felicity
|
martedì 11 febbraio 2020
|
will smith è il miglior effetto speciale
|
|
|
|
Aladdin è l'ennesima copia carbone del classico animato strutturata esattamente secondo le medesime coordinate dei progetti precedenti: coccolare il pubblico con i brani musicali e le sequenze che hanno lasciato il segno anni fa, allungare il brodo con una maggiore introspezione dei protagonisti, rendere più umani i villain e puntare la comunicazione sul nome di un grande divo pagliaccione (in questo caso Will Smith) in grado di suscitare simpatia e ilarità.
Non avevamo dunque bisogno di un altro remake live-action di un classico Disney, ma la versione diretta da Guy Ritchie, al netto di qualche difetto (tipo Jafar), va giù bene.
Come il senso di precarietà che si prova la prima volta su un tappeto volante, Aladdin è continuamente in bilico tra la possibilità di una visione godibile e una ventata amatoriale che ricorda più un rifacimento scolastico che una produzione da milioni di dollari.
[+]
Aladdin è l'ennesima copia carbone del classico animato strutturata esattamente secondo le medesime coordinate dei progetti precedenti: coccolare il pubblico con i brani musicali e le sequenze che hanno lasciato il segno anni fa, allungare il brodo con una maggiore introspezione dei protagonisti, rendere più umani i villain e puntare la comunicazione sul nome di un grande divo pagliaccione (in questo caso Will Smith) in grado di suscitare simpatia e ilarità.
Non avevamo dunque bisogno di un altro remake live-action di un classico Disney, ma la versione diretta da Guy Ritchie, al netto di qualche difetto (tipo Jafar), va giù bene.
Come il senso di precarietà che si prova la prima volta su un tappeto volante, Aladdin è continuamente in bilico tra la possibilità di una visione godibile e una ventata amatoriale che ricorda più un rifacimento scolastico che una produzione da milioni di dollari.
Un alternarsi continuo, riscontrabile persino nei momenti musicali, che in un’unica sequenza hanno la capacità insieme di affascinare e infastidire.
Un’altra operazione live-action che, dunque, non può mantenere le aspettative.
A Guy Ritchie non resta altro da fare se non provare a portare in scena nella maniera più decorosa possibile un progetto oggettivamente stanco, privo di qualsiasi linfa vitale o creativa e che ammicca al suo cinema semplicemente nelle sequenze di azione.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
samanta
|
domenica 26 maggio 2019
|
il potere della lampada
|
|
|
|
Aladdin l'ennesimo prodotto della Disney che continua nella sua opera di cannibalizzazione del cinema americano, è tratto dalla favola di Mille e una Notte e prende spunto dal precedente film di animazione del 1992. Tecnicamente è definito un film di live-action che in teoria dovrebbe designare solo film con attori in carne ossa ma che viene adesso indicato per i film in cui c'é anche la presenza dell'animazione e che traggono l'ispirazione da film di animazione. E' un film fantastico e musicale ispirato a un medioevo di un paese d'Oriente.
La storia è arcinota: Aladino (Mena Massoud attore canadese di origine egiziana) un giovane che vive d'aspedienti in una grande città, s'innamora della figlia del Sultano Jasmine (Naomi Scott attrice inglese con un modesto curriculum cinematografico e televisivo)), il perfido Jafar (Marwan Kezari) Visir del sultano che vuole detronizzarlo, induce Aladino che è "un prescelto" ad entrare nella grotta per impadronirsi di una lampada magica, Aladino ci riesce e Jafar non riesce a impadronirsi della lampada che Aladino inavvertitamente strofina ed esce il "Genio" (Will Smith) che gli propone di esaudire 3 desideri.
[+]
Aladdin l'ennesimo prodotto della Disney che continua nella sua opera di cannibalizzazione del cinema americano, è tratto dalla favola di Mille e una Notte e prende spunto dal precedente film di animazione del 1992. Tecnicamente è definito un film di live-action che in teoria dovrebbe designare solo film con attori in carne ossa ma che viene adesso indicato per i film in cui c'é anche la presenza dell'animazione e che traggono l'ispirazione da film di animazione. E' un film fantastico e musicale ispirato a un medioevo di un paese d'Oriente.
La storia è arcinota: Aladino (Mena Massoud attore canadese di origine egiziana) un giovane che vive d'aspedienti in una grande città, s'innamora della figlia del Sultano Jasmine (Naomi Scott attrice inglese con un modesto curriculum cinematografico e televisivo)), il perfido Jafar (Marwan Kezari) Visir del sultano che vuole detronizzarlo, induce Aladino che è "un prescelto" ad entrare nella grotta per impadronirsi di una lampada magica, Aladino ci riesce e Jafar non riesce a impadronirsi della lampada che Aladino inavvertitamente strofina ed esce il "Genio" (Will Smith) che gli propone di esaudire 3 desideri. Ovviamente dopo molteplici avventure tutto finirà bene.
Il regista del film è Guy Ritchie che ha avuto alterne fortune nelle direzioni cinematografiche, dopo il gran successo di Sherlock Holmes ha diretto 2 film King Arthur e la leggenda della spada e Operazion UNCLE che si sono rivelati, specie il primo, dei grossi flop commerciali, ma con quest'ultimo film ha ripreso quota almeno dalle prime reazioni del pubblico (ha già incassato mezzo miliardo di $). Va a merito della sua regia la perfetta esecuzione delle coreografie, la scelta di costumi che per il colore e il loro fasto dimostrano un'accuratezza non comune, la perfetta ambientazione e l'utilizzo degli effetti speciali, nonchè la scelta (è un musical) di canzoni e musiche se non eccezionali, molto gradevoli e che si adattano allo svolgersi della trama. Certamente il film si avvale della recitazione di un Will Smith super, è un attore che qualunque parte faccia crea immediatamente un'empatia con lo spettatore e in questa pellicola riesce a interpretare con grande disinvoltura una parte difficile, quella del genio che si trasforma in uomo. Discreta ma non più di tanto la recitazione di Aladino quanto a Naomi Scott (Jasmine) è molto bella, ma non mi sembra che abbia una grande espressività. Ovviamente il film indulge al Politically correct (mee to)per cui Jasmine si comporta come un'eroina dei diritti e riesce a cambiare la legge e diventare Sultano, per cui penso che nell'Arabia Saudita il film non incontrerà un grande favore da parte della famiglia reale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a samanta »
[ - ] lascia un commento a samanta »
|
|
d'accordo? |
|
taty23
|
mercoledì 22 maggio 2019
|
aladdin in live action
|
|
|
|
Aladdin torna sul grande schermo in versione live action.
Dopo il successo de La Bella e la Bestia la Disney ci riprova portando in sala l’adattamento in live action di Aladdin.
Era il 1992 quando Aladdin, cartone animato ispirato ad uno dei racconti de Le mille e una notte,venne distribuito al cinema.
Catapultava il pubblico nelle magiche notti d’oriente, tra le vie e i vicoli della fascinosa Agrabah.
[+]
Aladdin torna sul grande schermo in versione live action.
Dopo il successo de La Bella e la Bestia la Disney ci riprova portando in sala l’adattamento in live action di Aladdin.
Era il 1992 quando Aladdin, cartone animato ispirato ad uno dei racconti de Le mille e una notte,venne distribuito al cinema.
Catapultava il pubblico nelle magiche notti d’oriente, tra le vie e i vicoli della fascinosa Agrabah.
Una città piena di storie e di intrighi, con il ladruncolo Aladdin che si innamora della principessa Jasmine, il visir Jafar alla ricerca della lampada magica, nascosta nella misteriosa Caverna delle Meraviglie e un Genio che può esaudire i desideri.
La magia di Aladdin e il CGI
La versione live action di Aladdin rimane una trasposizione abbastanza fedele dell’originale, con qualche cambiamento per caratterizzare al meglio i personaggi esistenti e per crearne di nuovi.
Un musical dove tornano le canzoni e gli arrangiamenti, con qualche canzone inedita, che hanno caratterizzato questo classico, sotto la direzione di Alan Menken. Alcuni numeri musicali sono più convincenti di altri. Si punta sui costumi e sulle scenografia.
Dietro la macchina da presa troviamo Guy Ritchie che sceglie di non osare, anche se la sua cifra stilistica si riconosce soprattutto nelle scene d’azione e negli inseguimenti.
Il personaggio di Jasmine interpretato da Naomi Scott segue la filosofia di emancipazione che la Disney sta applicando sulle figure femminili nelle sue produzioni. La tematica dell’indipendenza si sottolinea ancora di più nella trama anche se alla fine risulta quasi ridondante.
Un’altra tematica trattata è quella della libertà, risvolto legato soprattutto al Genio. Il personaggio è interpretato da Will Smith che lo caratterizza nelle movenze e nella parlata in modo abbastanza evidente, soprattutto in alcune canzoni. Stravagante ed imprevedibile si decide di umanizzarlo ancora di più utilizzando la sua versione CGI solo nei momenti essenziali.
Convince nel ruolo di Aladdin il giovane Mena Massoud, invece non è caratterizzato al meglio il personaggio di Jafar, che si riprende nella parte finale.
I vari elementi in CGI presenti nella pellicola come il Tappeto Magico, la tigre Raja o il pappagallo Iago interagiscono in modo fluido con gli attori. Non sempre però gli effetti speciali sono convincenti, problematica forse legate a delle ambientazioni fin troppo artificiose.
In conclusione
Tra scene musicali, scene d’azione, momenti comici e romantici Aladdin risulta una pellicola godibile, che intrattiene e che cerca di riproporre la storia conosciuta in una versione più matura. Un live action non al top, ma che permette di respirare nuovamente le atmosfere di Agrabah e la storia di un giovane uomo alle prese con il suo destino.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a taty23 »
[ - ] lascia un commento a taty23 »
|
|
d'accordo? |
|
fight_club
|
venerdì 24 maggio 2019
|
remake geniale
|
|
|
|
Prosegue con successo la politica della Disney di rivisitare i suoi classici intramontabili nella nuova veste del live-action, dopo Maleficent e La Bella e la Bestia arriva questo Aladdin in attesa del Re Leone e Mulan. Bisogna ammettere che questa nuova rivisitazione della fiaba araba ha il pregio di accontentare sia grandi che piccini permettendo a tutti di gustare al meglio i suoi effetti speciali e le sue belle canzoni. Il regista Guy Ritchie si conferma nel mostrare un lato poco nazional-popolare del protagonista accostandolo ai suoi precendenti lavori come King Arthur e Sherlock Holmes, quindi niente remake scialbi e stantii ma robuste iniezioni di modernità che rendono le storie più consone ai tempi che viviamo.
[+]
Prosegue con successo la politica della Disney di rivisitare i suoi classici intramontabili nella nuova veste del live-action, dopo Maleficent e La Bella e la Bestia arriva questo Aladdin in attesa del Re Leone e Mulan. Bisogna ammettere che questa nuova rivisitazione della fiaba araba ha il pregio di accontentare sia grandi che piccini permettendo a tutti di gustare al meglio i suoi effetti speciali e le sue belle canzoni. Il regista Guy Ritchie si conferma nel mostrare un lato poco nazional-popolare del protagonista accostandolo ai suoi precendenti lavori come King Arthur e Sherlock Holmes, quindi niente remake scialbi e stantii ma robuste iniezioni di modernità che rendono le storie più consone ai tempi che viviamo.Will Smith prende per mano il film divenendone il principale mattatore aiutando Naomi Scott e Mena Massoud a rendere i loro ruoli adatti alla storia d'amore che si sviluppa nell'arco della trama. Voto finale 8-1/2
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fight_club »
[ - ] lascia un commento a fight_club »
|
|
d'accordo? |
|
|