Il buco

   
   
   

dal profondo buio alle vette della terra Valutazione 4 stelle su cinque

di MAURIDAL


Feedback: 16436 | altri commenti e recensioni di MAURIDAL
giovedì 7 ottobre 2021

   IL BUCO film di Michelangelo Sammartino 2021 Lo spettatore di cinema  comune,  conoscendo poco  del trascorso cinematografico del regista ma, colpito dal premio speciale della giuria alla 78^ mostra  di Venezia, si appresta  dalle poche voci  sul film, all’incontro tra ecologia e natura , studio e salvaguardia ambientale tutti temi attuali , tanto che lo stesso spettatore temeva  un documentario sul buco  dell’ozono , ingannato   dal titolo del film. In realtà si tratta di altro : Dopo la visione del film, si capisce come la svolta ecologica debba essere. molto forte per tanti ,  movimenti sociali giovanili , attivisti, politici ma anche artisti intellettuali, registi e altri. Il film , un docufilm, direi , che racconta  una storia , anzi  più di una. Inizia con un flash  retrò anni sessanta ,immagini reali  del grattacielo il Pirellone,  di Milano, ancora  in costruzione ,una sfida all’altezza in pieno boom economico italiano. Una sfida dell’uomo  a raggiungere la maggiore  altezza del business in una società di consumo. In quegli stessi anni un gruppo di speleologi  torinesi giovani, volle invece esplorare gli abissi, organizzando una spedizione al sud  tra le montagne del Pollino volendo  scoprire la grotta per allora conosciuta come la più profonda   chiamata il Bifurto . Dunque il docufilm è tratto liberamente da quella eroica impresa  del’ 61 ricostruendo con attori anche speleologi e altre figure , quella spedizione cercando di ricostruire  storicamente il mondo rurale , la montagna con gli abitanti dei paesini e anche  il modo di esplorare le grotte ,le cavità . Avventurosa impresa di quei giovani che la passione per le profondità  uguale e contraria all’alpinismo  portava ad esperienze estreme.  Fin dove arrivano quegli abissi , e  cosa in fondo a tutto  ci poteva mai essere?  Intanto Le immagine che il regista ci fa vedere sono duplici , l’oscurità e la chiusura  delle grotte,  del cunicolo  infinito   , delle cavità,   oppure  le ampie  luminose e spaziose vedute della  montagna , con i pascoli di bovini e i pastori , veri padroni dei luoghi. Dunque le domande , durante e dopo la visione del film riportano ad una sola riflessione. Forse è una ricerca dell’essere umano  all’interno delle viscere della terra. Probabilmente un richiamo alla madre terra , e qui una necessaria  analogia tra la lunga cavità  della montagna ,che i giovani esplorano entrando e spingendosi sempre più avanti e l’utero materno che misteriosamente porta alla nascita della nuova vita. Possibile interpretazione di questo viaggio che ha tra l’altro una immagine iniziale di una  fessura  nella roccia da dove si introducono e scendono i giovani speleologi. Non di un buco si tratta, ma di una vera vagina di roccia e pietre , che aperta , si presta alla esplorazione direi mistica, alla ricerca di una nuova vita. Tutto il film è questa storia di una discesa di giovani in una cavità  verso una  nuova uscita di un mondo ambientalista e una terra legata alla natura . A questa prima storia si connette un personaggio necessariamente secondario ma dalla esemplare storia di vecchio pastore di mandrie di bovini  in sintonia con la natura, e con una piena integrazione con l’ambiente agreste tanto da confondersi quasi con la campagna e la montagna. Questa figura di vecchio uomo viene però colto da malore e come spesso  la la legge della natura richiede , muore . I compaesani lo avvolgono in una coperta e su di un carretto tirato dall’asino lo accompagnano e lo restituiscono alla terra.  Questa  seconda storia è l’epilogo della prima esplorazione. Anche il vecchio uomo dopo aver esplorato tutta la sua esistenza ma all’aperto e in piena luce, si spegne ritornando  nelle viscere della terra Un film dagli aspetti umani evidenti, ma pienamente concordi con il rispetto e la sintonia con l’ambiente naturale. Un modo per ribadire la necessità di una visione ambientalista del mondo e dello sviluppo della società futura. ( mauridal) 

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mauridal venerdì 8 ottobre 2021
la regia è di michelangelo frammartino
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Mauridal chiede scusa per l''''errore dl cognome del regista, che rettifico : Michelangelo FRAMMARTINO .

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