
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marco
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giovedì 23 novembre 2023
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sorvegliare e punire
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Anatomia di una caduta indaga , attraverso la magistrale interpretazione della sua attrice protagonista , Sandra Huller, alcuni dei temi fondamentali della nostra contemporaneità: la coppia e i rapporti familiari nella difficile ricerca di un nuovo equilibrio tra i sessi ; il rapporto tra la rappresentazione della realtà, la finzione e l'oggettività dei fatti ; l’abuso di potere nel controllo e coercizione dello Stato sulle libertà individuali, sotto la spinta mediatica della sicurezza sociale.
Sandra è una scrittrice di successo, una madre attenta e forte dinanzi alla tragedia che ha colpito il figlio, una moglie capace di assecondare e comprendere i fallimenti del debole compagno senza il peso del giudizio o della commiserazione senza pero riuscire a salvarlo da un gesto disperato o il suo doppio e contrario?; la donna fredda e manipolatrice che , in un meccanismo di lucida azione ha piegato alle sue ambizioni e desideri i rapporti familiari fino a spingersi all’omicidio ?
La finzione del processo non porterà ad alcuna verità sostanziale , rimarrà una rappresentazione sterile e teatrale difronte all’unica verità possibile adottata dal figlio Milo, un bambino capace di sentire e incapace di vedere, la verità a cui è più facile aggrapparsi e credere per poter sopravvivere.
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Anatomia di una caduta indaga , attraverso la magistrale interpretazione della sua attrice protagonista , Sandra Huller, alcuni dei temi fondamentali della nostra contemporaneità: la coppia e i rapporti familiari nella difficile ricerca di un nuovo equilibrio tra i sessi ; il rapporto tra la rappresentazione della realtà, la finzione e l'oggettività dei fatti ; l’abuso di potere nel controllo e coercizione dello Stato sulle libertà individuali, sotto la spinta mediatica della sicurezza sociale.
Sandra è una scrittrice di successo, una madre attenta e forte dinanzi alla tragedia che ha colpito il figlio, una moglie capace di assecondare e comprendere i fallimenti del debole compagno senza il peso del giudizio o della commiserazione senza pero riuscire a salvarlo da un gesto disperato o il suo doppio e contrario?; la donna fredda e manipolatrice che , in un meccanismo di lucida azione ha piegato alle sue ambizioni e desideri i rapporti familiari fino a spingersi all’omicidio ?
La finzione del processo non porterà ad alcuna verità sostanziale , rimarrà una rappresentazione sterile e teatrale difronte all’unica verità possibile adottata dal figlio Milo, un bambino capace di sentire e incapace di vedere, la verità a cui è più facile aggrapparsi e credere per poter sopravvivere.
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ralphscott
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domenica 19 novembre 2023
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la forza della narrazione.
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I fatti si snodano in maniera un po' tediosa, il freddo é il denominatore comune a paesaggi e mood narrativo. Si entra nel vivo quando si entra in aula, dove avvocato e, soprattutto, pubblico ministero ci ipnotizzano con la loro narrazione; tra i facondi, come nella migliore tradizione del genere, l'anima innocente (?) irrompe decisiva. Sarà lo spettatore a conclude il film, assecondando le sue sensazioni, assolvendo o meno la protagonista. Perché non esiste una verità univoca. Film ambiguo.
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the moon
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domenica 19 novembre 2023
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anatomia di un colpo di sonno
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Film lineare e piatto sulla scia dei classici d'autore senza colpi di scena con un finale minimalista e compiacente verso il publico già schierato e consapevole.A tratti saporifero noioso , a tratti interessante nell'interpretazione e scalpitante nella recitazione ma pur sempre steso su una trama semplice.Personalmente non ci ho visto il capolavoro di cui parlano gli attivisti publicitari di cultura portandoti a rischiare una serata al cinema.Bravi nell'esposizione del trailer dove questo film sembra un'altra cosa.
Sinceramente?................NO , Bisogna pur dire la verità ,e la mia è NO NON ANDATE.
[+] soporifero
(di mauro c.)
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corrado
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sabato 18 novembre 2023
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gran film
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Gran film da vedere in lingua originale Teso,avvincente nella introspezione
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venerdì 10 novembre 2023
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ermetismo controproducente.
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Ma farsi capire da chi legge no eh !
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