Rosso Istanbul

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milena venerdì 21 aprile 2017
lungo, noioso e inconcludente. peccato! Valutazione 1 stelle su cinque
100%
No
0%

Ho visto altri film dello stesso regista e avevo delle aspettative. Purtroppo cosi non è stato. Ad un certo punto volevo uscire dal cinema. 

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emanuele1968 mercoledì 12 aprile 2017
mah.....? Valutazione 1 stelle su cinque
100%
No
0%

Caspita ne sono passati di anni da Saturno Contro, resto basito e invecchiato. Un mito Serra Yilmaz praticamente l'opposto di Cameron Diaz. Il film no comment, cioè, bello ma di una bellezza che deve piacere,  Ozpetek puoi rimborsati del biglietto?

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fudalcor domenica 9 aprile 2017
begli attori, trama incomprensibile e noiosa Valutazione 2 stelle su cinque
100%
No
0%

I protagonisti sono belli ed espressivi, ma poco credibili nei rari momenti in cui si capisce qualcosa di una trama inesistente che rende il film lento e noioso. 

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francodiguardo martedì 28 marzo 2017
interessante Valutazione 4 stelle su cinque
71%
No
29%

 “Chi guarda troppo il passato, non vede il futuro”
Frase chiave del film, quella stessa chiave di colore oro, che la madre (albedo) di Deniz consegna allo scrittore ospite nella casa rossa sulle rive del Bosforo, per aprire la stanza del figlio oramai scomparso misteriosamente da giorni.
Come nel viaggio introspettivo di Ulisse nel mare, dove egli conobbe gli uomini dell’Odissea, così allo stesso accade al protagonista del film.
Orhan Sahin, scrittore che deve la sua fama a una raccolta di favole antiche Turche, torna nella sua magica Istanbul , dopo vent'anni di esilio a Londra.
Il protagonista dagli occhi blu intenso, incontra tutti personaggi protagonisti del suo stesso romanzo, e si scontra con il suo triste passato dalla quale non riesce a rassegnarsi, e come sabbia negli ingranaggi blocca il finale del suo romanzo. [+]

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maxbest domenica 26 marzo 2017
inutile
86%
No
14%

Distante da "Le fate ignoranti" anni luce, questo film cade sulle citazioni più banali, non descrive Istanbul se non proponendoti il Bosforo in tutte le salse, essenzialmente non è altro che uno sbiadito autoritratto di un'alta borghesia allo sbando. Ozpetek non riesce a narrare gli ipotetici intrecci se non in maniera superficiale e stucchevole; il film, che si ripropone un intimismo della memoria, presenta mille personaggi ma non li descrive se non in maniera sciatta, sommaria e in bilico tra realtà e immaginazione. La scansione filmica si compiace all'estremo, rallenta, si impantana, prova a ripartire ma in alcun modo riesce a coinvolgerti. Peccato, perchè la sinossi non sarebbe per niente male, ma l'egoreferenza narrativa l'annulla e la relega ad un compiacimento estetico malconcio e fine a se stesso.

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maramaldo martedì 21 marzo 2017
alla ricerca della turchia perduta... Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
100%

...ovvero del Turco che ha smarrito se stesso. Un annetto fa potevi perdere tranquillamente Rosso Istanbul  con tutto rispetto per Ozpetek che si conferma artigiano sapiente e attento. Oggi le cose turche impongono attenzione e ripensamenti. Si tratta di genti che, pur perseguitate dalle origini, permeano  e condizionano più di un continente. Neppure semplice occuparsi di un solo individuo. L' Ozpetek che ha scritto il libro per la mammma è lo stesso che ne ha fatto un film vent'anni dopo o che adesso ascolta il tg che parla di...lui? Vedete, è come entrare in un labirinto.
L'esercizio di nostalgia fa i conti con una realtà antropologica prima ancora che sociale su cui non si hanno idee chiare. [+]

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roccia_moviereviewer sabato 18 marzo 2017
la potenza del passato e il valore del coraggio Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
100%

 Il regista e scrittore turco Ferzan Özpetek torna nella sua Istanbul per girare un film tratto da un romanzo dedicato alla madre, a distanza di 20 anni dal suo "il bagno turco" sempre messo in scena in Turchia. Il protagonista Orhan é uno scrittore maturo, temprato dal passato che torna nella sua città natale per fare da editor a un famoso regista; tuttavia il conto da pagare (denso di malinconia e ricordi tormentati) é alto, e presto dovrà fare i conti con esso oltre che con un presente incerto, completamente l opposto della apparentemente sicura e movimentata Istanbul. [+]

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andilento giovedì 16 marzo 2017
dialoghi inconsistenti per un film "estetico"
67%
No
33%

D'accordo sull'inconsistenza dei dialoghi e di alcune frasi che suonerebbero male anche se scritte sulla carta di un cioccolatino; un vero peccato, l'espressività di Neval e Orhan, senz'altro i migliori, meriterebbe altro spessore.
Meno d'accordo sull'estetica del film, sia gli interni delle case che le luci sul Bosforo mi hanno convinto, direi anzi che protagonista del film sembra proprio quel braccio di mare. L'assenza di scenari politici è un punto a favore, almeno per me, non mi è mancata.

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brunx mercoledì 15 marzo 2017
rosso ferzan Valutazione 0 stelle su cinque
100%
No
0%

I due protagonisti sono strepitosi. Potrebbe anche fare a meno di parlare, tanto è quello che sono capaci di trasmettere solo con lo sguardo. Il film mi ha emozionato e sono uscito dal cinema con la necessità di stare in silenzio e metabolizzare quello che avevo visto. Il film intreccia ricordi del regista con ritratti di sentimento sopiti o trattenuti. Mi è piaciuto più degli ultimi film di Ozpetek.

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eddylouisdelluc mercoledì 15 marzo 2017
un nuovo stile nel fare un film Valutazione 4 stelle su cinque
10%
No
90%

 Finalmente un film che mi ha riconciliato con la mia idea di "cinema" con la C maiuscola. 
Un viaggio e una messa in prova di noi stessi, nel confrontarci con la scoperta degli altri;..tanto da rigenerarci e rimanere vivi nel nostro presente. Certamente i riferimenti presenti nel film, ad autori come Bergman e Antonioni sono un bagaglio e un mezzo che per me Ozpetek sapientemente ha ben dosato. [+]

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