Across the River

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Un film di Lorenzo Bianchini. Con Marco Marchese, Renzo Gariup, Lidia Zabrieszach Titolo originale Oltre il guado. Horror, durata 92 min. - Italia 2014. Acquista »
   
   
   
miguel mercoledì 19 novembre 2014
paura intima e profonda Valutazione 5 stelle su cinque
88%
No
12%

Un film magistrale diretto da Lorenzo Bianchini, che dopo gli ottimi "Custodes Bestiae" e "Occhi", con "Oltre il guado", realizza la sua opera più completa, capace di trasmettere paura, tensione, ansia in un modo profondamente personale e soggettivo. Proprio il termine soggettivo è il filo conduttore del film. Lo spettatore si immedesima nel personaggio di Marco Contrada, l'etologo che si avventura nelle montagne al confine tra il Friuli e la Slovenia per effettuare delle ricerche e degli studi naturalistici sul comportamento degli animali di quelle zone. Dopo essere riuscito a installare una webcam su di una volpe, per seguirne gli spostamenti da un pc, monitorando il tutto dal suo camper, scopre in un filmato notturno che l'animale si è avvicinato ad un inquietante paesaggio fatto di case abbandonate e da cui provengono sinistri rumori e grida raggelanti. [+]

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gianleo67 giovedì 20 novembre 2014
orrore e morte...alla postaja topolove Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Etologo scrupoloso e solitario si addentra con il suo camper nella zona collinare tra i boschi al confine tra Friuli e Slovenia, recuperando i dati delle postazioni di registrazione, sostituendo pile e schede di memoria e catturando una volpe cui applica un collare satellitare. Seguendo il canide lungo un tortuoso percorso fluviale , rimane intrappolato al di là del guado di un torrente appena ingrossatosi per la pioggia improvvisa ed è costretto a rifugiarsi in un villaggio abbandonato dove pure la volpe sembra aver trovato riparo e cibo. Ma il luogo, remoto e isolato, sembra abitato da misteriose e oscure presenze che iniziano a tormentarlo e terrorizzarlo.
Prodotto con pochissimi mezzi e molta buona volontà dal regista indipendente Lorenzo Bianchini (che scrive pure la sceneggiatura insieme alla sorella Michela) è una favola horror girata (in digitale) con lo stile del mockumentary (frequente soggettiva, camera mobilissima, combinazione tra storytelling classico e inserti documentali, oggettivazione del registro  narrativo,etc. [+]

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oldboy muzza sabato 16 aprile 2016
niente male davvero ... Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
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Ecco la prova che anche in Italia si riescono a fare film "americani". La storia, fondamentalmente, non è nulla di troppo originale: un uomo si trova immerso nella natura completamente da solo e tutto va bene fino a quando non iniziano ad accadere strane cose. Rumori, giochi di ombre, visuale notturna quando serve, atteggiamenti del protagonista che da lucidi si fanno deliranti, una spirale di paura che lo assale e si porta dietro lo spettatore. Questo piccolo film raggiunge esattamente l'obiettivo che si deve porre un horror che faccia ricorso alla tensione più che allo splatter, ovvero spaventa, inquieta e incuriosisce. E proprio sulla curiosità inciampa, nel senso che va bene stimolarla in chi guarda ma sarebbe opportuno appagarla. [+]

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savross85 giovedì 24 settembre 2015
lo sguardo dei boschi Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
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Lorenzo Bianchini è un regista che sicuramente meriterebbe maggiore spazio nel panorama cinematografico italiano. Questo across the river risulta un lavoro accurato, maturo, silenzioso, dalla foografia elegante e i silenzi mai fini a sè stessi. Il riferimento a la casa dalle finestre che ridono è evidente, ma Bianchini crea più una sorta di leggenda gotica rurale trasportata ai giorni nostri, in cui la natura dei boschi finisce per essere la vera protagonista del tutto. Il protagonista, Marco Contrada, è veramente bravo, ed il fatto che gli altri due coprotagonisti parlino sloveno, una lingua slava ma che finisce per essere sconosciuta allo spettatore italiano, finiscono per rendere ancora più inquietante la storia. [+]

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biso93 venerdì 5 maggio 2017
la forza delle idee Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
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Across the River, oltre il guado, e' un film del 2013 scritto e diretto da Luca Bianchini. New horror italiano! Across the River ha ricevuto numerosi premi nei festival a cui ha partecipato e oggi guardandolo ho scoperto il motivo. Parliamo di un film che manifesta tutta la sua amatorialita quanto la forza della sua messa in scena, dimostrando che la base di un buon film, starà sempre nella forza della sua idea, e della passione che ci si mette nel realizzarlo. Con non più di 5000 euro, e secondo me non esagero più di tanto, Bianchini realizza un film intelligente, potente, semplice e capace di emergere tra le tante monnezze che circolano nel genere horror.  Dialoghi ridotti all'osso, angoscia costante. [+]

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max steel lunedì 17 novembre 2014
con "oltre il guado" si riscatta l'horror nostrano Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

L’ etologo Marco Contrada (Marchese) lavora con passione e dedizione nei territori dei boschi del friulano a ridosso del confine sloveno, posizionando delle videocamere in punti strategici o fissandole direttamente su alcuni animali catturati in modo da poter osservare il loro comportamento a distanza.
Immerso in questa natura, si ritroverà a dover fare i conti con la sua integrità mentale (e fisica) quando le registrazioni lo condurranno a visitare un sinistro villaggio, luogo di un’antica leggenda, in cui rimarrà intrappolato a causa della forte pioggia che alza il livello del fiume e inonda l’unica via praticabile…In un periodo in cui il genere horror sembra quasi scomparso del tutto all’orizzonte del cinema italiano e in cui tutto sà di già visto. [+]

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lore64 mercoledì 17 giugno 2015
il meglio e il peggio Valutazione 3 stelle su cinque
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"Oltre il fiume" ha una bellissima fotografia, una sceneggiatura impeccabile (tanto più se si pensa che è stata realizzata con mezzi assolutamente artigianali) e anche buoni riferimenti simbolici. Si pensi ad es. al tema classico del fiume - il Lete, Caronte, il rogo dei capi vichinghi sul loro drakkar - come elemento divisivo fra regno dei vivi e dei morti. Il villaggio abbandonato è reso benissimo e risulta in immagini indimenticabili avvolte fra nebbia, gelo, solitudine e un senso di minaccia incombente.

Eccellente l'idea delle telecamere come medium tramite cui il protagonista coglie le avvisaglie di una presenza minacciosa. Molto valido il lavoro della cinepresa che segue da presso il protagonista negando allo spettatore la possibilità di vedere cosa c'è attorno e quindi moltiplicando il senso di minaccia. [+]

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kronos martedì 25 ottobre 2016
inquietante con parsimonia Valutazione 0 stelle su cinque
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No
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Lorenzo Bianchini ha avuto un ruolo importante, per certi versi fondativo, per la new wave italica horror (rigorosamente indipendente) degli ultimi lustri: ha mostrato che anche a zero budget si potevano realizzare thriller/horror di grande effetto. Inevitabilmente sacrificati nella confezione, ma comunque capaci di regalare grandi emozioni. A distanza di anni da quei singolari esordi, può darsi che Bianchini abbia sparato le cartucce migliori: pur funzionando discretamente, "Oltre il guado" non eguaglia in complessità narrativa e pathos emotivo i lavori precedenti, in particolare il notevole "Custodes Bestiae". Anche se l'impatto tecnico e visivo è migliorato, di livello ormai semi-professionale, manca qualcosa in termini di scrittura e quindi di coinvolgimento. [+]

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gufetta76 sabato 29 aprile 2017
il villaggio maledetto Valutazione 1 stelle su cinque
0%
No
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La storia è  lenta e noiosa. La regina non è  male ma non esistono dialoghi , è  molto noioso perché  non accade nulla, non c'è  molto senso logico e il finale è  sbrigativo. Tempo perso a guardarlo

[+] perche???? (di valentina allavevena)
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sam briacatu domenica 18 gennaio 2015
poteva essere molto meglio Valutazione 2 stelle su cinque
41%
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59%

nonostante il mio personale scetticismo verso il cinema italiano che esuli dalla commedia e sebbene la trama di questo non fosse poi così originale, alla fine l'ho visto e tutto sommato non è stato poi malaccio... voglio dire, non certo peggio della media degli horror in circolazione... tuttavia risulta "pesante" nel senso che per capirci qualcosa bisogna stare più attenti di quanto si confaccia al relax di un film a fine giornata... ed anche non distraendosi mai molti punti restano comunque in dubbio... il primo che mi sovviene è: perché il protagonista continua a ficcarsi in quella situazione per giorni finché non sparisce il camper? E soprattutto perché non usa il cellulare per chiedere aiuto? Questi e molti altri interrogativi troverebbero certamente risposte sensate, se solo durante [+]

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