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emotiocon90
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domenica 21 settembre 2014
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ottimo horror
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Film e trama molto buoni!!!
molti colpi di scena e a parer mio un horror ben fatto !
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cibernella
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venerdì 19 settembre 2014
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indiana jones
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Il film viene "spacciato" x Genere Horror...ma fino a metà del secondo tempo è + d'Avventura (tipo IndianaJones)
La trama non è male e comunque il film cattura l'attenzione, quindi il mio giudizio non è negativo! Però, da appassionata di Horror...ieri io mi aspettavo di vedere un film Horror e così non è statao ..se non negli ultimi 20/30 minuti in cui tutto accade talvolta anche in modo eccessivamente sbrigativo e scontato!
Voto del fim comunque un 6/7
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cibernella
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venerdì 19 settembre 2014
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indiana jones
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Il film viene "spacciato" x Genere Horror...ma fino a metà del secondo tempo è + d'Avventura (tipo IndianaJones)
La trama non è male e comunque il film cattura l'attenzione, quindi il mio giudizio non è negativo! Però, da appassionata di Horror...ieri io mi aspettavo di vedere un film Horror e così non è statao ..se non negli ultimi 20/30 minuti in cui tutto accade talvolta anche in modo eccessivamente sbrigativo e scontato!
Voto del fim comunque un 6/7
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new flesh
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giovedì 18 settembre 2014
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nonostante tutto si regge in piedi benissimo
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Per parlare di questo film non si può non parlare del nostro amato amatoriale che ormai è stato consegnato alla storia del cinema come stile codificato e che in quanto tale ha delle potenzialità notevoli,delle regole e quindi dei rischi.Necropolis ci fa una specie di seminario su tutti e tre questi punti:a livello estetico il found footage è sfruttato splendidamente e,anzi,se il film fosse stato girato col "metodo tradizionale" molti di noi lo avrebbero rimpianto,perchè l'idea di girovagare nelle catacombe tra cunicoli,ombre,pozzi profondissimi,tunnel di ossa umane viene esaltata benissimo da tutte le possibilità che questo stile permette:punti di vista trasverali,l'orrore consegnato spesso con punti di vista decentrati grazie all'idea della telecamera sui caschi da minatore (ad esempio quando qualcuno si guarda attorno terrorizzato e uno spettro o un'ombra entrano fugaci nella visuale)che rende tutto più realistico e tridimansionale,immergendo lo spettatore completamente nella scena.
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Per parlare di questo film non si può non parlare del nostro amato amatoriale che ormai è stato consegnato alla storia del cinema come stile codificato e che in quanto tale ha delle potenzialità notevoli,delle regole e quindi dei rischi.Necropolis ci fa una specie di seminario su tutti e tre questi punti:a livello estetico il found footage è sfruttato splendidamente e,anzi,se il film fosse stato girato col "metodo tradizionale" molti di noi lo avrebbero rimpianto,perchè l'idea di girovagare nelle catacombe tra cunicoli,ombre,pozzi profondissimi,tunnel di ossa umane viene esaltata benissimo da tutte le possibilità che questo stile permette:punti di vista trasverali,l'orrore consegnato spesso con punti di vista decentrati grazie all'idea della telecamera sui caschi da minatore (ad esempio quando qualcuno si guarda attorno terrorizzato e uno spettro o un'ombra entrano fugaci nella visuale)che rende tutto più realistico e tridimansionale,immergendo lo spettatore completamente nella scena.Stesso discorso per le varie interferenze a causa di tuffi nell'acqua e crolli.veniamo agli intoppi:"found footage" vuol dire che i filmati vengono ritrovati,quindi l'uso arbitrario dei punti di vista che prediligono certe visuali più funzionali rispetto ad altre(ricordando molto i cambi di inquadrature tradizionali)forse dovrebbero essere giustificate in qualche modo(anche solo indicando all'inizio che i filmati ci vengono proposti da x o y).Ma facciamo che ci sta bene(anche perchè è una licenza che spesso ci ritroviamo davanti). Un'altra importante ingenuità è il fatto che ci giungono filamti ripresi da telecamere di gente morta e rimasta nelle catacombe,come siamo arrivati a vederli?Qualcuno ha recuperato i cadaveri e quindi le telecamere?facciamo che ci sta bene anche questo.Il finale ci mette però a dura prova:Di chi è il punto di vista? chi è che riprende?Troppo tardi per parlare di mescolare il F.F. con lo stile tradizionale.Però il finale è talmente una ciliegina sulle trovate creative e surreali,sull'idea di concretizzare i traumi e le paure dei protagonisti (che ci regala delle sequenze notevoli)sull'uso felice e creativo degli spazi,che ci facciamo piacere pure qualche strafalcione,non ultima la storia,che può essere pretestuosa quanto si vuole ma qui sfiora ainoi il ridicolo..Perchè è questa la forza di Necropolis: un equilibrio tra delle ingenuità a volte difficilmente perdonabili e una creatività genuina e trascinante che lo mantengono incredibilmente in piedi pure con una certa dignità.Mezza stella in più.
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veritasxxx
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mercoledì 17 settembre 2014
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le voyage dantesque
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Sarebbe interessante fare un conto di quanti film hanno come protagonista Parigi ed i suoi sotterranei, attraversati da lunghissimi corridoi e da catacombe ancora inesplorate che, secondo Scarlett, l'esperta studiosa di antichi misteri interpretata da Perdita Weeks, nascondono il nascondiglio che custodisce la pietra filosofale. Inutile andare in ulteriore dettaglio di una storia campata in aria che serve solo da pretesto per indurre l'audace e stranamente attraente ricercatrice e un gruppo di speleologi locali a scendere negli anfratti bui del sottosuolo parigino, calandosi in pozzi, traducendo antiche scritture, risolvendo enigmi e, come in una discesa all'inferno, precipitando in un abisso senza fine che riporterà i partecipanti all'escursione a scavare nel loro passato e pentirsi dei loro peccati per ritrovare l'uscita in un vero e propio viaggio catartico con connotazioni di Alighieriana memoria.
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Sarebbe interessante fare un conto di quanti film hanno come protagonista Parigi ed i suoi sotterranei, attraversati da lunghissimi corridoi e da catacombe ancora inesplorate che, secondo Scarlett, l'esperta studiosa di antichi misteri interpretata da Perdita Weeks, nascondono il nascondiglio che custodisce la pietra filosofale. Inutile andare in ulteriore dettaglio di una storia campata in aria che serve solo da pretesto per indurre l'audace e stranamente attraente ricercatrice e un gruppo di speleologi locali a scendere negli anfratti bui del sottosuolo parigino, calandosi in pozzi, traducendo antiche scritture, risolvendo enigmi e, come in una discesa all'inferno, precipitando in un abisso senza fine che riporterà i partecipanti all'escursione a scavare nel loro passato e pentirsi dei loro peccati per ritrovare l'uscita in un vero e propio viaggio catartico con connotazioni di Alighieriana memoria.
Saranno stati forse i vaghi ricordi della tragedia del pozzo artesiano di Vermicino o il fatto di essere leggermente claustrofobico, ma il film riesce nell'intento di trasmettere un senso di angoscia e di terrore mano a mano che, scendendo sempre più in profondità, l'uscita dalla città dei morti sembra un sogno impossibile. In un paio di occasioni mi sono ritrovato ad urlare e gesticolare con le braccia per difendermi dai mostri che spuntano come noccioline dagli oscuri corridoi del labirinto che tiene intrappolati i protagonisti e questo mi induce a pensare che il giovane regista John Erick Dowdle abbia fatto un discreto lavoro, pur avendo a disposizione un budget decisamente low cost.
Come più facilmente intuibile dal titolo inglese del film, "As Above, So Below", il film gioca sul paradosso degli specchi inversi e solo andando a fondo nelle profondità più cupe a Scarlett e pochi altri superstiti sarà possibile risalire verso la luce e ritrovare l'uscita, ma non prima di aver ripercorso da capo tutto il tragitto affrontando i demoni della propria coscienza.
Il film non è un capolavoro, ricorda vagamente Descent e probabilmente usciranno altri dieci film con un tema simile nei prossimi anni; ciò nonostante si può vedere e fa arrivare a destinazione i brividi che ci si aspetta di provare da un film del genere.
Belissimo il montaggio finale nei titoli di coda, con foto di cimiteri e altri luoghi maledetti al suono indie-rock di "Hypsoline" dei LaFemme.
"I signori si affrettino, il locale sta chiudendo. L'uscita é al piano di sotto."
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