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Drive My Car |
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Un film di Ryûsuke Hamaguchi.
Con Hidetoshi Nishijima, Toko Miura, Reika Kirishima, Masaki Okada.
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Titolo originale Doraibu mai kâ.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 179 min.
- Giappone 2021.
- Tucker Film
uscita giovedì 23 settembre 2021.
MYMONETRO
Drive My Car  
valutazione media:
4,10
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Lui, lei e una Saab...
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| sabato 9 marzo 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Le recensioni ufficiali, e sono molte, parlano di capolavoro. E non sono parole esagerate, assolutamente no. È un film per cinefili, per intenditori, per gente a cui piace il silenzio e la magia della notte. Già, perché questo film è meglio guardarlo di notte e possibilmente da soli. Il protagonista parla poco, la giovane autista che la Casa di produzione cinematografica gli affida per aiutarlo negli spostamenti parla ancora meno, la Saab Turbo cabriolet invece dice tutto, metaforicamente, su questa storia di solitudine e disagio interiore. Per certi versi il film ricorda per struttura narrativa lo splendido Road-Movie italiano (quasi sconosciuto) di Sandro Franchina "Morire gratis" del 1968, interpretato da Franco Angeli, artista maledetto (e amore giovanile di Marina Ripa di Meana) e attore occasionale. E che attore! Superlativo, cinico, arrogante, antipatico oltre misura ma, averne attori così! Anche nel film di Franchina ci sono lui, lei e una macchina che è la terza protagonista assoluta, una Alfa Romeo Giulia guidata in modo disinvolto e nervoso da Angeli appunto. La donna invece è Karen Blanguernon, splendida attrice francese che sopporta da Roma fino in Francia le bizzarrie del protagonista. Qua però esiste una differenza netta e sostanziale. Qua tutti sono quieti, tranquilli, scandiscono le parole con una lentezza senza pari, il film appare persino più lento di quello che effettivamente è, ma va bene così. Perché abbiamo bisogno tutti di fermarsi un attimo a riflettere, in un mondo dove la frenesia e l'irrequietezza dominano le nostre vite. Le location sono superbe, le strade quasi deserte e paesaggi sorprendenti. Il fulcro del film è la Saab del protagonista. Lui la guida con piacere e si capisce che tra loro due c'è un feeling non indifferente. Per lui non è solo una vettura, è una "femmina" con cui confrontarsi e confidarsi. Certo non accetta volentieri che una donna la guidi al posto suo, per niente. Ma quando vede che la giovane ragazza ci sa fare (eccome...) al volante, qualcosa in lui cambia. Comincia ad aprirsi psicologicamente con lei e a conversare in modo pacato, parlando anche del lutto recente che lo ha colpito. Lei riesce a fare breccia nel suo animo, a farsi accettare come donna e come autista. I 179 minuti del film sono straordinari per lentezza e incisività, il regista ha fatto un lavoro straordinario scavando nell'inconscio del protagonista e noi, spettatori privilegiati, lo ringraziamo (a notte fonda...) per averci fatto sognare. - di "Joss" -
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