jonnylogan
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domenica 17 novembre 2019
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in centro america c'è uno studio d'avvocati che ..
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Joe, un pensionato in vacanza con sua moglie Ellen, rimane vittima dell’affondamento della nave da turismo sulla quale stanno viaggiando. Per il decesso Ellen viene risarcita con un premio assicurativo molto inferiore a quello atteso e per questo decide d’iniziare a investigare arrivando a scoprire che la sua è solo una delle molte truffe legate alla medesima compagnia.
“Non evasione - assolutamente vietata per legge - ma elusione” con questo sofismo mascherato da mantra riuscirete ad entrare nelle grazie di due avvocati soci e fondatori dello studio legale Mossack Fonseca, specializzato in apertura e intestazione di aziende offshore nei più lontani paradisi fiscali, dispersi in atolli caraibici o in angoli ignoti anche a chi vi abita.
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Joe, un pensionato in vacanza con sua moglie Ellen, rimane vittima dell’affondamento della nave da turismo sulla quale stanno viaggiando. Per il decesso Ellen viene risarcita con un premio assicurativo molto inferiore a quello atteso e per questo decide d’iniziare a investigare arrivando a scoprire che la sua è solo una delle molte truffe legate alla medesima compagnia.
“Non evasione - assolutamente vietata per legge - ma elusione” con questo sofismo mascherato da mantra riuscirete ad entrare nelle grazie di due avvocati soci e fondatori dello studio legale Mossack Fonseca, specializzato in apertura e intestazione di aziende offshore nei più lontani paradisi fiscali, dispersi in atolli caraibici o in angoli ignoti anche a chi vi abita. Fin qui la pellicola di Steven Soderbergh, liberamente basata sul romanzo di denuncia scritto da Jack Bernstein, creata in occasione del festival di Venezia e da subito disponibile per il pubblico di Netflix, parrebbe non aggiungere nulla di nuovo rispetto a un qualunque documentario nato per esplorare uno degli scandali economici degli anni ’10. La declinazione con la quale però lo storico amico di George Clooney decide di affrontare l’argomento è singolare perché posta su due piani narrativi. Il primo ai margini del surreale, con i due avvocati, impersonati da Gary Oldman e Antonio Banderas, che raccontano cosa inizialmente unisse economicamente i popoli della terra, ovvero il semplice baratto, per poi lentamente, e grazie a ragionamenti successivi, giungere alla creazione di società atte a creare vantaggi economici per clienti non necessariamente facoltosi e dai quali i due si smarcherebbero prontamente qualora percepissero puzza di bruciato. Dall’altro, il lato più umano e personale, impersonato da una donna tenace (Maryl Streep) desiderosa di capire come sia possibile che la vita di suo marito Joe, l’ottimo James Cromwell, potesse valere così poco. Nel mezzo molti esempi d’investitori consigliati e caduti nelle mani della coppia di avvocati. A fine film il ritratto che si evince dell’accaduto è sicuramente più chiaro, in un eterno bilico fra commedia e dramma, in cui ogni membro del cast fornisce un contributo essenziale, con una precisa menzione alla coppia Oldman, Banderas.
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enzo70
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venerdì 1 gennaio 2021
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bel film ma sodenbergh indugia troppo
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Steven Soderbergh trova un modo inusuale per accompagnare lo spettatore in una delle tante incredibili vicende della finanza creativa. E parte da una storia semplice, il dramma di Ellen Martin che perde il marito per un incidente e che scopre che l’assicurazione non le pagherà mai il premio perché dietro di lei esiste una girandola di società inesistenti. Meryl Streep interpreta Ellen Martin e già questo aggiusta il film; inoltre le due voci narranti fuori campo sono interpretate da un ottimo Antonio Banderas e Gary Oldman che assumo la parte di Jurgen Mossack e Ramon Fonseca, i finanziari che avevano redatto i Panama Papers usciti alla luce nel 2016. Le premesse sono ottime, ma Sodenbergh si perde dietro la necessità di essere politicamente corretto che lo induce spesso a diventare banale nell’esposizione dei fatti.
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Steven Soderbergh trova un modo inusuale per accompagnare lo spettatore in una delle tante incredibili vicende della finanza creativa. E parte da una storia semplice, il dramma di Ellen Martin che perde il marito per un incidente e che scopre che l’assicurazione non le pagherà mai il premio perché dietro di lei esiste una girandola di società inesistenti. Meryl Streep interpreta Ellen Martin e già questo aggiusta il film; inoltre le due voci narranti fuori campo sono interpretate da un ottimo Antonio Banderas e Gary Oldman che assumo la parte di Jurgen Mossack e Ramon Fonseca, i finanziari che avevano redatto i Panama Papers usciti alla luce nel 2016. Le premesse sono ottime, ma Sodenbergh si perde dietro la necessità di essere politicamente corretto che lo induce spesso a diventare banale nell’esposizione dei fatti. Ma il cast è tale da rendere, comunque, il film più che gradevole.
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frascop
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venerdì 18 ottobre 2019
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soderbergh grande lezione di cinema ed economia
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Steven Soderbergh (1963) è quello di “Sesso, bugie e videotape” o di “Traffic”. Qui con tutta l’ironia e la classe di cui è capace assolda Meryl Streep, Oldman e Banderas per spiegare quanto è successo davvero nel 2006. In ogni opera artistica la forma è importante quanto il contenuto. Solo che i critici quando ti dicono che un film è “alla Michel Moore” intendono suggerire che prevale il contenuto didascalico. Ma Soderbergh ha vinto Oscar e premi, non è uno qualsiasi, per cui ti spiega come farebbe il migliore dei docenti l’origine della moneta, dalle banane alle mucche al “credito” che ti consente di acquistare beni senza avere la moneta in mano.
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Steven Soderbergh (1963) è quello di “Sesso, bugie e videotape” o di “Traffic”. Qui con tutta l’ironia e la classe di cui è capace assolda Meryl Streep, Oldman e Banderas per spiegare quanto è successo davvero nel 2006. In ogni opera artistica la forma è importante quanto il contenuto. Solo che i critici quando ti dicono che un film è “alla Michel Moore” intendono suggerire che prevale il contenuto didascalico. Ma Soderbergh ha vinto Oscar e premi, non è uno qualsiasi, per cui ti spiega come farebbe il migliore dei docenti l’origine della moneta, dalle banane alle mucche al “credito” che ti consente di acquistare beni senza avere la moneta in mano. Sino all’esigenza per chi ha molto danaro di volerlo nascondere al fisco e ai creditori. Però poi racconta una storia che inizia quando Ellen Martin perde il marito in un tragico incidente durante una crociera sul Lake George. Convinta di poter essere indennizzata dall’assicurazione scopre che ciò non è possibile a causa di una lunga serie di scatole cinesi, gusci vuoti, creati da uno studio legale, Mossack Fonseca, proprietario di 250mila società offshore, con sede a Panama. Il racconto alterna le indagini di Ellen con le considerazioni dei due soci e il tutto, dopo 90 minuti consente al più sprovveduto degli spettatori di capire teoria e pratica dell'evasione fiscale nonchè la diffferenza con l’elusione fiscale. Siccome il film è impeccabile, curato in tutti gli aspetti, fotografia, grafica, musica, invenzione, e si avvale di tre attori magnifici, ne sono rimasto estasiato. Lo consiglio anche a tutti quelli che non sanno nulla dei cosiddetti Panama Papers, i dossier confidenziali creati dalla Mossack Fonseca nei quali figuravano tutti i nomi degli azionisti, anche capi di stato, i quali volevano nascondere i loro beni al controllo statale.
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