dian�
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sabato 22 aprile 2017
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sullo sfondo dei ciliegi in fiore
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Un film che ci accompagna in Giappone, dove nei mesi di Marzo e Aprile si assiste ad uno spettacolo straordinario, quello della fioritura dei ciliegi, celebrata con l'usanza dei giapponesi di godere della bellezza di questi fiori, passeggiando all’ombra del loro manto candido o sostando sotto gli alberi seduti o distesi. E proprio i fiori di ciliegio sono l’elemento poetico di questo film, che si svolge nel tempo che va tra due fioriture, seguendone quasi le fasi, con il ritmo lento ma anche fugace di tutto ciò che si ripete, che inizia e finisce per poi ricominciare.
Così, sullo sfondo dei ciliegi in fiore, per i protagonisti del film si aprirà una breve parentesi di felicità, quella semplice e inaspettata che ha il gusto dolce e delicato delle piccole cose.
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Un film che ci accompagna in Giappone, dove nei mesi di Marzo e Aprile si assiste ad uno spettacolo straordinario, quello della fioritura dei ciliegi, celebrata con l'usanza dei giapponesi di godere della bellezza di questi fiori, passeggiando all’ombra del loro manto candido o sostando sotto gli alberi seduti o distesi. E proprio i fiori di ciliegio sono l’elemento poetico di questo film, che si svolge nel tempo che va tra due fioriture, seguendone quasi le fasi, con il ritmo lento ma anche fugace di tutto ciò che si ripete, che inizia e finisce per poi ricominciare.
Così, sullo sfondo dei ciliegi in fiore, per i protagonisti del film si aprirà una breve parentesi di felicità, quella semplice e inaspettata che ha il gusto dolce e delicato delle piccole cose. Che a quanto pare è sempre lo stesso, da paese a paese, perché evidentemente trascende le distanze, le tradizioni o le diverse culture. E durante il film, sembra quasi di assaporare questo gusto, idealmente descritto dalla regista Naomi Kawase grazie ai dorayaki, piccoli dolcetti giapponesi farciti con una dolce marmellata di fagioli rossi, che si farà protagonista di una storia profonda e toccante, narrata con estrema grazia e anche un tocco di poesia.
Un film che a metà strada tra favola e realtà, ci parla di tre anime solitarie che grazie ad un incontro casuale riscopriranno il calore e la forza che il contatto umano è in grado di donare, in qualunque stagione della vita.
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g_andrini
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martedì 14 giugno 2016
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istruttivo
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E' abbastanza poetico, ma anche "pratico". Non ho mai assaggio An, ma ho capito il senso del film. I sanatori sono un "male" necessario, le malattie da comportamenti scorretti vanno trattate con attenzione...
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kyotrix
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domenica 8 maggio 2016
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buon film, ma...
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Pensavo meglio. Il film è valido, abbastanza triste il finale, ma oltre ad essere lento, non cattura o emoziona tanto.
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lbavassano
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martedì 8 marzo 2016
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nuoce gravemente l'eccesso di zuccheri
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Non si allarmi lo spettatore nauseato dall'inflazione su piccoli e grandi schermi di cuochi super-stellari, in questo film la cucina è poco più che un pretesto per parlare di altro, della capacità di degustare lo scorrere del tempo e l'incanto della natura (splendidamente fotografata) con le proprie sottilissime voci, per esplorare, con grande delicatezza e rispetto, le forme diverse ma affini della solitudine. Nuoce però, per tornare alla metafora culinaria, lo squilibrio degli ingredienti, il tasso progressivamente eccessivo di melensaggine.
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Non si allarmi lo spettatore nauseato dall'inflazione su piccoli e grandi schermi di cuochi super-stellari, in questo film la cucina è poco più che un pretesto per parlare di altro, della capacità di degustare lo scorrere del tempo e l'incanto della natura (splendidamente fotografata) con le proprie sottilissime voci, per esplorare, con grande delicatezza e rispetto, le forme diverse ma affini della solitudine. Nuoce però, per tornare alla metafora culinaria, lo squilibrio degli ingredienti, il tasso progressivamente eccessivo di melensaggine.
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maumauroma
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martedì 29 dicembre 2015
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le ricette della signora toku
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La signora Toku e' una esile vecchina che vive in simbiosi con la natura e sa preparare una deliziosa marmellata di fagioli per arricchire le focaccine dorayaki. Sentaro gestisce con poco successo una piccola bottega dove cucina quasi controvoglia dorayaki di gusto scadente e con pochi clienti. Le loro vite si incontreranno casualmente. Le mani malate della signora Toku prepareranno per Santero ottimi dolcetti e riscalderanno il suo cuore. Storia di vite discriminate dalla malattia e da un difficile trascorso, nel Giappone di oggi.Film animista e apparentemente delicato e fragile, in realta' duro e crudele.Molto bella la prima parte con al centro la figura della signota Toku. Dolce e toccante il rito della preparazione della marmellata An.
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La signora Toku e' una esile vecchina che vive in simbiosi con la natura e sa preparare una deliziosa marmellata di fagioli per arricchire le focaccine dorayaki. Sentaro gestisce con poco successo una piccola bottega dove cucina quasi controvoglia dorayaki di gusto scadente e con pochi clienti. Le loro vite si incontreranno casualmente. Le mani malate della signora Toku prepareranno per Santero ottimi dolcetti e riscalderanno il suo cuore. Storia di vite discriminate dalla malattia e da un difficile trascorso, nel Giappone di oggi.Film animista e apparentemente delicato e fragile, in realta' duro e crudele.Molto bella la prima parte con al centro la figura della signota Toku. Dolce e toccante il rito della preparazione della marmellata An. Deludente e fragile la seconda parte,protagonista per lo piu' Santaro e le sue problematiche esistenziali.
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benedetto.de.rango@gmail.com
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sabato 26 dicembre 2015
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il vero regalo di natale alle persone che amo.
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Il piacere che ho provato a gustarmi un film delicato e dolce... La regia, la recitazione, la storia avvolgente. La prima parte del film è praticamente perfetta e mi ha catturato totalmente; ero lì davanti al chiosco, anch'io sotto gli alberi di ciliegio fioriti, inebriato dai profumi dei dolci giapponesi e dalla leggerezza incantevole delle parole della Sig.ra Toku. La seconda un po' greve per via della scoperta della tristissima e commovente storia della protagonista. Ma forse sta anche in questo contrasto la bellezza di questo film.
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larecluta
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mercoledì 23 dicembre 2015
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bel film
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Secondo me è un film che merita di essere visto:
fa ridere, commuove e fa riflettere.
La trama forse non sarà originalissima ma non è un film banale.
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larecluta
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mercoledì 23 dicembre 2015
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un film che merita di essere visto
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Ho avuto il piacere di vedere questo film al cinema.
Forse la trama non è originalissima ma il film è toccante e mostra molteplici aspetti della natura umana:
Solitudine, comprensione, discriminazione, pentimento e anche allegria.
Penso che un film del gnere meriti almeno un'opportuinità.
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fedevaia83
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venerdì 18 dicembre 2015
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un film dolcissimo!
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Le ricette della signora Toku è, a mio parere, un film che merita di essere visto. Ottimi attori, regia delicata, immagini bellissime...insomma, una storia che arriva dritta al cuore - e allo stomaco!
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giorgia
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venerdì 18 dicembre 2015
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un film che racconta la poesia del giappone
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La signora Toku è un film pieno di poesia. E' il dorayaki, famoso dolcetto giapponese, a permettere a due persone sole, con un passato difficile alle spalle e un forte bisogno di essere comprese e ascoltate, di incontrarsi e affezionarsi. Un film che racconta i colori e profumi del Giappone e che insegna ad andare oltre le apparenze per trovare l'anima vera delle cose e, soprattutto, delle persone.
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