guido fawkes
|
giovedì 3 ottobre 2013
|
l'ho già fatto
|
|
|
|
Halle Berry é un'operatrice telefonica che, accompagnata dai postumi di un trauma personale, cerca di aiutare una ragazza rapita da uno psicopatico il cui obiettivo é l'omicidio. Messa così appare la trama di un classico thriller americano; é tutt'altro che questo. Il film si sviluppa con un ritmo forsennato, lasciando raramente il tempo di prendere fiato. Una trama scontata ma sceneggiata nel migliore dei modi raggiunge il suo epico finale scandagliando i moralismi e perbenismi che, forse troppo spesso, circondano il pensiero di chi guarda ma soprattutto di chi produce cinema.
[+]
Halle Berry é un'operatrice telefonica che, accompagnata dai postumi di un trauma personale, cerca di aiutare una ragazza rapita da uno psicopatico il cui obiettivo é l'omicidio. Messa così appare la trama di un classico thriller americano; é tutt'altro che questo. Il film si sviluppa con un ritmo forsennato, lasciando raramente il tempo di prendere fiato. Una trama scontata ma sceneggiata nel migliore dei modi raggiunge il suo epico finale scandagliando i moralismi e perbenismi che, forse troppo spesso, circondano il pensiero di chi guarda ma soprattutto di chi produce cinema.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a guido fawkes »
[ - ] lascia un commento a guido fawkes »
|
|
d'accordo? |
|
lucadrago
|
giovedì 24 luglio 2014
|
un giorno di ordinaria(?) follia
|
|
|
|
Brad anderson (la regia era prevista per Joel shumacher autore di "in linea con l'assassino") mi è sempre piaciuto, ha fatto pochi film, ma decisamente talentuosi. Questo The call (da non confondere con altri j-horror) è un progetto originale e coraggioso. Jordan (una brava e bellissima halle berry) è un operatrice del 911 (l'equivalente del nostro 113) il suo compito è classificare le chiamate di emergenza, cercando di rassicurare le persone in casi criminosi, e deviarle alla polizia, un lavoro duro (è presente una sala del silenzio per allievare lo stress dopo chiamate "critiche"), che un giorno la coivolge emotivamente durante una chiamata per effrazione e successivo rapimento-uccisione di una giovane che aveva in linea, non riuscendo per una disattenzione a salvarla.
[+]
Brad anderson (la regia era prevista per Joel shumacher autore di "in linea con l'assassino") mi è sempre piaciuto, ha fatto pochi film, ma decisamente talentuosi. Questo The call (da non confondere con altri j-horror) è un progetto originale e coraggioso. Jordan (una brava e bellissima halle berry) è un operatrice del 911 (l'equivalente del nostro 113) il suo compito è classificare le chiamate di emergenza, cercando di rassicurare le persone in casi criminosi, e deviarle alla polizia, un lavoro duro (è presente una sala del silenzio per allievare lo stress dopo chiamate "critiche"), che un giorno la coivolge emotivamente durante una chiamata per effrazione e successivo rapimento-uccisione di una giovane che aveva in linea, non riuscendo per una disattenzione a salvarla. Da quel momento si occupa di istruire i futuri componenti dell'alveare (così battezzato da tutti) del 911, ancora traumatizzata dall'esperienza. Sono passati sei mesi e mentre una studente fa una prova si ripresenta una chiamata da un'altra ragazza rapita e chiusa in un bagagliaio da un killer, e di fronte alla impotenza della tirocinante la nostra Jordan si rimette alla scrivania tentando e scoprendo tutto il possibile. Brad anderson è troppo in gamba per indagare a fondo nei sensi di colpa alla Heat-la sfida, e non ci prova lasciandoli emergere da soli. Già dai primi 10 minuti titoli di testa compresi ci sembra di essere in un delirio Hithcockiano, con la descrizione dell'alveare (che diciamocelo ci immaginiamo, in italia, come un ufficio con 3 telefoni e un block-notes) fatto di computer, localizzatori gps, coordinazione con la polizia nel tempo previsto all'arrivo, addirittura una lista con la descrizione del caso (rapimento, suicidio, bambino, strage ecc..) e un dettagliato programma di identificazione con tutta la descrizione delle persone coinvolte e una miriade di chiamate. La bella Jordan ritroverà una situazione simile a quella traumatizzante di 6 mesi prima, lo stesso killer (uno strepitoso Mike Eklund che fa il verso a norman bates reggendo il confronto seppur più agitato impulsivo, borderline del custode del motel) e per una metà del film ci si incentra sulle conversazioni tra la disperata vittima in un bagagliaio che fornisce indizi tramite un cellullare usa e getta, non rintracciabile dal gps. La comunicazione tra le due è adrenalinica, sempre col pericolo che il serial killer (che scopriamo apprezzare musica) possa scoprire qualcosa e lo farà. Qui inizia a calare il ritmo,perchè jordan dopo l'insuccesso della polizia, decide di trovare macchina-rifugio-ragazza e killer da sola. Inutile dire che ci riuscirà e regalerà anche un finale che scuoterà lo spettatore già appagato fuoriuscendo dal tipico clichè. Non c'è altro da scrivere, è tutto perfettamente costruito come un orologio svizzero con al posto del ticchettio una trovata geniale, i battiti cardiaci di sottofondo come "colonna sonora", per il resto, regia, scenografia, tensione, interpretazione (vi ricorderete di questo serial killer credetemi) sceneggiatura tutto di livello medio-alto. Un'ora e mezza che farà a tutte le bionde con una macchina in un posteggio sotteraneo venire voglia di cambiare tinta.... Assolutamente da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lucadrago »
[ - ] lascia un commento a lucadrago »
|
|
d'accordo? |
|
samanta
|
domenica 4 giugno 2017
|
un finale insolito
|
|
|
|
Ho visto recentemente in TV the Call. Il film del 2013 è ambientato nella centrale che riceve le chiamate di emergenza e che negli USA occorre chiamare con il numero 911 che corrisponde ai nostri 112, 113 e 118. Jordan Turner (Halle Berry) è una centralinista che lavora in questo servizio e che ha un incidente: una ragazza chiama il 911 perché ha sentito un intruso entrare in casa e risponde Jordan. La centralinista avverte subito la polizia e consiglia alla ragazza di nascondersi e le fa coraggio, l'intruso sta per andare via, ma la comunicazione salta, Jordan richiama e l'intruso che si rivela uno psicopatico, sente il trillo, rientra in casa e uccide la ragazza prima che arrivi la polizia.
[+]
Ho visto recentemente in TV the Call. Il film del 2013 è ambientato nella centrale che riceve le chiamate di emergenza e che negli USA occorre chiamare con il numero 911 che corrisponde ai nostri 112, 113 e 118. Jordan Turner (Halle Berry) è una centralinista che lavora in questo servizio e che ha un incidente: una ragazza chiama il 911 perché ha sentito un intruso entrare in casa e risponde Jordan. La centralinista avverte subito la polizia e consiglia alla ragazza di nascondersi e le fa coraggio, l'intruso sta per andare via, ma la comunicazione salta, Jordan richiama e l'intruso che si rivela uno psicopatico, sente il trillo, rientra in casa e uccide la ragazza prima che arrivi la polizia. Jordan vive con il senso di colpa anche se si è attenuta al protocollo. Sei mesi dopo si ripete la situazione in questo caso lo psicopatico rapisce un'altra ragazza che aveva avvertito il 911 e Jordan che ha risposto alla chiamata capisce che il rapinatore è la stessa persona. La polizia gli dà la caccia, e l'assassino riesce a sfuggire e addirittura uccide due persone nella fuga (un benzinaio e un malcapitato automobilista a cui ruba l'auto e che rinchiude nel porta bagagli con la ragazza). Jordan decide di aiutare la polizia e sulla base di un'intuizione scopre il nascondiglio dove si è rifugiato l'assassino con la ragazza. Tralascio il colpo di scena finale che si rivela una sorpresa assai coinvolgente. Il film si rivela un buon thriller, la regia è di Brad Jameson che è un regista poliedrico che partito da film horror e thriller ha poi realizzato commedie delicate anche se poi è ritornato alla regia di spettacoli di suspence, e dirige con mano sicura il film che non ha incertezze nella tensione nel corso del suo svolgimento e con delle scene di azione di buon livello. Ottima l'interpretazione di Halle Berry (la sua nomination al premio Razzie appare uno scherzo) che come al solito mostra una notevole bravura nell'interpretare la centralinista, buona anche la recitazione degli altri attori in particolare di Abigail Breslin (la ragazza rapita) che ha pur essendo giovane (è nata nel 1996) ha già ricevuto una nomination agli Oscar. Per concludere un film teso, avvincente che si vede con interesse.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a samanta »
[ - ] lascia un commento a samanta »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
giovedì 29 giugno 2017
|
il killer dietro la cornetta
|
|
|
|
All'interno di un centralino del 911, definito "l'alveare", tanti api operaie lavorano giornalmente nel primo soccorso dei cittadini che per ogni problema si rivolgono al 911,Jordan Turner è una di queste centraliniste che un giorno nel tentativo di dare aiuto ad una giovane ragazza incappa in un piccolo errore di valutazione o di distrazione, procurandone (a suo dire) la morte. Turner non si dà pace e si colpevolizza a tal punto che abbandona la postazione diventando insegnante per i nuovi centralinisti. Sei mesi dopo una telefonata riapre quella vicenda, Turner capisce infatti che dietro la cornetta c'è lo stesso uomo che 6 mesi prima uccise una povera ragazza e che adesso ha fra le mani una nuova vittima.
[+]
All'interno di un centralino del 911, definito "l'alveare", tanti api operaie lavorano giornalmente nel primo soccorso dei cittadini che per ogni problema si rivolgono al 911,Jordan Turner è una di queste centraliniste che un giorno nel tentativo di dare aiuto ad una giovane ragazza incappa in un piccolo errore di valutazione o di distrazione, procurandone (a suo dire) la morte. Turner non si dà pace e si colpevolizza a tal punto che abbandona la postazione diventando insegnante per i nuovi centralinisti. Sei mesi dopo una telefonata riapre quella vicenda, Turner capisce infatti che dietro la cornetta c'è lo stesso uomo che 6 mesi prima uccise una povera ragazza e che adesso ha fra le mani una nuova vittima. Thriller incalzante capace di mantenere la suspance sino alla fine con un finale alternativo rispetto ai classici thriller del genere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
stefano bruzzone
|
mercoledì 16 aprile 2014
|
già visto
|
|
|
|
ecco il milionesimo film con il titolo the call. questa volta il pubblicco è costretto a seguire le peripezie telefoniche di una operatrice del 911 che cerca di salvare una ragazzina in balia del solito psicopatico nella solita los angeles che tortura le sue vittime nel solito scantinato sotterraneo. sceneggiatura risicata al minimo sindacale per un film noioso egià visto troppe volte. raggiunge la sufficenza risicatissima solo per il finale originale e a sorpresa.
Voto: 6
|
|
[+] lascia un commento a stefano bruzzone »
[ - ] lascia un commento a stefano bruzzone »
|
|
d'accordo? |
|
|