dian�
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sabato 22 aprile 2017
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sullo sfondo dei ciliegi in fiore
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Un film che ci accompagna in Giappone, dove nei mesi di Marzo e Aprile si assiste ad uno spettacolo straordinario, quello della fioritura dei ciliegi, celebrata con l'usanza dei giapponesi di godere della bellezza di questi fiori, passeggiando all’ombra del loro manto candido o sostando sotto gli alberi seduti o distesi. E proprio i fiori di ciliegio sono l’elemento poetico di questo film, che si svolge nel tempo che va tra due fioriture, seguendone quasi le fasi, con il ritmo lento ma anche fugace di tutto ciò che si ripete, che inizia e finisce per poi ricominciare.
Così, sullo sfondo dei ciliegi in fiore, per i protagonisti del film si aprirà una breve parentesi di felicità, quella semplice e inaspettata che ha il gusto dolce e delicato delle piccole cose.
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Un film che ci accompagna in Giappone, dove nei mesi di Marzo e Aprile si assiste ad uno spettacolo straordinario, quello della fioritura dei ciliegi, celebrata con l'usanza dei giapponesi di godere della bellezza di questi fiori, passeggiando all’ombra del loro manto candido o sostando sotto gli alberi seduti o distesi. E proprio i fiori di ciliegio sono l’elemento poetico di questo film, che si svolge nel tempo che va tra due fioriture, seguendone quasi le fasi, con il ritmo lento ma anche fugace di tutto ciò che si ripete, che inizia e finisce per poi ricominciare.
Così, sullo sfondo dei ciliegi in fiore, per i protagonisti del film si aprirà una breve parentesi di felicità, quella semplice e inaspettata che ha il gusto dolce e delicato delle piccole cose. Che a quanto pare è sempre lo stesso, da paese a paese, perché evidentemente trascende le distanze, le tradizioni o le diverse culture. E durante il film, sembra quasi di assaporare questo gusto, idealmente descritto dalla regista Naomi Kawase grazie ai dorayaki, piccoli dolcetti giapponesi farciti con una dolce marmellata di fagioli rossi, che si farà protagonista di una storia profonda e toccante, narrata con estrema grazia e anche un tocco di poesia.
Un film che a metà strada tra favola e realtà, ci parla di tre anime solitarie che grazie ad un incontro casuale riscopriranno il calore e la forza che il contatto umano è in grado di donare, in qualunque stagione della vita.
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maumauroma
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martedì 29 dicembre 2015
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le ricette della signora toku
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La signora Toku e' una esile vecchina che vive in simbiosi con la natura e sa preparare una deliziosa marmellata di fagioli per arricchire le focaccine dorayaki. Sentaro gestisce con poco successo una piccola bottega dove cucina quasi controvoglia dorayaki di gusto scadente e con pochi clienti. Le loro vite si incontreranno casualmente. Le mani malate della signora Toku prepareranno per Santero ottimi dolcetti e riscalderanno il suo cuore. Storia di vite discriminate dalla malattia e da un difficile trascorso, nel Giappone di oggi.Film animista e apparentemente delicato e fragile, in realta' duro e crudele.Molto bella la prima parte con al centro la figura della signota Toku. Dolce e toccante il rito della preparazione della marmellata An.
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La signora Toku e' una esile vecchina che vive in simbiosi con la natura e sa preparare una deliziosa marmellata di fagioli per arricchire le focaccine dorayaki. Sentaro gestisce con poco successo una piccola bottega dove cucina quasi controvoglia dorayaki di gusto scadente e con pochi clienti. Le loro vite si incontreranno casualmente. Le mani malate della signora Toku prepareranno per Santero ottimi dolcetti e riscalderanno il suo cuore. Storia di vite discriminate dalla malattia e da un difficile trascorso, nel Giappone di oggi.Film animista e apparentemente delicato e fragile, in realta' duro e crudele.Molto bella la prima parte con al centro la figura della signota Toku. Dolce e toccante il rito della preparazione della marmellata An. Deludente e fragile la seconda parte,protagonista per lo piu' Santaro e le sue problematiche esistenziali.
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flyanto
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giovedì 17 dicembre 2015
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un bellissimo rapporto due individui soli
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Tratto da un best seller giapponese, "Le Ricette della Signora Toku" è un film purtroppo che risulta poco originale, per quanto in sè piacevole.
La vicenda ruota interamente intorno ad un giovane uomo che lavora presso un ristorante in cui si preparano i dorayaki, i famosi dolci giapponesi. Un giorno egli viene avvicinato da un'anziana donna, la signora Toku appunto, la quale lo invita ad assaggiare i propri dorayaki, e che si propone di collaborare con lui e di insegnargli conseguentemente la sua personale ricetta dei suddetti dolci. Accettata la collaborazione, l'uomo non può che constatare quanto la nuova ricetta riscontri presso i clienti un considerevole e positivo assenso e nel periodo che la donna trascorre al ristorante, piano piano si approfondisce anche la la loro conoscenza ed il reciproco rispetto.
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Tratto da un best seller giapponese, "Le Ricette della Signora Toku" è un film purtroppo che risulta poco originale, per quanto in sè piacevole.
La vicenda ruota interamente intorno ad un giovane uomo che lavora presso un ristorante in cui si preparano i dorayaki, i famosi dolci giapponesi. Un giorno egli viene avvicinato da un'anziana donna, la signora Toku appunto, la quale lo invita ad assaggiare i propri dorayaki, e che si propone di collaborare con lui e di insegnargli conseguentemente la sua personale ricetta dei suddetti dolci. Accettata la collaborazione, l'uomo non può che constatare quanto la nuova ricetta riscontri presso i clienti un considerevole e positivo assenso e nel periodo che la donna trascorre al ristorante, piano piano si approfondisce anche la la loro conoscenza ed il reciproco rispetto. Si verrà così a scoprire del terribile passato che in un certo qual senso accomuna entrambi gli individui, sino alla definitiva dipartita di lei che, in ogni caso, ha lasciato all'uomo un'importante eredità affettiva e la conseguente forza per affrontare la propria esistenza futura.
Sicuramente le tematiche esposte in questa pellicola risultano quanto mai profonde e toccanti: il valore dell'amicizia, della solidarietà e dello spirito combattivo necessario ad affrontare la propria personale esistenza anche ed, anzi, proprio quando questa è segnata da passate spietate sofferenze, mettono in evidenza l'elemento che accomuna, sia pure per differenti motivazioni, i due protagonisti che vivono in una condizione di totale emarginazione e di conseguente solitudine, e che ora hanno instaurato quasi naturalmente un rapporto ideale quasi di madre e figlio. Ma tutto ciò, purtroppo, viene presentato in una maniera abbastanza scontata, senza nessun approfondimento particolare tale da estrapolare la pellicola dal "già visto" e dal prevedibile. Ciò denota una regia, forse, ancora poco matura, sebbene lineare e precisa, ma che ancora, appunto, deve percorrere un pò di strada al fine di affermarsi in maniera efficace.
Nel complesso molto delicato ed intimista.
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