|
sabato 10 novembre 2018
|
mah...
|
|
|
|
Non si capisce a cosa serva o cosa voglia dire questo film. Unico veramente bravo il direttore della fotografia e la sua equipe
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
alesimoni
|
domenica 4 novembre 2018
|
(tragi)commedia all'italiana
|
|
|
|
Film ottimo di una regista sempre più brava, sensibile e attenta, esaltato dalla migliore perfomance in carriera di un finalmente strepitoso Riccardo Scamarcio. Si ride (moltissimo) e si piange come nei migliori film della nostra gloriosa tradizione cinematografica, la regia è equilibrata e indugia sui particolari, sulle sfumature di colore e sugli sguardi. Scamarcio è grandioso nell'interpretazione di un personaggio complesso , egoista ,narciso ma anche sensibile. Mastandrea come al solito è una garanzia con il suo dolente malato terminale che nn abbandona mai la voglia di restare attaccato alla vita. Unico neo la caratterizzazione del personaggio di Jasmine Trinca che sembra essere stato un po' appiccicato lì.
[+]
Film ottimo di una regista sempre più brava, sensibile e attenta, esaltato dalla migliore perfomance in carriera di un finalmente strepitoso Riccardo Scamarcio. Si ride (moltissimo) e si piange come nei migliori film della nostra gloriosa tradizione cinematografica, la regia è equilibrata e indugia sui particolari, sulle sfumature di colore e sugli sguardi. Scamarcio è grandioso nell'interpretazione di un personaggio complesso , egoista ,narciso ma anche sensibile. Mastandrea come al solito è una garanzia con il suo dolente malato terminale che nn abbandona mai la voglia di restare attaccato alla vita. Unico neo la caratterizzazione del personaggio di Jasmine Trinca che sembra essere stato un po' appiccicato lì. Bella la citazione della corsa di Jules&Jim riportata anche nel manifesto del film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alesimoni »
[ - ] lascia un commento a alesimoni »
|
|
d'accordo? |
|
|
sabato 3 novembre 2018
|
non è tutt'oro quello che luccica
|
|
|
|
ho visto la presentazione del film in tv ,che non a niente a vedere di ciò che si vede nel film al cinema. perche in TV non fate vedere le scene di sesso maschile,i discorsi schifosi dei due fratelli?,e altre scene che non farete vedere nelle trailer . mà che a di tanto speciale il film ,per essere sbandierato in TV. io penso parlo e dico come magnò saluti claudio
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
emanuele1968
|
sabato 3 novembre 2018
|
molto bello
|
|
|
|
Penso sia uno buon film, probabilmente una storia vera, la malattia, come si suol dire "un fulmine a ciel sereno", peccato vederlo da soli, ottimo nei cineforum con dibattito finale.
|
|
[+] lascia un commento a emanuele1968 »
[ - ] lascia un commento a emanuele1968 »
|
|
d'accordo? |
|
emmapumpo
|
venerdì 2 novembre 2018
|
bisogna andate a vederlo
|
|
|
|
Film delicato divertente drammatico mai scontato penso che Valerio sia una grandissima regista i due attori una conferma che gli attori italiani straordinari 😍 la frase più bella la bellezza cura la bellezza
|
|
[+] lascia un commento a emmapumpo »
[ - ] lascia un commento a emmapumpo »
|
|
d'accordo? |
|
andreacaravario
|
venerdì 2 novembre 2018
|
molto al di sotto delle aspettative
|
|
|
|
Mi dispiace di non avere potuto assistere alla scena finale, ma me ne sono andato a metà film, trovandolo estremamente pesante e privo di coinvolgimento. Solo la bravura dei protagonisti non mi ha fatto uscire ancora prima. I buoni propositi della regista vengono vanificati da un ritmo lento e costellato da particolari insignificanti
|
|
[+] lascia un commento a andreacaravario »
[ - ] lascia un commento a andreacaravario »
|
|
d'accordo? |
|
|
venerdì 2 novembre 2018
|
euforia
|
|
|
|
Intenso . Scamarcio bravissimo . Come sempre grande interprete . Film non per tutti !
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|
giovedì 1 novembre 2018
|
un'orchestra diretta magistralmente
|
|
|
|
Tanti i temi trattati nel film: la malattia, l'omosessualità, la dipendenza da droghe, i rapporti familiari a volte conflittuali. In molti film sarebbe risultato tutto too much, in questo assolutamente no. Film delicato, senza sbavature, intimo.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
francesca meneghetti
|
giovedì 1 novembre 2018
|
buoni propositi, ma...
|
|
|
|
Si deve dar atto a Valeria Golino di due meriti. Anzitutto, ha avuto il coraggio di affrontare un tema tanto praticato da configurare un genere vero e proprio (Cancer movies), che annovera decine di opere (il filosofo Luciano De Fiore, nel suo “Cinema e oncologia” ne considera circa ottanta). Difficile essere originali ed evitare ripetizioni, oltre che sentimentalismi ed eccessi di pathos. Il secondo merito consiste nell’aver prescelto l’osservazione della relazione tra due fratelli maschi, Ettore e Matteo, molto diversi tra loro, sconquassata dalla rivelazione di una malattia terminale, di cui è al corrente, però, solo il fratello sano, Matteo, che decide di nascondere la verità a scopo protettivo.
[+]
Si deve dar atto a Valeria Golino di due meriti. Anzitutto, ha avuto il coraggio di affrontare un tema tanto praticato da configurare un genere vero e proprio (Cancer movies), che annovera decine di opere (il filosofo Luciano De Fiore, nel suo “Cinema e oncologia” ne considera circa ottanta). Difficile essere originali ed evitare ripetizioni, oltre che sentimentalismi ed eccessi di pathos. Il secondo merito consiste nell’aver prescelto l’osservazione della relazione tra due fratelli maschi, Ettore e Matteo, molto diversi tra loro, sconquassata dalla rivelazione di una malattia terminale, di cui è al corrente, però, solo il fratello sano, Matteo, che decide di nascondere la verità a scopo protettivo. Non ho ricordi o esperienza di altre simili focalizzazioni. Mi vengono in mente film che hanno analizzato altre relazioni turbate dalla malattia: amorose e tragiche (sulla scia del classico binomio eros/thanatos), come Love Story e Anonimo veneziano; generazionali (La prima cosa bella, ma anche Gran Torino e Voglia di tenerezza); di sorellanza (Sussurri e grida, il primo forse dei Cancer movies). Dunque l’intenzione della Golino è buona, non altrettanto la realizzazione. La sintassi del film è alquanto frammentata, con frequenti ellissi che non giovano però al ritmo, lento e appesantito da sequenze irrilevanti o fuorvianti come quella devozionale (?) in Bosnia, dalla Madonna di Medjugorj e da altre che danno uno spazio eccessivo alla vita “terrazziera” e fancazzista di certa società romana, o che rappresentano un omaggio alla convenzione (il nuoto in piscina, come in Blu di Kieslowski). Poi lo sguardo della regia si concentra sul fratello sano, Matteo, ma in modo superficiale: l’euforia che esibisce per mascherare il dolore non convince, è compiaciuta, poco credibile (come la sua attività: imprenditore di che?). E’ tanto preoccupato che nel bel mezzo va a farsi un intervento di chirurgia estetica per migliorare i polpacci, cosa che non è bello mettere in relazione con la sua omosessualità. La sua compassione verso il fratello è di facciata, ma, al tempo stesso, non si scava abbastanza sulle cause di un’ipotetica indifferenza di fondo. Ci sono, è vero, alcuni momenti di fratellanza che sembrano improntati a una certa autenticità, ma pochi. Ancora: è abbastanza scontato porre Matteo-Scamarcio, con la sua faccia da bambinone belloccio, dalla parte dei vincenti (nella salute, nello status sociale) e relegare nel ruolo di sfigato Ettore-Mastandrea, che pure è avvezzo, fin troppo, alla parte. Non sarebbe stato più interessante capovolgere i ruoli? Far vedere come reagisce alla prospettiva di perdere presto la vita uno che ha tanto da perdere? Come cambierebbero, in tal caso, le relazioni tra due fratelli maschi, in competizione tra loro? Ettore rimane un personaggio passivo, e i suoi rapporti con altre figure fondamentali (la madre, la moglie, l’ultima fiamma, il figlio) sono appena abbozzati. La sua interpretazione da parte di Valerio Mastandrea, forse il miglior attore del nostro cinema, è però grande. Si dirà che non si può dire tutto, ma se si sceglie un tema “psicologico” ciò che si deve tagliare è altro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francesca meneghetti »
[ - ] lascia un commento a francesca meneghetti »
|
|
d'accordo? |
|
|
mercoledì 31 ottobre 2018
|
terribile
|
|
|
|
Meglio lasciare fare Terrence Malick aTerrence Malick sopratutto se non si ha né il talento né l'ispirazione
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|