robymazza10
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domenica 18 novembre 2012
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progetto di grande coraggio
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Ho visto la prima al Metropolitan di Napoli e il film mi è molto piaciuto. Certo, ci sono cose che sarebbero potute essere strutturate meglio, ma nel complesso va apprezzaton il coraggio del produttore, del regista e dello sceneggiatore. Anche i due attori protagonisti mi sono parsi molto tagliati per il progetto. Non va dimenticato che siamo di fronte ad un film con un budget ridotto e questo deve guidare il giudizio complessivo. Lo consiglierei, soprattutto a chi è alla ricerca di una realtà spesso tenuta sottaciuta
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garenzo
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domenica 18 novembre 2012
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non capire, non significa non apprezzare.
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Perdona il mio ardire ma a mio avviso hai peccato di pigrizia. Perché evidentemente ti sei perso qualche passaggio espresso chiaramente all'interno della trama. La protagonista non è che all'improvviso prende un'altra strada, semplicemente trova la chiave corretta per decifrare il codice. I due protagonisti, quando decifrano insieme il codice la prima volta, sbagliano. Le coordinate che trovano (sbagliate) portano al cimitero delle 366 fosse e, infatti, non trovano nulla. Quando Davide sparisce, Lola, da sola, decifra il codice sul medaglione in maniera corretta (i numeri da vedere attraverso la stella sono 9 e 30 - 930 anni della vita di Adamo) e le coordinate che scoprono portano al cimitero di Poggioreale.
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Perdona il mio ardire ma a mio avviso hai peccato di pigrizia. Perché evidentemente ti sei perso qualche passaggio espresso chiaramente all'interno della trama. La protagonista non è che all'improvviso prende un'altra strada, semplicemente trova la chiave corretta per decifrare il codice. I due protagonisti, quando decifrano insieme il codice la prima volta, sbagliano. Le coordinate che trovano (sbagliate) portano al cimitero delle 366 fosse e, infatti, non trovano nulla. Quando Davide sparisce, Lola, da sola, decifra il codice sul medaglione in maniera corretta (i numeri da vedere attraverso la stella sono 9 e 30 - 930 anni della vita di Adamo) e le coordinate che scoprono portano al cimitero di Poggioreale. Lo si vede chiaramente nella scena in cui inserisce le nuove coordinate e Google Maps mostra un altro luogo.
Le coordinate portano ad una lapide... Hai detto niente! La lapide è l'ultimo passaggio! Tant'è vero che Davide ci arriva prima e penetra nei sotterranei! Davide arriva nei sotterranei prima di Lola perché lui aveva già scoperto il codice corretto da decifrare sul medaglione!!
Il Teschio di cui parli si trovava sull'altare che Lola trova già "depredato" da Davide.
E il teschio è la mappa che porta all'ARCADIA.
Sì lo so, è tortuoso, ma basta prestare un po' di attenzione. Io sono cresciuto con questi film di genere e per me non è stato affatto difficile muovermi all'interno della trama. Forse tu sei abituato a trame leggermente più lineari e posso capire che abbia fatto fatica a comprendere a pieno la vicenda. Ma attento ad esprimere un parere. Non capire non vuol dire non apprezzare.
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garenzo
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domenica 18 novembre 2012
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la vera napoli: misteriosa, potente, esoterica.
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Sono andato Sabato 17 a vedere il film. Sinceramente mi aspettavo un film sufficiente, senza troppe aspettative. E in effetti sono stato in parte contento di ciò che ho visto. Aldilà di inutili considerazioni da perfezionista (l'intero cast è under 30 ed è già un miracolo vedere un qualcosa che assomigli a un film), ho gioito nel vedere una pellicola che parla di una città che mi ha sempre incuriosito. Si parla di una Napoli misteriosa, affascinante, una volta splendente. L'idea non è male anche se si rifà a qualcosa di già visto ma, ad oggi, non esiste genere più innovativo. Mi chiedo quanti abbiano capito cosa sia oggi un mokumentary. Ad ogni modo, considerando che tutti gli attori sono esordienti, non ritengo la loro interpretazione insufficiente.
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Sono andato Sabato 17 a vedere il film. Sinceramente mi aspettavo un film sufficiente, senza troppe aspettative. E in effetti sono stato in parte contento di ciò che ho visto. Aldilà di inutili considerazioni da perfezionista (l'intero cast è under 30 ed è già un miracolo vedere un qualcosa che assomigli a un film), ho gioito nel vedere una pellicola che parla di una città che mi ha sempre incuriosito. Si parla di una Napoli misteriosa, affascinante, una volta splendente. L'idea non è male anche se si rifà a qualcosa di già visto ma, ad oggi, non esiste genere più innovativo. Mi chiedo quanti abbiano capito cosa sia oggi un mokumentary. Ad ogni modo, considerando che tutti gli attori sono esordienti, non ritengo la loro interpretazione insufficiente. Certo da qui ad essere bravi attori ce ne passa ma in fondo difficilmente hanno perso credibilità e tenuta. Tutto sommato è un film "da sostenere", per questo ho esagerato con la votazione. Ritengo che queste idee vadano incoraggiate, sostenute. In fondo ho visto finalmente un film italiano che non parla di "problemi" ma parla di un potenziale del nostro paese MAI espresso. Napoli, l'Italia è anche questo, ed era ora che qualcuno ce lo dicesse. Lo consiglio vivamente.
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cinema123456
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sabato 17 novembre 2012
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il coraggio va premiato!
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Un giovane e talentuoso regista, Francesco Afro De Falco, riesce a compiere una titanica impresa: realizzare un film, difficile per argomento, tematica e ambientazione, con pochi capitali. Ciò che vince e va premiato è innanzitutto il coraggio... unito alla forza, alla dedizione e alla passione. Il coraggio di aprire un filone, di sdoganare un genere che viene apprezzato se arriva da oltre oceano e criticato se proposto dagli autori di casa nostra! L'esterofilia è un male che rischia di soffocare la creatività degli autori italiani. Vitriol mostra una regia interessante che riesce a sopperire, dal punto di vista emozionale, ad alcune delle evidenti lacune di sceneggiatura.
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Un giovane e talentuoso regista, Francesco Afro De Falco, riesce a compiere una titanica impresa: realizzare un film, difficile per argomento, tematica e ambientazione, con pochi capitali. Ciò che vince e va premiato è innanzitutto il coraggio... unito alla forza, alla dedizione e alla passione. Il coraggio di aprire un filone, di sdoganare un genere che viene apprezzato se arriva da oltre oceano e criticato se proposto dagli autori di casa nostra! L'esterofilia è un male che rischia di soffocare la creatività degli autori italiani. Vitriol mostra una regia interessante che riesce a sopperire, dal punto di vista emozionale, ad alcune delle evidenti lacune di sceneggiatura. Coinvolgente la scelta stilistica dei tre piani di racconto. Ottima la ricostruzione storica. Sufficiente, invece, la prova degli attori che convincono forse a tratti, specie quando riescono ad essere più naturali e veri. E un plauso va anche al produttore Salvatore Mignano della SMC che, invece di puntare sui soliti nomi illustri per assicurarsi incasso e successo, decide di rischiare investendo su un gruppo di giovani. Vtriol scegliere di raccontare una città diversa, non è l'inflazionata Napoli della criminalità e del degrado, ma è la Napoli dei misteri, dell'esoterismo, della spiritualità. Una Napoli tranquilla e riflessiva in cui due ragazzi scoprono e svelano segreti millenari. Le tematiche trattate nel film, forse per la prima volta, non sono affrontate da scuri burograti e ostici massoni ma semplicemente da due studenti. Lola e Davide,infatti, portano per mano i giovani in un mondo che, prima di Vitriol, era per loro se non addirittura sconosciuto sicuramente indifferente.
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no_data
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sabato 17 novembre 2012
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indecisi sulla strada... ma buona la fotografia
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Non si può dare un giudizio preciso senza conoscere i retroscena... essendo una giovane produzione deduco che il film sia stato realizzato con basso budget, il che il progetto non aveva tutte le potenzialità possibili per essere ambizioso... anche se non si dispone di una somma per realizzare un colossal, non vuol dire che bisogna essere indecisi a prendere una strada sulla tecnica di genere... vedendo il film nonostane le date segnalate sullo schermo, non si riesce a capire e si fa fatica a seguire la storia nello spazio tempo, come se il regista non sapesse se fare un film come paranormal activity o il codice da vinci... il che lo spettatore fa fatica ad entrare e ad uscire dalle riprese del finto documentario.
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Non si può dare un giudizio preciso senza conoscere i retroscena... essendo una giovane produzione deduco che il film sia stato realizzato con basso budget, il che il progetto non aveva tutte le potenzialità possibili per essere ambizioso... anche se non si dispone di una somma per realizzare un colossal, non vuol dire che bisogna essere indecisi a prendere una strada sulla tecnica di genere... vedendo il film nonostane le date segnalate sullo schermo, non si riesce a capire e si fa fatica a seguire la storia nello spazio tempo, come se il regista non sapesse se fare un film come paranormal activity o il codice da vinci... il che lo spettatore fa fatica ad entrare e ad uscire dalle riprese del finto documentario. Per rendere un film interessante non era necessario mettere a casaccio tutte le storie massoniche ed esoteriche di Napoli senza un filo conduttore... anche se poteva risultare misero, bastava una sola vicenda da seguire. Film senza una storia precisa, all'inizio i protagonisti cercano un codice da decifrare il film va avanti e lo spettatore è attento aspettando di sapere qual'è questo codice e a cosa serve... dopo quasi un ora, la protagonista sembra di aver scoperto il codice, poi il film all'improvviso prende un altra strada, nel cimitero di Poggioreale la protagonista si accanisce sulla scritta di una lapide, entrano nella cripta e trovano nuove scritte... il protagonista maschile poi scopre qualcosa di interessante in un sotterraneo tramite una mappa scolpita su un teschio... e li finisce il film lasciando gli spettatori con la domanda... ma quel codice a cosa serviva? Con un finale inconcludente, dove pretende anche un sequel.
Dal punto di vista della grafica e della fotografia li andiamo meglio, si vede che c'è frutto di studio e di impegno, Bellissima la scena con la luna piena, non so se sia naturale o fatta col croma key, anche la scenografia del sotterraneo e la riproduzione del Cristo velato sembra vera, ottimo il lavoro del suono e di effetti. Un accorgimento dovuto: in una scena di Napoli di notte, appare il marchio SMA su uno dei pannelli pubblicitari stradali, si vede che è un montaggio e non è naturale (se pur il marchio appartiene al produttore del film) Buone le inquadrature, tranne qualche primo piano di troppo. In conclusione do i miei voti: Fotografia 7, recitazione 5, sceneggiatura 5, grafica 8, suono 8
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[+] più che decisi sulla strada e ottima fotografia
(di giolep81)
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capcla
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venerdì 16 novembre 2012
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che bel film!!!
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Bellissimo film! Incuriosisce e non delude.Da vedere, consigliatissimo!!!
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luigibraco
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venerdì 16 novembre 2012
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un film autentico
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Realizzare in piena crisi economica, in una città difficile come Napoli, un film come VITRIOL non solo denota coraggio imprenditoriale ma anche "voglia di cambiare le cose", di dare un segnale positivo. Il film è basato su fatti storici e ricerche reali, è interessante e tiene incollati alla poltrona, essendo la prima opera del regista chiaramente non è come quelli di Holliwood, ma non deve nemmeno esserlo per piacere. Consiglio di andarlo a vedere.
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raffo989
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venerdì 16 novembre 2012
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vitriol che bellissima sorpresa.
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Sono andato a vederlo per curiosità ed anche perchè il trailer l'avevo trovato molto interessante, ma non pensavo che il film fosse realmente così bello e interessante.
Un plauso, a mio avviso, va fatto ai due attori protagonisti che nonostante siano alla loro prima esperienza lì ho trovati veramente bravi e molto convincenti e mi auguro faranno strada.
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jonh hawk
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venerdì 16 novembre 2012
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appassionante
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la roquette
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venerdì 16 novembre 2012
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tema nuovo e ambizioso
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Il trailer di VITRIOL mi aveva incuriosito molto e devo dire che il film regge bene. Il tema proposto è molto ambizioso, una ricerca sulla simbologia massonica nella città di Napoli. Il regista ha adottato lo stile del mockumentary per raccontare le avventure dei protagonisti in questa Napoli misteriosa. I momenti cult sono l'inizio del film con l'elenco di famosi esoteristi passati per Napoli, vedere nominate al cinema figure importanti come Kremmerz, Lebano e Izar Bne Escur non è da tutti i giorni. Poi grande brivido nel vedere la statua del Cristo Velato durante la ricerca di un ennesimo indizio da parte dei due protagonisti.
Il mio giudizio è più che positivo.
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