Captain Phillips - Attacco in mare aperto |
||||||||||||||
Un film di Paul Greengrass.
Con Tom Hanks, Barkhad Abdi, Barkhad Abdirahman, Faysal Ahmed, Mahat M. Ali.
continua»
Titolo originale Captain Phillips.
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 134 min.
- USA 2013.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 31 ottobre 2013.
MYMONETRO
Captain Phillips - Attacco in mare aperto ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Alta tensione
di Ilaria PasquaFeedback: 3637 | altri commenti e recensioni di Ilaria Pasqua |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 2 marzo 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nel 2009 il capitano Richard Phillips lascia la sua famiglia per guidare una nave container degli Stati Uniti. Ma mentre sono in viaggio vengono attaccati da quattro pirati somali che riescono a salire a bordo. Il piano non andrà però come ci si aspetta, grazie al sangue freddo di tutto l'equilpaggio, e i quattro saranno costretti a fuggire portando con loro il capitano, in cerca di un riscatto.
Tratto da una storia vera, questo film funziona molto bene, nonostante alcuni momenti in cui la narrazione rallenta, il ritmo resta serrato e la tensione alta per tutto lo svolgimento delle vicende. Quello che doveva essere una semplice imboscata, si trasforma in qualcosa di molto più complicato. Phillips dovrà ricorrere all'astuzia per poter riuscire a tornare a casa, ma sembra anche sapere bene che corde toccare.
Ciò che ho molto apprezzato di Captain Phillips è il testa a testa tra i due capitani, il capitan Phillips, un intenso ma minimalista Tom Hanks, ribattezzato dai somali "irish", e il somalo Muse, interpretato invece da Barkhad Abdi. Il rapporto che si instaura è fatto di opposti e trovo che regga in piedi il film e gli dia quello spessore che si spera sempre di vedere. Un crescendo che attraversa la rabbia, il controllo, la paura e infine l'impotenza.
Il secondo capitano è spinto ad andare avanti per realizzare il suo sogno di avere i soldi per partire una volta per tutte, vuole andare proprio negli Stati Uniti, alla ricerca di una vita migliore. In fondo questi ragazzi somali sembrano vittime di un'altro padrone a cui devono rispondere. Non possono tornare a mani vuote. E questo li spinge al rapimento. È attraverso i loro occhi che si vive il profondo disagio di questa storia che dice davvero molto, anche se lo nasconde bene, dei conflitti fra nazioni potenti e povere. Conflitti economici, culturali e sociali.
La regia predilige i primi piani alternati a movimenti frenetici, soprattutto nella seconda parte del film, quando è più necessario. È questo un gran pregio perchè fa apparire il film molto verosimile. Parte eccellente è infatti tutta quella girata nello spazio ridottissimo della minuscola scialuppa di salvataggio.
La tensione è creata sicuramente dall'opposizione tra i quattro somali e gli americani che schiereranno la Marina e i Navy Seals, ribaltando del tutto la situazione: i quattro sembrano spacciati e quella missione cambia di prospettiva, appare più una missione suicida, una situazione in cui si sono andati a infilare con ingenuità, stupidità, forse solo perché non si poteva ormai tornare indietro. E questo risvolto della vicenda mette molta apprensione, osservare quella scialuppa microscopica in balia delle onde e delle navi americane che la sovrastano senza pietà, riesce a metterci nei panni di quei quattro ragazzi. Ci si chiede: e ora cosa faranno? Come se ne tireranno fuori?
Ciò che va un po' meno forse è la parte iniziale, molto lenta, ma importante perché punta a contestualizzare bene le vicende, e lo fa con grande attenzione. Punto di forza decisamente la capacità del regista di mantenere alta la tensione in quei pochi spazi utilizzati, l'ambientazione infatti è ridottissima, e la scelta di una regia che segua i movimenti e le azioni con cura. Quando sono sulla scialuppa, noi siamo sulla scialuppa, ed è quasi da sentirsi male, gli spazi ci si stringono intorno costringendoci a trattenere quasi il respiro. Infine la bravura di questo esordio, Barkhad Abdi è intensissimo, uno sguardo che ti mette a nudo.
In conclusione un film diretto, secco, senza alcun abellimento. Essenziale eppure molto potente.
Recensione pubblicata originariamente su: www.ilariapasqua.net
[+] lascia un commento a ilaria pasqua »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Ilaria Pasqua:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | andrea giostra 2° | tatiana micaela truffa 3° | andrelibero 4° | jaylee 5° | sohck 6° | filippo catani 7° | michele marconi 8° | diomede917 9° | angelo bottiroli - giornalista 10° | gianleo67 11° | hollyver07 12° | pensierocivile 13° | andrea fratini 14° | jacopo b98 15° | luigi chierico 16° | alberto pezzi 17° | biso 93 18° | ilaria pasqua 19° | ultimoboyscout |
SAG Awards (2) Premio Oscar (9) Golden Globes (4) Critics Choice Award (6) BAFTA (14) AFI Awards (1) Articoli & News |
|