samanta
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venerdì 13 luglio 2018
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vi riporterò tutti a casa
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12 soldiers tratto da ul libro che racconta un fatto reale racconta la storia di 12 soldati USA delle forze speciali inviati in Afghanistan, sotto copertura nell'ottobre del 2001, poco dopo l'attacco alle due torri di New York,per aiutare le tribù del nord in rivolta contro il regime dei Talebani. Non vi è alcun collegamento con "Quella sporca dozzina" né per il contenuto né per le vicende storiche e anche per la recitazione, nel film vi è un abisso con gli interpreti della pellicola del 1967.
La trama il capitano Mitch Nelson (Chris Hemsworth: Thor, The Avengers, Niki Lauda, Le origini di Moby Dick) , viene inviato in Agghanistan con la sua squadra di 11 uomini a dare manforte al generale Dostum (Navid Negahbanattore televisivo di origine iraniana) uno dei capi della rivolta delle tribù del Nord contro il regime talebano (il capo supremo il leggendario Massoud era stato ucciso pochi giorni prima dell'attentato delle due torri), occorre occupare una città tra i monti (il film in realtà è girato nel New Mexico) Mazar-e Sharif decisiva per la conquista della regione, ci riusciranno dopo incomprensioni con l'alleato e feroci scontri con i talebani, il capitano potrà ritornare in famiglia con i suoi commilitoni.
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12 soldiers tratto da ul libro che racconta un fatto reale racconta la storia di 12 soldati USA delle forze speciali inviati in Afghanistan, sotto copertura nell'ottobre del 2001, poco dopo l'attacco alle due torri di New York,per aiutare le tribù del nord in rivolta contro il regime dei Talebani. Non vi è alcun collegamento con "Quella sporca dozzina" né per il contenuto né per le vicende storiche e anche per la recitazione, nel film vi è un abisso con gli interpreti della pellicola del 1967.
La trama il capitano Mitch Nelson (Chris Hemsworth: Thor, The Avengers, Niki Lauda, Le origini di Moby Dick) , viene inviato in Agghanistan con la sua squadra di 11 uomini a dare manforte al generale Dostum (Navid Negahbanattore televisivo di origine iraniana) uno dei capi della rivolta delle tribù del Nord contro il regime talebano (il capo supremo il leggendario Massoud era stato ucciso pochi giorni prima dell'attentato delle due torri), occorre occupare una città tra i monti (il film in realtà è girato nel New Mexico) Mazar-e Sharif decisiva per la conquista della regione, ci riusciranno dopo incomprensioni con l'alleato e feroci scontri con i talebani, il capitano potrà ritornare in famiglia con i suoi commilitoni.
La regia del film è di Nicolai Fuglsig regista danese che mi risulta essere al suo primo lungometraggio, che peraltro ha girato con sufficiente professionalità e destrezza le scene di guerra che sono numerose e continue per tutto il film. Alcuni critici lo hanno definito un western dal momento che i guerriglieri e i soldati americani combattono a cavallo, a me è sembrato abbastanza convenzionale per cui si indovina un pò la storia. Ad esempio all'inizio il capiatano americano e il generale afgano sono in contrasto, lo spettatore pensa subito che alla fine diventeranno amiconi e combatteranno all'unisono, così infatti è avvenuto. Questo non impedisce che il film sia sufficientemente avvincente e certamente non annoi lo spettatore, gli attori recitino discretamente tra questi emerge il sergente Diller (Michael Pena: Million Dollar, Baby, Crash, Leoni per agnelli), la musica è un pò trionfalistica nel sottolineare i momenti salienti degli scontri. Il film non ha avuto finora un esaltante riscontro commerciale, comunque si passano circa 2 ore senza problemi.
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felicity
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sabato 22 giugno 2024
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nessuna originalità
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Nonostante 12 Soldiers provi a regalare uno spettacolo d’intrattenimento riflessivo, costruendo delle ottime, ma molto spesso prolisse, scene d’azione, il soggetto rimane vittima di una sceneggiatura che punta più alla spettacolarizzazione e al nazionalismo. Questo comporta una scarsa caratterizzazione dei personaggi, con un cast di nomi importanti che non vengono sfruttati a dovere, in particolare il personaggio interpretato da Michael Shannon, la cui parte risulta quasi messa in ombra. Chris Hemsworth ci regala un’interpretazione ordinaria, di quelle a cui siamo ormai abituati da tempo; la sua è una figura imponente e determinata, ma che non esalta come dovrebbe.
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Nonostante 12 Soldiers provi a regalare uno spettacolo d’intrattenimento riflessivo, costruendo delle ottime, ma molto spesso prolisse, scene d’azione, il soggetto rimane vittima di una sceneggiatura che punta più alla spettacolarizzazione e al nazionalismo. Questo comporta una scarsa caratterizzazione dei personaggi, con un cast di nomi importanti che non vengono sfruttati a dovere, in particolare il personaggio interpretato da Michael Shannon, la cui parte risulta quasi messa in ombra. Chris Hemsworth ci regala un’interpretazione ordinaria, di quelle a cui siamo ormai abituati da tempo; la sua è una figura imponente e determinata, ma che non esalta come dovrebbe.
La prima parte scorre che è un piacere, concentrandosi sul senso dell’abbandono e il dolore che provano i soldati nel lasciare le loro famiglie.
Una regia non proprio equilibrata, che alterna inquadrature sfuocate ad altre tutto sommato suggestive, in particolare nelle scene più intense.
In definitiva 12 Soldiers è il classico film di guerra che, nonostante i difetti, porta sempre al cinema una grossa fetta di pubblico, specialmente grazie alla presenza di un cast con nomi importanti.
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muttley72
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martedì 24 luglio 2018
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combattendo in afghanistan... a cavallo
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Film che racconta una storia vera: dopo l'attentato alle torri gemelle dell'11 settembre una squadra di "Berretti verdi" (con esperienza nel settore Afghanistan), fa di tutto per partire per prima per colpire i talebani, combattendo a fianco delle fazioni locali a questi ostili. La squadra è comandata da un capitano (con esperienza sul campo ma mai in combattimento) che dovrà collaborare con il Generale che comanda la fazione locale filo USA, principalmente coordinando via radio i bombardamenti dei B-52 (in appoggio all'avanzata dei miliziani locali contro i talebani) e illuminando i bersagli. La squadra finirà però per combattere sul campo (a cavallo) città dopo città, valle dopo valle fino alla meta finale.
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Film che racconta una storia vera: dopo l'attentato alle torri gemelle dell'11 settembre una squadra di "Berretti verdi" (con esperienza nel settore Afghanistan), fa di tutto per partire per prima per colpire i talebani, combattendo a fianco delle fazioni locali a questi ostili. La squadra è comandata da un capitano (con esperienza sul campo ma mai in combattimento) che dovrà collaborare con il Generale che comanda la fazione locale filo USA, principalmente coordinando via radio i bombardamenti dei B-52 (in appoggio all'avanzata dei miliziani locali contro i talebani) e illuminando i bersagli. La squadra finirà però per combattere sul campo (a cavallo) città dopo città, valle dopo valle fino alla meta finale.
Il film si lascia vedere e non annoia, ma forse risulta un pò ripetitivo visto che la tecnica di combattiemnto usata è sempre la stessa, salvo qualche piccola variante.
Altri film dello stesso genere (es. "Black hawke down") sono più coinvolgenti di questo, avendo una sceneggiatura più azzeccata, una colonna sonora più coinvolgente, ma qui (se veramente il copione è fedele al fatto storico) ...non si può pretendere un stravolgimento degli eventi storici. "Thor" se la cava nel suo ruolo, senza però impressionare.
Come film estivo è discreto e consigliato in assenza di meglio
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giomo891
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lunedì 19 settembre 2022
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in 12 a cavallo dopo l''11 settembre. giomo891
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L'11 settembre 2001 il capitano Mitch Nelson (Chris Hemsworth), appartenente al 5th Special Group delle Forze Speciali USA, si è appena trasferito con la famiglia, richiedendo un incarico amministrativo per non stare troppo lontano dalla moglie e dalla figlia. In seguito agli attentati dell'11 settembre il capitano insiste per riprendere il comando della sua squadra, l'ODA 595 (appena sciolta); vi sono però delle remore iniziali da parte dei superiori, dovute al fatto che il capitano è sì un bravo ufficiale rispettato dai commilitoni, ma non è mai stato in missione di combattimento. Nonostante questo l'ODA 595 è riattivato ed inviato in Afghanistan.
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L'11 settembre 2001 il capitano Mitch Nelson (Chris Hemsworth), appartenente al 5th Special Group delle Forze Speciali USA, si è appena trasferito con la famiglia, richiedendo un incarico amministrativo per non stare troppo lontano dalla moglie e dalla figlia. In seguito agli attentati dell'11 settembre il capitano insiste per riprendere il comando della sua squadra, l'ODA 595 (appena sciolta); vi sono però delle remore iniziali da parte dei superiori, dovute al fatto che il capitano è sì un bravo ufficiale rispettato dai commilitoni, ma non è mai stato in missione di combattimento. Nonostante questo l'ODA 595 è riattivato ed inviato in Afghanistan.
Da allora seguono i 23 giorni della missione di liberazione di una città importante per la conclusione del conflitto a fianco di Dostun ed i suoi cavalieri.
I 12 soldati tornarono dopo la missione vittoriosa in patria, ma senza clamore ed onori particolari, considerata la segretezza dell'intervento militare USA. Ma nel 2014 in memoria di quegli eroi neĺ luogo del W.T.C. fu costruita una statua equestre, raffigurante il capitano Mitch ( nome reale: Mark Nutsch).
Il film racconta in maniera abbastanza verosimile questa missione, e l'amicizia che si instaura fra Dostun e Mitch, l'attore protagonista di questa ottima pellicola, soprattutto per le scene molto realistiche della battaglia finale. Ottima sia la regia di Nicolai Fuglsig che la fotografia di Mark Nutsch. Il film è avvincente e spettacolare dalla prima all'ultima scena.
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fabriziogalbiati
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martedì 10 luglio 2018
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difficile se non impossibile credere
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Lei scrive: "Difficile, se non impossibile, credere che le cose siano andate come nel racconto di Stanton: dodici cavalieri (non in senso figurato) che compiono l'impresa mentre il mondo si riprende dallo shock, con il capitano Nelson che sviluppa un rapporto di amicizia e rispetto reciproco con il signore della guerra Dostum." Si tratta, invece, di fatti storici accertati. Molto si è indagato e molto si è scritto in merito. Ormai si tratta di fatti risalenti a oltre 16 anni fa. Basterebbe leggere qualcosa, informarsi prima di scrivere. Per quanto possa apparire strano, gli uomini in un distaccamento alpha (ODA) sono pochi e pochi distaccamenti vennero inviati già nell'ottobre 2001.
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Lei scrive: "Difficile, se non impossibile, credere che le cose siano andate come nel racconto di Stanton: dodici cavalieri (non in senso figurato) che compiono l'impresa mentre il mondo si riprende dallo shock, con il capitano Nelson che sviluppa un rapporto di amicizia e rispetto reciproco con il signore della guerra Dostum." Si tratta, invece, di fatti storici accertati. Molto si è indagato e molto si è scritto in merito. Ormai si tratta di fatti risalenti a oltre 16 anni fa. Basterebbe leggere qualcosa, informarsi prima di scrivere. Per quanto possa apparire strano, gli uomini in un distaccamento alpha (ODA) sono pochi e pochi distaccamenti vennero inviati già nell'ottobre 2001.I "berretti verdi" sono inoltre addestrati specificamente per organizzare una milizia locale e sostenerla contro una forza molto più numerosa. E' pertanto normale che i comandanti sul campo sviluppino stretti rapporti di amicizia con coloro che sono inviati ad aiutare. Nel caso specifico, è successo ed è un fatto storico. Su ciò,stavolta, niente retorica o americanata che dir si voglia.
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udiego
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mercoledì 8 agosto 2018
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12 soldiers
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Nicolai Fuglsig, regista danese al suo primo lungometraggio, porta al cinema con “12 Soldiers” questa produzione hollywoodiana che ci racconta la storia di come gli Stati Uniti non rimasero con le mani in mano dopo l’attentato alle torri gemelle, e, grazie al loro patriottisimo ed alla sete di giustizia, riuscirono ad imbastire una tattica lampo per far crollare l’impero dell’uomo che ai tempi era considerato il male assoluto, Osama Bin Laden. Il regista danese ci mostra il rapporto che si instaura nel corso della missione tra il comandante delle forza americane Mitch Nelson e il signore della guerra Dostum, a capo di una milizia anti talebana.
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Nicolai Fuglsig, regista danese al suo primo lungometraggio, porta al cinema con “12 Soldiers” questa produzione hollywoodiana che ci racconta la storia di come gli Stati Uniti non rimasero con le mani in mano dopo l’attentato alle torri gemelle, e, grazie al loro patriottisimo ed alla sete di giustizia, riuscirono ad imbastire una tattica lampo per far crollare l’impero dell’uomo che ai tempi era considerato il male assoluto, Osama Bin Laden. Il regista danese ci mostra il rapporto che si instaura nel corso della missione tra il comandante delle forza americane Mitch Nelson e il signore della guerra Dostum, a capo di una milizia anti talebana. Rapporto che da diffidente e basato su provocazioni reciproche si trasformerà in una relazione di fiducia e collaborazione da parte di entrambi.
“12 Soldiers” non può che essere valutato sotto due punti di vista diversi, quello dell’impianto cinematografico e quello dei contenuti. Partendo dal primo aspetto non possiamo che avere giudizi più che positivi su tutto l’impianto dell’opera. Il film è obiettivamente ben costruito sotto diversi aspetti. Ottimo il ritmo, sempre incalzante, che lascia lo spettatore incollato alla poltrona e supportato da una regia e da un montaggio dal forte impatto, ma sempre puliti e mai disordinati. Di buon livello anche la fotografia, che soprattutto dal punto di vista paesaggistico, riesce a rendere sufficientemente le difficoltà dei protagonisti ad agire in quei territori così crudi e selvaggi.
Passando ai contenuti arrivano le noti dolenti. Lo script, anche se da considerarsi ben fatto dal punto di vista del ritmo narrativo, mostra le sue principali carenze nella struttura e nella credibilità che può avere soprattutto nello sviluppo della vicenda. Sono ormai passati i tempi in cui ogni tentativo di giustificare le guerre portate nel mondo dagli Stati Uniti era considerato come semplice atto propagandistico. L’aria di populismo che sta attraversando in linea trasversale il mondo occidentale in questo periodo sembra giustificare qualsiasi cosa. Nel film non è importante chi sono i personaggi, quali siano le loro storie, cosa li abbia portati ad essere quello che sono, conta solo sconfiggere il nemico, punto e basta. Non c’è identità nella sceneggiatura di 12 Soldiers, non c’è lavoro di approfondimento, nè tra i personaggi stessi nè relativamente ai loro rapporti. La storia è farcita di clichè e di retorica all’inverosimile, con un happy ending finale che ci mostra per l’ennesima volta come grazie allo spirito a stelle e strisce tutto il mondo possa cambiare e diventare migliore.
“12 Soldiers” è da considerarsi un buon film dal punto di vista tecnico, con diversi momenti struggenti e veramente suggestivi. Peccato che si fregi dell’incarico di raccontare al mondo dei fatti realmente accaduti. Sinceramente chi vi scrive fatica a credere che i fatti siano andati esattamente come raccontato nel film, soprattutto alla luce di accuse e di sospetti portati alla luce negli ultimi tempi sul signore della guerra Dostum. Ma, detto ciò, il film può essere preso come una buona visione per una serata cinema tra amici: tra gesti di viriltà ed atti di patriottismo, non potremo che emozionarci e fare il tifo per i buoni, affinché possano sconfiggere i cattivi.
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brunopepi
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mercoledì 21 aprile 2021
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cinematograficamente spettacolare
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12 STRONG
(2018) Regia: Nicolai Fuglsig
USA - Thriller/Guerra/Azione/Storico
Cast: Chris Hemsworth, Michael Shannon, Trevante Rhodes,
Michael Peña
Se ve la foste persa, questa spettacolare war movie, viene proposta mediante un ligio adattamento di un evento storico, allorquando un gruppo di 12 soldati, preparati ed esperti in missioni belliche, si offrono per andare in Afganistan subito dopo l'attentato alle torri gemelle del 2001; una spedizione punitiva attraverso aride ed insidiose montagne che fungono da rifugi impenetrabili ed enigmatici per Al Qaeda.
Gli ingredienti per un film dal soggetto guerresco ricco di sequenze coinvolgenti, esistono tutti, grazie anche ad un'ideale sceneggiatura, a sostegno di un'ottima trama.
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12 STRONG
(2018) Regia: Nicolai Fuglsig
USA - Thriller/Guerra/Azione/Storico
Cast: Chris Hemsworth, Michael Shannon, Trevante Rhodes,
Michael Peña
Se ve la foste persa, questa spettacolare war movie, viene proposta mediante un ligio adattamento di un evento storico, allorquando un gruppo di 12 soldati, preparati ed esperti in missioni belliche, si offrono per andare in Afganistan subito dopo l'attentato alle torri gemelle del 2001; una spedizione punitiva attraverso aride ed insidiose montagne che fungono da rifugi impenetrabili ed enigmatici per Al Qaeda.
Gli ingredienti per un film dal soggetto guerresco ricco di sequenze coinvolgenti, esistono tutti, grazie anche ad un'ideale sceneggiatura, a sostegno di un'ottima trama.
La presentazione pur breve ma dettagliata dei personaggi, la musica ammaliante, il sonoro incalzante, le riprese panoramiche senza molti aiuti digitali, rendono nel complesso il lavoro finale degno di stare tra i migliori film di guerra.
Un rivitalizzato Chris Hemsworth, e finalmente convincente, da forza al personaggio protagonista, l'agente CIA e soldato delle forze speciali Mark Nutsch, mentre il regista danese, al suo lavoro d'esordio, riesce a trasporre un pezzo di storia recente in un film che, per gli amanti del genere, ci potrebbe riportare ad un western dell'epoca dorata.
Lo raccomando, esortando di vederlo con un audio di buona qualità affinchè non si sciupi una buona componente d'emozione".
"Il cinema è scottante e trascinante, anche grazie al sonoro ed alla musica."
Concludo con una frase del film che mi ha colpito e che ben definisce la regione "Afganistan, cimitero degli imperi".
Voto 8
IG @bruandarts
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