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lunedì 21 luglio 2025
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aiuto!
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Perch?.. perch? tutti possono scrivere e recensire? Non ? giusto...lei fa del male all'arte.
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xerox
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venerdì 11 luglio 2025
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un film
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.... da premiare per il coraggio! Con che coraggio si può fare un film così??? Con che coraggio lo si può finanziare? Con che coraggio si possono scrivere le recensioni da cinofili che ho letto nei commenti?
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jetset
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lunedì 6 gennaio 2025
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vomitevole
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Di una lentezza esasperante, per tutto il film, perfino nelle ultime scene con la neve. Dialoghi zero, robaccia senza arte n? parte. Non si capisce nulla gia di suo, n? si ha una bench? minima accelerazione per tutto il film. Piattume totale dalla prima all'ultima scena. Senza trama, senza sviluppo, senza nulla che possa essere degno di essere considerato un film, ? emozionante come mettersi a guardare l'erba crescere. Se volete passarvi due ore di nervoso per ci? che non accade e di noia assoluta e sentirvi presi per i fondelli, ecco il film per voi.
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luciano sibio
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domenica 7 aprile 2024
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film che sorprende per la sua semplicità
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Un gran bel film che sorprende per la sua semplicità. L'impianto è chiaro sin dall'inizio. Trattasi di un alieno che cerca di acchiappare degli umani per poi distruggerli utilizzando come "esca" acchiapatutti il più archetipo dei legami che attirano e cioè la sessualità. La trovata del furgone nasce dal fatto che le reazioni delle persone che Scarlet adesca parlandogli dal finestrino sono reali. Le cineprese sono nascoste e le persone ignare di essere su un set ne vengono informate e daranno il consenso (non tutte) per essere rappresentate poi.Direi che dopo ciò si capisce la immensa bellezza seduttiva di un Scarlett che in pratica nel film fa sul serio e la volontà esplicita del regista di rappresentare l'umanità, quella vera, dalla strada e con molto amore personale e da cui si coglie la devastante profonda solitudine di essa drammaticamente sospinta in un caso dall'imperfezione fisica.
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Un gran bel film che sorprende per la sua semplicità. L'impianto è chiaro sin dall'inizio. Trattasi di un alieno che cerca di acchiappare degli umani per poi distruggerli utilizzando come "esca" acchiapatutti il più archetipo dei legami che attirano e cioè la sessualità. La trovata del furgone nasce dal fatto che le reazioni delle persone che Scarlet adesca parlandogli dal finestrino sono reali. Le cineprese sono nascoste e le persone ignare di essere su un set ne vengono informate e daranno il consenso (non tutte) per essere rappresentate poi.Direi che dopo ciò si capisce la immensa bellezza seduttiva di un Scarlett che in pratica nel film fa sul serio e la volontà esplicita del regista di rappresentare l'umanità, quella vera, dalla strada e con molto amore personale e da cui si coglie la devastante profonda solitudine di essa drammaticamente sospinta in un caso dall'imperfezione fisica.Ma nel contempo il pessimismo del regista prevalica e nel finale quell'umanità debole e sola è anche quella capace di una esterma violenza fisica che metterà fine alla mattanza.
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venerdì 8 marzo 2024
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ri-guardatelo
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Dispiace che pochi abbiano colto la bellezza di questo capolavoro. Consiglio una seconda visione aggiungendo come stimolo una notizia che forse sfuggì a molti : le reazioni delle persone che Scarlet richiama dal finestrino del furgone, sono reali. Le mdp sono nascoste e le persone ignare di essere su un set ne vengono informate e daranno il consenso (non tutte) solo dopo le riprese. Uno specchio della nostra società, della solitudine umana, della fredda indifferenza e poco oltre, della sua violenza.
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venerdì 8 marzo 2024
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ri-guardatelo
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Dispiace che pochi abbiano colto la bellezza di questo capolavoro. Consiglio una seconda visione aggiungendo come stimolo una notizia che forse sfuggì a molti : le reazioni delle persone che Scarlet richiama dal finestrino del furgone, sono reali. Le mdp sono nascoste e le persone ignare di essere su un set ne vengono informate e daranno il consenso (non tutte) solo dopo le riprese. Uno specchio della nostra società, della solitudine umana, della fredda indifferenza e poco oltre, della sua violenza.
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lizzy
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domenica 15 gennaio 2023
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io sono più aliena della protagonista!
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Onestamente non ho letto il libro di questo Faber (chi era costui?), ma non me ne dolgo più di tanto se il contenuto rispecchia, anche solo in parte, il film di cui stiamo discettando.
Ai tempi scrissi che ero andata a vedere Bambola e Il Macellaio solo per gustarmi le attrici (Marini e Parietti) nudissime e in qualche scena "hot", ma neanche quelle parti servirono a farmi apprezzare, anche un minimo, quelle due boiate incredibili.
Ecco: stessa cosa per la Johansson...manco una sua stupida nudità da un piccolo "rimborso psicologico" per attutire la perdita di termpo nel visionare questo insulso filmetto.
Fantascienza? Non sta da queste parti.
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Onestamente non ho letto il libro di questo Faber (chi era costui?), ma non me ne dolgo più di tanto se il contenuto rispecchia, anche solo in parte, il film di cui stiamo discettando.
Ai tempi scrissi che ero andata a vedere Bambola e Il Macellaio solo per gustarmi le attrici (Marini e Parietti) nudissime e in qualche scena "hot", ma neanche quelle parti servirono a farmi apprezzare, anche un minimo, quelle due boiate incredibili.
Ecco: stessa cosa per la Johansson...manco una sua stupida nudità da un piccolo "rimborso psicologico" per attutire la perdita di termpo nel visionare questo insulso filmetto.
Fantascienza? Non sta da queste parti.
Specismo? Ma vah???
Psicologia? Si, del caciocavallo.
Ma dai: un film senza capo nè coda che qualcuno pretenderebbe di accostare persino a "L'Uomo che cadde sulla Terra"! Anatema a loro!
Addirittura, leggo su wikipedia, che il film è stato osannato dalla criica. Ah, si, gente come quelli che valorizzano la "Cacca di artista" e cose del genere.
Persone che si eccitano di fronte una tela di un solo colore (vedendoci dentro chissà cosa) e saltellano elettrizzati davanti una padella arrugginita messa su un cubo di legno bianco.
Questo "Under the skin" di entusiasmante non ha proprio nulla, a partire dall'audio/colonna sonora (inascoltabile e fastidiosa) per finire alle situazioni.
Suvvia, ma chi crede ad una famigliola che va al mare in inverno, in Scozia poi, e finisce dentro l'acqua? E il turista ceco che si fa il bagno in muta?
Fesserie che non stanno nè in cielo nè in terra.
E in tutto questo, nel mezzo di tutto, la povera Scarlett che, al contrario di quel che leggo, offre una delle peggiori sue interpretazioni (anche "fisiche") di sempre.
Per il resto...meglio calare un velo pietoso.
Che è meglio.
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senzabandiera
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mercoledì 27 aprile 2022
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fantascienza diversa dal solito.
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Non il classico film di fantascienza, con i suoi pro e i suoi contro. Ci sono un pò di incoerenze da parte del regista nella narrazione. Brava la Scarlett Johansson nell'interpretazione dell'aliena. Il boscaiolo scozzese del finale è ancora più crudele degli alieni, mi vengono i brividi a pensare che molti esseri umani sono così come il boscaiolo.
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f.vassia 81
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venerdì 17 settembre 2021
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fantascienza inconsueta
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Vagamente ispirato a un romanzo di Michel Faber, un film di fantascienza lento e inconsueto, certamente non per tutti i gusti. Inutile negare che la sceneggiatura ( del regista e di Martin Campbell ) contenga ripetitività e tutta una serie di simbolismi non sempre chiari,ma è certamente funzionale alla volontà di realizzare un suggestivo album audiovisivo, con al centro i tanti piccoli o grandi (insolubili ?) enigmi dell'esistenza umana, primo fra tutti l'attrazione sessuale. Indubbiamente lo stile registico è la cosa che più può far discutere: surreale, straniante, a tratti quasi astratto, a volte pretenzioso o addirittura presuntuoso ( il modello è Kubrick!), ma certamente dotato di fascino e talento figurativo.
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Vagamente ispirato a un romanzo di Michel Faber, un film di fantascienza lento e inconsueto, certamente non per tutti i gusti. Inutile negare che la sceneggiatura ( del regista e di Martin Campbell ) contenga ripetitività e tutta una serie di simbolismi non sempre chiari,ma è certamente funzionale alla volontà di realizzare un suggestivo album audiovisivo, con al centro i tanti piccoli o grandi (insolubili ?) enigmi dell'esistenza umana, primo fra tutti l'attrazione sessuale. Indubbiamente lo stile registico è la cosa che più può far discutere: surreale, straniante, a tratti quasi astratto, a volte pretenzioso o addirittura presuntuoso ( il modello è Kubrick!), ma certamente dotato di fascino e talento figurativo. Una manna per i fan della sempre brava Scarlett, la cui strepitosa bellezza ha, qui più che mai, la capacità d'essere al tempo stesso molto fisica eppure metafisica.
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carloalberto
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domenica 28 marzo 2021
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l''alieno prossimo tuo
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Fantascienza introspettiva, visionaria ed immaginifica, ricca di significati simbolici, che vira nel drammatico esistenziale dell’altro, inteso qui come alieno prossimo tuo, incarnato nel cristo donna, venuto non per redimere l’umanità ma per sperimentarne la sofferenza della carne. Jonathan Glazer,pochi film all’attivo, tra cui Birth - Io sono Sean, si concentra sulla dinamica corporea del suo personaggio ripetendo ossessivamente gli stessi movimenti che si trasformano in passi di danza tra una mantide religiosa e la sua vittima e sull’assenza di colori che non siano il bianco ed il nero con lampi strazianti di rosso scatenati sensualmente dalle labbra della Johansson perfetta nella fredda indifferenza travestita da cordialità assassina, lo stesso sorriso che gli umani usano per trarsi in inganno.
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Fantascienza introspettiva, visionaria ed immaginifica, ricca di significati simbolici, che vira nel drammatico esistenziale dell’altro, inteso qui come alieno prossimo tuo, incarnato nel cristo donna, venuto non per redimere l’umanità ma per sperimentarne la sofferenza della carne. Jonathan Glazer,pochi film all’attivo, tra cui Birth - Io sono Sean, si concentra sulla dinamica corporea del suo personaggio ripetendo ossessivamente gli stessi movimenti che si trasformano in passi di danza tra una mantide religiosa e la sua vittima e sull’assenza di colori che non siano il bianco ed il nero con lampi strazianti di rosso scatenati sensualmente dalle labbra della Johansson perfetta nella fredda indifferenza travestita da cordialità assassina, lo stesso sorriso che gli umani usano per trarsi in inganno. Dopo qualche visione in soggettiva, attraverso lo sguardo dell’extraterrestre, di passanti, famigliole a passeggio, anziane signore intente a guardare distratte una vetrina e varia umanità impegnata in amenità senza senso, iniziamo a percepire le persone distanti, come fossero d’un altro mondo. Scopriremo con sorpresa che l’altro è in uno specchio che conferma la sua appartenenza alla specie, ma a quale il regista non lo dice, considerato archiviato l’umano come abominevole. Rimane lo spirito, aborrito dal positivismo novecentesco e forse in via di riscoperta, seppur timida, col secolo nuovo.
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