parieaa
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martedì 8 marzo 2016
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provaci ancora proyas
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Quando si vedono film come questi, quasi si propende a dare ragione a quei produttori di Hollywood che ostinatamente mungono le due o tre mucche da latte sicuro, perchè se i risultati sono questi, si fa fatica a dar loro torto. Un film confuso, con una storia estremamente confusa (che con la mitologia egizia a poco a che fare), un cast di semi-ebeti in cui salverei solo Rush, seppur per poco (non è colpa sua se è truccato così male e se il suo personaggio non sembra per nulla una divinità), effetti speciali quasi pacchiani e con troppa ,e brutta, CGI (capisco la volontà di dare un proprio particolare tocco estetico dorato alla pellicola in stile simil-egizio, ma qui si è esagerato sicuramente), scenografie in gran parte oscene e fuori luogo (ma come si fa con l'architettura egizia a modello a tirar fuori delle idee così pessime!?), regia non pervenuta.
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Quando si vedono film come questi, quasi si propende a dare ragione a quei produttori di Hollywood che ostinatamente mungono le due o tre mucche da latte sicuro, perchè se i risultati sono questi, si fa fatica a dar loro torto. Un film confuso, con una storia estremamente confusa (che con la mitologia egizia a poco a che fare), un cast di semi-ebeti in cui salverei solo Rush, seppur per poco (non è colpa sua se è truccato così male e se il suo personaggio non sembra per nulla una divinità), effetti speciali quasi pacchiani e con troppa ,e brutta, CGI (capisco la volontà di dare un proprio particolare tocco estetico dorato alla pellicola in stile simil-egizio, ma qui si è esagerato sicuramente), scenografie in gran parte oscene e fuori luogo (ma come si fa con l'architettura egizia a modello a tirar fuori delle idee così pessime!?), regia non pervenuta. Tralasciando il fatto che detesto il protagonista umano, ma il suo personaggio è davvero assurdo, ad un certo punto ho pensato che in realtà fosse una sorte di reincarnazione di un qualche dio...invece era solo un ragazzino iperfortunato e resistente, che prende tante di quelle botte da far invidia a qualsiasi supereroe odierno...bah. Da capire poi chi ha preso la dsicutibile scelta di raffigurare gli dei come (brutti) transfomers...da galera. Mi è sembrato a tutti gli effetti un film Young-Adult nato male e cresciuto peggio. Per quanto riguarda Proyas e la sua polemica anti critici, non posso dargli tutti i torti, ma ha scelto il cavallo sbagliato su cui puntare, visto che questo film rasenta effettivamente l'indifendibile (anche se il 23 su MT mi sembra troppo cattivo). Uniche note positive, per me, la raffigurazione dell'aldilà e di Anubi, alcuni costumi, l'aspetto del leviatano, i serpentoni (anche se esagerati) e poco altro. Comunque sia, continuerò a sperare che vengano fatti altri film con protagonista la civiltà Egizia, perchè è stata sempre una delle mie preferite. Sperando ovviamente in un risultato migliore. Una stella e mezzo.
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feboapollo
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martedì 1 marzo 2016
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un'insalata di mostri, senape e luci diffuse
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Se un titolo troppo generico - "Gods of Egypt" - da un lato potrebbe attrarre pubblico in massa, facendo leva su uno spettacolare effetto sorpresa, dall'altro rischia seriamente di nascondere un film inconcludente, che alla fin fine non dice assolutamente nulla. Purtroppo, "Gods" appartiene a quest'ultima tipologia. Una trama confusa, intrecciata male e a volte a caso, sembra sposarsi con la voglia morbosa di spettacolarità, in cui gli effetti speciali sembrano predominare sia sulla recitazione (decisamente mediocre) sia sulla sceneggiatura (molto, ma molto elementare). Il film non intriga, è abbastanza scontato e non offre colpi di scena degni di nota.
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Se un titolo troppo generico - "Gods of Egypt" - da un lato potrebbe attrarre pubblico in massa, facendo leva su uno spettacolare effetto sorpresa, dall'altro rischia seriamente di nascondere un film inconcludente, che alla fin fine non dice assolutamente nulla. Purtroppo, "Gods" appartiene a quest'ultima tipologia. Una trama confusa, intrecciata male e a volte a caso, sembra sposarsi con la voglia morbosa di spettacolarità, in cui gli effetti speciali sembrano predominare sia sulla recitazione (decisamente mediocre) sia sulla sceneggiatura (molto, ma molto elementare). Il film non intriga, è abbastanza scontato e non offre colpi di scena degni di nota. La stessa rappresentazione di Ra, a metà strada tra Saruman e il Genio delle Tartarughe di Goku, deraglia verso il ridicolo, più che indirizzarsi verso un'epos degno di questo nome. La recitazione è stentata, gli attori inesperti e quei pochi navigati non lasciano l'impronta. L'ironia è forzata, fuori luogo, inusuale in un film epico. Tale genere cinematografico, infatti, non consente all'eroe battute di spirito o grottesche situazioni di scherno, ma solo scene solenni in cui il dolore e il pathos vengono rappresentati con grande efficacia. Gli effetti speciali poi lasciano molto a desiderare. Si nota chiaramente la ricostruzione al computer, i dettagli sono confusi e poco definiti ed a volte sembra di trovarsi in un videogioco delle consolle dei primi anni duemila.
In definitiva, sperando che ciò contribuisca a migliorare i prossimi tentativi di specie, esprimo un parere totalmente negativo.
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ashtray_bliss
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giovedì 26 maggio 2016
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tsunami di effex disastrosi per un film risibile.
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Il regista di film cult degli anni '90 come 'Il Corvo' e 'Dark City', un cast stellare che sfoggia i nomi di attori di enorme talento (dimostrato più volte) quali Boseman, Rush e Butler, una storia fantasy-epica che avrebbe dovuto echeggiare la maestosità e la grandeur della mitologia egizia. Tutte le premesse lasciavano presagire per il meglio e tutto prometteva che avremmo avuto a che fare con un prodotto di buon livello. Ovviamente tutte le nostre aspettative sono completamente disattese e il prodotto finale che ci ritroviamo sui nostri schermi è una spanna più in giù del disastroso.
Il film, dalla prima all'ultima inquadratura, consiste in una carrellata di effetti speciali (sonori e visivi) realizzati terribilmente male, la grafica è totalmente pessima e di basso livello che diventa persino disturbante seguire il film nella sua eccessiva durata di oltre 100 minuti.
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Il regista di film cult degli anni '90 come 'Il Corvo' e 'Dark City', un cast stellare che sfoggia i nomi di attori di enorme talento (dimostrato più volte) quali Boseman, Rush e Butler, una storia fantasy-epica che avrebbe dovuto echeggiare la maestosità e la grandeur della mitologia egizia. Tutte le premesse lasciavano presagire per il meglio e tutto prometteva che avremmo avuto a che fare con un prodotto di buon livello. Ovviamente tutte le nostre aspettative sono completamente disattese e il prodotto finale che ci ritroviamo sui nostri schermi è una spanna più in giù del disastroso.
Il film, dalla prima all'ultima inquadratura, consiste in una carrellata di effetti speciali (sonori e visivi) realizzati terribilmente male, la grafica è totalmente pessima e di basso livello che diventa persino disturbante seguire il film nella sua eccessiva durata di oltre 100 minuti. Pare di aver a che fare con un film dal budget inesistente, eppure per la creazione e realizzazione di tale disastro cinematografico sono stati investiti 140 mln di dollari. Non è dato sapere dove siano stati spesi esattamente, ma di certo non nella creazione di una grafica decente, e di effetti speciali che meritavano maggior precisione e attenzione ai dettagli. Purtroppo invece il tutto risulta piuttosto aprossimativo e molto poco coinvolgente. E se da una parte gli effetti speciali risultano cosi terribilmente mal realizzati, almeno la storia doveva, e poteva, fungere da collona portante e dare quel minimo di spessore emotivo, coinvolgendo gli spettatori nel susseguirsi della vicenda. Anche in questo caso ci troviamo purtroppo davanti ad una storia inconsistente, spalleggiata da uno script che fa acqua da tutte le parti, e dove c'è soltanto l'ennesima parata di assurdità mescolate insieme; Morti che vagano nell'aldilà ma ovviamente ritornano, Dei infallibili e indistruttibili che non riescono a combinare niente senza l'aiuto dei comuni mortali, il super villain Seth che dovrebbe essere indistruttibile ma che appena si scontra col fratello Horus perde miseramente nonostante l'accumulo di poteri al quale abbiamo assistito per tutto il film, divinità come Ra che sembrano essere tutto tranne che onnipotenti.
Tutta la pellicola lascia un inevitabile senso di frustazione, come se si assistesse ad un film grottesco o caricaturale ma sapendo che non è quella la vera intenzione del film. Le battute non divertono e non alleviano il pubblico; la recitazione è altresi talmente blanda e superficiale da risultare imbarazzante; i dialoghi sono scialbi, banali, talvolta insensati e talvolta terribilmente stupidi. Le scene d'azione sembrano copiate da un videogame vecchio di qualche anno e invece che incalzare l'interesse del pubblico non fanno altro che aumentare il tasso di noia e stanchezza.
In definitiva, Gods of Egypt è una di quelle catastrofi annunciate in partenza, di cui non se ne sentiva il bisogno e di cui ci si domanda come abbiano potuto finanzare con cosi tanti soldi un prodotto di questa mediocrità imbarazzante. Felicemente evitabile, un film che prima ancora di essere uscito cadrà nel dimenticatoio.
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alexcold83
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domenica 17 dicembre 2017
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troppe critiche per un buon blockbuster fantasy
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Incomprensibile il voto cosi basso e tutte queste critiche, in particolare è assurdo che si facciano polemiche "razziali" per un action fantasy senza alcuna intenzione storica. Come "blockbuster da sabato sera piovoso" è un buon film, l'animazione CGI (sebbene in alcuni casi un pò grossolana, ma non si può negare che dietro ci sia stato un lavoro notevole) è studiata per far risaltare il 4K sulle tv, se avete stentato a trovare film che graficamente sfruttino appieno la risoluzione della vostra tv allora il bluray di questo film vi piacerà. Buon recitato (Gerard Butler è nel ruolo che gli riesce meglio, interessante vedere un "Leonida" evil e spaccone, ma anche il buon Nikolaj se la cava in un ruolo che non è affatto il suo), buona trama pienamente fantasy e con un paio di significati profondi (per esempio ottima è la caratterizzazione della dea Hathor/Venere, mostrante le varie facce dell'amore), forse il finale è un pò sbrigativo ma dovendo concludere la storia con il lieto fine era necessario comunque arrivare alla sconfitta del cattivo in qualche modo.
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Incomprensibile il voto cosi basso e tutte queste critiche, in particolare è assurdo che si facciano polemiche "razziali" per un action fantasy senza alcuna intenzione storica. Come "blockbuster da sabato sera piovoso" è un buon film, l'animazione CGI (sebbene in alcuni casi un pò grossolana, ma non si può negare che dietro ci sia stato un lavoro notevole) è studiata per far risaltare il 4K sulle tv, se avete stentato a trovare film che graficamente sfruttino appieno la risoluzione della vostra tv allora il bluray di questo film vi piacerà. Buon recitato (Gerard Butler è nel ruolo che gli riesce meglio, interessante vedere un "Leonida" evil e spaccone, ma anche il buon Nikolaj se la cava in un ruolo che non è affatto il suo), buona trama pienamente fantasy e con un paio di significati profondi (per esempio ottima è la caratterizzazione della dea Hathor/Venere, mostrante le varie facce dell'amore), forse il finale è un pò sbrigativo ma dovendo concludere la storia con il lieto fine era necessario comunque arrivare alla sconfitta del cattivo in qualche modo. Insomma il film è stato distrutto da critiche fin troppo gratuite, è un peccato che abbia raccolto molto meno di quanto meritava e che non vedremo un seguito (il 2 è stato ovviamente cancellato), ma come fantasy per ragazzi e per 2 ore di "divano e popcorn" va più che bene.
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[+] un film ingiustamente criticato
(di roberto 86)
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elgatoloco
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domenica 5 marzo 2017
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potevano essere dei di ogni altra parte...
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"Gods of Egypt"è dimostrazione di come, nonostante le tecniche del cinema attuale, notevolvemente impiegate anche in questo caso, con effetti speciali che rimandano perà soprattutto ai video-games e forse neanche ai migliori tra gli stessi, vi sia una totale superficialità nell'approccio storico-archeologico alla mitologia, dove Osiride potrebbe essere Zeus-Giove, Wothan o altro dio, Horus Giasone(che non era un dio, notoriamente), Seth Gunther dei"Nibelunghi"etc, ma anche dove le scenografie(così importanti nei"pepla"di sempre)siano un'altra dimostrazione di superficialità, con architetture che potrebbero tranquillamente essere doriche o corinzie invece che egizie, a tratti persino dell'antica Roma.
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"Gods of Egypt"è dimostrazione di come, nonostante le tecniche del cinema attuale, notevolvemente impiegate anche in questo caso, con effetti speciali che rimandano perà soprattutto ai video-games e forse neanche ai migliori tra gli stessi, vi sia una totale superficialità nell'approccio storico-archeologico alla mitologia, dove Osiride potrebbe essere Zeus-Giove, Wothan o altro dio, Horus Giasone(che non era un dio, notoriamente), Seth Gunther dei"Nibelunghi"etc, ma anche dove le scenografie(così importanti nei"pepla"di sempre)siano un'altra dimostrazione di superficialità, con architetture che potrebbero tranquillamente essere doriche o corinzie invece che egizie, a tratti persino dell'antica Roma...Confusione dei segni totale(Baudrillard lo scriveva almeno 3 decenni e mezzo fa, ma oggi la cosa si invera), superficiialità e pressapochismo; se si pensa ai mezzi e ai soldi(capitalI impiegati dai produttori hollywoodiani)disponibili oggi rispetto ai poveri pepla di tanti decenni fa(Italietta. meglio Cinecittà anni Cinquanta o forse anche prima dello scorso secolo)appare completamente assurdo che oggi siamo ancora a quel livello, se non peggiore; non ci sarà più la comparsa con l'orologio(non ho visto il film in questione, ma è episodio narrato da ogni anche solo discreta storia del cinema...)ma, scansato l'errore madornale rimane la totale incapacità di andare oltre la banalità, con interpreti che sembrano rispondere meramente alla logica del videogame sopra citata. "Gods Of Egypt":pollice verso completamente; nolto meglio leggersi un trattato, anche divulgativo, di egittologia e in ogni caso di storia antica.... Non sarà tempo perso, mentre questo film, certo spettacolare e a suo modo anche"brillante"(?)tempo perso lo è, se non si propende per una versione meramente turistico-consumistica della conoscena del mondo antico. El Gato
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samanthaaltarozzi
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giovedì 31 maggio 2018
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a metà tra buon intrattenimento e trash
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Un film che pecca per l'eccessivo utilizzo della CGI, che non solo rovina attraverso la sua costante presenza la fotografia, ma anche la possibile godibiltà delle scene: non si capisce dove inizi il film e dove il videogioco. Triste realtà dell'era cinematografica moderna.
Se l'interpretazione degli attori principali (o almeno, di quelli di rilievo, come Rush, Coster Waldau e Butler) viene smorzata da una sceneggiatura spesso piatta e perfino ripetitiva, a peggiorare la situazione ci si mette la loro controparte "meccanica", quelle assurde trasformazioni in divinità che ben poco hanno a che vedere con l'immaginario collettivo e che erano forse più apprezzabili in film di intrattenimento come Percey Jackson o Guerra tra Titani.
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Un film che pecca per l'eccessivo utilizzo della CGI, che non solo rovina attraverso la sua costante presenza la fotografia, ma anche la possibile godibiltà delle scene: non si capisce dove inizi il film e dove il videogioco. Triste realtà dell'era cinematografica moderna.
Se l'interpretazione degli attori principali (o almeno, di quelli di rilievo, come Rush, Coster Waldau e Butler) viene smorzata da una sceneggiatura spesso piatta e perfino ripetitiva, a peggiorare la situazione ci si mette la loro controparte "meccanica", quelle assurde trasformazioni in divinità che ben poco hanno a che vedere con l'immaginario collettivo e che erano forse più apprezzabili in film di intrattenimento come Percey Jackson o Guerra tra Titani. Un vero peccato che attori in grado di dare tanto al cinema siano finiti ad assecondare un'opera simile, degna più di una produzione per la tv che non per le sale.
Godibile? Certamente, come lo sarebbe ogni film per ragazzini al di sotto dei 13 anni. Se non fosse poi per il povero tentativo di legarsi alla mitologia egizia con solo rapidi accenni iconografici e caratteristici (basti vedere i costumi, forse tra le cose più apprezzabili se fossero stati scelti per una sfilata del MET Gala, o le scialbe identificazioni di divinità come Toth, Hathor o Nefti) e si fosse cercato di andare più a fondo nella loro caratterizzazione (appena convincente con Horus, che è difatti il protagonista) forse sarebbe potuto arrivare quasi al pari del primo e molto godibile Thor di Branagh, dove vi era stata almeno attenzione nel dare spessore umano agli dei norreni.
Lo consiglio ad un pubblico che non pretende la perfezione e che riesce ad accettarne la natura di fantasy caotico.
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