Attirato dal trailer ben montato decido di dar fiducia a questo thriller italiano, sperando in una rivitalizzazione della produzione nostrana del cinema di genere, di cui sono seguace. La delusione è stata a dir poco cocente.
Nelle intenzioni dell'autore (penso) avrebbe dovuto risultare un misto tra Dario Argento e il Kubrick di Eyes Wide Shut, nell'esito esce fuori qualcosa a metà tra le commedie dei Vanzina e le atmosfere de "Il lupo mannaro contro la camorra": se un buon quarto del pubblico in sala si è alzato, gli altri (me compreso) non sono riusciti a trattenere le risate sulle scene che avrebbero dovuto essere di maggior pathos.
Si salva veramente poco, forse qualche ambientazione (nella scena del sabba, in qualche esterno) e una fotografia sufficiente. Ma l'andamento della narrazione è incomprensibile, i primi 20 minuti se ne vanno per gli omicidi di due personaggi che non fanno quasi parte della storia! Ci sono inquadrature che dovrebbero essere di passaggio tra una scena e un'altra che invece durano un'eternità, e stasi nel ritmo che ti portano spesso a guardare l'orologio. E' difficile empatizzare con la protagonista (all'inizio è difficile anche capire quale è), la progressione di eventi che dovrebbe portarla a fare certe scelte non esiste (ce n'è uno, stop), i suoi cambi di umore sono scritti su carta e non giustificati dalla storia, il finale arriva come una liberazione (per lo spettatore) e si risolve in una colluttazione di 15 secondi. Le musiche sono, almeno una volta su due, stonate rispetto alla scena, in altri casi invece mancano dove sarebbero servite. Le interpretazioni, tutto sommato, variano dall'insufficiente al "buonino", ma la direzione è incerta e le battute spesso fanno cadere le braccia. Tutto l'impianto di cultura esoterica è banale nel contenuto e la messa in scena lo rende assolutamente non credibile. Ultima nota su costumi e trucchi: gli attori spesso sembrano usciti fuori da un magazzino di abiti d'epoca di seconda mano e con ceroni in faccia degni dell'ultima Wanda Osiris.
In conclusione: un film da rivedere da capo a piedi, un possibile futuro cult trash movie.
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seba 82
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venerdì 25 settembre 2015
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ci sono due facce della medaglia da considerare
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Capisco le alte aspettative deluse, ma d'altra parte il film non si pone solo come un thriller. Anzi, in realtà cerca di dare una versione, seppur estremizzata e favolistica, di quanto capita abitualmente, in certi ambienti, al sesso femminile, e di quanto quest'ultimo venga considerato un semplice involucro (vuoto) e merce di scambio. E direi che la produzione nostrana odierna non ne parla un granché, o sbaglio? Per me, è un punto a favore.
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d'accordo? |
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