gianleo67
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domenica 1 marzo 2015
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epica agiografica da...lattato ringer
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Storia di Louis Zamperini, campione nel mezzofondo alle olimpiadi di Berlino del 1936, che viene arruolato come puntatore nei bombardieri americani di stanza nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Ammarato per un incidente aereo, riesce dapprima a sopravvivere su di una scialuppa per 47 giorni in balia dell'oceano e poi alla lunga prigionia nei campi di concentramento e di lavoro giapponesi. Farà un ritorno trionfale in Patria alla fine della guerra, riabbracciando i suoi cari e proseguendo nel suo lungo cammino di vita fino alla veneranda età di 97 anni.
Dal romanzo di Laura Hillenbrand sceneggiato,tra gli altri, da Joel ed Ethan Coen la Jolie si cimenta nel biopic di ampio respiro e di smisurati orizzonti in questo war movie di passioni e d'avventure ascrivibile all'ormai prolifico filone dell'epica americana in tempo di guerra e che vale tanto come lungimirante esempio di vita per chi vorrebbe arrendersi alle prime difficoltà ('Una vita di gloria vale un momento di dolore') quanto come esaltazione dei sani (sacri?) valori della famiglia, della religione e dello sport.
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Storia di Louis Zamperini, campione nel mezzofondo alle olimpiadi di Berlino del 1936, che viene arruolato come puntatore nei bombardieri americani di stanza nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Ammarato per un incidente aereo, riesce dapprima a sopravvivere su di una scialuppa per 47 giorni in balia dell'oceano e poi alla lunga prigionia nei campi di concentramento e di lavoro giapponesi. Farà un ritorno trionfale in Patria alla fine della guerra, riabbracciando i suoi cari e proseguendo nel suo lungo cammino di vita fino alla veneranda età di 97 anni.
Dal romanzo di Laura Hillenbrand sceneggiato,tra gli altri, da Joel ed Ethan Coen la Jolie si cimenta nel biopic di ampio respiro e di smisurati orizzonti in questo war movie di passioni e d'avventure ascrivibile all'ormai prolifico filone dell'epica americana in tempo di guerra e che vale tanto come lungimirante esempio di vita per chi vorrebbe arrendersi alle prime difficoltà ('Una vita di gloria vale un momento di dolore') quanto come esaltazione dei sani (sacri?) valori della famiglia, della religione e dello sport.
Alternado, nel consueto montaggio in flashback, l'apprendistato ginnico e morale di un bravo e timorato figliolo della società interrazziale americana con la prova del destino di una impavida missione al servizio della Patria, il film della Brangelina restituisce alla dimensione epica del racconto la giusta misura di un lungometraggio da flebo in lattato Ringer (137 minuti è tutto dire!) e la comoda possibilità di dispiegare le sue brave argomentazioni lungo i capisaldi del genere: dal racconto di formazione giovanile al batticuore iridato di 'Momenti di gloria' in terra teutonica, dal survival drama nelle acque infestate dagli squali al largo dell'Australia alla sfibrante tenzone delle sadiche vessazioni da Campo di concentramento stile 'Furyo' (non me ne vogliano nè Oshima ne il Duca Bianco per l'improvvido parallelo), contemplando così tutto lo sprettro plausibile del repertorio di genere senza il rischio (assai fondato per operazioni del genere) di perdere il paziente, pardon lo spettatore, sulla comoda poltrona di un coma da maratona filmica. Pur dovendo ammettere che la Jolie se la cava abbastanza bene con le scene spettacolari (l'assalto da 'fortino dell'aria' della prima mezz'ora è molto carino) ed i momenti topici (l'esaltazione dell'eroismo americano che sopporta immani fatiche e rifiuta allettanti profferte), il film non aggiunge nulla di nuovo ai blockbuster dello stesso tenore e stupisce vieppiù per il fatto di aver abilitato e arruolato allo scopo due veterani del cinema non allineato e tutt'altro che buonista come Joel ed Ethan Coen; segno che chi stacca assegni sa perfettamente cosa scrivere nel campo della cifra. Tre nomination agli Oscar e un Premio BAFTA come Miglior stella emergente a Jack O'Connell. Come si dice: in tempo di guerra non si butta via niente!
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(di gambardella )
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serenaburtondeltoro
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sabato 16 maggio 2015
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incredibile
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Prodotto e diretto da Angelina Jolie, "UNBROKEN" racconta la vera storia di Louis Zamperini (di origine italiana) che ha combattuto contro la morte molte volte. Un Atleta Olimpico costretto ad arruolarsi a causa della seconda guerra mondiale. è sopravvissuto 47 giorni insieme al suo compagni Phil in mare aperto su una zattera di salvataggio. è sopravvissuto 4 anni nel campo di Tokyo dove lo aspetta un generale soprannominato "l'uccello" che lo umila e maltratta. Dopo 2 anni "l'uccello" ha una promozione e viene trasferito in un nuovo campo.
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Prodotto e diretto da Angelina Jolie, "UNBROKEN" racconta la vera storia di Louis Zamperini (di origine italiana) che ha combattuto contro la morte molte volte. Un Atleta Olimpico costretto ad arruolarsi a causa della seconda guerra mondiale. è sopravvissuto 47 giorni insieme al suo compagni Phil in mare aperto su una zattera di salvataggio. è sopravvissuto 4 anni nel campo di Tokyo dove lo aspetta un generale soprannominato "l'uccello" che lo umila e maltratta. Dopo 2 anni "l'uccello" ha una promozione e viene trasferito in un nuovo campo. Il campo attuale di Louis viene danneggiato e anche lui è costretto a trasferirsi dove con stupore e disgrazia rincontra "l'uccello". Alla fine della guerra i prigionieri del campo sono liberi di tornare alle proprie case. Questo film mi ha commossa profondamente, diretto in un modo straordinario, scenografie stupende e riprese fenomenali. Davvero senza parole, bellissimo. Consigliato assolutamente.
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