liuk!
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martedì 25 novembre 2014
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delusione
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Ho guardato questo film seguendo la sontuosa recensione di mymovies ma onestamente la pellicola é risultata scialba, senza alcuna risata e con veramente pochi sentimenti.
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no_data
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martedì 28 ottobre 2014
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deludente
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Non lo rivedrei. Non mi ha divertito, nè emozionato, nè altro.
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flyanto
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venerdì 29 agosto 2014
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quando reinventarsi diventa un successo
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Film in cui si racconta di uno chef, divorziato e padre di un bimbo, il quale in seguito ad un ennesimo ed acceso diverbio col padrone del ristorante presso cui lavora ed alla propria troppo irruenta reazione nei confronti di un critico che ha espresso un parere negativo sul suo modo di cucinare, viene licenziato essendo così costretto a cercarsi presto un'altra occupazione. Egli decide così, con l'aiuto anche di un suo ex collega, di iniziare l'attività di venditore di cibo cubano con un furgone in giro per le strade riscuotendo, grazie alla propria esperienza, alla propria abilità ed al proprio estro, un grosso successo e pertanto a ricostruirsi in maniera più soddisfacente e soprattutto più autonoma da qualsiasi tipo di ingerenza nella conduzione delle prelibatezze che prepara la propria esistenza con anche la riconquista della propria ex moglie.
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Film in cui si racconta di uno chef, divorziato e padre di un bimbo, il quale in seguito ad un ennesimo ed acceso diverbio col padrone del ristorante presso cui lavora ed alla propria troppo irruenta reazione nei confronti di un critico che ha espresso un parere negativo sul suo modo di cucinare, viene licenziato essendo così costretto a cercarsi presto un'altra occupazione. Egli decide così, con l'aiuto anche di un suo ex collega, di iniziare l'attività di venditore di cibo cubano con un furgone in giro per le strade riscuotendo, grazie alla propria esperienza, alla propria abilità ed al proprio estro, un grosso successo e pertanto a ricostruirsi in maniera più soddisfacente e soprattutto più autonoma da qualsiasi tipo di ingerenza nella conduzione delle prelibatezze che prepara la propria esistenza con anche la riconquista della propria ex moglie.
Questa commedia, interpretata e diretta dallo stesso Jon Favreau, si rivela molto piacevole da seguire: la trama è divertente, seppure molto semplice nel suo evolversi, ma sono i vari personaggi che la popolano che ne costituiscono realmente il suo punto di forza. A parte lo stesso Favreau che già dalla propria immagine fisica emana grande simpatia mista a tenerezza, vi è John Leguizamo nella parte dell'ex collega che duetta col protagonista in perfetta sintonia, poi Robert Downey Jr. nel ruolo stralunato e probabilmente cocainomane di un ex consorte della moglie, la stupenda Sofia Vergara dal sorriso e dal fisico disarmante e Scarlett Johansson in quello di una dolce cameriera, oltre a svariati altri in ruoli di secondo piano come il simpatico ragazzino che interpreta il bambino del protagonista. L'unico, invece, che riveste una parte, stranamente per lui, piuttosto arrogante e dunque poco d'incontro è Dustim Hoffman, come padrone del ristorante. I dialoghi, inoltre, sono ricchi di battute divertenti ed intelligenti e sempre misurate e pertanto il film è perfettamente consono allo scopo di puro e semplice scaccia pensieri, ma con alcuni spunti che inducono alla riflessione, che si è prefissato.
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tiburzio
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giovedì 28 agosto 2014
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mi dispiace ma....
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...non mi e' piaciuto per nulla. Ci sono rimasto male considerando che era partito bene. Senza farne una tesi, l'ho trovato un film dove l'assoluto protagonista non e' lo chef con la sua storia personale o comunque il mondo della cucina ma e'....twitter. Le istruzioni incastonate troppo spesso nel film su come utilizzarlo sono a dir poco imbarazzanti. E in mezzo a tanti cinguettii una storiella banale con qualche battuta da caserma. Poi pero' sono americani e quindi ottima fotografia e attori ma nulla di piu'. Rispetto chi recensisce di mestiere ma tutte queste genialita' non le vedo proprio....
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alex62
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martedì 26 agosto 2014
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deliziosa la 'comida' cubana viaggiante
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Jon Favreau: chi non se lo ricorda! Ma sì!, un caratterista fra i più apprezzati, tipico nei personaggi dove la stazza conta...ma chi se lo poteva immaginare che fosse anche un regista ormai dalla mano talmente sicura da poter dirigere e interpretare contemporaneamente un film delizioso. Nel vero senso del termine, visto che racconta la terza fase della carriera di un cuoco che era stato molto promettente, ma poi aveva finito per "sedersi" sui soliti piatti da ristorante sofisticato per figli di papà eternamente insoddisfatti. Sembrerebbe un lunghissimo ed estremamente efficace spot pubblicitario per tweeter, moderna diavoleria di cui il ragazzino deuteragonista, suo figlio (avuto niente meno che con l'ex-moglie Sofia Vergara, la strepitosa modella-attrice colombiana) è espertissimo.
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Jon Favreau: chi non se lo ricorda! Ma sì!, un caratterista fra i più apprezzati, tipico nei personaggi dove la stazza conta...ma chi se lo poteva immaginare che fosse anche un regista ormai dalla mano talmente sicura da poter dirigere e interpretare contemporaneamente un film delizioso. Nel vero senso del termine, visto che racconta la terza fase della carriera di un cuoco che era stato molto promettente, ma poi aveva finito per "sedersi" sui soliti piatti da ristorante sofisticato per figli di papà eternamente insoddisfatti. Sembrerebbe un lunghissimo ed estremamente efficace spot pubblicitario per tweeter, moderna diavoleria di cui il ragazzino deuteragonista, suo figlio (avuto niente meno che con l'ex-moglie Sofia Vergara, la strepitosa modella-attrice colombiana) è espertissimo.
La cucina nell'era di Internet: è tutta un'altra faccenda. Il film ricorda a tratti lo spiritoso "Spanglish", con Adam Sandler in stato di grazia e una meravigliosa Paz Vega, per non tacere della strepitosa prova d'attrice di Téa Leoni, grande interprete, purtroppo sfortunata, che non ha mai avuto l'occasione giusta per dimostrare l'indubitabile valore. Anche lì protagonista chef e taglia calibrata...Ma ciò che rende particolarmente appetitoso questo "Chef" è l'esperienza indimenticabile del viaggio culinario con il figlio, che consente al protagonista di riscattarsi come padre e come marito. Quel desiderio di trasmettere a suo figlio l'unico segreto che l'ha mantenuto a galla, mentre tutto intorno a lui naufragava, è il fulcro dell'essere padre. Il padre ha il dovere-diritto di lasciare, di passare qualcosa a suo figlio di unico e speciale che solo lui può dargli. Questo è il suo compito, che lo farà diventare uomo e che farà del proprio figlio un uomo.
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krant
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domenica 10 agosto 2014
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hell's kitchen? no grazie, qui si fa cucina.
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Un sogno di mezza estate. E' questo che Favreu regala al suo personaggio e al pubblico in sala nella sua ultima fatica "Chef - La ricetta perfetta".
Perfetta ma soprattutto azzeccata in ogni suo ingrediente: un cast notevole, nel quale troviamo fra gli altri Hoffman, Johansson e Downey Jr, ai quali è consegnata una parte minore ma mirata; un trama mai banale, scorrevole e solo raramente grottesca (la scena dell'amido di mais su tutte); un accompagnamento musicale piacevole e non invadente (finalmente il jazz cubano, nato con gli Irakere, trova un degno riconoscimento in una pellicola di spicco) che suona da contorno alla nostra portata principale: la fotografia, con la quale le nostre pupille sono deliziate da immagini e sensazioni volte ad esprimere l'amore e la passione nel fare cucina.
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Un sogno di mezza estate. E' questo che Favreu regala al suo personaggio e al pubblico in sala nella sua ultima fatica "Chef - La ricetta perfetta".
Perfetta ma soprattutto azzeccata in ogni suo ingrediente: un cast notevole, nel quale troviamo fra gli altri Hoffman, Johansson e Downey Jr, ai quali è consegnata una parte minore ma mirata; un trama mai banale, scorrevole e solo raramente grottesca (la scena dell'amido di mais su tutte); un accompagnamento musicale piacevole e non invadente (finalmente il jazz cubano, nato con gli Irakere, trova un degno riconoscimento in una pellicola di spicco) che suona da contorno alla nostra portata principale: la fotografia, con la quale le nostre pupille sono deliziate da immagini e sensazioni volte ad esprimere l'amore e la passione nel fare cucina. Il film riporta infatti l'attenzione su ciò che l'arte culinaria dovrebbe realmente rappresentare. Un'arte bistrattata negli ultimi anni da trasmissioni televisive nostrane ("Vuoi che muoro?") ma soprattutto provenienti da oltreoceano. Non è un caso che il critico gastronomico, reo di aver spezzato il cuore e rovinato la carriera al protagonista Carl Casper, si chiami Ramsey. Così come il palese riferimento alla trasmissione Hell's Kitchen vuole volutamente segnare uno spartiacque fra chi cucina per amore e passione, e chi lo fa per business, o per chi vede in ciò solo un mezzo e mai un fine. Il tutto è contestualizzato in un mondo in cui anche arte ed estro devono fare i conti con le nuove tecnologie. Inizialmente ostili al nostro protagonista, si riveleranno infine un ottimo strumento grazie al quale il talento e la dedizione saranno ripagate col successo.
Chef è una delle poche commedie che mi hanno realmente permesso di ridere, senza abusare del turpiloquio o di scene a carattere sessuale. Il merito è della semplicità che, tanto in cucina quanto nella realtà, risulterà essere il vero ingrediente segreto del nostro Chef.
Paolo Diamante (Krant)
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no_data
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domenica 3 agosto 2014
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appetitoso
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melvin ii
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venerdì 1 agosto 2014
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un road movie per chi ama la cucina
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Il biglietto d’acquistare per “Chef” è: 4)Ridotto
Chef - La ricetta perfetta è un film del 2014 scritto, diretto, prodotto ed interpretato da Jon Favreau con Sofía Vergara, John Leguizamo, Scarlett Johansson, Oliver Platt, Bobby Cannavale, Dustin Hoffman, Robert Downey Jr, Emjay Anthony.
La routine e la quotidianità portano, a volte,l’uomo della strada alla noia e depressione e spesso uccidono la creatività dell’artista. La libertà di creare e inventare rende vivo l’artista e rappresentano la sua anima. Cucinare per molti è una forma d’Arte oltre essere un piacere dei sensi.
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Il biglietto d’acquistare per “Chef” è: 4)Ridotto
Chef - La ricetta perfetta è un film del 2014 scritto, diretto, prodotto ed interpretato da Jon Favreau con Sofía Vergara, John Leguizamo, Scarlett Johansson, Oliver Platt, Bobby Cannavale, Dustin Hoffman, Robert Downey Jr, Emjay Anthony.
La routine e la quotidianità portano, a volte,l’uomo della strada alla noia e depressione e spesso uccidono la creatività dell’artista. La libertà di creare e inventare rende vivo l’artista e rappresentano la sua anima. Cucinare per molti è una forma d’Arte oltre essere un piacere dei sensi. Anche se per me la cucina potrebbe essere solo un luogo meramente di passaggio, per molti invece negli ultimi anni è diventata il centro di gravità permanente(canterebbe Battiato) al punto che i vari chef sono diventati delle vere star..Dopo la TV con i vari reality, ora anche il cinema insegue questa moda.
Così Jon Favreau, acclamato regista di Iron Man, ha deciso di dare libero sfogo ai piaceri dello stomaco con questo delizioso film.
Carl Casper(Favreau) è un brillante chef in un importante ristorante di Los Angeles di proprietà di del burbero e limitato Riva (Hoffman), ma si sente ormai frustato e annoiato nel cucinare le stesse cose.
La sua stessa personale non gira per il meglio, è divorziato dalla bella moglie Ines(Vergara) e ha difficoltà a relazionarsi con il figlio Percy(Anthony).
Tutto precipita quando un noto critico culinario (Platt) demolisce la cucina del protagonista con una recensione su un importante blog mandando su tutte le furie Casper. Inizia così prima un violento scambio verbale su Twitter tra lo chef e il critico e poi in uno spettacolare litigio nel ristorante di Riva, che diventa subito un video virale sul web.
Casper perde il lavoro ed è costretto a inventarsi qualcosa di nuovo. Spinto dalla solidale ex moglie e dal suo eccentrico ex maritoMarvin (Downey Jr), decide d’aprire un “truck food”(il mio amico Ciccio direbbe beddu carrozzone di panini). Nell’impresa viene aiutato dall’amico e collega Martin( Leguizamo) e soprattutto dal figlio Percy che si rivela un brillante responsabile della comunicazione.
Parte così l’ avventura, un riuscito mix tra un road movie e un omaggio alla cucina, dove si respirano gli odori e soprattutto la passione dell’autore nel cucinare. Il viaggio sarà anche l’opportunità avvicinare Casper al figlio e trovare un modo per riuscire a parlare e comprendersi.
Un film costruito in semplicità, forse un po’ retorico e buonista, ma che si fa vedere con gusto e simpatia.
La sceneggiatura, anche se non originale, è ben scritta e fluida nella struttura e regala buoni momenti di divertimento ed emozioni allo spettatore. I dialoghi sono freschi e ben costruiti.
La regia si conferma di talento ed esperienza nel passaggio dal blockbuster al film low cost, riuscendo a dare un buon ritmo al racconto nella prima parte, diminuendo d’intensità però nella seconda parte quando lo “chef” Favreau mette troppo miele e zucchero nella pentola così sfornando un finale troppo scontato e da favola a lieto fine.
Anche come attore Favreau si conferma all’altezza, riuscendo a dare “peso” al suo personaggio, risultando credibile. Degna di menzione è l’interpretazione del giovane Emjay Anthony. Nel ruolo del figlio Percy. Insieme con Favreau formano una bella e intensa coppia di padre e figlio.
Sono piacevoli e riusciti i cammei di Hoffman, Downey Jr e Scarlett Johansson dando un positivo contributo alla riuscita del film.
Dopo aver visto “Chef”, lo spettatore ha due certezze in più nella vita. La prima che se anche per hobby scrivi recensioni, pensaci bene e lungamente prima di scrivere perché comunque dall’altra parte
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