achab50
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mercoledì 3 febbraio 2016
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sorprendente!
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C'è da meravigliarsi altamente che un film come questo non abbia raticamente visto le sale di proiezione! In 88 minuti veniamo noi proiettati in un quartiere dregradato di una città americana, Philadelphia (dove esiste in realtà un quartiere del genere significativamente denominato "devil's pocket"); tutto si svolge in questa piccola area e la scelta dei colori grigio marrone verde contribuisce a creare quell'ambiente fumoso che è perfetto per rendere quantomeno credibili i personaggi. Giganteggia Philip Seymour Hoffman qui in una delle sue ultime apparizioni prima della scomparsa, ma tutto il film è densamente popolato di personaggi a tutto tondo, descritti abilmente con poche inquadrature o una sola battuta.
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C'è da meravigliarsi altamente che un film come questo non abbia raticamente visto le sale di proiezione! In 88 minuti veniamo noi proiettati in un quartiere dregradato di una città americana, Philadelphia (dove esiste in realtà un quartiere del genere significativamente denominato "devil's pocket"); tutto si svolge in questa piccola area e la scelta dei colori grigio marrone verde contribuisce a creare quell'ambiente fumoso che è perfetto per rendere quantomeno credibili i personaggi. Giganteggia Philip Seymour Hoffman qui in una delle sue ultime apparizioni prima della scomparsa, ma tutto il film è densamente popolato di personaggi a tutto tondo, descritti abilmente con poche inquadrature o una sola battuta. Qui non esiste la morale, almeno la morale di chi ha tutto da perdere, non esiste la parola data, tutti sono allo stesso tempo amici e nemici, affidabili e traditori.
Ci sono numerose scene memorabili che mi hanno richiamato a volte l'indimenticabile "le tre sepolture" di Tommy Lee Jones. in questo microcosmo tutto può succedere, non si pensa al futuro, si vive sul qui ed ora.
Un gioiello da vedere (ed ascoltare) con attenzione, e rivedere.
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borazio
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martedì 2 febbraio 2016
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così si muore a god's pocket
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Mickey vive con la moglie Jeannie ed il figliastro sbandato di nome Leon. Il ragazzo, che si imbottisce di pasticche e gira con un coltello, ha comportamenti violenti che si manifestano un giorno sul luogo di lavoro, dove minaccia con un rasoio un anziano collega di colore. Questi reagisce alle angherie colpendo mortalmente Leon; gli altri operai, testimoni dell'evento, decidono di dichiarare il falso, adducendo la morte del giovane ad un incidente con un gancio d'acciaio. La madre del deceduto però non crede a questa versione dei fatti e chiede al marito, che si barcamena in piccole truffe e furti insieme all'amico Arthur, di indagare sull'accaduto. La notizia fa gola anche ad un giornale locale, che decide di inviare l'anziano ed alcolizzato giornalista, Richard Shellburn, a investigare sul caso.
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Mickey vive con la moglie Jeannie ed il figliastro sbandato di nome Leon. Il ragazzo, che si imbottisce di pasticche e gira con un coltello, ha comportamenti violenti che si manifestano un giorno sul luogo di lavoro, dove minaccia con un rasoio un anziano collega di colore. Questi reagisce alle angherie colpendo mortalmente Leon; gli altri operai, testimoni dell'evento, decidono di dichiarare il falso, adducendo la morte del giovane ad un incidente con un gancio d'acciaio. La madre del deceduto però non crede a questa versione dei fatti e chiede al marito, che si barcamena in piccole truffe e furti insieme all'amico Arthur, di indagare sull'accaduto. La notizia fa gola anche ad un giornale locale, che decide di inviare l'anziano ed alcolizzato giornalista, Richard Shellburn, a investigare sul caso. Nel suo film John Slattery ritrae a tinte fosche la desolazione della società del malfamato sobborgo di Philadelphia. Tutto a God's Pocket pare trasudare squallore, in quel calderone di istinti primitivi, dove il sangue scorre facilmente, anche se la posta in gioco è quasi sempre bassa, commisurata alla dilagante miseria umana. Per contro c'è chi di fronte alla decadenza e all'aridità di costume prova aulicamente a scorgere un barlume di ragione, come nel caso del reporter Richard Shellburn, che nonostante tutto sente di appartenere a quella città. Commedia nera e dramma si fondono in un prodotto di buona fattura cinematografica, non riuscendo forse a cogliere a pieno tutti i potenziali sviluppi introspettivi del libro originale.
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