"Valentine in the Vineyard"(Terry INgram, sceneggiatura di Rick Garman, 2019)propone una struttura narrattiva classica, adatta al telefilm"commedia", dove due promessi sposi, anche colleghi nella gestione di un terreno destinato alla coltivazione della vite, vorrebbero sposarsi a San Valentino, ma vengono "sorpassati"dal fratello di lui e dalla cugina e migliore amica di lei, che annunciano prima il loro matrimonio(a famiglie che di per sè sarebbero state"concorrenti"in questioni di affari). Su invito della prima coppia, anche loro si sottopongono al"testi di compatibilitàò matrimoniale"(puzzle da completare e giochetti logci e non, decisamente poco adatti a una coppia in amore), fallendo; ma, nonostante tutti gli impegni di lavoro e un grave problema atmosferico(la gelata che rischia di distruggere le viti), si sposeranno a San Valentino, insiema all'altra coppia, come originariamente previsto.
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"Valentine in the Vineyard"(Terry INgram, sceneggiatura di Rick Garman, 2019)propone una struttura narrattiva classica, adatta al telefilm"commedia", dove due promessi sposi, anche colleghi nella gestione di un terreno destinato alla coltivazione della vite, vorrebbero sposarsi a San Valentino, ma vengono "sorpassati"dal fratello di lui e dalla cugina e migliore amica di lei, che annunciano prima il loro matrimonio(a famiglie che di per sè sarebbero state"concorrenti"in questioni di affari). Su invito della prima coppia, anche loro si sottopongono al"testi di compatibilitàò matrimoniale"(puzzle da completare e giochetti logci e non, decisamente poco adatti a una coppia in amore), fallendo; ma, nonostante tutti gli impegni di lavoro e un grave problema atmosferico(la gelata che rischia di distruggere le viti), si sposeranno a San Valentino, insiema all'altra coppia, come originariamente previsto. A parte l'indubbia satira sui test prmematrimoniali di compatibilità, scarso surrogato di ben altre precondizioni per sposarsi, il film propone un messaggio di "hope"(speranza)per chi vorrebbe sposarsi, è in procinto di farlo, ma c rede che molti motivi(lavoro, stuidio, impegni vari)ostacolino tale scelta, oltre alle convenzioni familiari-sociali tra famiglie originariamente avverse per motivi economici(qui vale ormai zero la diversa provenienza etnica dlle famiglie, dove una è anglosassone, l'altra di origini italiane))ormai superate. In altri termini: amor vincit omnia, dove gli"omnia"qui sono le intemperie atmosferiche, il poco tempop per organizz<re un martrimonio etc. Decisamente il"Play"riesce, tra divertimento e serietà, commedia come"basso continuo"e piccoli drammi sempre superati senza grandi strappi, con una sceneggiatura ben scritta e"organizzata", l'interrpretazione adatta allo scopo di Rachel Leigh Cook e Brendan Penny, ma anche dei"comprimari"Marcus Rosner e Tegan Moss, Laura Soltiss e altri/e, dove vale veramente uno"spritio di squadra"altrimenti non sempre presente in produzioni filmiche ee relevisive cosiddette(spesso a torto"minori"). E naturalmente gli spendidi ambienti naturali giocano un ruolo importante, favorevole alla ricezione del film stesso. Quasi(ma non del tutto, evidentemente) inutile ribadirlo e sottolinearlo. El Gato
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