giuseppe de franceschi
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martedì 11 giugno 2024
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particolare
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Il film lo consiglio a chi cerca un film d'azione adrenalinico. Devo dire che è un film fatto molto bene, anche gli attori molto bravi.
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bibob
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venerdì 22 settembre 2023
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imbarazzante
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personaggi inesistenti, dialoghi imbarazzanti, una sequenza infinita di cliché, già visto, situazioni e accadimenti scontati. una cosa sopra a tutte, secondo la miglior tradizione del ridicolo involontario: dall'inizio alla fine del film vediamo dalle imbarcazioni cariche di personaggi irreali che dall'inizio alla fine sono circondati da squali, e dall'inizio alla fine fanno a gara tra loro per trovare i modi più ridicoli di "cadere involontariamente in acqua"! niente altro da aggiungere, scrivere troppo sarebbe energia dilapidata per l'immondizia.
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figliounico
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venerdì 6 gennaio 2023
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film per bambini
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Un film, questo ennesimo squalo, però addirittura, meraviglia delle meraviglie, pleistocenico, di Turteltaub, di una superficialità imbarazzante, adatto forse ai bambini ma da vietare assolutamente agli adulti. Appassionante come un giro sulle giostre del luna park è una triste commistione tra la serie degli squali assassini e quella dei jurassic park che alterna emozioni di gioia e di dolore dei protagonisti alla velocità della luce tanto che in alcune sequenze c’è chi ride mentre un uomo viene sbranato e in un'altra chi piange l’amico morto mentre uno fa battute sceme, insomma immondizia commerciale ad alto costo considerato quanto lavoro hanno dovuto fare al digitale per creare i soliti mostri e le navicelle subacquee e quanto prende di cachet il solito Statham fisicato, ma questa volta insolitamente troppo buono, che non ci regala nemmeno una delle sue famose scazzottate.
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noillusions
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sabato 22 agosto 2020
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involontariamente comico
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commentare è difficile. un film nel quale dall'inizio alla fine ci sono delle persone su delle barche nell'oceano circondate da squali, e in cui quelle persone - letteralmente - dall'inizio alla fine, cercano tutti i possibili modi per riuscire a cadere accidentalmente, continuamente, dalle barche. comico.
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festuceto
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martedì 4 agosto 2020
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nelle profondità della noia
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Spendere parole per descrivere la mediocrità disarmante di Shark sarebbe superfluo. Un impiego quasi dignitoso della CGI è l'unico elemento che distingua questa produzione da una pellicola della Asylum, ma è ben magra consolazione. La trama potrebbe essere il parto della mente di un 15enne, i personaggi sono insulsi e stereotipati all'inverosimile, e i dialoghi...stendiamo un velo pietoso. Nemmeno l'azione pura riesce a coinvolgere, lasciando spazio solo al tedio... Quasi due ore di noia assoluta. Piango per coloro che hanno pagato il biglietto per assistere a un tale strazio marino. Forse annullando le proprie facoltà mentali con una severa dose di sostanze psicotrope, si potrebbe persino sopportare questo dozzinale intrattenimento, ma il mio consiglio è di evitare.
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Spendere parole per descrivere la mediocrità disarmante di Shark sarebbe superfluo. Un impiego quasi dignitoso della CGI è l'unico elemento che distingua questa produzione da una pellicola della Asylum, ma è ben magra consolazione. La trama potrebbe essere il parto della mente di un 15enne, i personaggi sono insulsi e stereotipati all'inverosimile, e i dialoghi...stendiamo un velo pietoso. Nemmeno l'azione pura riesce a coinvolgere, lasciando spazio solo al tedio... Quasi due ore di noia assoluta. Piango per coloro che hanno pagato il biglietto per assistere a un tale strazio marino. Forse annullando le proprie facoltà mentali con una severa dose di sostanze psicotrope, si potrebbe persino sopportare questo dozzinale intrattenimento, ma il mio consiglio è di evitare. Ecco, guardatevi un film della Asylum...almeno eviterete una stucchevole dose di buonismo politicamente corretto.
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elgatoloco
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mercoledì 27 maggio 2020
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the meg is mega...
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"tTHe Meg"(John Turteltaub, 2018, da un romanzo di Steve Allen, scritto 21 anni prima), è decisamente un fanta-thriller aquatico, con qualche pretesa di spettacolarità ma, inzialmente(probabilmente più nel libro che nel film)ecologica, che però poi cede alla necessità di salvare vite umane, dunque di disturggere il megalodonte, di cui"meg"è l'abbreviazione, in realtà, che è, per lìappunto, the first shark, ossia la versione preistorica dello squalo. Chiaro che, dopo tanti film sullo"shark", si dovesse virare decisamente nella direzione fanta-thriller(quasi anche.horror, visto che qui"il Meg"è aniale che si considerva estinto, in altri termini la versione aquatica dei dinosauri, brontosauri etc.
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"tTHe Meg"(John Turteltaub, 2018, da un romanzo di Steve Allen, scritto 21 anni prima), è decisamente un fanta-thriller aquatico, con qualche pretesa di spettacolarità ma, inzialmente(probabilmente più nel libro che nel film)ecologica, che però poi cede alla necessità di salvare vite umane, dunque di disturggere il megalodonte, di cui"meg"è l'abbreviazione, in realtà, che è, per lìappunto, the first shark, ossia la versione preistorica dello squalo. Chiaro che, dopo tanti film sullo"shark", si dovesse virare decisamente nella direzione fanta-thriller(quasi anche.horror, visto che qui"il Meg"è aniale che si considerva estinto, in altri termini la versione aquatica dei dinosauri, brontosauri etc.. Si tratta di un film di produzione , anzi coproduzione USA-Repubblica"Popolare"(teoricamente ancora così, nella denominazione)Cinese, dove la componente cinese è ben rappresentata, con una coprotagonista notevole come Li Binbing, oceanografa e sommergibilista"estrema"(si intende: così nel film)come peraltro gli/le altri/e interpreti del film. E'un film indubbiamente di notevole peso soprattutto come impianto molto classico, nonostante tutte le "gabbie"(anche in senso proprio)tecnologiche di cui il film gode e di cui si serve. Film efficace, in complesso, anche capace di incutere(forse)paura, anche se: A) nella prima parte l'alternanza, necessaria in questi film, tra climax e anticlimax(accumulo di tensione-distensione-nuovamente tensione accumulata, ossia ossia climax)non riesce sempre ad essere efficace, a cogliere il momento opportuno/adeguato, talora "allungnadosi", talora non accumulando abbastanza, invece, la tensione, la suspense. : B )Un altro prolblema è la seconda parte, nella quale, invece, nella scena della spiaggia thailandese, sembra di rivivere the shark number one, ossia quello "vero"di Steven Spielberg, dove a tratti sembra di assistere a un remake del classico spielberghiano in chiave"indocinese", il che , ovviamnete, può far rivivere a qualcuno le emozioni d'antan, ma sembra un po'un'operazione fallita o comunque non propriamente"nuova", dato che una rivisitazione sarebbe , comunque, un'altra cosa. Altri/e interpreti di grande livello per il genere Jason Statham, Ruby ROse,Page kennedy, ma complessivamente il livello interpretativo è buono da parte di tutti/e, anche a conferma del fatto che una collaborazione USA-Cina non è cosa"fantascientifica".... El Gato
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felicity
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martedì 19 marzo 2019
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inadeguato sotto tutti i punti di vista
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Dialoghi imbarazzanti, effetti speciali tutt'altro che eccezionali, una fotografia dal taglio televisivo e una confezione registica da b-movie anni '90. Sin dal prologo, il regista dimostra tutta la propria inadeguatezza, resa ancor più roboante da uno script che procede per frasi fatte, immotivate battute nei momenti meno opportuni, scelte illogiche, svolte assurde e inutili momenti di apparente emotività. Primi piani da soap opera, malsana gestione della tensione, già di suo assente e continuamente zavorrata da non richiesta comicità, scene subacquee low budget e schizofrenica gestione del genere, mentre ci si immerge a profondità mostruose con maschere da supermercato e si naviga sott'acqua a bordo di astronavi spaziali.
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newalessiomarta
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lunedì 24 settembre 2018
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film estivo per passare due ore in santa pace
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Ottimi gli effetti speciali, ma trama e personaggi completamente trasparenti. Comunque un film sugli squali abbastanza sensato, da guardare con il cervello spento.
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rondo17
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mercoledì 5 settembre 2018
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mah...
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La teoria è interessante; attendevo un film così da tempo, ma mi aspettavo di meglio, di molto meglio e senza dubbio di più. Lo migliora giusto il protagonista, ma niente di speciale.
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jurimoretti
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domenica 19 agosto 2018
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statham contro lo squalo?
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il film diretto da Jon Turteltaub, inizia con un sommergibile oceanico - parte di un programma internazionale di osservazione sottomarina - viene attaccato da un'imponente creatura che si riteneva estinta e che ora giace sul fondo della fossa più profonda del Pacifico con il suo equipaggio intrappolato all'interno.
Il tempo stringe, l'esperto di salvataggi subacquei Jonas Taylor (Jason Statham) viene incaricato da un visionario oceanografo cinese (Winston Chao), contro il volere della figlia Suyin (Li Bingbing), di salvare l'equipaggio - e l'oceano stesso - da questa inarrestabile minaccia: uno squalo preistorico di quasi 23 metri conosciuto come Megalodon.
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il film diretto da Jon Turteltaub, inizia con un sommergibile oceanico - parte di un programma internazionale di osservazione sottomarina - viene attaccato da un'imponente creatura che si riteneva estinta e che ora giace sul fondo della fossa più profonda del Pacifico con il suo equipaggio intrappolato all'interno.
Il tempo stringe, l'esperto di salvataggi subacquei Jonas Taylor (Jason Statham) viene incaricato da un visionario oceanografo cinese (Winston Chao), contro il volere della figlia Suyin (Li Bingbing), di salvare l'equipaggio - e l'oceano stesso - da questa inarrestabile minaccia: uno squalo preistorico di quasi 23 metri conosciuto come Megalodon.
Quello che nessuno avrebbe potuto immaginare era che, anni prima, Taylor si era già trovato faccia a faccia con quella terrificante creatura. E ora, in squadra con Suyin, deve affrontare le sue paure e mettere a rischio la propria vita per salvare l'equipaggio intrappolato laggiù e ritrovarsi ancora una volta di fronte al più grande predatore di tutti i tempi.
Che cosa aspettarsi da un film di questo tipo se non un film dove c’è sempre l’eroe che in tre secondi salva la bella fanciulla dal mostro e vissero tutti felici e contenti. Jason Stathham lo vedremmo alle prese contro uno squalo di 27 metri e non contro il cattivo di turno come siamo abituati di solito.
La pellicola nella prima parte risulta abbastanza noiosa, lo squalo lo vedremmo solo nella seconda parte e in varie scene di pochi minuti, ma parliamo un’ottima degli incassi. Questo film risulta ad essere attualmente il film più visto dell’estate e su questo non ci sono dubbi perché il pubblico è attirato dai trailer e dall’attore protagonista, anche il sottoscritto, solo che bisogna soltanto andare in sala senza aspettarsi nulla per non rimanere delusi.
Allo scorrere dei titoli di coda ci si chiede se ci sarà un sequel, be speriamo proprio di no o se dovrebbe esserci speriamo che riescano ad aggiustare qualcosa.
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