chansgiardinier
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lunedì 27 dicembre 2021
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il sangue non mente
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Per tutta la loro vita, il giudice Joseph Palmer e il figlio avvocato Hank si misurano, si scontrano, si amano (?) e si odiano (!) senza che la verità vera venga dichiarata perchè nessuno dei due, nonostante il loro mestiere, ha il coraggio di testimoniare all'altro sotto giuramento i propri sentimenti. La morte della moglie/madre, amata in vita da entrambi e unico vero trait d'union, mette a nudo il falso e tormentato rapporto tra i due combattenti che, da quel momento, avranno estremo bisogno l'uno dell'altro ma non vorrebbero averlo. Il figlio Hank è abituato a giudicare gli uomini sulla base delle loro vittorie e/o sconfitte professionali, il padre Joseph è invece sedotto dal dogma dell'Alta Moralità che nella sua scala di valori sopperisce e persino sublima la mediocrità dell'individuo.
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Per tutta la loro vita, il giudice Joseph Palmer e il figlio avvocato Hank si misurano, si scontrano, si amano (?) e si odiano (!) senza che la verità vera venga dichiarata perchè nessuno dei due, nonostante il loro mestiere, ha il coraggio di testimoniare all'altro sotto giuramento i propri sentimenti. La morte della moglie/madre, amata in vita da entrambi e unico vero trait d'union, mette a nudo il falso e tormentato rapporto tra i due combattenti che, da quel momento, avranno estremo bisogno l'uno dell'altro ma non vorrebbero averlo. Il figlio Hank è abituato a giudicare gli uomini sulla base delle loro vittorie e/o sconfitte professionali, il padre Joseph è invece sedotto dal dogma dell'Alta Moralità che nella sua scala di valori sopperisce e persino sublima la mediocrità dell'individuo. Alla fine, la voce del sangue avrà la meglio e il giudice dichiarerà la sua ammirazione per la bravura del figlio mezz'ora prima che il diavolo venga a sapere della sua morte. Potrebbe sembrare un mieloso happy end ma quando in un cast metti in fila Duvall, Downey Jr., D'Onofrio, Farmiga Thornton e Strong il finale è solo un dettaglio.
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elgatoloco
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giovedì 2 dicembre 2021
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notevole film drammatico
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"The Judge"(David Dobkin, anche autore del soggetto con Nick Schenk che a sua volta ha scritto la sceneggiatura insieme con Bill Dubuque, 2014)è un film basato su molti contrasti e molte crisi: l'avvocato di successo a Chicaco, appena separatosi dalla moglie, torna in un paese dell'Indiana(sic!)per assistere al funerale della madre, venendo a sapere che l'anziano padte, il giudice locale dlela"country", che non non lo mai amato particolarmente, anzi lo ha respinto, è accusato di aver investito colpevolmente un uomo che aveva fatto condannare e che considerava un proprio nemico personale. A ciò si aggiunge il sospetto di aver reso incinta la sua "fiamma"dell'epoca, ragazza che ora ha vent'anni e studia(ironia della sorte)giurisprudenza.
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"The Judge"(David Dobkin, anche autore del soggetto con Nick Schenk che a sua volta ha scritto la sceneggiatura insieme con Bill Dubuque, 2014)è un film basato su molti contrasti e molte crisi: l'avvocato di successo a Chicaco, appena separatosi dalla moglie, torna in un paese dell'Indiana(sic!)per assistere al funerale della madre, venendo a sapere che l'anziano padte, il giudice locale dlela"country", che non non lo mai amato particolarmente, anzi lo ha respinto, è accusato di aver investito colpevolmente un uomo che aveva fatto condannare e che considerava un proprio nemico personale. A ciò si aggiunge il sospetto di aver reso incinta la sua "fiamma"dell'epoca, ragazza che ora ha vent'anni e studia(ironia della sorte)giurisprudenza...Dopo molte crisi e molti rimorsi di coscienza, accetta di difendere il padre, comunque condannato a una pena minore(ma è malato terminale di tumore)per omicidio preterintenzionale . I rapporti con questi, dopo la decisione di sospendere la pena per motivi umanitari, sembrano tornare molto buoni, ma l'anziano giudice muore dopo una gita di pesca... Solido film drammatico basato sul classico tema made in the USA(o meglo in tutto il mondo, che però negli States ha assunto connotazioni particolarmente forti)del contrasto tra padre e figlio, qui" aggravato" dalla divisione di ruoli(giudici versus avvocati, un tema comunque presente in tutta la procedura penale e civile nel mondo), "The Judge"è in primis sorpattutto film d'attori, di noteovli interpreti come Robert Downey junior(figlio)versus Robert Duvall(padre, Duvalll è stato scelto dopo che erano tramontate altre candidature famose, Jack Nicholson e Tommy Lee Jones), dove il resto(gli altri due fratelli, di cui uno è quasi un soggetto autistico, l'altro si interessa d'altro e inizialmente ha un rapporto molto migliore ocn il padre, la donna con cui l'avvocato avevaq un rapporto intimo) sembra accessorio ma viene"filtrato"-immesso nella storia principale non come elmento"perturbante.disturbante"ma ben sintetizzato o anzi risulta un "diversivo"riposante rispetto alla storia principale. Decisamente un film ben centrato sui perosnaggi e sui rispettivi interpreti, un vero film drmamatico che non "devia"in modo improprio né verso il thriller né verso la commedia(di elmenti comici, peraltro, il film ne riserva ben pochi, anche tipicamente americnao, con i trauma non solo della separazione dle luogo natale ma più profondamente, del ritorno al luogo naale, catalizzatore di tutti i ricordi negativi. El Gato
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nicolas
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giovedì 4 gennaio 2018
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film e attori un mix perfetto
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Ottimo film Rober Duval e Rober Downej grandissimi
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samanta
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giovedì 11 maggio 2017
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il ritorno alla famiglia
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Henry Palmer (Robert Downwy jr.) è un avvocato di Chicago ricco e di successo, ha clienti poco raccomandabili che riesce a fare assolvere. Ha una vita personale difficile sta divorziando dalla moglie che lo tradisce ed ha una figlia piccola che adora, però ha rotto i rapporti da più di 20 anni con il padre (Robert Duvall) severo giudice di una piccola città dell'Indiana in cui non è più ritornato. La morte della madre è l'occasione per ritornare nella città natale dove trova i fratelli Glen e Dale. Peraltro i rapporti rimangono gelidi con il padre, quando sta per ritornare a casa gli viene comunicato che il padre è stato arrestato per aver ucciso un ex detenuto, Mark, con la sua automobile.
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Henry Palmer (Robert Downwy jr.) è un avvocato di Chicago ricco e di successo, ha clienti poco raccomandabili che riesce a fare assolvere. Ha una vita personale difficile sta divorziando dalla moglie che lo tradisce ed ha una figlia piccola che adora, però ha rotto i rapporti da più di 20 anni con il padre (Robert Duvall) severo giudice di una piccola città dell'Indiana in cui non è più ritornato. La morte della madre è l'occasione per ritornare nella città natale dove trova i fratelli Glen e Dale. Peraltro i rapporti rimangono gelidi con il padre, quando sta per ritornare a casa gli viene comunicato che il padre è stato arrestato per aver ucciso un ex detenuto, Mark, con la sua automobile. All'inizio non prende le difese del padre che non vuole, ma poi di fronte all'incapacità del legale il padre accetta che il figlio lo difenda. Iniziano quindi a sciogliersi i rapporti il giudice gli confida che ha un cancro allo stadio terminale e che da 6 mesi è in chemioterapia che gli procura vuoti nella memoria compreso quello che è successo la sera dell'investimento, Henry gli fa anche conoscere la nipote con cui si mostra un nonno amorevole. Inizia il processo con il procuratore (Billy B. Thorton) che cerca di far condannare il padre per omicidio premeditato. In realtà l'ucciso aveva avuto una leggera condanna per minacce a una ragazza. a suo tempo il giudice era stato indulgente perchè pensando al figlio Henry che era uno scavezzacollo, credeva che se non fosse andato pesante con la pena si sarebbe ravveduto il che però non era avvenuto perchè uscito dal carcere aveva ucciso la ragazza che aveva minacciato e si era preso 20 anni di carcere. La sere dell'incidente aveva incontrato in un super mercato il giudice e lo aveva insultato dicendo che sarebbe andato a pisciare sulla tomba della moglie. Joseph convinto di essere colpevole di omicidio premeditato, al processo rivela di essere in chemioterapia e di avere vuoti di memoria e che è stato duro con il figlio perché non diventasse come Mark. La giuria rimane colpita dalla sua situazione ed è comprensiva con lui e lo condanna solo per omicidio preterintenzionale e gli da 4 anni di carcere. Dopo 7 mesi per ragioni umanitarie esce dal carcere accompagnato da Henry e muore durante una gita in barca dopo un colloquio sereno con il figlio ritrovato che riallaccia i rapporti anche con i fratelli. E un ottimo film non solo per la robusta interpretazione dei protagonisti specie un Robert Duvall che non sbaglia un film (dal Padrino a Un giorno di ordinaria follia o a Open range) ma anche di Robert Downey e degli altri interpreti compreso Vera Farmiga che interpreta Samantha la vecchia fiamma che Henry aveva abbandonato e con cui lui riprende il rapporto affettivo. Il film è ben congegnato riuscendo ad amalgamare in modo coerente momenti drammatici a momenti brillanti (la scelta dei giurati ad esempio che ha aspetti comici) ovvero sentimentali. La morale del film è semplice ma ricca di contenuto: la vita non è una schiacciasassi viene il giorno in cui conviene riflettere lasciando che le tristezze del passato vadano nel dimenticatoio con i loro rancori ed affrontare il presente ricordando che tutti, nel caso il vecchio giudice, hanno momenti di bontà e affetto spesso mascherati sotto una durezza che talvolta è mera apparenza e che tutti meritano attenzione.
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enzo70
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martedì 8 novembre 2016
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due grandissimi attori, gran bel film
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Da un lato la storia di un conflitto tra padre e figlio, giudice ed avvocato, nel cuore degli Stati Uniti; dall’altro lato le straordinarie interpretazioni di Robert Downey Jr. e Robert Duvall. Il risultato è un gran bel film. E allora partiamo dalla storia; Hank, il figlio, è un penalista il cui successo deriva dalla capacità di riuscere a far assolvere i colpevoli; Joseph, il padre, è un giudice di Carlinville, una piccola cittadina dell’Indiana; un uomo severo con se stesso e con i figli; e per queste ragioni l’unica ragione per cui i due si rincontrano è la morte della madre del figlio e della moglie del padre.
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Da un lato la storia di un conflitto tra padre e figlio, giudice ed avvocato, nel cuore degli Stati Uniti; dall’altro lato le straordinarie interpretazioni di Robert Downey Jr. e Robert Duvall. Il risultato è un gran bel film. E allora partiamo dalla storia; Hank, il figlio, è un penalista il cui successo deriva dalla capacità di riuscere a far assolvere i colpevoli; Joseph, il padre, è un giudice di Carlinville, una piccola cittadina dell’Indiana; un uomo severo con se stesso e con i figli; e per queste ragioni l’unica ragione per cui i due si rincontrano è la morte della madre del figlio e della moglie del padre. Ma come un fulmine a ciel serena arriva l’accusa in caso al vecchio giudice di omicidio di un uomo condannato qualche anno prima; e a quel punto la decisione di Hank di difendere il padre apre la strada a due diversi racconti: il rapporto tormentato tra i due e un classico processo all’americana. A volte ci sta qualche ghirigoro di troppo, ma i due grandi attori riescono a coprire qualche pecca in fase di sceneggiatura.
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fabio57
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lunedì 29 febbraio 2016
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eccezionale prova di duvall
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Ottimo film che malgrado la lunghezza non stanca minimamente.Le dinamiche psicologiche che si sviluppano all'interno di questa famiglia, sono il canovaccio di questo raffinato per così dire dramma giudiziario.L'interpretazione di Duvall è maiuscola,ma anche gli altri personaggo sono tratteggiati con cura.Da vedere assolutamente
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ultimoboyscout
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giovedì 11 giugno 2015
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hank palmer, croce e delizia.
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Alla morte della madre, il rampante avvocato Hank Palmer torna a casa, nel piccolo borgo di Carlinville. Lì si vedrà costretto a riallacciare i rapporti con l'anziano e tirannico padre, giudice carismatico colpito da Alzheimer, sospettato di omicidio. Dobkin cambia completamente genere passando dall'amata commedia al thriller e al dramma famigliare, confeziona un'opera costruita su misura per esaltare le doti istrioniche di due grandissimi come Robert Duvall e Robert Downey Jr., finalmente libero di esprimersi senza armatura. Senza tralasciare i ruoli secondari, comunque affidati ad attori importanti quali Billy Bob Thornton e Vera Farmiga. Il film è la classica rappresentazione di una famiglia fortemente disfunzionale, "un maledetto dipinto di Picasso", per dirla à la Hank Palmer, si inserisce nel filone delle pellicole sui dolorosissimi rapporti padre-figlio con qualche scheletro nell'armadio, film non proprio solidissimo ma splendidamete interpretato, che scruta nell'animo tribolato di un uomo forzato ad un riavvicinamento dovuto alle circostanze, alla vecchiaia e alla malattia.
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Alla morte della madre, il rampante avvocato Hank Palmer torna a casa, nel piccolo borgo di Carlinville. Lì si vedrà costretto a riallacciare i rapporti con l'anziano e tirannico padre, giudice carismatico colpito da Alzheimer, sospettato di omicidio. Dobkin cambia completamente genere passando dall'amata commedia al thriller e al dramma famigliare, confeziona un'opera costruita su misura per esaltare le doti istrioniche di due grandissimi come Robert Duvall e Robert Downey Jr., finalmente libero di esprimersi senza armatura. Senza tralasciare i ruoli secondari, comunque affidati ad attori importanti quali Billy Bob Thornton e Vera Farmiga. Il film è la classica rappresentazione di una famiglia fortemente disfunzionale, "un maledetto dipinto di Picasso", per dirla à la Hank Palmer, si inserisce nel filone delle pellicole sui dolorosissimi rapporti padre-figlio con qualche scheletro nell'armadio, film non proprio solidissimo ma splendidamete interpretato, che scruta nell'animo tribolato di un uomo forzato ad un riavvicinamento dovuto alle circostanze, alla vecchiaia e alla malattia. Dobkin segue troppe strade e la parte giudiziaria e quella sui rimpianti sentimentali di Hank finiscono per sconfinare, disinnescandola, in quella famigliare, più bella, coinvolgente ed interessante. Film con una forte componente emotiva, non propriamente bello ma che non lascia indifferenti, che rimanda alle atmosfere di John Grisham e Sydney Lumet, costruito per puntare alla nomination più importante per entrambi i Robert nonostante lo script non brilli per originalità e abbondi di cliché di genere. Pellicola altalenante anche nel ritmo, che non convince del tutto e si salva grazie ad un cast ispirato e per la fortissima carica emotiva che trasuda.
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inall3
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lunedì 1 giugno 2015
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il giudice “inside”
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Appassionati di diritto, aspiranti avvocati e giudici, il titolo del film potrebbe trarvi in inganno: The Judge, con Robert Downey Jr., più che affrontare il tema della giustizia lo utilizza per fa emergere il giudice che dimora dentro ciascuno di noi.
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Appassionati di diritto, aspiranti avvocati e giudici, il titolo del film potrebbe trarvi in inganno: The Judge, con Robert Downey Jr., più che affrontare il tema della giustizia lo utilizza per fa emergere il giudice che dimora dentro ciascuno di noi. Il famoso X-Man veste questa volta i panni di un arido avvocato che difende i criminali senza troppi problemi di coscienza. Tornando nella cittadina che lo ha cresciuto in occasione del funerale della madre, lontano dalle luci e dai vizi di Chicago, si scontra con la sua famiglia, i fratelli, e soprattutto il padre, il giudice della contea interpretato da Robert Duvall. Onore, passioni e relazioni sono i veri assi della struttura narrativa, insieme a rancori, dissidi e sentimenti contrastanti. La sceneggiatura non emerge per originalità, trattando di temi legali visti e rivisti, ma tenta di unire generi distinti, il thriller ed il dramma familiare. Il cuore resta tutto nel rapporto tra il giudice della contea e suo figlio: ognuno avrà modo di affrontare il suo “vero processo”…
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jacopo b98
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venerdì 8 maggio 2015
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classico e impeccabile, ma tutto già visto
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Hank Palmer (Downey Jr.) è un avvocato di successo a Chicago. A seguito della morte della madre torna nella sua città natale, nell’Indiana, dove ancora vivono i suoi due fratelli (D’Onofrio e Strong) e il vecchio padre (Duvall), giudice presso il tribunale della cittadina. I rapporti tra Hank e il padre non sono buoni e passato il funerale l’avvocato sta per andarsene, quando il vecchio giudice è accusato di omicidio. Hank decide di rimanere per difendere il padre e questo farà sì che i due, pian piano, riallaccino i rapporti. The Judge è un film classico, nel vero senso della parola. Non c’è nulla di innovativo, nulla di geniale, è solo un altro film che va ad aggiungersi al lungo elenco di storie americane.
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Hank Palmer (Downey Jr.) è un avvocato di successo a Chicago. A seguito della morte della madre torna nella sua città natale, nell’Indiana, dove ancora vivono i suoi due fratelli (D’Onofrio e Strong) e il vecchio padre (Duvall), giudice presso il tribunale della cittadina. I rapporti tra Hank e il padre non sono buoni e passato il funerale l’avvocato sta per andarsene, quando il vecchio giudice è accusato di omicidio. Hank decide di rimanere per difendere il padre e questo farà sì che i due, pian piano, riallaccino i rapporti. The Judge è un film classico, nel vero senso della parola. Non c’è nulla di innovativo, nulla di geniale, è solo un altro film che va ad aggiungersi al lungo elenco di storie americane. È un film americano nel senso buono del termine: è un film di padri e figli, di litigi e rimpianti, di ricordi che affiorano, ecc. Nulla che non si sia ancora visto. Ed è per questo che The Judge fatica a ingranare: pur essendo un film “in regola” è ormai difficile appassionarsi a storie come questa. Non c’è nulla di particolarmente brutto (certo, sentimentalismi e retorica non mancano, ma non stonano nemmeno più di tanto), ma allo stesso tempo non c’è nulla di notevole, nulla che rimanga impresso a lungo. Gli attori sono bravi, come in tutto il cinema classico americano, i due Robert lasciano il segno (Duvall ha anche ottenuto una candidatura all’Oscar). In un epoca di crisi cinematografica talvolta si torna indietro, cercando di riproporre vecchie formule, questa volta non ha funzionato più di tanto, e probabilmente tra un paio di anni nessuno si ricorderà più di un film come questo, ma chissà, tra qualche anno forse riprenderlo in mano non sarà una cattiva idea. D’altra parte è il film più “corretto” e “schematico” che sia uscito nel 2014.
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il gabbiano
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domenica 19 aprile 2015
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gara di bravura tra i due robert.
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Sullo sfondo del courtroom drama, un'avvincente storia di un complicato rapporto padre-figlio. Buon film, seppur valorizzato molto di più dai suoi bravissimi interpreti che dalla sceneggiatura, colpevole di dilungarsi e perdersi in evitabili sottostorie come quella del personaggio di Robert Downey jr. con la sua vecchia fiamma del liceo. Su tutti prevale Robert Duvall, abilissimo nel rendere al meglio un personaggio difficile ed intricato con l'ars recitativa degna di un attore della sua esperienza e del suo spessore, al punto da mettere in ombra lo stesso Downey e Billy Bob Thornton, autori comunque di un'ottima performance. Buon prodotto.
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