The Sessions

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Un film di Ben Lewin. Con John Hawkes, Helen Hunt, William H. Macy, Moon Bloodgood, Annika Marks.
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Titolo originale The Surrogate. Drammatico, durata 95 min. - USA 2012. - 20th Century Fox Italia uscita giovedì 21 febbraio 2013. MYMONETRO The Sessions * * * - - valutazione media: 3,16 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
pino balestrieri mercoledì 5 gennaio 2022
ottimo lavoro Valutazione 4 stelle su cinque
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Il film si ispira al  poeta e giornalista Marc O’ Brien, poliomielitico.
Non sono molti i film che   trattano il tema della sessualità  per disabili e devo dire che il regista  affronta l'argomento in modo eccellente con delicatezza e  ironia, nonostante la drammaticità della vicenda.
L’attore principale meriterebbe un premio.

n.b  Si consiglia  la visione ad un pubblico maggiorenne.

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andrea alesci mercoledì 27 gennaio 2016
la greve leggerezza dei nostri corpi Valutazione 3 stelle su cinque
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Ci volevano il tatto e la delicatezza di Helen Hunt per dare vita al personaggio di Cheryl Cohen Greene, terapista sessuale specializzata nel lavorare con persone disabili. Quelle leggere qualità che possiede la pellicola diretta da Ben Lewin e che porta sul grande schermo la storia vera di Mark O’Brien (1949 - 1999), affetto da poliomelite sin da quand’era bambino e costretto per questo a trascorrere l’esistenza all’interno di un polmone d’acciaio – come ben documentato dal documentario vincitore del premio Oscar 1996 Breathing Lessons: The Life and Work of Mark O’Brien di Jessica Yu, dal quale Lewin ha preso le mosse.
 
Una vita bloccata – il corpo di Mark era reso immobile dalla malattia, consentendogli soltanto di parlare –, che l’attore John Hawkes riesce a rendere con grande verosimiglianza, tratteggiando il vivace carattere del giornalista e scrittore Mark O’Brien; quella sua capacità di unire la profondità di parole misurate quanto un respiro a fervide battute capaci di aprire il viso di chi gli sta di fronte in un sorriso. [+]

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toty bottalla giovedì 12 novembre 2015
storia dura addolcita da favola e poesia! Valutazione 3 stelle su cinque
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Mark O'Brien (John Hawkes) è un poeta paralizzato dal collo in giù ma ha l'impulso erotico e si affida a una terapista sessuale (Helen Hunt)...La vera storia del giornalista e poeta statunitense 1949-1999 è raccontata con dolcezza ed indulgenza, senza patemi, inutili eroismi ed evitando facili incitazioni lacrimose, il film diretto da Ben Lewin racconta la sessualità di un disabile senza ipocrisia e imbarazzo tenendo la macchina da presa a "distanza" donando così una visione realistica, l'intelligenza, la cultura e la dolcezza di Mark poi, giustificano l'attrazione sentimentale delle "sue donne" e quindi la fase un pò romanzata del film. [+]

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scarface9 martedì 19 agosto 2014
grazie mark Valutazione 4 stelle su cinque
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Corpi nudi tra parole d'amore. Profonde emozioni contrapposte a superficiali visioni. The sessions andrebbe fatto vedere nelle scuole, senza premesse o commenti. Di una leggerenza disarmante quanto la complessità del tema affrontato: la vita sessuale dei disabili. Grazie a Mark O'Brien e a chi ne ha ripresi gli scritti, le poesie e gli articoli, oggi abbiamo un'opera d'arte di larga diffusione che può far aprire anche le menti più chiuse.

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il beppe nazionale venerdì 21 marzo 2014
da giudicare senza pregiudizi Valutazione 2 stelle su cinque
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E i pregiudizi sono 1) è un film che parla di disabili, quindi massima delicatezza; 2) il tema è importante e a prescindere sarà trattato dignitosamente; 3) se interpreti un paralitico sei uno dei migliori attori in circolazione.
Andiamo con ordine. La storia di O'Brien è una storia tragica in cui non abbiamo un disabile su sedia a rotelle, ma un poliomielitico costretto a muoversi con una lettiga. Condizione ancora più anomala il fatto che la paralisi è solo muscolare, pertanto la sensibilità del corpo v'è ancora e si fa sentire.
Hawkes è sicuramente bravo nelle posizioni che assume, nella fatica che trasmette, nel modo di parlare. [+]

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jacopo b98 venerdì 11 ottobre 2013
una perla del cinema indipendente usa Valutazione 4 stelle su cinque
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 1988, il poeta Mark O’Brien (Hawkes) è malato di poliomielite dall’età di sei anni ed è costretto a trascorrere buona parte del tempo in un polmone d’acciaio. All’età di trentotto anni decide di perdere la verginità e si mette in contatto con una terapista sessuale (Hunt) per le delicate pratiche. La donna, alla quarta seduta, dopo aver raggiunto l’orgasmo simultaneo, decide di interrompere le sedute a causa del fiorire dei loro sentimenti. O’Brien morirà cinque anni dopo. È una storia vera quella al centro dell’esordio alla regia e alla sceneggiatura di Ben Lewin. È un film drammatico che fa sorridere, per la sincerità disarmante della sceneggiatura e per l’accurata e delicata ricostruzione dei vari personaggi: il malato Mark, incarnato da un Hawkes in stato di grazia, lanciato in un’interpretazione impressionante che avrebbe meritato la nomination all’Oscar; la terapista Helen Hunt, nominata meritatamente all’Oscar, che delinea un personaggio spiazzante e delicatissimo, non preoccupandosi delle numerose scene di nudo anche integrale che mostrano i primi accenni di decadimento fisico; il prete hippie Macy, ecc. [+]

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no_data lunedì 29 luglio 2013
da vedere Valutazione 4 stelle su cinque
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Film veramente forte emotivamente, tocca un argomento di cui non si sa molto e lo fa con delicatezza ma senza risparmio.

Grande interpretazione degli attori  e grande prova di regia.

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vitel88 venerdì 31 maggio 2013
l'amore di un disabile Valutazione 3 stelle su cinque
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Non sono molte le pellicole in circolazione dove  viene trattato il tema delicato della sessualita' per disabili e devo dire che il regista Ben Lewin ,ha affrontato l'argomento in modo eccellente con delicatezza e un pizzico di ironia nonostante la storia drammatica.
Il film racconta la vera storia del poeta e scrittore Mark O' Brien(John Hawkes) ,che all'eta' di 6 anni per una grave forma di Poliomielite ha vissuto in un polmone d'acciaio , riuscendo a muovere parzialmente solo la testa.
Mark O' Brien si racconta con la voce di chi respira grazie ad una ventilazione artificiale ed e' giustamente arrabbiato con la vita che lo costringe a dover dipendere da altre persone per qualsiasi movimento e aver paura del proprio corpo che lui non conosce poiche' la sua attivita' muscolare e' scarsa per potersi toccare in modo autonomo. [+]

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astromelia lunedì 15 aprile 2013
sorprendente e diverso Valutazione 3 stelle su cinque
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la prima impressione vedendo questo film è stata la perplessità del racconto,poco plausibile perchè raro e diverso ,ma poi durante la visione la cosa prende piede,poichè i fatti sono realmente accaduti,non conoscevo l'esistenza di terapisti sessuali ,qui li chiameremmo gigolò o escort,non importa se il "cliente" è un persona normale o un handicappato,fattostà che la hunt ha prestato il suo corpo e non solo la recitazione in questo movie che non muove compassione ma comprensione di una realtà diversa bravo l'attore protagonista ma non stupefacente.

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pensierocivile mercoledì 10 aprile 2013
guardare al di là Valutazione 3 stelle su cinque
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Non è semplice entrare in sintonia con THE SESSIONS, prima di tutto perchè l'approccio alla "finzione" cinematografica non esiste, c'è un racconto documentale, la cronaca delle conseguenze della scelta di perdere la verginità per un tetraplegico prigioniero di un polmone d'acciaio, senza "cinema", senza regia cinematografica, un semplice racconto; altro problema è Helen Hunt, coraggiosissima nel donarsi completamente ad un personaggio purtroppo costruito, caratterialmente finto e fastidioso, distante rispetto al corso della pellicola che tenta l'anonimato per porre in evidenza il racconto. Sono due ostacoli non da poco, ma se si riesce a guardare al di là, il film apre il cuore, senza pietismi o ricatti morali, semplicemente è una gioia sentir nascere un nuovo amore del protagonista con un ". [+]

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