Titolo originale | See How They Run |
Anno | 2022 |
Genere | Thriller, Storico, |
Produzione | USA |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Tom George |
Attori | Sam Rockwell, Saoirse Ronan, Adrien Brody, Ruth Wilson, Reece Shearsmith Harris Dickinson, David Oyelowo, Shirley Henderson, Sian Clifford, Pippa Bennett-Warner. |
Uscita | giovedì 29 settembre 2022 |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,74 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 29 settembre 2022
Un mystery ambientato nel mondo delle produzioni cinematografiche degli anni '50. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, In Italia al Box Office Omicidio nel West End ha incassato 646 mila euro .
Passaggio in TV
sabato 3 maggio 2025 ore 1,00 su SKYCINEMA1
CONSIGLIATO SÌ
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La sera del festeggiamento per la centesima rappresentazione consecutiva di "Trappola per topi" all'Ambassadors di Londra, il regista hollywoodiano Leo Kopernick, incaricato di portare sul grande schermo la fortunata pièce, viene barbaramente assassinato nel dietro le quinte del teatro, e poi "messo in scena", al centro del palcoscenico, seduto sul divano. Ad indagare sul caso è l'ispettore Stoppard, affiancato dall'agente Stalker, aspirante sergente di Scotland Yard, chiacchierona, cinefila, e molto meno sprovveduta di quel che può sembrare a prima vista.
I teatri e gli hotel di Londra, svuotati di clienti e spettatori a causa del lockdown, sono serviti da impeccabili location per questa rivisitazione del giallo classico in chiave di commedia; sorta di risposta in stile british al Knives Out di Rian Johnson.
Famoso per essere il più longevo spettacolo del West End, con le sue 27mila repliche in 68 anni, la Trappola della Christie è il canovaccio perfetto per architettare un giallo al quadrato, a partire dal progetto che fu del produttore John Woolf (nella realtà e nella finzione) di trarne un film.
Sam Rockwell e Saoirse Ronan, nei panni di un detective dal cognome mitico e della zelante novellina che lo accompagna, si muovono dunque tra il mondo del teatro e quello del cinema, tra oggetti di scena, travestimenti, neve finta e neve che sembra vera ma è altrettanto finta, battute sulla volgarità dei flashback inserite in un flashback, trucchi di scena e trucchi di linguaggio (split screen), momenti teatrali e riferimenti filmici, lucciole e lanterne.
Tom George e Marck Chappell, regista e sceneggiatore, veterani della "comedy" televisiva che impone tempi perfetti e colpi di scena ogni dieci minuti, applicano con successo la lezione al grande schermo, confezionando un film brillante come un classico, senza rinunciare ad aggrovigliare la trama gialla quanto basta perché risulti accattivante. Spingersi oltre, declinando il divertissement in chiave meta-cinematografica, poteva essere pericoloso, ma l'esecuzione del salto è corretta e l'atterraggio felice.
Tutto è artificio, gioco, farsa, parodia. Ogni personaggio è arabescato attorno ad un luogo comune cinematografico, tanto che basta un tratto per disegnarlo: la passione egomaniaca per i discorsi di Dickie Attenborough, quella per il gin di Stoppard, il vizio di saltare a conclusioni affrettate dell'agente Stalker, che è lo stesso di tutti i lettori di gialli. E però è una parodia affettuosa, che ama l'oggetto del suo sberleffo, ne apprezza l'eleganza dei tessuti e delle battute di spirito, non deride, ma omaggia.
Un film su un film tratto da una commedia tratta da un racconto tratto dalla realtà... Omicidio nel West end è una giostra su cui è piacevolissimo salire e sulla quale si torna a emozionarsi e sorridere come quando c'era un volta il cinema. Il regista per primo ne è consapevole e nel muovere la macchina non può che prendersi gioco, con garbo e un po' di malinconia, [...] Vai alla recensione »
Omicidio nel West End rispetta nel suo sviluppo la struttura tipica del giallo “vecchio stampo” e, per questo, riserva poche sorprese. È la freschezza della narrazione a rendere il film più efficace, soprattutto grazie all’ironia dei personaggi e al taglio leggero ma non frivolo. La pellicola procede con un buon ritmo e fa affidamento sugli scambi dialettici tra i due [...] Vai alla recensione »
Colorato, brillante, ironico, furbo... Sono tanti gli aggettivi che potrei dare a questo film. Certo, Sam Rockwell non è Colombo, ma nemmeno Derrick, Saoirse Ronan non è Gracie Hart, ma nemmeno Clarice Starling. Insomma...fra qualcosa di "già visto" troviamo anche qualcosa di originale... e, un po' come quando si mescola il caffè (amaro) [...] Vai alla recensione »
Omicidio nel West End rispetta nel suo sviluppo la struttura tipica del giallo “vecchio stampo” e, per questo, riserva poche sorprese. È la freschezza della narrazione a rendere il film più efficace, soprattutto grazie all’ironia dei personaggi e al taglio leggero ma non frivolo. La pellicola procede con un buon ritmo e fa affidamento sugli scambi dialettici tra i due [...] Vai alla recensione »
Ne hanno scritto non in maniera positiva; eppure, a me Omicidio nel West End è piaciuto. Gigioneggia senza prendersi troppo sul serio, con arguto spirito british nei confronti della regina della camera chiusa, appunto, Agatha Christie. E proprio dalla piece della grande giallista, Trappola per topi alla centesima riproposizione in un teatro dei primi anni cinquanta, nasce il là del [...] Vai alla recensione »
Il film ambientato a Londra negli anni 50' è un concentrato di generi su cui prevale la commedia con un bel ritmo e con diversi colpi di scena che impreziosiscono la trama ben strutturata che tra origine sull'omicidio di un noto regista avvenuto all'interno di un teatro dove si rappresenta "Trappola per topi" di Agata Cristie e di cui il regista vorrebbe fare un film.
Giallo d'altri tempi, genere che apprezzo. Ma dai provini sembrava meglio, più simpatico e pungente. Invece è stato abbastanza piatto. Guardabile, ma potete anche evitarlo.
Film lentissimo e non capisco tutte queste recensioni positive. Non è originale, nè spiritoso, nè ricco di spunti, di citazione o di che altro.Un film che non decolla mai, senza senso nella trama e nella scoperta dell'omicidio.Oltretutto offensivo verso la Regina del giallo, Agatha Christie che viene fatta passare per una vecchietta psicopatica con manie omicide (non in ultimo considerando che all'epoca [...] Vai alla recensione »
Quelli che amano Agatha Christie e il giallo classico non perdano tempo, questo è il film per loro. Sebbene la detection conti meno della commedia. Set principale, il teatro londinese in cui si susseguono con immutabile successo le repliche di Trappola per topi. E dove il regista che dalla pièce vorrebbe ricavare un film viene ucciso. Di risolvere il caso è incaricato l'ispettore Sam Rockwell, assistito [...] Vai alla recensione »
In originale Omicidio nel West End s'intitola See How They Run, un verso della filastrocca Tre topolini ciechi, che offrì lo spunto per il titolo di Trappola per topi, la celeberrima commedia di Agatha Christie, andata in scena nel 1952 nel West End di Londra e là rimasta ininterrottamente (lockdown a parte) per 30 mila rappresentazioni. La più lunga tenitura al mondo.
Esiste qualcosa di più classico, intramontabile, di sicuro intrattenimento, di un mistery di Agatha Christie portato in scena da una compagnia di attori inglesi in uno dei mitici teatri del West End di Londra? Forse no. Di sicuro però il cinema si lascia tentare periodicamente dall'idea di trasporre tutto questo sullo schermo, in un film che possa ambire a diventare altrettanto classico.
Questa commedia poliziesca è ambientata dietro le quinte di una produzione teatrale londinese del classico di Agatha Christie Trappola per topi. Con la sua vivacità e il cast stellare, il film riesce a essere, tutto in uno, una parodia del mondo del teatro, della Londra del dopoguerra e dei gialli di Agatha Christie. Il regista hollywoodiano Leo Kopernick (Adrien Brody), ingaggiato per dirigere lo [...] Vai alla recensione »
Chi ha ucciso il regista Leo Köpernick e perché? Il gjallo ruota attorno a questo delitto ed è di quelli aggrovigliati e contorti che però non mettono paura. D'altronde siamo nel 1953, un' epoca in cui la suspense da thriller non era certo quella di oggi. Teatro e cinema s'incrociano e s'intersecano all'ombra di Agatha oggi Christie e di una sua nera famosissima, Trappola per topi, in scena con successo [...] Vai alla recensione »
All'inizio degli anni 50 un teatro londinese celebra la centesima replica della Trappola per topi di Agatha Christie. Il delitto si fa reale quando Leo Kopernick, regista americano che voleva portare il testo sullo schermo, ci lascia la pelle. Indagano sul caso Stoppard (Sam Rockwell), poliziotto logoro e alcolista, e l'entusiasta debuttante Stalker (Saoirse Ronan).
C'era uno spettacolo teatrale e poi è arrivato il Covid e il teatro è stato chiuso. Storia di ordinaria pandemia a leggere le notizie degli ultimi anni, storia di straordinaria pandemia se si precisa che lo spettacolo in questione è andato in scena ininterrottamente dal 1952 al 2020 e che la piece teatrale era nientepopodimeno che partorita dalla mente di Agatha Christie.
Immaginate un film che inizia mostrando un teatro londinese del 1953 in cui si sta rappresentando Mousetrap, vale a dire Trappola per topi di Agatha Christie, continua occhieggiando a Sei donne per l'assassino di Mario Bava - il primo omicidio -, e il tutto utilizzando come stratagemma narrativo quello che contribuì a rendere celeberrimo Viale del tramonto di Billy Wilder.
Londra, anni '50. Trappola per topi e` uno dei grandi successi del West End, un produttore decide di farne una versione cinematografica e ingaggia il regista americano Leo Kopernic per dirigerla. Kopernick viene pero` trovato morto sul palco del teatro. Il caso viene assegnato all'ispettore Stoppard e all'agente Constable Stalker e, come in ogni giallo che si rispetti, sono tutti sospettati.
Siccome ero l'unico a non sorridere, per quanto mi sembrava fesso, penso di non aver afferrato bene l'ironia sopraffina che incarterebbe "Omicidio nel West End", facendone un piccolo classico in bilico tra omaggio e parodia. Una battuta nel film, diretto da Tom George e scritto da Mark Chappell, recita: "È un giallo, visto uno li hai visti tutti". Forse non è così.
Lo stile e parte del cast richiamano il Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, la trama si rifà al lavoro di Agatha Christie e lo stile è il giallo classico, quello di una volta. Il mix è esplosivo, ma a volte inciampa. Omicidio nel West End funziona infatti a tratti, nonostante sia indubbiamente un prodotto di ottima fattura, con un gruppo di attori che lavora alla perfezione.
Il titolo italiano potrebbe essere un po' vago, perché non è detto che il West End evochi subito quella zona di Londra in cui pullulano i teatri di tradizione. In uno di questi, il New Ambassadors, da settant'anni (con la pausa del Covid) va in scena ininterrottamente Trappola per topi, la celebre commedia poliziesca di Agatha Christie. Se è giusto ritenere che Omicidio nel West End sia un film tutto [...] Vai alla recensione »
C'è stato indubbiamente, negli ultimi anni, un forte ritorno di interesse per i lavori di Agatha Christie, tra grande e piccolo schermo, e più in generale per tutto quel filone del giallo, basato sul meccanismo del whodunit, le cui atmosfere si rifanno più o meno esplicitamente alle storie della scrittrice. Un ritorno di popolarità che ha avuto una forte spinta, ancor più che dagli adattamenti per [...] Vai alla recensione »
É il 1953 e la rappresentazione teatrale "Trappola per topi" celebra nel West End londinese la sua centesima replica. Alla festa partecipano tutti: attori, produttori, sceneggiatori e anche Leo Köpernick (Adrien Brody), regista americano incaricato di realizzare il futuro adattamento cinematografico dello spettacolo. Tratto da un racconto di Agatha Christie, questo giallo tradizionale però non convince [...] Vai alla recensione »