felicity
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martedì 4 maggio 2021
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film d’azione intelligente
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I primi quaranta minuti di 7500, il film di Patrick Vollrath, sono tra i più tesi degli ultimi tempi.
E, in una delle sue performance migliori, Joseph Gordon-Levitt interpreta Tobias, il copilota di un volo di routine tra Berlino e Parigi, che si prepara insieme all’equipaggio al consueto decollo. Tra loro, la fidanzata di Tobias, Gökçe (Aylin Tezel), assistente di bordo, e capiamo subito che nel film c’è una trama parallela.
Insomma, i classifici problemi sentimentali da risolvere, mentre veniamo a conoscenza, in apertura, che a bordo ci sono alcuni personaggi decisamente sospetti. Questo, piano piano, altera il climax, con l’ansia che aumenterà solo quando saremo in aria.
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I primi quaranta minuti di 7500, il film di Patrick Vollrath, sono tra i più tesi degli ultimi tempi.
E, in una delle sue performance migliori, Joseph Gordon-Levitt interpreta Tobias, il copilota di un volo di routine tra Berlino e Parigi, che si prepara insieme all’equipaggio al consueto decollo. Tra loro, la fidanzata di Tobias, Gökçe (Aylin Tezel), assistente di bordo, e capiamo subito che nel film c’è una trama parallela.
Insomma, i classifici problemi sentimentali da risolvere, mentre veniamo a conoscenza, in apertura, che a bordo ci sono alcuni personaggi decisamente sospetti. Questo, piano piano, altera il climax, con l’ansia che aumenterà solo quando saremo in aria.
Infatti, l’attacco dei tre fanatici terroristi, quando entra in scena, è scioccante e violento, tanto che gli aggressori adottano una tecnica che probabilmente farà ripensare alle misure di sicurezza dell’aeroporto.
Ben presto Tobais deve affrontare alcuni dilemmi morali, diciamo, impossibili, oltre a cercare di mantenere il controllo dell’aereo e cercare di portarlo a terra in sicurezza.
Indubbiamente 7500 ci (ri)porta sulle tracce di Airport del 1970 – di per sé un grande film prima di scomparire dietro l’ondata dei sequel – oltre che su quelle di Paul Greengrass, sia con United 93 che con Captain Phillips. Qui, però, non c’è uno stile pseudo-documentaristico, e il direttore della fotografia Sebastian Thaler mantiene lo spettatore in equilibrio.
L’unico punto debole del film è il (per fortuna breve) dibattito politico. Infatti 7500 inizia in modo piuttosto incerto con una citazione di Gandhi, e prosegue il tratto politicizzato quando Tobias e il giovane terrorista Vedat (Omid Memar) iniziano a scambiarsi opinioni, facendo perdere alla pellicola diversi metri di altitudine. In fondo la politica non è il punto più profondo della storia, anzi. Il film è più un thriller procedurale a ad alta quota, che escogita modi intelligenti nel passare da una minaccia all’altra. Nello specifico, il contesto politico è più un McGuffin e, in effetti, questo potrebbe essere il primo film post-post-9/11, in quanto, sebbene rilevante, l’opera si distacca da quella terribile data.
Joseph Gordon-Levitt, come detto, è una rivelazione. Con il suo essere bel ragazzo e il suo sorriso compiaciuto, è maturo per essere messo alla prova in un film del genere. Attenzione: il suo non è un eroe americano infuriato che si scatena contro i terroristi. Tobias è un ragazzo di enormi responsabilità da mantenere all’altezza di una situazione drammatica. Poi, cosa non scontata, il regista da al film sobrietà e moderazione, oltre ad una serietà che non esplode mai nel melenso, anche se la storia si potrebbe prestare al melodramma. La colonna sonora è quasi del tutto priva di musica ma è piena di rumore, il suono costante dei motori e soprattutto la percussione che sanno di vita e morte dei jihadisti che battono alla porta della cabina di pilotaggio. Quindi, 7500 è un grande debutto; un film d’azione intelligente con alcuni colpi di scena sorprendenti e una performance davvero eccezionale del suo protagonista.
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renzo
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mercoledì 30 settembre 2020
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realistico ed emozionante
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Un film che ti prende per mano. Ti fa salire su un aereo. E non ti lascia tregua fino all'ultima sequenza. Non fa concessioni a un possibile happy end. Il destino del pilota e della hostess, in particolare di quest'ultima, non lasciano indifferenti. Lo considero uno dei film più avvincenti sul "terrorismo nei cieli".
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vepra81
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domenica 5 luglio 2020
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sottotitoli piccoli
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Il film è un classico del dirottamento aereo. Trama classica senza eccezioni. La pecca è nel dover leggere i sottotitoli piccoli piccoli per gran parte del film.
E poi si vede chiaramente che è un simulatore di volo. Un pò più di inventiva ci voleva.
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