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nalipa
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giovedì 9 marzo 2017
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la difficoltà di trovare ....
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Il coraggio....
Bel film su un tema delicato mai approfondito ma molto criticato.
La storia di GIulia che per nascita si trova in una famiglia di testimoni di Geova e che ad un certo momento della vita si innamora di un ragazzo (del mondo) non appartenente al suo credo e' raccontata molto bene.
La vicenda e' resa perfettamente e il film molto curato, per nulla scontato. Alcune sequenze da antologia:
- l'interrogatorio da parte degli anziani alla ragazza (la sorellina avendola sorpresa con il ragazzo (del mondo) la denuncia e di conseguenza occorre un'indagine per stabilire se potra' ancora rimanere nel gruppo...
Fortissime le scene inerenti.
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Il coraggio....
Bel film su un tema delicato mai approfondito ma molto criticato.
La storia di GIulia che per nascita si trova in una famiglia di testimoni di Geova e che ad un certo momento della vita si innamora di un ragazzo (del mondo) non appartenente al suo credo e' raccontata molto bene.
La vicenda e' resa perfettamente e il film molto curato, per nulla scontato. Alcune sequenze da antologia:
- l'interrogatorio da parte degli anziani alla ragazza (la sorellina avendola sorpresa con il ragazzo (del mondo) la denuncia e di conseguenza occorre un'indagine per stabilire se potra' ancora rimanere nel gruppo...
Fortissime le scene inerenti.
- dopo molte vicissitudini la ragazza che ha lasciato tutto per vivere con il ragazzo (del mondo) realizza di non amarlo piu ma, pur con grande sofferenza capisce che deve continuare la sua vita (nel mondo) e che cio' che ha vissuto l'ha portata a capirlo definitivamente.
Molto interessante!
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marionitti
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mercoledì 22 febbraio 2017
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mostrare semplicemente a volte è spietato
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Trovo che il film sia ben riassunto da una scena, quella in cui Ella, la giovane testimone di Geova protagonista del racconto, è interrogata dagli anziani: gli anziani sono gentili, misurati, non urlano, ma chiedono, indagano, vogliono sapere cosa ha fatto con il ragazzo del mondo, “Libero”. Lo ha baciato, con la lingua, ha avuto con lui rapporti sessuali, anche orali, si è fatta toccare nelle parti intime, se è stata masturbata. Ad ogni domanda Ella si accartoccia sempre più su se stessa, ma l’interrogatorio deve andare avanti, nell’interesse della verità e alla fine, nell’interesse della giustizia, lei è condannata ad una dura penitenza senza che una parola di comprensione sia pronunciata.
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Trovo che il film sia ben riassunto da una scena, quella in cui Ella, la giovane testimone di Geova protagonista del racconto, è interrogata dagli anziani: gli anziani sono gentili, misurati, non urlano, ma chiedono, indagano, vogliono sapere cosa ha fatto con il ragazzo del mondo, “Libero”. Lo ha baciato, con la lingua, ha avuto con lui rapporti sessuali, anche orali, si è fatta toccare nelle parti intime, se è stata masturbata. Ad ogni domanda Ella si accartoccia sempre più su se stessa, ma l’interrogatorio deve andare avanti, nell’interesse della verità e alla fine, nell’interesse della giustizia, lei è condannata ad una dura penitenza senza che una parola di comprensione sia pronunciata. Negli anziani non c’è durezza, non c’è cattiveria, ma quello che fanno proprio per questo emerge in tutta la sua violenza disumana e disumanizzante; la legge prima dell’uomo. Per contro l’ultima scena, in cui un’altra ragazza “disassociata” la vede, semplicemente dice: “è una mia amica” e, senza nulla chiedere, la prende con sé, è una lezione di cosa sono l’amore e la misericordia di cui dovrebbe parlare la religione che vale più di mille trattati di teologia.
Un ottimo film.
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francesca50
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venerdì 18 novembre 2016
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film un po' banale...
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Il film mi ha lasciata u po' fredda. Sappiamo benissimo cosa sia il fanatismo religioso.
Qui si vedono i Testimoni di Geova, ma non si approfondiscono le loro convinzioni balzane , per esempio sulle trasfusioni. Si vede solo che le differenze tra un uomo cresciuto in un certo mondo senza vera guida morale e una donna timorata di Dio prima o poi riaffiorano scavando un solco. Che la ragazza poi trovi pace nel mondo comune è abbastanza fantasioso. In genere certe convinzioni rimangono.
Il film mi fa solo riflettere soltanto sul fatto che noi immettiamo in Europa fanatici molto peggiori, quali quelli islamici ...Ma contenti gli Italiani contenti tutti. Io prima o poi, Dio permettendo, me ne andrò da questo paese che è sull'orlo di un baratro!
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flyanto
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lunedì 14 novembre 2016
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un mondo fortemente condizionante
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"La Ragazza del Mondo" è la giovane diciannovenne protagonista del film che insieme alla sua famiglia fa parte della comunità dei Testimoni di Geova. Ella, molto brava a scuola e con un futuro promettente all'Università, decide di non proseguire a studiare dopo il diploma e di impiegarsi, invece, negli uffici della falegnameria dove lavora il padre e di dedicarsi completamente alla predicazione della propria dottrina, andando di casa in casa. Nel corso di una di queste "visite" a domicilio, ella conosce il figlio di una donna seguace la dottrina di Geova e, poichè questi è appena uscito dal carcere per spaccio di droga ed in cerca di lavoro, decide di proporlo come operaio nella suddetta falegnameria.
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"La Ragazza del Mondo" è la giovane diciannovenne protagonista del film che insieme alla sua famiglia fa parte della comunità dei Testimoni di Geova. Ella, molto brava a scuola e con un futuro promettente all'Università, decide di non proseguire a studiare dopo il diploma e di impiegarsi, invece, negli uffici della falegnameria dove lavora il padre e di dedicarsi completamente alla predicazione della propria dottrina, andando di casa in casa. Nel corso di una di queste "visite" a domicilio, ella conosce il figlio di una donna seguace la dottrina di Geova e, poichè questi è appena uscito dal carcere per spaccio di droga ed in cerca di lavoro, decide di proporlo come operaio nella suddetta falegnameria. Il giovane viene assunto e nel corso delle giornate lavorative piano piano approfondisce la conoscenza con la protagonista finchè i due si innamorano. Ma poichè la dottrina e le sue ferree regole non permettono alla ragazza di frequentare sentimentalmente individui che non appartengono alla comunità, essi portano avanti la loro relazione clandestinamente finchè non vengono scoperti e la giovane, poichè non intenzionata a lasciare il suo innamorato,addirittura cacciata di conseguenza dalla stessa. La coppia inizierà così una vita insieme e per conto proprio assai tormentata in cui, per mantenersi, il giovane ritornerà a spacciare droga e conseguentemente a compromettere di nuovo il proprio futuro. Nel frattempo la protagonista, ormai allontanata e libera dalle assurde ingerenze della comunità religiosa, deciderà di costruirsi un promettente futuro riprendendo gli studi universitari.
Primo e riuscito lungometraggio del regista Marco Danieli, "La Ragazza del Mondo" non si limita a raccontare una pura e semplice relazione sentimentale travagliata ed ostacolata, ma in particolar modo quanto certi "gruppi" o congregazioni nella società, quale possa essere la comunità dei Testimoni i Geova, condizionino in maniera preponderante ed assurda chi ne fa parte. Ma in questo caso particolare il regista, più che esprimere una condanna diretta ai Testimoni di Geova, condanna in generale (e descritto registicamente quanto mai egregiamente e chiaramente) un forte e quanto mai castrante condizionamento, nonchè addirittura accecamento, da parte di certe dottrine o "sette". E la giovane protagonista viene, infatti, presentata come fortemente condizionata e giudicata, per non dire addirittura ostacolata, nel suo modo di pensare ed agire come individuo libero, dalle ferree regole a capo dell'intero assetto religioso di cui fa parte che sempre di più la allontanano dalla realtà quotidiana e dal contatto diretto col mondo esterno, sebbene questo in netta contrapposizione ed addirittura, per il suo ragazzo, "border line". Ma sarà proprio questa estrema e così differente realtà che fortunatamente indirizzerà la protagonista verso un futuro sicuramente più consono e promettente.
Ottimi Sara Serraiocco (già ampiamente lodata per i suoi precedenti "Salvo" e "Cloro") e Michele Riondino (sul quale non occorre aggiungere nulla ai già di sempre giudizi positivi) i quali ben impersonano i due protagonisti innamorati e la grandissima differenza dei propri modi di essere ed educazione che piano piano scompare, avvicinandoli sempre più.
Un piccolo consigliabile gioiello di film.
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carlatina
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lunedì 7 novembre 2016
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sorprendentemente piacevole.
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Ho avuto modo di vedere il film a Venezia , sono rimasta piacevolmente colpita . Non mi aspettavo da un cast di semisconosciuti un così bel lavoro.Non conoscevo la trama del film, quindi mi aspettavo un epilogo banalmente romantico ed invece quel finale inatteso,ironico,accompagnato da una dolcissima musica,mi ha fatto applaudire fino ad arrossarmi i palmi.Comunque non ero la sola,in sala c'è stata una vera ovazione.Auguro ai bravissimi giovani attori, al regista,al musicista ,a quell'usignolo della cantante tutto il successo che meritano.
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g.bruno
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domenica 18 settembre 2016
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un raggio di luce su realtà oscurantiste
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Film assolutamente onesto e coraggioso che illumina realtà buie e oscurantiste dei nostri giorni. Storie dolorose che esistono dentro queste realtà religiose che nel nome dell'amore verso Dio costruiscono gabbie mentali fatte di rigide regole teocratiche che ingabbiano ogni forma di libertà di ragionare,agire,scegliere,amare....Film assolutamente da vedere.
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g.bruno
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sabato 3 settembre 2016
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l'amore abbatte il fanatismo
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Bravo Danieli!! Hai avuto il coraggio di accendere un farò su tristi realtà fatte di fanatismo,intolleranza ed emarginazione. Corriamo a vederlo!!
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g.bruno
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sabato 3 settembre 2016
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l'amore sconfigge il fanatismo
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Bravo Danieli!! Un farò di luce su tristi realtà di intolleranza,fanatismo ed emarginazione. L'amore può fare da potente denotenatore per scardinare i fondamentalismi.Andremo di corsa a vederlo!!!
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