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"Wish Upone"(2017, di JOhn R.Leonetti), film non originalissima, con una sorta di anti-lampada di Aladino, che in realtà è una cassetta cinese che contiene la possibilità di esprimere sette desideri, ma con ...reprimenda aggiunta, con tragiche conseguenze; ma il tutto, a ben vedere, iniziale male, con la bambina che assiste all'auto-impiccagione della madre che, ora alla vigilia della maggiore età, negl anni della scuola superiore e della"fregola", apre imprudentemente il terribile marchingegno ed esprimere i desideri, che si avverano, ma creano anche, per"contrappasso"(Dante c'entra poco, invero, anzi per nulla, ma va bene per esemplificare la situazione)arrivano terribili disgrazie che colpiscono suoi amici, parenti etc., fino all'"ekpùrosis"finale.... Il meccanismo è datato, in realtà, come già detto, ma funziona l'esmplificazione sociale a livello"teen.agers"(un po'più grandi, ma di poco)con tanto di rivalitò sociale esibita(la protagonista è povera, con il papà che rovista nei bidoni della spazzatura, con il terribile passato alle spalle)ed è abbastanza nuova la soluzione dell'horror a tratti in pieno sole o comunque in piena luce, contrariamente ai più vieti clichés del genere in questione. Film gradevole per gli amanti del genere, abbastanza scontato, ma non vorrei ripetermi troppo, con Joey King interrprete protagonista felicemente in parte e gli/le altri/e anche loro efficaci. Speriamo però che non arrivi un Nomber Two: sarebbe riperitivo e inutile, francamente. El Gato
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