dandy
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mercoledì 23 settembre 2015
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molto più del solito cinema queer.
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Saggio impressionante sull'amore occasionale,la conoscenza con l'estraneo e la contraddizione del desiderio(non importa se omosessuale).Il sesso è mostrato senza eufemismi:gli attori(perfetti)sono spesso nudi e non mancano dettagli hard(una masturbazione con eiaculazione,una fellatio)ma il regista filma il tutto con lievissima semplicità e naturalezza diretta al pari delle scene normali.Pertanto,qualsiasi polemica di scandalo o compiacimento è fuori luogo.Se nella prima parte sembra di assistere a una love story gay,nella seconda la svolta thriller avviene nel modo più inaspettato e secco(sebbene si sappia fin da subito chi è l'assassino).Per chiudersi con una dissolvenza in nero su un finale aperto e inquietante,dove il protagonista sembra aver accettato passivamente il proprio tragico destino.
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Saggio impressionante sull'amore occasionale,la conoscenza con l'estraneo e la contraddizione del desiderio(non importa se omosessuale).Il sesso è mostrato senza eufemismi:gli attori(perfetti)sono spesso nudi e non mancano dettagli hard(una masturbazione con eiaculazione,una fellatio)ma il regista filma il tutto con lievissima semplicità e naturalezza diretta al pari delle scene normali.Pertanto,qualsiasi polemica di scandalo o compiacimento è fuori luogo.Se nella prima parte sembra di assistere a una love story gay,nella seconda la svolta thriller avviene nel modo più inaspettato e secco(sebbene si sappia fin da subito chi è l'assassino).Per chiudersi con una dissolvenza in nero su un finale aperto e inquietante,dove il protagonista sembra aver accettato passivamente il proprio tragico destino.Congeniale la bellezza del lago nella forseta(dove si svolge tutta la vicenda e le giornate che passano vengono scandite dall'arrivo delle auto);nessuna musica se non suoni naturali.Divertente il personaggio dell'obeso che si masturba guardando gli altri.Il regista è l'uomo che si spoglia sulla riva del lago.Insomma un film che,visto il tema trattato e le immagini,non può piacere a tutti.Ma per chi non soffre di omofobia cinematografica è decisamente raccomandato.Miracolo:è arrivato anche da noi,in versione integrale e sottotitolato per giunta!Fosse sempre così coi film degni di rispetto....
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angelo umana
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venerdì 8 agosto 2014
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un mondo sconosciuto
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Nel film ci sono tre omicidi ma non è del genere poliziesco, sappiamo tutto, vediamo tutto e non della ricerca del colpevole si tratta. Si tratta dell’omosessualità maschile e il regista è apertissimo sul tema, la mostra diffusamente e con le dinamiche dei rapporti interpersonali, molto semplici in fondo, la ricerca del sesso. I sentimenti paiono non entrarci troppo, salvo la pretestuosa gelosia che si vede in un caso. Il set è un luogo di appuntamenti, una spiaggetta sassosa in riva a un lago, il bosco circostante e il parcheggio dove i frequentatori fermano le auto, ne scendono e cercano in spiaggia con chi accoppiarsi, gli sguardi di ognuno sono volti a cercarne un altro che dia segno d’intesa: tutto molto semplice e diretto, scarse implicazioni sentimentali, si “rimorchia”.
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Nel film ci sono tre omicidi ma non è del genere poliziesco, sappiamo tutto, vediamo tutto e non della ricerca del colpevole si tratta. Si tratta dell’omosessualità maschile e il regista è apertissimo sul tema, la mostra diffusamente e con le dinamiche dei rapporti interpersonali, molto semplici in fondo, la ricerca del sesso. I sentimenti paiono non entrarci troppo, salvo la pretestuosa gelosia che si vede in un caso. Il set è un luogo di appuntamenti, una spiaggetta sassosa in riva a un lago, il bosco circostante e il parcheggio dove i frequentatori fermano le auto, ne scendono e cercano in spiaggia con chi accoppiarsi, gli sguardi di ognuno sono volti a cercarne un altro che dia segno d’intesa: tutto molto semplice e diretto, scarse implicazioni sentimentali, si “rimorchia”. Il film fa pensare in effetti alla differenza degli approcci tra uomo e donna e quelli tra persone dello stesso sesso: nei primi si cerca spesso, almeno all’inizio, un’intesa cerebrale, il corteggiamento, l’espressione e il racconto di sé, nei secondi sembra tutto finalizzato alla ricerca immediata del piacere. Il bosco è lì per questo.
L’unico sentimento vero è quello di uno dei tre maggiori protagonisti, Henri, circa 50enne, se ne stà appartato ed è preda di una profonda solitudine (“Sono solo perché nessuno mi parla”), non cerca rapporti omosessuali quanto piuttosto un’amicizia perché il tempo sembra non passargli, non ha nemmeno un lavoro. A lui si avvicina Franck, un nuovo frequentatore del lago, circa 30enne, l’unica amicizia vera. Questo però è attratto fisicamente da Michel, affascinante e atletico, misterioso (è lui “l’inconnu du lac”), a cui piace starsene – fuori da quel contesto – per i fatti suoi, non andare a dormire da Franck. “Star soli per il piacere di rivedersi”, dice. Potrebbe dirsi l’attrazione di Franck per il male, perché ha visto il male di cui Michel è capace.
Le riprese sono accompagnate dallo stormire degli alberi e dal rumore lieve dell’acqua, si soffermano sui magnifici disegni dell’acqua increspata e il vento a volte sembra minacciare una tempesta che si addensa negli animi. La fotografia è molto apprezzabile e le recitazioni molto ben condotte, da costruire rapporti discreti e un ambiente non troppo sboccato. Il regista mostra un coraggio non comune nel parlare così diffusamente dell’omosessualità maschile, con dovizia d’immagini anche troppo dirette, che possono risultare non graditissime se non si hanno quei gusti.
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(di angelo umana)
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gianleo67
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domenica 29 giugno 2014
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le torbide ambiguità di un thriller lacustre
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Franck, fruttivendolo disoccupato, frequenta d'estate i dintorni di un lago circondato da una fitta boscaglia e luogo di ritrovo per una nutrita comunità gay dedita al nuoto ed agli incontri occasionali. Qui fa la conoscenza tanto del solitario e taciturno Henri, spaccalegna bisessuale con una relazione etero da poco interrotta (naufragata), quanto dell'aitante e tenebroso Michel, già legato ad un altro ragazzo. Amico di Henri ma attratto da Michel, Franck inizia con quest'ultimo una relazione passionale e travolgente. Quando però l'ex compagno di Michel viene trovato annegato i sospetti della polizia si indirizzano subito verso quest'ultimo di cui tanto Henri che Franck iniziano a diffidare.
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Franck, fruttivendolo disoccupato, frequenta d'estate i dintorni di un lago circondato da una fitta boscaglia e luogo di ritrovo per una nutrita comunità gay dedita al nuoto ed agli incontri occasionali. Qui fa la conoscenza tanto del solitario e taciturno Henri, spaccalegna bisessuale con una relazione etero da poco interrotta (naufragata), quanto dell'aitante e tenebroso Michel, già legato ad un altro ragazzo. Amico di Henri ma attratto da Michel, Franck inizia con quest'ultimo una relazione passionale e travolgente. Quando però l'ex compagno di Michel viene trovato annegato i sospetti della polizia si indirizzano subito verso quest'ultimo di cui tanto Henri che Franck iniziano a diffidare. Finale tragico.
Giocato sull'occhio indiscreto di una camera prevalentemente fissa che scruta con letargica indolenza il microcosmo di squallore e di passioni che agitano i frequentatori di un ritrovo per 'cuori solitari' in cerca di tenere effusioni virili, l'incursione di Guiraudie in un dramma dei sentimenti virato verso le torbide acque del thriller lacustre sceglie con studiata sensibilità gli elementi di una scenografia naturalistica (il bosco, il lago, le fratte) quale muti testimoni di una deriva umana in cui i codici di comportamento riflettono specularmente quelli di un mondo esterno in cui passioni e fragilità sono non meno ferali e letali ed in cui, sotto una superfice di apparenti quiescenze, si nascondono le insidie di una impenetrabile insondabilità emotiva. Le ragioni striscianti di una latente ostilità, sembrano guizzare come i fantomatici pesci-gatto del lago, dall'apparente monotonia di una consuetudine vacanziera per soli uomini,laddove l'occasionale consolidarsi delle passioni e delle relazioni stabilisce i confini di libertà individuali che possono facilmente essere violate (chi si masturba dietro le fratte?) e dove l'elemento del crimine scaturisca dall'insofferenza di una personalità narcisistica ed egocentrica assillata dalla smania di possesso di una scomoda passionalità (un ragazzo troppo geloso?). Giraudie costruisce quindi un meccanismo in cui alla virulenta ferinità di copulazioni maschili fa da contraltare l'apparente indolenza di una placida trama di relazioni umane da cui far emergere il sospetto di ciò che si nasconde sotto la sua superficie, senza per questo mostrarlo apertamente se non nel precipitare, fulmineo e sanguinario, di un finale in cui paura e desiderio, follia e lucidità, attrazione e repulsione diventino la chiave di un agire casuale e contraddittorio ed emerga, nel chiaroscuro di un crepuscolo della ragione, la flebile sagoma di un amante smarrito di fronte alla propria impotenza. Al di là della presunta provocatorietà delle scene di sesso (esplicite oltre un obsoleto concetto di pornografia e per questo puramente naturalistiche) perfettamente funzionali all'ambientazione, è nel funzionamento del meccanismo della suspence che si gioca la riuscita di questo film. Queer Palm e Premio per la regia Un Certain Regard a Alain Guiraudie al Festival di Cannes 2013.
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luanaa
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domenica 25 maggio 2014
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una trama? assurda.. spoiler
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Diciamo che l'unico merito del film è quello di creare una certa suspense..ma già i primi segnali che qualcosa non funzioni in tal senso è l'accettazione acritica di un amante che si sa assassino...seppure un minimo d'ansia sembra scorrere nelle vene del ragazzo travolto dalla passione.Ma quando il suo pacifico ed affezionato amico Henry praticamente invita il killer ad ammazzarlo e questo accetta l'invito "tranquillamente"...quando poi sempre molto indisturbatamente accoltella il detective (il quale indaga solo: già si vuole forse parlare di una solitudine che giustifica qualsiasi assurdità logica..ahah grande tema!!)ed il protagonista è testimone di tutti e tre i delitti..Beh..a questo punto mi pare "logico".
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Diciamo che l'unico merito del film è quello di creare una certa suspense..ma già i primi segnali che qualcosa non funzioni in tal senso è l'accettazione acritica di un amante che si sa assassino...seppure un minimo d'ansia sembra scorrere nelle vene del ragazzo travolto dalla passione.Ma quando il suo pacifico ed affezionato amico Henry praticamente invita il killer ad ammazzarlo e questo accetta l'invito "tranquillamente"...quando poi sempre molto indisturbatamente accoltella il detective (il quale indaga solo: già si vuole forse parlare di una solitudine che giustifica qualsiasi assurdità logica..ahah grande tema!!)ed il protagonista è testimone di tutti e tre i delitti..Beh..a questo punto mi pare "logico"..che il regista lasci il finale in sospeso. Non poteva far dire a Frank il protagonista: "Mah sì non importa..se mi prometti (ancora!!) "di uscire dalla mia solitudine" accetto questo e ben altro!!" Umoristico come ha detto qualcuno il "masturbatore seriale". Per finire:
MA PER FAVORE!!!!!
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robert1948
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venerdì 23 maggio 2014
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porno per gay bis
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Per l'illuminato "recensore" . Un film che reiterate volte si sofferma in primi piani
di blow-jobs ed inchiappettate tra uomini, in quale genere va catalogato ?
Senza voler mancare di rispetto al mondo omosessuale , io non ne sentivo il bisogno.
Ed il "recensore" ?
Roberto
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robert1948
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giovedì 27 marzo 2014
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semplicemente un porno
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.......... e aggiungo al titolo , per gay.
Definirlo un poliziesco mi sa tanto di depistaggio.
Roberto
[+] risibile
(di il recensore)
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johnford
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mercoledì 5 febbraio 2014
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un film che ti violenta l'anima
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VIRGILIO-HENRY E' LA GUIDA DI DANTE-FRANCK IN UN DEVASTANTE VIAGGIO IN UN GIRONE INFERNALE ANGOSCIANTE POPOLATO DA ANIME PERSE E DANNATE. FRA LE PIU' INQUIETANTI MAI VISTE LE RIPRESE CON INQUADRATURA FISSA DEL VIA VAI DI AUTOMOBILI NEL PARCHEGGIO DELLA SPIAGGIA, VERA ANTICAMERA DEGLI INFERI, CHE PRELUDONO O SEGUONO EVENTI TERRIBILI ED INELUTTABILI.
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johnford
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mercoledì 5 febbraio 2014
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un film che ti violenta l'anima
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VIRGILIO-HENRY E' LA GUIDA DI DANTE-FRANCK IN UN DEVASTANTE VIAGGIO IN UN GIRONE INFERNALE ANGOSCIANTE POPOLATO DA ANIME PERSE E DANNATE. FRA LE PIU' INQUIETANTI MAI VISTE LE RIPRESE CON INQUADRATURA FISSA DEL VIA VAI DI AUTOMOBILI NEL PARCHEGGIO DELLA SPIAGGIA, VERA ANTICAMERA DEGLI INFERI, CHE PRELUDONO O SEGUONO EVENTI TERRIBILI ED INELUTTABILI.
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paride86
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giovedì 16 gennaio 2014
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mediocre
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"Lo sconosciuto del lago" è un mediocre noir ambientato in un luogo d'incontri gay clandestini. Frank assiste ad un omicidio ma, nonostante questo, cerca di sedurre l'assassino senza curarsi delle tragiche conseguenze cui porterà il non denunciare l'omicida alle autorità. Il suo gesto è davvero inspiegabile e appiattisce il film fino a togliere suspense a pathos.
Ci sono alcune scene forti, ma a mio parere non gratuite: servono a dare un'idea precisa del tipo d'ambiente frequentato dai personaggi.
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"Lo sconosciuto del lago" è un mediocre noir ambientato in un luogo d'incontri gay clandestini. Frank assiste ad un omicidio ma, nonostante questo, cerca di sedurre l'assassino senza curarsi delle tragiche conseguenze cui porterà il non denunciare l'omicida alle autorità. Il suo gesto è davvero inspiegabile e appiattisce il film fino a togliere suspense a pathos.
Ci sono alcune scene forti, ma a mio parere non gratuite: servono a dare un'idea precisa del tipo d'ambiente frequentato dai personaggi.
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not ears
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martedì 29 ottobre 2013
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zero
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Una pessima e furbetta zozzeria, se fosse un porno almeno sarebbe qualcosa.
Questo è zero sotto qualsiasi punto di vista. Non so che film abbia visto o creduto di vedere la critica francese.
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