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pupibatol
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mercoledì 28 novembre 2018
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non ho capito scusa
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Ho letto che questo film fa ridere molto ma forse ho un umorismo differente da quello della massa. Ho trovato la regia scialba non mi ha trasmesso nulla, la fotografia casuale con scene estremamente luminose e colori accecanti da far star male. Poteva essere scritto anche meglio: il personaggio della figlia mi sembrava messo lì a caso, l'umorismo gioca male, la gestione degli eventi tra la protagonista e la madonna molto ambigui. Erano allucinazioni? Ma prende farmaci e non cambia nulla. Allora era vero? Ma dai. Molto belle le canzoni ma messe a caso e non c'entravano molto secondo me. Non ho capito il finale, ma forse sono io stupido?
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goldy
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mercoledì 28 novembre 2018
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peccato
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La Grazia ha colpito il direttore della fotografia nel riprendere la Rowacher con una luminosità meravigliosa sullo sfondo giallo grano delle colline laziali. La grazia è assente invece nella sceneggiatura che non riesce a comunicare i senso del l messaggio e non buca lo schermo. Peccato
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federica
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lunedì 26 novembre 2018
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zanasi è bravo
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Zanasi si conferma un ottimo autore e regista con pretese discrete che vengono ampiamente soddisfatte, non smentisce le promesse della sua prima opera anche stavolta accompagnata da un ottima colonna sonora. Non è vero che si ride molto, si sorride, ma il senso del film è tutto interiore. Aspetterò il suo prossimo film.
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dgmax
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lunedì 26 novembre 2018
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film da musiche
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Non ripeto un accenno alla trama, già descritta da altri, e faccio le mie le impressioni riportate nei commenti non del tutto entusiastici. La mia impressione è che molte cose non si collegano alla storia principale: i problemi esistenziali dalla ragazzina, il duello a sangue, anche l'allagamento non è del tutto conguente...
Le inquadrature della campagna, per quanto belle, alla lunga sono un po' troppo lunghe, stucchevoli e reiterate tanto da diventare scontate e quindi superflue.
Ma quello che mi ha dato più fastidio è la relazione tra i brani musicali (tutti molto belli) e le immagini sottostanti. In genere si parla di "musiche da film", mentre in questo caso mi sembra che molte sequenze stiano lì solo per dare tempo al brano di essere eseguito tutto: "film da musiche".
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Non ripeto un accenno alla trama, già descritta da altri, e faccio le mie le impressioni riportate nei commenti non del tutto entusiastici. La mia impressione è che molte cose non si collegano alla storia principale: i problemi esistenziali dalla ragazzina, il duello a sangue, anche l'allagamento non è del tutto conguente...
Le inquadrature della campagna, per quanto belle, alla lunga sono un po' troppo lunghe, stucchevoli e reiterate tanto da diventare scontate e quindi superflue.
Ma quello che mi ha dato più fastidio è la relazione tra i brani musicali (tutti molto belli) e le immagini sottostanti. In genere si parla di "musiche da film", mentre in questo caso mi sembra che molte sequenze stiano lì solo per dare tempo al brano di essere eseguito tutto: "film da musiche".
Per fortuna la storia principale - originale - , la recitazione di tutti gli attori - ottima - e, appunto, le musiche - bellissime - valgono il prezzo del biglietto.
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maria f.
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lunedì 26 novembre 2018
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evviva i buoni film!
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E’ un film sinceramente, autenticamente divertente, per niente banale, che fa notare, quanto è faticosa la vita, se si ha l’inclinazione di dovere ottemperare a tutti gli obblighi familiari, lavorativi, secondo uno stile di vita che contempli il non dovere trascurare niente e nessuno, stare sempre sul pezzo con frenesia ma anche con onestà, con diligenza, rigore, precisione senza farsi distrarre da miraggi di offerte facili e truffaldine proposte da gente insospettabilmente malavitosa in giacca e cravatta.
Lucia è una geometra cui è proposto di fare un estimo di un terreno destinato alla costruzione di un villaggio vacanza.
Sia il sindaco sia l’imprenditore sanno che quella porzione non è edificabile ma affidano proprio a lei l’incarico, convinti che per quanto precisa Lucia darà il suo ok per necessità di lavorare.
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E’ un film sinceramente, autenticamente divertente, per niente banale, che fa notare, quanto è faticosa la vita, se si ha l’inclinazione di dovere ottemperare a tutti gli obblighi familiari, lavorativi, secondo uno stile di vita che contempli il non dovere trascurare niente e nessuno, stare sempre sul pezzo con frenesia ma anche con onestà, con diligenza, rigore, precisione senza farsi distrarre da miraggi di offerte facili e truffaldine proposte da gente insospettabilmente malavitosa in giacca e cravatta.
Lucia è una geometra cui è proposto di fare un estimo di un terreno destinato alla costruzione di un villaggio vacanza.
Sia il sindaco sia l’imprenditore sanno che quella porzione non è edificabile ma affidano proprio a lei l’incarico, convinti che per quanto precisa Lucia darà il suo ok per necessità di lavorare.
Non è così.
La donna sente di non potere dare l’autorizzazione e comincia da questo momento la sua lotta con il suo senso del dovere, la sua correttezza, il suo rigore.
La lotta si fa accanita quando queste sue scoperte sono avvalorate dall’apparizione di una figura femminile che le chiede senza scelta di farsi portavoce presso gli uomini che in quel luogo dovrà essere eretta una chiesa.
Lucia è laica, crede di avere delle allucinazioni ma le visioni si fanno sempre più frequenti e la richiesta è sempre la medesima, si oppone con energia molte volte, ma l’eterea signora per farsi ascoltare le assesta scapaccioni, sberle, usando insomma quelle maniere forti che proprio non si addicono ad una “figura celeste “ addirittura, come lei dice di essere: “Madre di Dio.
Un’esplosione dolosa e suggerita proprio dalla Madonna su quel terreno rende visibile ciò che di straordinario il sottosuolo aveva per secoli custodito: un patrimonio ammantato, una sorgente di acque pure e fresche.
La Chiesa si farà!
Il regista ci ha disegnato una storia originale e intensa suggerendoci che la vita offre soluzioni che sono lì, proprio davanti ai nostri occhi, apparentemente nascoste, ma visibili, basta sbirciare, osservare, cercare.
Gli attori formidabili.
La colonna sonora ”Nascosta in piena vista”, rispecchia in pieno il significato della storia, parole poetiche e profonde, la musica da brivido. Grazie.
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kimkiduk
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lunedì 26 novembre 2018
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il finale?
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Premetto che Zanasi mi diverte e mi intrattiene sempre piacevolmente. Anche questa volta il film è a tratti divertente, simpatica la sceneggiatura, ottima la scelta degli attori principali, perfetti nei loro ruoli. Su tutte una Rohrwacher che ormai sta scalando le vette del cinema italiano e un ottimo Elio Germano decisamente in grazia rispetto ai suoi stardand. Poi Zanasi ha il suo attore principe in Battiston che ci sta bene sempre come la cipolla nei soffritti e Teco Celio come una spruzzatina q.b. di sale.
Il quadro pertanto scorre bene, i colori prendono la tela e la completano con il passare del primo tempo. Poi si arriva a completare l'opera con la definizione della storia e anche qui, pur se con un pizzico di calo e qualche spennellatura non perfetta, si aspetta il finale ancora attenti e contenti.
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Premetto che Zanasi mi diverte e mi intrattiene sempre piacevolmente. Anche questa volta il film è a tratti divertente, simpatica la sceneggiatura, ottima la scelta degli attori principali, perfetti nei loro ruoli. Su tutte una Rohrwacher che ormai sta scalando le vette del cinema italiano e un ottimo Elio Germano decisamente in grazia rispetto ai suoi stardand. Poi Zanasi ha il suo attore principe in Battiston che ci sta bene sempre come la cipolla nei soffritti e Teco Celio come una spruzzatina q.b. di sale.
Il quadro pertanto scorre bene, i colori prendono la tela e la completano con il passare del primo tempo. Poi si arriva a completare l'opera con la definizione della storia e anche qui, pur se con un pizzico di calo e qualche spennellatura non perfetta, si aspetta il finale ancora attenti e contenti.
Ma adesso commentare diventa complicato, troppo alto il rischio di spoiler. Ma come si fa a non dire qualcosa? Ci provo e mi scuso se qualcuno leggerà, ma il finale (non lo rivelo) è decisamente spiazzante. Me ne aspettavo mille e nessuno ma tra i mille e nessuno questo non c'era. Ho cercato di accostare tutti gli eventi di inizio film per spiegarmelo, ma anche se lo spiego (e penso di esserci riuscito) non mi dice praticamente niente, rilevandomi quasi inutile l'apparizione celeste. A che serviva il tutto? Sinceramente boh.
Peccato quasi superava "Non Pensarci", ma non ci è riuscito. Mi sa che la fine dei film sia la cosa più difficile.
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michelecamero
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lunedì 26 novembre 2018
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film elegante ed intelligente, ben interpretato.
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Alba Rohrwacher nei panni di Lucia è una geometra capace e perfezionista quanto “sfigata” nella vita e nel lavoro che è assai precario. Ha avuto una figlia a 18 anni in una relazione durata poco ed il film inizia con una esilarante scena di commiato all’attuale compagno infedele, interpretato da Elio Germano. Riceve dal Sindaco del paese (Battiston) l’incarico per il rilevamento catastale di un terreno comunale sul quale sarà realizzata una speculazione edilizia che comunque sveglierà quella comunità dal torpore nel quale si conduce da almeno venti anni e che, nell’idea del Sindaco, porterà lavoro e ricchezza. Procedendo nell’incarico ricevuto, Lucia si accorge che in quel terreno qualcosa non va, quando le appare la Madonna che le chiede di far costruire su quel sito una Chiesa.
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Alba Rohrwacher nei panni di Lucia è una geometra capace e perfezionista quanto “sfigata” nella vita e nel lavoro che è assai precario. Ha avuto una figlia a 18 anni in una relazione durata poco ed il film inizia con una esilarante scena di commiato all’attuale compagno infedele, interpretato da Elio Germano. Riceve dal Sindaco del paese (Battiston) l’incarico per il rilevamento catastale di un terreno comunale sul quale sarà realizzata una speculazione edilizia che comunque sveglierà quella comunità dal torpore nel quale si conduce da almeno venti anni e che, nell’idea del Sindaco, porterà lavoro e ricchezza. Procedendo nell’incarico ricevuto, Lucia si accorge che in quel terreno qualcosa non va, quando le appare la Madonna che le chiede di far costruire su quel sito una Chiesa. La nostra geometra però non è credente e non ci sta. Dal canto suo la Madonna non abituata ad essere contraddetta, è caparbia ed inaspettatamente poco docile al punto da non disdegnare di dare di sé l’immagine di entità manesca. Ecco, il film sta in questi temi della laicità e dell’ambientalismo che conduce all’irriducibile contrasto della modernità tra la necessità del lavoro e della ricerca di una maggior felicità ed il rispetto della natura. Temi che vengono trattati nei toni della commedia elegante ed efficace, esaltati dall’interpretazione della Rohrwacher un’attrice per la quale confesso di non avere grandi slanci ma che in questa pellicola è più che brava: magnifica e credibilissima. Un film sorprendentemente diverso, ma accettabilissimo in quella sua diversità, con una fotografia ed una scenografia ammalianti, dialoghi intelligenti e privi di caduta di tensione, sempre condotti sul filo del paradosso tipico della commedia elegante. Mentre guardavo il film, per un momento l’ho accostato a “Il Bene mio” che per certi versi aveva trattato temi non tanto dissimili ma che mi aveva convinto meno a differenza di questo. Quando, terminata la visione, ho tentato di darmi una risposta al perché, ho ritenuto di averla trovata nella regia, capace, ferma e sicura da parte di Zanasi, per nulla autoreferenziale, che ha saputo trovare originalità nella storia che ha voluto raccontarci.
MiCam
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floriana
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lunedì 26 novembre 2018
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“grazia” ed tanta ironia.
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Originale, divertente, equilibrato. Interpretazioni briose, un “attualissimo” miracolo.
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domenica 25 novembre 2018
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come perdersi strada facendo
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Appena visto il film. Pieno di spunti e di idee, bravissimi gli attori, peccato però che da un certo momento in poi risulti tutto slegato e prenda la piega dell'insulsaggine... Quando si decide di mettere in scena il soprannaturale o si hanno le idee chiare circa il piano narrativo oppure si rischia di farlo diventare una sorta di farneticazione delirante come alla fine questo film è.
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domenica 25 novembre 2018
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brutto film
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‘Troppa grazia’ è un brutto film, inconsistente e noioso
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