astromelia
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sabato 23 dicembre 2017
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anche no
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già dall'inizio la trama è traballante,anche se di fondo il tema si può discutere,unica chance forse si voleva strabiliare il pubblico con i sette personaggi in uno (digitale ormai fa miracoli) includo il finale piuttosto confuso ed affrettato teso a concludere anzitempo il bailamme....la fantascienza alla fine rimane tale.
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udiego
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giovedì 21 dicembre 2017
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sette sorelle
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Il pianeta terra è ormai sovrappopolato, il governo è obbligato a prendere decisioni estreme e ad emanare una legge che prevede per ciascuna famiglia un solo figlio. Tutti i fratelli e tutte le sorelle dovranno essere consegnati al CAB che si occuperà di ibernarli in attesa di un futuro migliore. Il signor Terrence riuscirà ad eludere i controlli e ad addestrare le sue sette nipoti in modo che riescano a sopravvivere con un unica identità: per ognuna di loro sarà scelto solo un giorno della settimana in cui poter uscire nel mondo reale.
Tommy Wirkola, con Seven Sisters, porta al cinema un'opera che ha avuto più di qualche difficoltà nella sua realizzazione.
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Il pianeta terra è ormai sovrappopolato, il governo è obbligato a prendere decisioni estreme e ad emanare una legge che prevede per ciascuna famiglia un solo figlio. Tutti i fratelli e tutte le sorelle dovranno essere consegnati al CAB che si occuperà di ibernarli in attesa di un futuro migliore. Il signor Terrence riuscirà ad eludere i controlli e ad addestrare le sue sette nipoti in modo che riescano a sopravvivere con un unica identità: per ognuna di loro sarà scelto solo un giorno della settimana in cui poter uscire nel mondo reale.
Tommy Wirkola, con Seven Sisters, porta al cinema un'opera che ha avuto più di qualche difficoltà nella sua realizzazione. Il film si contraddistingue subito per la sua semplice sceneggiatura che punta tutto su un soggetto che suscita sempre un certo interesse, che vuole sorprenderci con un colpo di scena fin troppo telefonato e che non ha la capacità di impressionare lo spettatore. Per il resto in Seven Sisters c'è poco altro. Al di là di un ritmo comunque sempre incalzante che permette alla vicenda di scivolare via senza troppi sbadigli, al pubblico non arrivano spunti particolarmente interessanti. Tra le poche note positive troviamo almeno una Noomi Rapace in grado di dare credibilità alle personalità di tutte e sette le sorelle, i cui profili sono peró costruiti in modo troppo superficiale e stereotipato. Seven Sisters si presenta come un B-movie dalle poche pretese e dai pochi obiettivi. Un film di cui non sentiremo parlare molto, che si lascia guardare, ma che si dimentica in fretta. voto 2/5
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gustibus
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domenica 17 dicembre 2017
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superlativa noomi rapace!
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Gia'vista in "prometheus"la fortuna di questo Seven Sester e'la performance tutta femminile di una brava Noomi Rapace.Al di la delle sovrapposizioni oggi piu'facili,l'impresa piu'ardua e'che l'attrice impersona sette gemelle ma tutte con caratteristiche ben diverse,nei modi,nei,costumi,nel carattere.Sette interpretazioni diverse.Detto cio'il film scorre e non brutto per nulla.Siamo nel 2070 è il mondo sovrappopolato non poteva permettersi che le famiglie avessero più di un figlio,con controlli severissimi chi aveva fratelli veniva soppresso tramite crionisazzione.Queste sette sorelle gemelle arrivando ai 30anni dovranno lottare contro l'intransigenza politica e polizia che sembra la "Gestapo".
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Gia'vista in "prometheus"la fortuna di questo Seven Sester e'la performance tutta femminile di una brava Noomi Rapace.Al di la delle sovrapposizioni oggi piu'facili,l'impresa piu'ardua e'che l'attrice impersona sette gemelle ma tutte con caratteristiche ben diverse,nei modi,nei,costumi,nel carattere.Sette interpretazioni diverse.Detto cio'il film scorre e non brutto per nulla.Siamo nel 2070 è il mondo sovrappopolato non poteva permettersi che le famiglie avessero più di un figlio,con controlli severissimi chi aveva fratelli veniva soppresso tramite crionisazzione.Queste sette sorelle gemelle arrivando ai 30anni dovranno lottare contro l'intransigenza politica e polizia che sembra la "Gestapo".Il finale e'bello e inatteso.Ci sono alcuni buchi nella sceneggiatura notevoli.Tutto viene salvato da un montaggio serrato e dalla Rapace x 7!..Alla fine si dice..Bello!e oggi sono pochi pochi i films che meritano nel finale questo aggettivo.Da vedere!fidatevi!
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eugenio
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domenica 17 dicembre 2017
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action movie con un retrogusto alla orwell
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E’ un futuro distopico tra quelli più vicini al nostro, l’ultimo film di Tommy Wirkola, talento registico norvegese.
Siamo nel 2073. La sovrappopolazione causata da un utilizzo sempre più smodato di OGM ha portato alla creazione di un organo per la tutela delle “nascite”, il Child Allocation Bureau (diretto dalla mica tanto clemente Nicolette -Glenn Close- Cayman) per salvaguardare “il figlio unico” estromettendo dalla società i fratelli e le sorelle minori, destinandoli a un prolungato sonno criogenico.
Capita però che una donna una notte muoia dando alla luce sette gemelle. Sette sorelle, cresciute dal nonno (Willem Defoe), che dovranno assumere, ogni giorno della settimana, l’identità di Karen Settman, ufficialmente unica figlia legalmente riconosciuta dal Bureau, per poter riuscire a vivere, o meglio, sopravvivere.
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E’ un futuro distopico tra quelli più vicini al nostro, l’ultimo film di Tommy Wirkola, talento registico norvegese.
Siamo nel 2073. La sovrappopolazione causata da un utilizzo sempre più smodato di OGM ha portato alla creazione di un organo per la tutela delle “nascite”, il Child Allocation Bureau (diretto dalla mica tanto clemente Nicolette -Glenn Close- Cayman) per salvaguardare “il figlio unico” estromettendo dalla società i fratelli e le sorelle minori, destinandoli a un prolungato sonno criogenico.
Capita però che una donna una notte muoia dando alla luce sette gemelle. Sette sorelle, cresciute dal nonno (Willem Defoe), che dovranno assumere, ogni giorno della settimana, l’identità di Karen Settman, ufficialmente unica figlia legalmente riconosciuta dal Bureau, per poter riuscire a vivere, o meglio, sopravvivere.
Sette sorelle per sette giorni della settimana, nessuna deroga. Tuttavia in un tranquillo lunedì, Monday, la primogenita, non rientra a casa innescando un cortocircuito emotivo nelle altre sei che cercheranno di trovare la sorella con ogni mezzo.
Hanno il volto dell’attrice svedese Noomi Rapace, già protagonista di Uomini che odiano le donne, le sette sorelle, caratterialmente differenti, pur con la medesima sfumatura, di fondo, unidimensionale, stilizzata a un preconcetto.
Droga, nerd, depressione, fobia, i comportamenti della psiche umana che un futuro malato vorrebbe ridurre a uno.
Un individuo per tutto, nessuna compagnia, nessuna collettività, tutto deve essere gestito elettronicamente da meccanismi di controllo.
Un mondo in cui tutti controllano tutto. Banche dati globali, movimenti di carte di credito, capillari sistemi di intercettazione ambientale, archivi di impronte tecnologiche contenenti chip con dati relativi a cittadinanza, immigrazione, visti, fedina penale, stato di salute e via dicendo. Il Grande Fratello, di natura più evoluta rispetto al 1984 di Orwell, rende in Seven sisters ognuno sottoposto a una vigile sorveglianza. La consapevolezza di essere sempre rintracciabile e visibile assicura il funzionamento immediato del potere: il cittadino-detenuto sempre sorvegliato è passibile di punizione (il campo di lavoro forzato, il gulag staliniano). A dispetto di tutte le chiacchiere sulla difesa della privacy, il Grande Fratello elettronico si conquista ogni giorno nuovi spazi nella nostra società.
Se nella prima parte, con un inizio legato agli allevamenti intensivi, il cambiamento climatico del pianeta, la trama prende una piega abbastanza nota alle pellicole che trattano “anti-mondi” con accenni appunto alla repressione totalitaria e all’accettazione di un sistema poliziesco fondato sul controllo, sullo spionaggio e sulla delazione come sistema ormai consolidato come dato storico inopponibile, nella seconda l’andamento cambia in toto, mostrando la resistenza dell’eroe” reazionario” di Huxely, alla logica dittatoriale.
Questo “eroe” sono appunto le sette sorelle. Presto scoperto “il trucco delle sette in una”, il Child Allocation Bureau, in una caccia estrema che si trasforma in serrato gioco del gatto col topo, cerca di stanarle. Le sei sorelle vengono braccate da poliziotti schermati nella loro atarassica divisa, pronti a ucciderle senza pietà con armi tecnologiche e inseguimenti da manuale sullo stile delle pellicole dei fratelli Wachowski (vedi i vari Matrix).
Nel marasma di una narrazione pregna di una forte connotazione di delirio, action movie e thriller, con immagini che in alcune scene colpiscono al ventre lo spettatore non tanto per violenza quanto per qualche insperato colpo di scena, il film di Wirkola ha, tra le sue incongruenze di fondo del resto accettabili e figlie di un desiderio di rendere la pellicola più “andrenalinica” che “indagatrice” nella natura dittatoriale dell’”io”, la capacità di far riflettere su temi universali, quali il consumismo, il tema della memoria e del web che incapsula ogni cosa, fagocitando in hard disk ogni umana presenza.
Ed è la memoria e al tempo stesso l’incapacità di riuscire a mantenerla, a regalarci come già nei celebri Blade Runner, scene di grande letteratura fantastico-verosimile, in cui noi spettatori siamo portati a tifare per le sorelle nella loro disperata fuga in un mondo dicotomicamente spezzato.
Profetico quanto azzardato, Seven sisters è un buon prodotto di evasione dal retrogusto distopico alla Equilibrium e ai film di Cuaron, capace di instillare al termine, una riflessione sociale sul cammino della specie in questo universo, mossa da un lato all’indifferenza e all’incuranza nei confronti pure dello stesso fratello di sangue e dall’altro a una generosità troppo pigra nel volersi palesare.
Quella che la società moderna sembra aver dimenticato o almeno nascosto sotto coltri di enorme ipocrisia mentale.
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giovedì 14 dicembre 2017
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finalmente
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Dopo un'annata fiacca arriva un film avvincente e interessante con una trama solida e senza sbavature finali...Non sono appassionato di film d'azione, sicuramente questo si distingue per originalità nello sviluppare in breve tempo la ribellione e il desiderio di sopravvivenza di 7 sorelle che vengono accennate con equilibrio senza tralasciarne alcune all'interno di una trama che regge e resta completa e coerente fino alla fine.assolutamente da vedere visto che quest'anno i gilm belli sono stati davvero pochi
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ricknopelisullalingua
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domenica 10 dicembre 2017
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film apprezzabile, e da apprezzare nella sua vena splatter ma.....
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IL FINALE NON LO INDOVINERETE MAI -CIT Un mondo distopico descritto in maniera molto interessante, tanto da sembrare più che distopico una previsione per il futuro, o almeno non esattamente spero. Una trama interessante e un attrice ben calata nei vari panni in un format niente male. Questo film fa riflettere, ma anche per i suoi buchi di trama e dubbi (la sopravvivenza del capo della polizia nell'esplosione la prima) e un finale moscio La cosa fondamentale in cui questo film non è crollato è il far morire la protagonista quando in realtà ti aspetti spacchi solo il culo a tutti-anche se a pensarci davvero la protagonista ha più di un personaggio e una di queste alla fine giungerà al finale morto e quasi senza senso, compreso il rapporto ambiguo con la primogenita, prima in pericolo, poi pericolo, poi di nuovo in pericolo.
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IL FINALE NON LO INDOVINERETE MAI -CIT Un mondo distopico descritto in maniera molto interessante, tanto da sembrare più che distopico una previsione per il futuro, o almeno non esattamente spero. Una trama interessante e un attrice ben calata nei vari panni in un format niente male. Questo film fa riflettere, ma anche per i suoi buchi di trama e dubbi (la sopravvivenza del capo della polizia nell'esplosione la prima) e un finale moscio La cosa fondamentale in cui questo film non è crollato è il far morire la protagonista quando in realtà ti aspetti spacchi solo il culo a tutti-anche se a pensarci davvero la protagonista ha più di un personaggio e una di queste alla fine giungerà al finale morto e quasi senza senso, compreso il rapporto ambiguo con la primogenita, prima in pericolo, poi pericolo, poi di nuovo in pericolo. Speriamo che qualcuno non usi questa pellicola per fare propaganda antiabortista.
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flaw54
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domenica 10 dicembre 2017
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inaspettato!
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Un film che non mi aspettavo. Conoscevo l'argomento, ma non la storia e sono rimasto colpito dall' originalità del tema e dalla inaspettata bravura di Noomi Rapace. Una critica: eccessiva la violenza di alcune scene e inquietante l'affermazione della Close nel finale che lascia aperta la strada ad una possibile rivalutazione dei sistemi politici forti, nono stante la sua condanna a morte. In un cinema fatto di banalità e di continue " ricapitolazioni" un film assolutamente da vedere.
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mattiapr
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giovedì 7 dicembre 2017
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noomi rapace vs tutti
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Difficile non rimanere soddisfatti da questo film, scorre perfettamente dall'inizio alla fine, raccontando una storia complicata da gestire.
Una Noomi Rapace da Oscar, davvero, mi stupisce sempre di più questa ragazza.
Riassumere in sole 2 ore una cosi complessa trama mi ha davvero colpito, trattando un futuro non troppo lontano dalla nostra realtà, tra l'altro, dove la sovrappopolazione sarà probabilmente una preoccupazione che avremo. Una menzione anche alla regia, ottima.
Ovvio che qualche piccola incertezza o forzatura c'è e ci può stare, ma in conclusione è stata una davvero piacevole sorpresa nel suo genere, consigliato.
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Difficile non rimanere soddisfatti da questo film, scorre perfettamente dall'inizio alla fine, raccontando una storia complicata da gestire.
Una Noomi Rapace da Oscar, davvero, mi stupisce sempre di più questa ragazza.
Riassumere in sole 2 ore una cosi complessa trama mi ha davvero colpito, trattando un futuro non troppo lontano dalla nostra realtà, tra l'altro, dove la sovrappopolazione sarà probabilmente una preoccupazione che avremo. Una menzione anche alla regia, ottima.
Ovvio che qualche piccola incertezza o forzatura c'è e ci può stare, ma in conclusione è stata una davvero piacevole sorpresa nel suo genere, consigliato.
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allysonblue
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lunedì 4 dicembre 2017
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la storia si ripete
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Premesso che è un film che, per essere gustato al meglio, andrebbe visto in lingua originale. La Rapace interpreta 7 ruoli diversi, con 7 personalità diverse, con 7 voci diverse. Molte delle scene la ha girate da sola in una stanza, ogni volta in una personaggio diverso. La riuscita è ottima. Ci sono momenti di tensione, momenti volutamente esagerati quasi splatter, momenti di riflessione, momenti che richiamano altri film. Non è così banale come scrivono alcuni intuire il finale completo, più facile alzarsi con la sensazione che, nonostante la storia insegni, si può essere circuiti ugualmente e di quanto conti la comunicazione. Consigliato.
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joecondor
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domenica 3 dicembre 2017
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rapaci da oscar bellissimo film
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Innanzitutto Originale storia fantasy che tiene col fiato sospeso...sul genere l'esercito delle 12 scimmie...il film si avvale di un'ottima storia con azione e suspense poggiato su una performance eccezionale da Oscar di Nooomi Rapaci...eccezionale.Da vedere con bei colpi di scena...finalmente un bel film di fantascienza...per tutti.Dafoe e Close comprimari anche loro degni di nota.Bello da vedere
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