Etienne, intrepretato da Kad Merad, è un attore di teatro in affanno sul lavoro e sulla vita famigliare ed ha ottenuto l’oneroso incarico di proporre un lavoro con i detenuti di un carcere francese. È un incarico complicato, gli aspiranti attori hanno tutti un vissuto complicato, difficile e la partecipazione al casting è solo un modo per evitare altri lavori. Ma Etienne con il tempo riesce a conquistare la fiducia dei suoi attori e decide di proporre un testo che rappresenta la potenza del teatro, Aspettando Godot di Samuel Beckett. La direttrice del carcere, Ariane, interpretata da Marina Hands, comprende le potenzialità del lavoro di Etienne per i suoi ragazzi e inizia a mediare tra il solito giudice che interpreta il carcere come uno strumento di punizione e le istanze di Etienne.
[+]
Etienne, intrepretato da Kad Merad, è un attore di teatro in affanno sul lavoro e sulla vita famigliare ed ha ottenuto l’oneroso incarico di proporre un lavoro con i detenuti di un carcere francese. È un incarico complicato, gli aspiranti attori hanno tutti un vissuto complicato, difficile e la partecipazione al casting è solo un modo per evitare altri lavori. Ma Etienne con il tempo riesce a conquistare la fiducia dei suoi attori e decide di proporre un testo che rappresenta la potenza del teatro, Aspettando Godot di Samuel Beckett. La direttrice del carcere, Ariane, interpretata da Marina Hands, comprende le potenzialità del lavoro di Etienne per i suoi ragazzi e inizia a mediare tra il solito giudice che interpreta il carcere come uno strumento di punizione e le istanze di Etienne. Nonostante mille difficoltà la prima rappresentazione è un grande successo al punto da consentire l’inizio di un vero e proprio tour. E proprio con il tour e con l’affermazione nascono i primi evidenti problemi connessi all’inconciliabilità tra il ruolo di attore e quello di detenuto, le regole delle guardie carcerarie diventano un insopportabile onere per gli oramai affermati artisti. Nessuna anticipazione sul finale che va assaporato come una bottiglia di buon vino. Il film è tratto dalla vera storia di Jan Jönson, un regista svedese che raggiunse il successo con i suoi detenuti fino a portare la rappresentazione al Teatro Royal di Göteborg. Film da vedere assolutamente.
[-]
|
|