Opera prima dei due registi Dario Germani ed Enzo Russo, "Ninna Nanna" tratta il delicato e difficile tema della depressione post partum. La protagonista della storia (Francesca Inaudi) è una giovane donna serena e felice che svolge la professione di enologa presso un'azienda di viticoltori, innamorata e sposata ad un uomo che gestisce un bar in un paese della Sicilia ed incinta di una bambina. Quando nasce la figlia improvvisamente e come è naturale che sia l'esistenza della neo-mamma cambia totalmente ed ella piano piano non riesce più a gestire la nuova realtà. I continui pianti della bimba, le continue alzate da letto nel corso delle notti, il da fare e la responsabilità che la neonata comporta, nonchè la mancanza di un pò di tempo per sè, conducono la protagonista ad un esaurimento nervoso molto profondo che ben presto sfocia in evidente depressione.
[+]
Opera prima dei due registi Dario Germani ed Enzo Russo, "Ninna Nanna" tratta il delicato e difficile tema della depressione post partum. La protagonista della storia (Francesca Inaudi) è una giovane donna serena e felice che svolge la professione di enologa presso un'azienda di viticoltori, innamorata e sposata ad un uomo che gestisce un bar in un paese della Sicilia ed incinta di una bambina. Quando nasce la figlia improvvisamente e come è naturale che sia l'esistenza della neo-mamma cambia totalmente ed ella piano piano non riesce più a gestire la nuova realtà. I continui pianti della bimba, le continue alzate da letto nel corso delle notti, il da fare e la responsabilità che la neonata comporta, nonchè la mancanza di un pò di tempo per sè, conducono la protagonista ad un esaurimento nervoso molto profondo che ben presto sfocia in evidente depressione. Da qui il riaffiorare nella sua memoria del pessimo rapporto, peraltro non risolto, con la propria madre sempre assente nel corso della sua esistenza sino all'estrema presa di coscienza della necessità di curarsi da questo miscuglio interiore di sentimenti contrastanti e dannosi alla sua nuova esistenza.
Un film, dunque, riguardante un purtroppo ormai sempre più diffuso malessere femminile in un determinato e particolare momento della vita, quello, appunto, della depressione dopo la nascita di un figlio. I due registi riescono ad analizzare ed a rappresentare molto lucidamente e realisticamente, cogliendone ogni sfumatura, le dinamiche che piano piano avvengono e si insinuano pericolose nell'animo di una donna appena divenuta mamma e le sue reazioni il più delle volte irrazionali e violente. La protagonista, infatti, la conosciamo prima essere solare e felice e poi stanca, trasandata fisicamente, litigiosa e cupa nell'animo nonchè, in alcuni casi, anche ostile nei confronti della propria bimba. Solo grazie alle sedute con un buono psicologo ella potrà finalmente e piano piano ritornare ad un'esistenza normale accettando di buon grado il proprio ruolo nuovo di donna e mamma.
Bravissima l'attrice Francesca Inaudi che si conferma una delle più dotate fra le italiane contemporanee, in aggiunta e consoni ai propri ruoli sono Fabrizio Ferracane come marito e Nino Frassica come zio "complice", simpatico e di sostegno affettivamente parlando.
L'unico "neo" della pellicola è dato dal finale troppo sbrigativo e semplicistico, ma per ciò che concerne il resto, non si può obiettare nulla, anzi!
[-]
twitter
diventa fan
