Will Sharpe realizza un biopic alla maniera di Tim Burton sulla vita di Wain, un ritrattista di epoca vittoriana e sulle peripezie della sua numerosa famiglia, sempre sull’orlo del fallimento, nonostante il successo dei suoi gatti antropomorfizzati, unico ossessivo soggetto di tutti i suoi quadri. Il film oscilla tra la commedia ed il dramma esistenziale, con migliore esito nella parte iniziale, in cui si narrano le buffe vicende del protagonista, costretto, suo malgrado, a fare da sostegno economico alla madre e alle cinque sorelle nubili. Ma il film è soprattutto il palcoscenico ideale per Benedict Cumberbatch, per le sue straordinarie doti attoriali, già mostrate nell’interpretazione di un altro eccentrico e geniale personaggio in The Imitation Game.
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Will Sharpe realizza un biopic alla maniera di Tim Burton sulla vita di Wain, un ritrattista di epoca vittoriana e sulle peripezie della sua numerosa famiglia, sempre sull’orlo del fallimento, nonostante il successo dei suoi gatti antropomorfizzati, unico ossessivo soggetto di tutti i suoi quadri. Il film oscilla tra la commedia ed il dramma esistenziale, con migliore esito nella parte iniziale, in cui si narrano le buffe vicende del protagonista, costretto, suo malgrado, a fare da sostegno economico alla madre e alle cinque sorelle nubili. Ma il film è soprattutto il palcoscenico ideale per Benedict Cumberbatch, per le sue straordinarie doti attoriali, già mostrate nell’interpretazione di un altro eccentrico e geniale personaggio in The Imitation Game.
Sharpe purtroppo non va oltre l’aneddotica ed i personaggi, compreso il protagonista, restano stereotipati e privi di spessore umano. Superficiale ed estetizzante, molto colorato e divertente, risulta troppo calcato anche nelle sequenze più drammatiche. La malattia e la morte della moglie sono rappresentate con i toni del melodramma, così come compassionevole e sentimentale appare il finale. Il susseguirsi psichedelico di immagini fantasmagoriche vorrebbe riprodurre le visioni del pittore ormai folle, attraverso le quali giunge ad un luogo paradisiaco, un piccolo quadretto bucolico, dove la moglie gli ha dato appuntamento prima di spirare. Eccessivo, lacrimevole, fiabesco finale, inadeguato a rappresentare realisticamente la vita di un artista e nemmeno all’altezza del suo interprete.
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