carlosantoni
|
giovedì 30 dicembre 2021
|
i conti senza l''oste
|
|
|
|
L’intenzione è buona, per carità: critica delle ideologie irrazionaliste che forniscono fette di salame a quattro strati sugli occhi della popolazione: vedi i no-vax; critica della società dell’immagine, che c’intossica; soprattutto critica della politica fatta da miliardari folli e reazionari, gestita da coglioni (o coglionesse) totalmente irresponsabili al loro servizio.
Peccato che la base di Bajkonur, gestita nientemeno che da un pool costituito da Cina, Russia e India, salti per aria, e che perciò la palla resti nelle mani degl’inetti, pazzi Sporkyankees. Qui sta il limite, l’eterno limite della filmografia americana: la quale, salvo rare eccezioni, non sa gettare lo sguardo fuori casa: ne ha terrore.
[+]
L’intenzione è buona, per carità: critica delle ideologie irrazionaliste che forniscono fette di salame a quattro strati sugli occhi della popolazione: vedi i no-vax; critica della società dell’immagine, che c’intossica; soprattutto critica della politica fatta da miliardari folli e reazionari, gestita da coglioni (o coglionesse) totalmente irresponsabili al loro servizio.
Peccato che la base di Bajkonur, gestita nientemeno che da un pool costituito da Cina, Russia e India, salti per aria, e che perciò la palla resti nelle mani degl’inetti, pazzi Sporkyankees. Qui sta il limite, l’eterno limite della filmografia americana: la quale, salvo rare eccezioni, non sa gettare lo sguardo fuori casa: ne ha terrore. “Meglio morti che rossi”, bofonchiava il fascista McCarthy, e tutto sommato pare che il regista McKay, qualsiasi cosa pensi, resti nel solco: pur di non fare entrare in gioco, e probabilmente salvare la terra e ogni specie vivente, i nemici per antonomasia del vero ”Impero del Male”, quello stellestrisce: ovvero Russia e Cina (cui la sceneggiatura aggiunge previdentemente l’India), s’inventa che la base spaziale di Bajkonur salti in aria, metafora della fine che dovrebbero fare le tre immani realtà umane, politiche, economiche, militari, se fossero beneducate e la volessero smettere d’intralciare i piani dell’imperialismo Usa.
Solo che, dispiace dirlo a McKay, Russia, Cina e India non credo siano tanto beneducate da farsi saltare in aria, pur di lasciare il gioco in mano ad una manica di matti criminali d’Oltreoceano. Qui sta il limite della commedia: non so se questo nostro mondo si salverà, o davvero andrà incontro ad una immane catastrofe, ma immagino che in questo caso, per la prima e ultima volta nella storia, la base che certamente salterà in aria una volta per tutte, sarà assai probabilmente proprio quella di Cape Canaveral.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carlosantoni »
[ - ] lascia un commento a carlosantoni »
|
|
d'accordo? |
|
uppercut
|
venerdì 31 dicembre 2021
|
non me l''aspettavo!
|
|
|
|
Finalmente su Netflix un film timbrato con una N che non vale per "nullità" ma per "non me l'aspettavo!". Ottimo sotto tanti aspetti e forse persino storico. Quando si studierà il cinema di questi primi decenni (comete permettendo...) Don't look up sarà sicuramente considerata un'opera spartiacque tra un cinema da sala e un cinema da piattaforma, tra la visione mitologica di un universo festoso tutto a stelle e strisce e la dura resa alla realtà di un pianetucolo dove è il presidente della Cina a comunicare che siamo arrivati alla fine.
|
|
[+] lascia un commento a uppercut »
[ - ] lascia un commento a uppercut »
|
|
d'accordo? |
|
fabio silvestre
|
sabato 25 dicembre 2021
|
cast sprecato per una sceneggiatura senza idee
|
|
|
|
il film di Natale su Netflix ha un cast di primissimo piano, Leonardo di Caprio interpreta il professor Mindy che insieme alla dottoranda Dibiasky (Jennifer Lawrence) dal centro di osservazione astronomico del Michigan scoprono che una cometa del diametro di 10 km è in rotta di collisione con la Terra e che l'impatto avverrà dopo 6 mesi. Lo riferiscono alla Presidente degli Stati Uniti (Meryl Streep) che sembra pero più preoccupata per le elezioni di medio termine. Lo ribadiscono in uno show televisivo dove però i toni sono leggeri e divertenti da parte dei loro 2 conduttori, un uomo di colore e la raggiante e sexy Cate Blanchett. In buona sostanza nessuno è davvero preoccupato per la fine del mondo ma i followers dei social lo sono di più per la fine della storia di amore tra una cantante e un dj.
[+]
il film di Natale su Netflix ha un cast di primissimo piano, Leonardo di Caprio interpreta il professor Mindy che insieme alla dottoranda Dibiasky (Jennifer Lawrence) dal centro di osservazione astronomico del Michigan scoprono che una cometa del diametro di 10 km è in rotta di collisione con la Terra e che l'impatto avverrà dopo 6 mesi. Lo riferiscono alla Presidente degli Stati Uniti (Meryl Streep) che sembra pero più preoccupata per le elezioni di medio termine. Lo ribadiscono in uno show televisivo dove però i toni sono leggeri e divertenti da parte dei loro 2 conduttori, un uomo di colore e la raggiante e sexy Cate Blanchett. In buona sostanza nessuno è davvero preoccupato per la fine del mondo ma i followers dei social lo sono di più per la fine della storia di amore tra una cantante e un dj. Da questo spunto il regista e sceneggiatore Adam McKay porta lo spettatore in un mix di conversazioni che vorrebbero essere grottesche e far ridere ma senza riuscirci. i toni della commedia sono spesso banali e ai limiti del demenziale. Infine la durata del film (2 ore e 12 minuti) risulta assolutamente eccessiva senza che la trama si evolva in modo avvincente dopo l'iniziale prologo. Insomma ci si trova di fronte ad un ottimo cast di attori che si immedesimano egregiamente nei rispettivi ruoli ma ciò nonostante la storia risulta debole e priva di emozioni. Voto finale: 6/10.
[-]
[+] assolutamente d''accordo
(di manolo perkins)
[ - ] assolutamente d''accordo
[+] perdonami!
(di jagofilm)
[ - ] perdonami!
|
|
[+] lascia un commento a fabio silvestre »
[ - ] lascia un commento a fabio silvestre »
|
|
d'accordo? |
|
|