domenico maria
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domenica 23 febbraio 2014
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hollywood e roma
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Negli speciali di Quo Vadis(1951),di Ben Hur(1959) e, con diverse angolazioni Cleopatra(1963), torna, nelle edizioni in DVD e Blu Ray con BONUS, un concetto guida. Gli americani, dopo la sofferta vittoria in guerra nel '45,consideravano se stessi,(già fin dalla Dichiarazione di Indipendenza del 1776), eredi dello spirito romano-repubblicano contro l'imperialismo . Il mondo romano li ha sempre attratti potentemente, fin dall'epoca del muto(il Ben Hur del 1923).A coloro che credevano che il peplum,quello di alto livello, fosse sepolto con Cleopatra, il successo planetario del "Gladiatore", ci racconta come è impossibile cambiare il dna di un popolo, di una nazione, di un modello culturale ultracontestato ma di diffusione planetaria.
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Negli speciali di Quo Vadis(1951),di Ben Hur(1959) e, con diverse angolazioni Cleopatra(1963), torna, nelle edizioni in DVD e Blu Ray con BONUS, un concetto guida. Gli americani, dopo la sofferta vittoria in guerra nel '45,consideravano se stessi,(già fin dalla Dichiarazione di Indipendenza del 1776), eredi dello spirito romano-repubblicano contro l'imperialismo . Il mondo romano li ha sempre attratti potentemente, fin dall'epoca del muto(il Ben Hur del 1923).A coloro che credevano che il peplum,quello di alto livello, fosse sepolto con Cleopatra, il successo planetario del "Gladiatore", ci racconta come è impossibile cambiare il dna di un popolo, di una nazione, di un modello culturale ultracontestato ma di diffusione planetaria. In sala c'erano una sessantina di persone. Per i primi 40' ho avuto la spiacevole sensazione di qualcosa che non decollava; la recitazione mi pareva appiccicaticcia e decisamente poco convincente(un doppiaggio mal assortito?).E mi tornavano in mente le immagini ora splendidamente restaurate di Quo Vadis e Ben Hur, con tanta luce, con tanto colore anche negli interni(merito del sole italiano di allora e delle superbe maestranze di Cinecittà nel '50 e '58?).Nel 61 si tentò di girare "Cleopatra" in Inghilterra, ma finì in un disastro, a discapito dei milioni di dollari...il clima...la luce, e tanti altri fattori. Si arriva a Roma, primavera '62, e tutto cambia; certo, sprechi folli e deliranti, capricci schizofrenici dei protagonisti; ma il DVD sta lì a ricordarci e mostrarci lo splendore delle ricostruzioni,dei costumi, e del sole italiano. E mi chiedo; perché questa antica Roma sempre cupa, ferrigna, sanguinaria e feroce? Perché anche negli interni questi colori cupi e scuri? Perché questa visione ossessiva a senso unico. In quel mondo, ad esempio nella Campania Felix di Pompei, non sorgeva quasi mai il sole? Cosa c'è di furbo, astuto, che porta soldi e incassi, a presentare tutto cupo, tetro e feroce? E ancora nei ricordi; la follia delirante di Peter Ustinov avvolto da drappi luminosi, multicolori, e da una corte scintillante di cromie, o le tante scene di Giuda e Messalla in Ben Hur, crudeli e feroci, ma sempre o quasi inondate di luce. Cosa c'è dietro? Ignoranza, distorsione deliberata, calcolo. Questo "nerume" lo avevo già notato nel "Gladiatore", ma a essere sincero, in dosi più sopportabili, come anche nelle serie di Roma della HBO, pure se girate, almeno la prima, a Cinecittà. Comunque, tutte queste considerazioni critiche comincano ad allontanarsi quando si arriva al combattimento nella arena di Pompei del protagonista e del grande Attico. Da quel momento il film prende quota; forse gli effetti speciali, forse una maggiore tensione, il montaggio più efficace, forse una recitazione più viva, insomma, da questo momento la pellicola diventa stimolante e, almeno a livello di "emozioni primarie", diciamo che ci siamo. Certamente la ricostruzione della catastrofe è dilatata "ad usum cinemam", probabilmente esagerata. Ma leggendo il resoconto di Plinio, e collegando immaginazione a realismo, dovette accadere davvero una mezza fine del mondo. L'autore venne preso per pazzo per 18 secoli. Oggi si chiamano "Eruzioni Pliniane"(Meglio tardi che mai; comunque tristissimo!). Pensiero finale. Uscendo dal cinema, in quegli anni '50, sentivi che quelle pellicole, a modo loro, educavano, illudevano di far star meglio. Questa? Una buona storia di amicizia virile, una d'amore, riuscita a metà. Forse.
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flyanto
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lunedì 24 febbraio 2014
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l'eruzione del vesuvio vista come una punizione da
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Film in cui si racconta della celebre eruzione del Vesuvio avvenuta a Pompei nell'anno 79 d.C. che distrusse interamente la città ed uccise quasi totalmente tutta la popolazione. In questo contesto si assiste ad alcune vicende che vedono come protagonisti dei gladiatori impegnati nei combattimenti all'interno dell' arena al fine di divertire il popolo romano libero, la sete di potere e la mancanza di scrupoli da parte di alcuni individui appartenenti alle alte classi politiche e la storia d'amore tra un affascinante gladiatore prigioniero di nome Milo e la bella figlia di un ricco possidente, di nome Cassia.
Il film di Paul W.S.
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Film in cui si racconta della celebre eruzione del Vesuvio avvenuta a Pompei nell'anno 79 d.C. che distrusse interamente la città ed uccise quasi totalmente tutta la popolazione. In questo contesto si assiste ad alcune vicende che vedono come protagonisti dei gladiatori impegnati nei combattimenti all'interno dell' arena al fine di divertire il popolo romano libero, la sete di potere e la mancanza di scrupoli da parte di alcuni individui appartenenti alle alte classi politiche e la storia d'amore tra un affascinante gladiatore prigioniero di nome Milo e la bella figlia di un ricco possidente, di nome Cassia.
Il film di Paul W.S. Anderson, pur essendo ambientato e pur presentando allo spettatore eventi risalenti alla storia dell'antica Roma, non vuole e non ha assolutamente la pretesa di essere una testimonianza storica affidabile, quanto un pretesto per raccontare soltanto una vicenda ideale in cui dominano principalmente le lotte, gli intrighi ed il sentimento dell'amore tra i due protagonisti proncipali. Pertanto non bisogna assolutamente ricercare la veridicità storica in esso bensì solo il puro e spettacolare divertissement. Considerata in quest'ottica, la pellicola funziona alla grande e, sebbene la prima parte risulti essere molto più simile ad uno sceneggiato in costume, la seconda, in cui è rappresentata appunto l'eruzione del Vesuvio, risulta assai più interessante, inquietante e di sicuro effetto. La resa in 3D dell'eruzione rende ancor meglio l'idea e, sebbene tutto ciò che è presentato agli occhi dello spettatore sia opera delle abili tecniche realizzate grazie all'aiuto del computer, in ogni caso l'effetto di meraviglia e di stravolgimento è quanto mai reso efficace al punto di rendere il film interessante.
Altro non vi è da aggiungere se non evidenziare l'avvenenza fisica e particolarmente proprompente dei vari protagonisti, dal gladiatore Milo (già ampiamente ammirato nella serie televisiva "Il Trono di Spade") interpretato da Kit Harington a quella di tutti gli altri gladiatori, sia di colore che non, e della bella patrizia, interpretata dalla delicata e signorile Emily Browning. Tutto al fine di rendere l'opera esteticamente perfetta e godibile per gli occhi.
Nel suo genere fantastico e di effetto, direi, ampiamente riuscito come, del resto, i precedenti del regista appartenenti alla saga di "Resident Evil", ma nulla di più.
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nonmiintendodifilm
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mercoledì 11 maggio 2016
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bruttino
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Già si poteva immaginare che non sarebbe stato un film storico, ma così diventa quasi surreale.
Partiamo con ordine: questo film non ha trama, non ha proprio senso. Il film scorre senza che lo spettatore stia veramente capendo la storia, si arriva in fondo con un susseguirsi di cliché brutti o di episodi contro ogni logica.
La storia d'amore si intuisce da subito, ma è davvero infondata, tra i due dopo due scene scatta il colpo di fulmine... da dove sarebbe partito il sentimento? Quando Milo sussurra al cavallo parole dolci oppure quando la porta a fare una passeggiata notturna (per scappare?) per poi prendersi 15 frustate?
Il protagonista, Milo (Kit Harington), è, come poi il resto dei personaggi, piatto, senza carattere, quello bello e bravo, ok.
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Già si poteva immaginare che non sarebbe stato un film storico, ma così diventa quasi surreale.
Partiamo con ordine: questo film non ha trama, non ha proprio senso. Il film scorre senza che lo spettatore stia veramente capendo la storia, si arriva in fondo con un susseguirsi di cliché brutti o di episodi contro ogni logica.
La storia d'amore si intuisce da subito, ma è davvero infondata, tra i due dopo due scene scatta il colpo di fulmine... da dove sarebbe partito il sentimento? Quando Milo sussurra al cavallo parole dolci oppure quando la porta a fare una passeggiata notturna (per scappare?) per poi prendersi 15 frustate?
Il protagonista, Milo (Kit Harington), è, come poi il resto dei personaggi, piatto, senza carattere, quello bello e bravo, ok... e poi?
Parliamo dell'antagonista: un vero cattivone (che non sembra Romano neanche per sbaglio), è un personaggio ridicolo, le battute sono veramente stupide, è odioso senza un perché, non ha un minimo di spessore!
Per il resto il film è composto da scene di battaglie, scene tranquillamente evitabili (come quando Cassia che viene scaraventata in una cantina), gente che corre, edifici che si sbriciolano e meteore infuocate che vengono sparate dal vulcano.
L'ultima parte dovrebbe avere un po' di pathos, ma non ce l'ha! Sta per succedere il finimondo ma troviamo i personaggi che perdono tempo, corrono a destra e a manca, si perdono in inutili dialoghi e alla fine muoiono.
125 minuti (Wikipedia) di un film che poteva essere tranquillamente di 90, lo guardi e non sai il perché.
Che dire, brutto.
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il critico
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domenica 23 febbraio 2014
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pompei
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L'ultimo film del regista Paul W.S Anderson,il quale non è proprio ben visto dalla critica e pubblico infatti è "famoso" per aver diretto la saga di Resident Evil (tranne il secondo e il terzo),viene forse anche finalmente un film sull'eruzione più famosa di tutti i tempi che ha portato alla distruzione della città di Pompei ma va detto che se da questo film si cerca una rappresentazione scientificamente accurata dell'evento bisogna guardare altrove.Comunque la trama è abbastanza semplice,un ragazzino vede un "senatore" romano sterminare la sua famiglia,lui in seguito diventa un ottimo gladiatore che viene portato (guarda caso) a Pompei dove si innamora della giovane Cassia ma rincontra anche il "diavolo".
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L'ultimo film del regista Paul W.S Anderson,il quale non è proprio ben visto dalla critica e pubblico infatti è "famoso" per aver diretto la saga di Resident Evil (tranne il secondo e il terzo),viene forse anche finalmente un film sull'eruzione più famosa di tutti i tempi che ha portato alla distruzione della città di Pompei ma va detto che se da questo film si cerca una rappresentazione scientificamente accurata dell'evento bisogna guardare altrove.Comunque la trama è abbastanza semplice,un ragazzino vede un "senatore" romano sterminare la sua famiglia,lui in seguito diventa un ottimo gladiatore che viene portato (guarda caso) a Pompei dove si innamora della giovane Cassia ma rincontra anche il "diavolo".Il film può sembrare (ma è) un Gladiatore con un vulcano in mezzo ma comunque la narrativa più o meno"funziona",anche se gli svolgimenti sono prevedibili e ci sono molti clichè del genere,come recitazione mi aspettavo peggio anche se Kiefer Sutherland (24) anche se probabilmente è stato il più bravo dell'intero cast forse è un po',come dire strano trovarlo nei panni di un Senatore romano ma chi se ne frega!!Le musiche sono anonime tranne qualcuna che suona copiata da qualche parte.Naturalmente per un disaster movie la parte migliore è quella dove inizia il "disastro",che come già detto non è andata per niente così ma vabbè,purtroppo proprio l'aspetto più importante in un film del genere,gli effetti visivi,sono appena sufficienti che ti fanno sembrare ovvio l'uso del green screen (in alcuni film neanche te ne accorgi ma qui....) cioè "Dante's Peak" del 1997 è visivamente migliore di questo film nonchè più vicino alla realtà.Quindi per vedere questo film bisogna chiudere il cervello e godersi lo spettacolo senza farsi troppe domande,allora "Pompei" si può rivelare leggero e divertente ma se vuoi qualcosa di più rimarrai deluso.
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angelo bottiroli - giornalista
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domenica 23 febbraio 2014
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un ottimo film
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Mi tocca essere nuovamente in disaccordo con alcuni critici cinematografici che hanno ignobilmente stroncato questo film del regista Paul William Scott Anderson autore delle serie cinematografica di Resident Evil e dell’ultima versione de “I tre moschettieri”.
Il regista che è sicuramente molto abile ad usare gli effetti speciali qui si sbizzarrisce rievocando la maxi eruzione del Vesuvio che nel 79 d.c. distrusse Pompei.
Chi ha visitato Pompei come il sottoscritto ed ha visto i corpi delle persone, si rende conto che effettivamente deve essere accaduto qualcosa di molto simile a ciò che vediamo nella versione cinematografica.
Il film trae spunto da un uomo e una donna che si stavano baciando e sono stati sommersi dalla lava.
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Mi tocca essere nuovamente in disaccordo con alcuni critici cinematografici che hanno ignobilmente stroncato questo film del regista Paul William Scott Anderson autore delle serie cinematografica di Resident Evil e dell’ultima versione de “I tre moschettieri”.
Il regista che è sicuramente molto abile ad usare gli effetti speciali qui si sbizzarrisce rievocando la maxi eruzione del Vesuvio che nel 79 d.c. distrusse Pompei.
Chi ha visitato Pompei come il sottoscritto ed ha visto i corpi delle persone, si rende conto che effettivamente deve essere accaduto qualcosa di molto simile a ciò che vediamo nella versione cinematografica.
Il film trae spunto da un uomo e una donna che si stavano baciando e sono stati sommersi dalla lava.
Una storia d’amore quella del regista abilmente inventata che “prende” lo spettatore, ma questa è soltanto una parte del film che ruota attorno quelle che erano le tradizione romane: i gladiatori, l’arena, i cavalli, la corruzione dei senatori, la potenza di Roma e la vita già di allora che ricorda spesso quella della società odierna.
Kit Harington al suo primo film come protagonista è credibile nel ruolo dello schiavo-gladiatore; nel cast troviamo attori che abbiamo già visto in altri film come la protagonista femminile Emily Browning (Sucker Punch), Carrie-Annie Moss (la Trinity di Matrix) e molti altri. Tutti recitano all’altezza.
Il film è molto appassionante con una trama senza un attimo di respiro, le scenografie sono ottime, ma di grande livello e molto maestosa è la colonna sonora.
Siamo di fronte indubbiamente ad un ottimo film, assolutamente da vedere.
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(di alfonso dangelo)
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gionni5
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giovedì 27 febbraio 2014
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positivo!!!
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Un film interessante, forse ha qualcosa in meno nella parte iniziale quando alcuni eventi sembrano ricordare un po la storia del Gladiatore,
ma dopo circa una ventina di minuti la sensazione svanisce.
Certo il voto sarebbe potuto essere più alto ma alcune forzature sembrano esasperare la storia, comunque nel complesso un bel film.
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juri84
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sabato 8 marzo 2014
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l'antico splendore di pompei prende vita
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Film meraviglioso, musiche epiche e straordinarie accompagnano la pellicola fin dalle prime scene, la ricostruzione dell'antico splendore di Pompei vale da sola il prezzo del biglietto, uno spettacolo visivo senza precedenti, sembra quasi di poter camminare nelle meravigliose strade della città ke faceva quasi invidia a Roma, un trionfo indimenticabile per gli amanti del genere. Per chi è stato a Pompei vedere questo film sarà un'esperienza fantastica, vedere con i propri occhi come appariva Via dell'Abbondanza, il Foro, le ricche botteghe ke animavano questa città immortale, le abitazioni patrizie ricostruite con enorme cura e fedeltà, davvero spettacolare. La sceneggiatura rende il film molto scorrevole, interessante, mai banale e per nulla noioso!Due ore di film vi scivoleranno addosso senza nemmeno ke ve ne accorgiate.
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Film meraviglioso, musiche epiche e straordinarie accompagnano la pellicola fin dalle prime scene, la ricostruzione dell'antico splendore di Pompei vale da sola il prezzo del biglietto, uno spettacolo visivo senza precedenti, sembra quasi di poter camminare nelle meravigliose strade della città ke faceva quasi invidia a Roma, un trionfo indimenticabile per gli amanti del genere. Per chi è stato a Pompei vedere questo film sarà un'esperienza fantastica, vedere con i propri occhi come appariva Via dell'Abbondanza, il Foro, le ricche botteghe ke animavano questa città immortale, le abitazioni patrizie ricostruite con enorme cura e fedeltà, davvero spettacolare. La sceneggiatura rende il film molto scorrevole, interessante, mai banale e per nulla noioso!Due ore di film vi scivoleranno addosso senza nemmeno ke ve ne accorgiate.Uno dei film più belli ke abbia mai visto.Molto meglio del Gladiatore(a mio parere).
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(di alfonso dangelo)
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(di wetman)
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vichingo della giustizia
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venerdì 21 febbraio 2014
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immersione nella storia..
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Un film che ti coinvolge dalla prima scena all'ultima,che ti permette di entrare nella storia del tempo,ti avvolge ed emoziona,nelle varie scene,spesso violente,ma suggestive.Può anche sembrare uno stile "gladiatore" ma diverso e bello.
[+] banale fino all'inverosimile
(di notturno)
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