Jackie

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Un film di Pablo Larraín. Con Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig, Billy Crudup, John Hurt.
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Titolo originale Jackie. Biografico, Ratings: Kids+13, durata 91 min. - USA, Cile 2016. - Lucky Red uscita giovedì 23 febbraio 2017. MYMONETRO Jackie * * * 1/2 - valutazione media: 3,49 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
pinkopallo domenica 26 marzo 2017
jackie Valutazione 2 stelle su cinque
100%
No
0%

Ho dato 2 stelle solo per la bravura di Portman. Sommato, il film è lento e sembra di essere fatto su comissione per fare apparire Jackie come amorevole moglie (dopo aver acettato $1.000.000 da padre di JFK per rinunciare al divorzio dopo la prima sconfitta elettorale del suo marito e perdita del figlio). Come mettiamo il suo contratto di matrimonio con Onassis? Vendersi al meglio acquirente! Come ha fatto sempre. Soldi.

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francesca giovedì 23 marzo 2017
buona regia, ma non interessante. Valutazione 2 stelle su cinque
100%
No
0%

il film è stato sopravvalutato dai critici. La regia, buona, non è sufficiente. Assolutamente NOIOSO.

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ralphscott lunedì 13 marzo 2017
più documentario che fiction Valutazione 2 stelle su cinque
100%
No
0%

Mi sono annoiato (anch'io). Relegare le potenzialità di un personaggio così glamour ad una sorta di documentario "morte del presidente vista con gli occhi di lei" è stato limitante. Non mi aspettavo l'apoteosi del gossip,ma nemmeno una pellicola eccessivamente sobria,poco intrigante. E dire che sarebbe bastato poco...

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domenicomaria domenica 12 marzo 2017
"camelot is in ruin" Valutazione 4 stelle su cinque
18%
No
82%

Con questa frase di Guy Banister a Jack Martin nella prima parte di JFK, voglio iniziare. E coincide con il finale di Jackie; Camelot la città ideale dei grandi ideali(S. Agostino avrebbe detto della Città dell'Uomo). "Camelot is in ruin"Camelot è distrutta, non c'è più. La pellicola, che, secondo me ha qualche momento un po' noiosetto nella parte centrale, conosce anche momenti sp0lendidi per la  acutissima interpretazione della Portman che forse supera anche lo sforzo enorme di identificazione della Williams in "Marilyn", del mito del cinema.Tra le tante cose che si dicono pare che la notte 4/5 Agosto '62 Bobby Kennedy fosse proprio dalle parti di Marilyn. [+]

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giuliog02 giovedì 9 marzo 2017
sorprendente Valutazione 4 stelle su cinque
15%
No
85%

Sorprendente, perché di un tragico evento, di cui é stato scritto tanto e di più,  un grande regista, una portentosa attrice, un ottimo scenografo, ed un accuratissimo montaggio hanno costruito un film che avvince per tutta la sua, giusta, durata.
C' é una perfetta scansione con i filmati "storico-cronachisti" in bianco e nero, i frammenti di conversazione col giornalista, i flash-back sul come Jaquelin si é portata in quei difficilissimi frangenti, dimostrando nei fatti di avere una volontà di ferro e una grande preparazione ad essere una fisrst lady. Il tutto  con grazia, dignità, determinazione ed eleganza. Costruendo così una precisa identità di sé stessa, la cerimonia funebre da grande statista del marito a sua imperitura memoria, e la fuoriuscita di sé stessa dalla vita pubblica. [+]

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writer58 lunedì 6 marzo 2017
simboli di status... Valutazione 2 stelle su cinque
79%
No
21%

Il film di Larrain non mi ha soddisfatto. Mi è parso molto buono sul piano della regia, della concatenazione dei tempi narrativi. Ma privo di anima, di pathos, di spessore emotivo. Eppure la materia trattata (i giorni immediatamente successivi all'omicidio del presidente Kennady visti attraverso la prospettiva di Jacqueline) si prestava a una narrazione intensa,  persino epica.  Invece è come se sul film spirasse un vento gelido che immobilizza i protagonisti e li devitalizza, li "congela" in una dimensione di immobilità spirituale, ancor prima che fisica.
Jackie viene colta nei momenti   che hanno preceduto e seguito lo sparo: l'arrivo a Dallas, l'accoglienza da parte del governatore, il corteo di macchine che si dirige verso Trade Mart, tre colpi secchi, le sue mani che tengono insieme, letteralmente, la testa del marito, la vettura presidenziale che sfreccia verso il Parkland Memorial Hospital, Jackie che prova a togliersi dal volto il  sangue  che le ha macchiato la fronte, le guance, il vestito, Johnson che giura come presidente sull'Air Force One che rientra a Washington. [+]

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marcosantillani domenica 5 marzo 2017
trasfigurazione di un regista Valutazione 2 stelle su cinque
53%
No
47%

Verboso e ruffiano. Gli aggettivi che sintetizzano il film. Un film che non svela nulla di nuovo. I tempi di Post Mortem e Tony Manero sono passati. Ora Larrain è famoso e cerca successo in America. Fare un film sulla moglie di Kennedy, significa smuovere le coscienze, ma anche gli spettatori americani e portarli in massa al cinema. I radical chic saranno entusiasti di questo film. Meno entusiasti gli altri spettatori. Il commento unanime all'uscita dalla sala è stato: troppo lento. Ma non credo sia il termine esatto per giudicare questo film. Questo film è senza enfasi, senza sincerità. Non è un film sincero. Bellissima la scelta del look. Un Quattro terzi che rimanda agli anni 70 ed una granulosità tipica della pellicola. [+]

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thea giovedì 2 marzo 2017
jackie: film inesistente Valutazione 1 stelle su cinque
54%
No
46%

Un film inguardabile. Recitazione statica, dialoghi retorici se riferiti al periodo storico con consequenziali avvenimenti,
salottierii, paiono tirati fuori da riviste d'arredamento e tendenza, se riferiti all'operato della stessa Jackie. Fotografia piatta.
Un film che, per tutta la sua durata non parla di niente e nessuno.
Tutto il film è basato su un racconto che bada alla forma-funerali imponenti o no- e che nulla sviscera sul reale rapporto coniugale
o sul motivo dell'attentato. si arriva a sentir dire:" non ho nulla di mio,avrei dovuto fare la commessa invece di sposare il presidente", mentre "Jackie, di suo, era membro di una ricca e potente famiglia. [+]

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maumauroma giovedì 2 marzo 2017
jackie Valutazione 2 stelle su cinque
42%
No
58%

Nella sua ultima opera il regista cileno Pablo Larrain elabora il ritratto di Jackeline Lee Bouvier e lo fa attraverso il resoconto di una intervista che la vedova del presidente americano rilascio' a un giornalista della rivista Life poche settimane dopo il tragico evento. Il film rievoca i pochi giorni precedenti l'omicidio di Kennedy durante la campagna elettorale del 1963 a Dallas, l'omicidio stesso, nonche' la complessa organizzazione dei suoi funerali , in cui le ragioni di stato dei politici e dell ' apparato di sicurezza si scontrarono duramente con il dolore di Jackeline e il suo desiderio di seguire a piedi il feretro del marito.. Il ritratto che ne esce e' quello di una donna al tempo stesso fragile e determinata, molto attenta a evidenziare il ruolo che aveva avuto alla Casa BIanca a fianco del presidente, nonostante fosse a conoscenza delle numerose frequentazioni di Kennedy sia con altre  donne, sia con personaggi oscuri della criminalita' organizzata, e dei non idilliaci rapporti che intercorrevano tra lei e i  tanti rappresentanti della famiglia del marito. [+]

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giuseppe martedì 28 febbraio 2017
la misteriosa morte di j.f. kennedy Valutazione 2 stelle su cinque
25%
No
75%

Il lavoro si è concentrato troppo su alcuni dettagli: il momento della morte, il mondo interiore di Jackie e il funerale pubblico. Sarebbe stato più interessante vivere la reazione di Jackie al tragico evento, il suo incontro successivo con Onassis, la sua eventuale ricerca della verità sulla misteriosa morte di John Kennedy, squallidamente ostacolata dalla Cia e da poteri occulti impenetrabili. Con il dovuto coraggio, due scenari andavano necessariamente percorsi: quello di cuba e del leader maximo Fidel Castro e quello dei banchieri forti e sicuri del loro marchio di fabbrica, "Il Signoraggio".

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