maurizio.meres
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giovedì 11 gennaio 2018
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un tuffo nel passato
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Un film dettagliatamente perfetto,riporta con chiarezza e con il giusto effetto cinematografico uno dei momenti più neri e crudeli della malavita organizzata,riportandoci indietro di oltre quarant'anni con una maniacale perfezione dei particolari di quel tempo,bellissime le scene iniziali in un chiaro scuro con sfumature seppia di una Roma vera,viva,affascinante e accattivante.
Tutto il film gira intorno alla personalità egoistica in una avidità del potere economico di Paul Getty nonno,interpretato benissimo da Christopher Plummer,attore con una grande personalità e professionalità il quale entra nel personaggio dopo le varie vicissitudini del cambio attore con autorevole bravura,sicuramente il concetto economico che Getty in tutta la sua vita esprimeva si avvicina moltissimo ai grandi magnati che tuttora dominano il pianeta,nel film frasi sul potere del denaro fanno intendere che non importa essere ricchi,perché il ricco non è mai ricco abbastanza.
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Un film dettagliatamente perfetto,riporta con chiarezza e con il giusto effetto cinematografico uno dei momenti più neri e crudeli della malavita organizzata,riportandoci indietro di oltre quarant'anni con una maniacale perfezione dei particolari di quel tempo,bellissime le scene iniziali in un chiaro scuro con sfumature seppia di una Roma vera,viva,affascinante e accattivante.
Tutto il film gira intorno alla personalità egoistica in una avidità del potere economico di Paul Getty nonno,interpretato benissimo da Christopher Plummer,attore con una grande personalità e professionalità il quale entra nel personaggio dopo le varie vicissitudini del cambio attore con autorevole bravura,sicuramente il concetto economico che Getty in tutta la sua vita esprimeva si avvicina moltissimo ai grandi magnati che tuttora dominano il pianeta,nel film frasi sul potere del denaro fanno intendere che non importa essere ricchi,perché il ricco non è mai ricco abbastanza.
Il bravissimo Ridley Scott con una sceneggiatura vera si attiene alla realtà dei fatti estraendo in ognuno dei personaggi coinvolti,la loro reale personalità,attraverso tutti gli attori che entrano perfettamente nella logica di ciò che la realtà era e trasmettendo al publico,odio,amore e crudeltà.
Il film scorre perfettamente senza mai cadere in pause noiose e senza senso,l'intensità emotiva e spezzata dai riferimenti storici per conoscere meglio i singoli personaggi,
Interessante film da vedere con un ritorno al passato sicuramente non gradevole per i fatti ma sempre utile per ricordare.
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carloalberto
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giovedì 11 gennaio 2018
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l’ossessione del dio danaro.
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Ridley Scott, geniale e poliedrico quanto Kubrick nell’affrontare tutti i generi cinematografici creando capolavori che rimarranno nella storia del cinema, questa volta prende spunto da un fatto di cronaca, il rapimento di Paul Getty III, per formare un grande affresco degli anni ’70, dove risalta in primo piano l’accostamento provocatorio della barbarie dei rapitori al crudele cinismo del capitale, accomunati nelle scene corali parallele e sequenziali della conta dei soldi da parte di chi paga il riscatto e dei banditi rurali di una calabria arretrata non ancora evolutasi nei traffici internazionali di stupefacenti.
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Ridley Scott, geniale e poliedrico quanto Kubrick nell’affrontare tutti i generi cinematografici creando capolavori che rimarranno nella storia del cinema, questa volta prende spunto da un fatto di cronaca, il rapimento di Paul Getty III, per formare un grande affresco degli anni ’70, dove risalta in primo piano l’accostamento provocatorio della barbarie dei rapitori al crudele cinismo del capitale, accomunati nelle scene corali parallele e sequenziali della conta dei soldi da parte di chi paga il riscatto e dei banditi rurali di una calabria arretrata non ancora evolutasi nei traffici internazionali di stupefacenti. Ma si parla anche d’altro in questo film dal ritmo serrato e avvincente, della devastazione fisica e morale prodotta dalle droghe, assunte dai ricchi come rimedio per vincere noia e sensi di colpa, del dio danaro che possiede il mondo intero e l’anima dell’avaro miliardario, interpretato magnificamente da Christopher Plummer, migliore attore del cast, che ama le opere d’arte e gli oggetti più delle persone perché rimangono uguali a se stesse nel tempo e non mutando non possono tradire. Non tradisce nemmeno il versatile Scott che, nonostante qualche stereotipo, come il bandito rozzo ma in fondo buono, confeziona un prodotto convincente sia dal punto di vista stilistico sia per la caratterizzazione dei personaggi e l'approfondimento dei temi esistenziali.
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mercoledì 10 gennaio 2018
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peccato
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Potrebbe essere interessante ma doppiato da cani e recitato pessimamente. Da Ridley Scott ci si aspettava di più
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flyanto
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mercoledì 10 gennaio 2018
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ridley scott racconta il rapimento del giovane get
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"Tutti i Soldi del Mondo" del regista Ridley Scott racconta la vera storia del rapimento del giovane rampollo John Paul Getty III che negli anni '70 venne rapito all'età di 16 anni mentre passeggiava da solo di notte per le strade di Roma. Poichè il facoltoso ed avaro nonno non concesse di pagare subito il riscatto, il giovane in questione fu tenuto in ostaggio dai suoi rapitori nell'entroterra della Calabria per svariati mesi e, al fine di indurre il magnate a sborsare il denaro richiesto, questi tagliarono al ragazzo un orecchio, fatto alquanto estremo e cruento che alla fine riuscì finalmente a smuovere l'anziano parente a consegnare il denaro.
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"Tutti i Soldi del Mondo" del regista Ridley Scott racconta la vera storia del rapimento del giovane rampollo John Paul Getty III che negli anni '70 venne rapito all'età di 16 anni mentre passeggiava da solo di notte per le strade di Roma. Poichè il facoltoso ed avaro nonno non concesse di pagare subito il riscatto, il giovane in questione fu tenuto in ostaggio dai suoi rapitori nell'entroterra della Calabria per svariati mesi e, al fine di indurre il magnate a sborsare il denaro richiesto, questi tagliarono al ragazzo un orecchio, fatto alquanto estremo e cruento che alla fine riuscì finalmente a smuovere l'anziano parente a consegnare il denaro.
Il film, sin dall' inizio, avvisa sullo schermo il lettore che i fatti presentati sono stati dal regista liberamente tratti da un libro concernente il rapimento del ragazzo ed effettivamente l'intera vicenda risulta assai elaborata e romanzata rispetto ai fatti realmente accaduti. Ma il limite, per non dire, uno dei tanti, di questa pellicola è che l'intera vicenda è stata presentata parecchio distante dalla realtà (illusorio credere che nelle incursioni della Polizia italiana vi prendesse parte anche la madre del ragazzo, solo per citare un esempio) e, soprattutto, svilendo molto le azioni stesse e gli interventi della Polizia italiana, dipingendola quasi come incompetente. Inoltre, il film è troppo lento e dunque risulta eccessivamente lungo e noioso, ed il ricco cast di attori, che comprende l'anziano Christopher Plummer (velocemente sostituito a Kevin Spacey dopo le accuse mossegli di molestie sessuali), Michelle Williams, Mark Wahlberg, Romain Duris, ecc., non dà nemmeno il meglio di sè per ciò che concerne la recitazione.
Insomma, sotto tutti i punti di vista Ridley Scott purtroppo ha sprecato un'occasione creando un'opera cinematografica che, forse, per chi non si ricorda o non conosce bene i fatti, risulta accettabile, ma in realtà il film in sè si presenta come una grande delusione.
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[+] tutti i difetti dell’ultima opera di scott
(di tom87)
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eccome!
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martedì 9 gennaio 2018
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ben fatto, ma che lunghi i film, ormai
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Istruttivo.
Certo, c'è un periodo storico da ricreare e all'estero che ne sanno della stagione dei rapimenti in Italia, ma se con due ore e un quarto, una volta Hollywood ci faceva un colossal, oggi, ci fa (solo) un film su un rapimento.
A noi italiani può piacere perché vediamo tanto italia d'epoca, le nostre case borghesi, un accenno alla nostra campagna e realtà, ma sembra un po' lunghetto.
Ignoravo chi fosse Getty (il primo petroliere d'America), cosa avesse fatto (trivellato per primo l'Arabia Saudita), pur essendo stato al Getty museum, quindi, direi: istruttivo.
Bel film, ben fatto.
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flaw54
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domenica 7 gennaio 2018
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e la tensione dov'è?
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Film mediocre privo di emozioni e incapace di creare quel pathos che il fatto doveva determinare. I rapitori sembrano personaggi da fumetto così come Cristopher Plummer imbustato in un Vecchio Getty improponibile. La Williams e Wahlberg sembrano recitare per contratto ( il ruolo di Wahlberg poi non si capisce ) e si salva solo la confezione generale. Troppo poco per un regista come Ridley Scott che sembra aver perso quelle capacità che lo avevano reso famoso. Si può evitare di vederlo.
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emanuele1968
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sabato 6 gennaio 2018
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ben fatto
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Un po lungo, pero ben ricostruito, attore che fa tremare la mano, il giovane, la madre, la villa le auto, ambientazioni ecc. forse avrei inserito nel finale qualche foto dell'epoca. Si trovano video e biogafrie su Jean Paul Getty e John Paul Getty III, nonostante tanti soldi pare che nella vita privata non abbia avuto cosi fortuna, come si suol dire << il ricco ha tanti amici il povero neppure quelli >> comunque molto bello.
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maurizio.meres
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sabato 6 gennaio 2018
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un tuffo nel passato
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Un film dettagliatamente perfetto,riporta con chiarezza e con il giusto effetto cinematografico uno dei momenti più neri e crudeli della malavita organizzata,riportandoci indietro di oltre quarant'anni con una maniacale perfezione dei particolari di quel tempo,bellissime le scene iniziali in un chiaro scuro con sfumature seppia di una Roma vera,viva,affascinante e accattivante.
Tutto il film gira intorno alla personalità egoistica in una avidità spropositata del potere economico di Paul Getty nonno,interpretato benissimo da Christopher Plummer,attore con una grande personalità e professionalità il quale entra nel personaggio dopo le varie vicissitudini del cambio attore con autorevole bravura,sicuramente il concetto economico che Getty in tutta la sua vita esprimeva si avvicina moltissimo ai grandi magnati che tuttora dominano il pianeta,nel film frasi sul potere del denaro fanno intendere che non importa essere ricchi,perché il ricco non è mai ricco abbastanza.
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Un film dettagliatamente perfetto,riporta con chiarezza e con il giusto effetto cinematografico uno dei momenti più neri e crudeli della malavita organizzata,riportandoci indietro di oltre quarant'anni con una maniacale perfezione dei particolari di quel tempo,bellissime le scene iniziali in un chiaro scuro con sfumature seppia di una Roma vera,viva,affascinante e accattivante.
Tutto il film gira intorno alla personalità egoistica in una avidità spropositata del potere economico di Paul Getty nonno,interpretato benissimo da Christopher Plummer,attore con una grande personalità e professionalità il quale entra nel personaggio dopo le varie vicissitudini del cambio attore con autorevole bravura,sicuramente il concetto economico che Getty in tutta la sua vita esprimeva si avvicina moltissimo ai grandi magnati che tuttora dominano il pianeta,nel film frasi sul potere del denaro fanno intendere che non importa essere ricchi,perché il ricco non è mai ricco abbastanza.
Il bravissimo Ridley Scott con una sceneggiatura vera si attiene alla realtà dei fatti estraendo in ognuno dei personaggi coinvolti,la loro reale personalità,attraverso tutti gli attori che entrano perfettamente nella logica di ciò che la realtà era e trasmettendo al publico,odio,amore e crudeltà.
Il film scorre perfettamente senza mai cadere in pause noiose e senza senso,l'intensità emotiva e spezzata dai riferimenti storici per conoscere meglio i singoli personaggi,
Interessante film da vedere con un ritorno al passato sicuramente non gradevole per i fatti ma sempre utile per ricordare.
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no_data
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venerdì 5 gennaio 2018
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tutti i soldi del mondo in vo???
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Perche con tutti I cinema a Roma questo film non e proietato in VO. e proprio una tregedia specialmente con la chiusura del Metropolitan diversi anni fa ed.il Fiamma l'anno scorso. Poi vedo che Orient Express E Wonder Wheel sono.parrechie settimane in VO at Nuovo Olimpi spero che Tutti I soldi del mondo arrivera in VO la settimana prossima.
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