samanta
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martedì 28 febbraio 2023
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un western inutile
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Talvolto ci si pone la domanda perché vengano realizzati film che si rivelano non solo insufficienti sul piano artistico, ma anche inutili, sia ai fini economici che a quelli dello spettacolo. In questo caso non è una questione di una trama più o meno originale, nel western il tema della violenza dei grandi allevatori nei confronti dei coloni o dei piccoli allevatori è ricorrente, può però dare vita a quel capolavoro che è Il cavaliere della valle solitaria (Shane) di George Stevens o a un film deludente come Il fuoco della giustizia (Forsaken) che qui recensiamo.
La trama vede John Henry (Kiefer Sutherland) che lasciata la casa paterna per la guerra civile, dopo 10 anni dalla fine della guerra ritorna con la fama di terribile pistolero, il padre Reverendo Clayton (Donald Sutherland) è un pastore pacifista ed è in rapporti pessimi con il figlio che si è allontanato malgrado la madre ammalata che è morta piangendo il figlio lontano.
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Talvolto ci si pone la domanda perché vengano realizzati film che si rivelano non solo insufficienti sul piano artistico, ma anche inutili, sia ai fini economici che a quelli dello spettacolo. In questo caso non è una questione di una trama più o meno originale, nel western il tema della violenza dei grandi allevatori nei confronti dei coloni o dei piccoli allevatori è ricorrente, può però dare vita a quel capolavoro che è Il cavaliere della valle solitaria (Shane) di George Stevens o a un film deludente come Il fuoco della giustizia (Forsaken) che qui recensiamo.
La trama vede John Henry (Kiefer Sutherland) che lasciata la casa paterna per la guerra civile, dopo 10 anni dalla fine della guerra ritorna con la fama di terribile pistolero, il padre Reverendo Clayton (Donald Sutherland) è un pastore pacifista ed è in rapporti pessimi con il figlio che si è allontanato malgrado la madre ammalata che è morta piangendo il figlio lontano. John Henry è venuto disarmato ed a ripudiato la violenza, rivede la fidanzata di prima Alice (Demi Moore) che si è sposato con Tom, piccolo agricoltore, e ha un figlio. John Henry riesce in qualche a ricucire parzialmente i rapporti con il padre e disbosca un terreno per coltivarlo così ottemperando ad un desiderio della madre. Nella zona incombe il ricco James McCurran (Brian Cox) che vuole ingrandire la sua grande tenuta cacciando i piccoli proprietari, dirigendo tutto dal suo saloon albergo. James ha assoldato un pistolero gentiluomo Dave (Michael Wincott) commilitone di John Henry che non vuole usare violenza ma solo minacce per cacciare i piccoli proprietari, per questo James lo mette da parte e affida l'incarico a un feroce teppista Frank (Aaron Poole) che uccide ma anche perde uomini, John che si era intromesso per calmare gli animi viene pestato a sangue ma non reagisce, però quando anche il padre viene ferito e McCurran minaccia la famiglia di Alice, si ribella uccidendo Frank e i suoi scherani ed infine anche Cox.
La trama potrebbe essere considerata anche accettabile, ma resta il difetto della regia di Jon Cassar (regista e produttore Tv, qui al suo esordio cinamatografico) lenta, senza polso senza scene, avvincenti, senza alcun scatto per avvincere lo spettatore, le sparatorie sono confuse e realizzate male con i fucili che si vedono sparare a salve, i personaggi poco approfonditi o caricaturali come Frank che sembra un imbecille. La colonna sonora si riduce ad una melensa litania interrotta nel finale da una voce sepolcrale fuori campo e la fotografia non è delle migliori. La recitazione lascia a desiderare: Donal Sutherland vecchio marpione dello schermo spesso con interpretazioni di notevole spessore, qui assolve decorosamente la parte del pastore, ma suo figlio Kiefer è un disastro riesce a non cambiare espressione dall'inizio alla fine sempre impassibile, Demi Moore non è in parte interpreta una donna di 35-40 anni ma ne ha 52 e si vedono tutti, oltretutto ha un'aria stanca e disillusa. In conclusione non si vede l'utilità di ripetere la vicenda dello scontro tra grandi e piccoli proprietari per l'ennesima volta senza un pò di brio e originalità.
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fabio
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mercoledì 13 gennaio 2021
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appena passabile
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Nonostante la presenza di attori di rispetto come Demi Moore o i Sutherland il film è un fiasco.
Non basta mettere in scena vecchi stilemi, per fare un buon western bisogna dimostrare di capire il genere.
Il film si dilunga inutilmente verso un finale previsto e scontato.
Una storia per nulla originale ci può anche stare: il cinema è pieno di ottimi film per nulla innovativi.
Quello che proprio manca è l'epos. La dimensione epica è quello che da sempre rende affascinante ed immortale il genere western.
Non sono solo cavalli, terre sconfinate e pistole; il mondo raccontato vive in eterno perchè si confronta con i temi dell'essere umano.
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Nonostante la presenza di attori di rispetto come Demi Moore o i Sutherland il film è un fiasco.
Non basta mettere in scena vecchi stilemi, per fare un buon western bisogna dimostrare di capire il genere.
Il film si dilunga inutilmente verso un finale previsto e scontato.
Una storia per nulla originale ci può anche stare: il cinema è pieno di ottimi film per nulla innovativi.
Quello che proprio manca è l'epos. La dimensione epica è quello che da sempre rende affascinante ed immortale il genere western.
Non sono solo cavalli, terre sconfinate e pistole; il mondo raccontato vive in eterno perchè si confronta con i temi dell'essere umano.
Il bene, il male, la possibilità di scelta dell'uomo. La fede e l'amore.
Nel film c'è più di un esplicito riferimento alla Bibbia. La parabola del figliol prodigo non è poi così lontana.
Il figlio perduto è tornato e sembra cambiato: aver vissuto le atrocità della guerra lo ha convinto a ripudiare ogni forma di violenza.
Ma per essere dei buoni cristiani non basta solo non fare il male, bisogna compiere il bene.
E qual'è il bene? Cosa è giusto fare di fronte al soppruso ed alla prepotenza? Fino a quando porgerà l'altra guancia?
La risposta è che il male genera inevitabilmente altro male. Di fronte al crimine più efferato una sorta di giustizia può passare solo se si "arrotano i ferri".
Allora il figliol prodigo pistolero torna comodo: una specie di angelo vendicatore che ripristina l'equilibrio e poi scompare.
Agli aficionados del western questa pellicola potrebbe interessare, anche se francamente sembra di assistere ad uno di quegli spettacoli che danno per i turisti in visita a Disneyland.
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