Le meraviglie |
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Un film di Alice Rohrwacher.
Con Maria Alexandra Lungu, Sam Louwyck, Alba Rohrwacher, Sabine Timoteo, Agnese Graziani.
continua»
Drammatico,
durata 111 min.
- Italia 2014.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 22 maggio 2014.
MYMONETRO
Le meraviglie
valutazione media:
3,23
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La crescita inevitabile di un'adolescentedi FlyantoFeedback: 104180 | altri commenti e recensioni di Flyanto |
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lunedì 26 maggio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film in cui si racconta di una famiglia, composta dai due genitori e dalle quattro figlie, che vive in campagna occupandosi principalmente di allevare api e di produrre miele. Essa vive praticamente come se fosse isolata dal resto della civiltà e cioè con uno stile di vita assai distante dall'uso di qualsiasi moderna tecnologia o metodo regolato dalle normative vigenti proprie della società contemporanea. La maggior parte del lavoro sui campi e soprattutto quello dedito alla produzione del miele risiede nella figlia maggiore, ormai adolescente, Gelsomina la quale vive col padre un rapporto di amore/odio, ma sempre alla ricerca dell'approvazione e della lode paterna a cui, invece, manca profondamente la presenza di un figlio maschio. LA quieta esistenza che la famiglia stà vivendo verrà turbata dall' arrivo di una troupe televisiva, al fine di riprendere un programma di rilancio agricolo dell'area campestre umbra, un tempo abitata dalle popolazioni etrusche, e dall'arrivo di un ragazzino problematico, dato in affido alla suddetta famiglia, che subito si conquista le simpatie del capo famiglia enella cui estraneità si riconosce Gelsomina stessa. L'equilibrio in cui la famiglia vive ovviamente si spezza a contatto con queste novità consistenti che porteranno alla stessa famiglia un notevole cambiamento interiore e non solo.
Questa seconda opera di Alice Rohrwacher, giustamente premiata per la regia dalla giuria al Festival di Cannes, conferma il talento della giovane regista, già ampiamente apprezzata per il suo precedente "Corpo Celeste". Ancora una volta la Rohrwacher presenta e prende in esame la figura di un'adolescente che sta crescendo e che sta formando piano piano la propria personalità e che in questo percorso si sente fortemente a disagio ed ormai inadatta all'ambiente che la circonda. Mentre nel primo film la ragazzina, peraltro un poco più giovane della Gelsomina del secondo, si confrontava con un ambiente a lei estraneo, sconosciuto nonchè profondamente ipocrita, comprendente anche il chiuso ambiente della Chiesa stessa, in "Le Meraviglie" la protagonista sembra cominciare a prendere coscienza di sè e, dunque, in un certo qual modo a ribellarsi ad una tipologia di vita e di ambiente a cui era stata con le proprie sorelle finora abituata, dal suo contatto con due realtà per lei del tutto nuove, sconosciute, un pò misteriose e per lei ricche di fascino. Il tutto, in entrambe le opere viene analizzato dalla regista con profonda acutezza e sensibilità ed ancora una volta ella è riuscita a trovare e ad affidare la parte della protagonista ad una ragazzina adolescente, Maria Alexandra Lungu, che si è dimostrata quanto mai all'altezza del suo particolare e delicato ruolo grazie alla propria naturale espressività e drammaticità delle espressioni del volto. Anche le altre ragazzine di contorno, nella parte delle sorelle più piccole, sono da lodare per la loro spontaneità ed immediatezza. Monica Bellucci, nella parte della conduttrice televisiva in costume da divinità etrusca, come sempre, è da elogiare per la sua bellezza ma, al confronto delle piccole protagoniste dove scompare, purtroppo non per la sua performance che risulta abbastanza mediocre.
Non so quanto di autobiografico La Rohrwacher abbia immesso in questa pellicola e ciò vale anche poco conoscerlo, ma sicuramente qualche ricordo personale ha molto contribuito alla realizzazione di quest'opera.
Preferendo personalmente più "Corpo Celeste" in quanto più spontaneo e meno "costruito" su ricordi troppo personali, non posso comunque che riconoscere il pregio ed il valore di questo film che comunque consacra a a pieno titolo la sua regista tra le migliori della nuova generazione.
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