Muffa

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Un film di Ali Aydin. Con Ercan Kesal, Muhammet Uzuner, Tansu Biçer Titolo originale Küf. Drammatico, durata 94 min. - Turchia, Germania 2012. - Sacher uscita martedì 30 aprile 2013. MYMONETRO Muffa * * * - - valutazione media: 3,39 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
fabiofeli giovedì 2 maggio 2013
una ferita insanabile lungo i binari della vita Valutazione 4 stelle su cinque
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Muffa di Ali Aydin

Da una decina di anni, ogni settimana, le madri dei cittadini turchi – in gran parte di etnia curda –, scomparsi durante la dura repressione degli anni tra il 1991 e il 1997, si riuniscono in piazza Galatasaray a Istambul: una protesta simile a quella delle ‘Madres Locas’ di Plaza de Mayo a Buenos Aires.

Nel film di Aydin, regista e sceneggiatore, è un ferroviere, Basri (Ercan Kesal), che ha perso le tracce del figlio da 18 anni, a suo tempo studente universitario e oppositore del regime di Ankara. [+]

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eugenio sabato 30 novembre 2013
il marciume spirituale della turchia contemporanea Valutazione 3 stelle su cinque
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Mai una premiazione fu più appropriata. Leone del futuro al festival del cinema di Venezia del 2012, Muffa questo il titolo della pellicola dell’esordiente Ali Aydin, è un film che ci ricorda da vicino il neorealismo italiano del dopoguerra con tematiche assai più intimiste.

Ambientato durante il conflitto tra turchi e curdi, in un contesto sociale in cui la Turchia fu protagonista di atti inaccettabili come le sparizioni forzate perpetrate dalle forze militari coadiuvate da un governo di estrema destra nei confronti degli oppositori, Muffa scava nelle pieghe nascoste dell’animo di Basri, il protagonista dostoejvskiano della pellicola, nella sua perenne ricerca del suo caro, della sua salma da compiangere. [+]

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flyanto lunedì 6 maggio 2013
quando l'immobilismo e la solitudine diventano pro Valutazione 3 stelle su cinque
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 Film in cui si racconta di un anziano controllore dei binari della ferrovia che continuamente ed ostinatamente chiede allo Stato notizie sulla scomparsa del figlio avvenuta durante la guerra civile tra turchi e curdi. Ciò è diventata e diventa per lui un'ossessione poichè nessuna risposta, anche dopo tanti anni, gli viene data mentre per altri, come per un suo strafottente collega più giovane, diventa motivo di scherno. Gli animi di entrambi si inaspriranno sino alla morte di quest'ultimo causata dallo stesso ferroviere e finchè la sua situazione di immobile attesa ed incertezza finalmente si sblocca rivelandogli  la vera e tragica fine del figlio, sicuramente ucciso dalla fazione politica opposta. [+]

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renato volpone lunedì 20 maggio 2013
il rumore del silenzio Valutazione 4 stelle su cinque
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Il silenzio è la colonna sonora di questo film, il silenzio fa da sfondo ai sentimenti, alle umane debolezze, alle depravazioni, alla povertà, alla compassione.  Il silenzio rotto sola dal ticchettio dell’orologio nella casa fatta di umiltà dove Basri vive la sua solitudine dopa la scomparsa del figlio, per la quale non si da pace, e la morte della moglie. Il protagonista penando le pressioni della giustizia scrive una petizione ogni quindici giorni per avere notizie del figlio. Attorno a lui ruotano personaggi di umana disperazione in un mondo contemporaneo ma che si può calare benissimo un secolo fa. Paesaggi desolanti, ma anche luminosi nella freschezza dei colori e della splendida fotografia, inquadrature lente che scorrono sulle ferite sempre più dolorose di un colpo inferto, di una malattia che non si arresta, tutto nitidamente verosimile, quasi da voler soccorrere il protagonista nella moribonda sofferenza di una crisi epilettica. [+]

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theophilus lunedì 2 dicembre 2013
il dolore si fa monotonia Valutazione 3 stelle su cinque
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KÜF
 
Basri lavora lungo i binari ferroviari e segnala eventuali guasti sulla linea. Vive solo. Il figlio, un giorno è scomparso e, dopo poco, la moglie ne è morta. L’uomo scrive ripetute petizioni al governo turco per avere notizie, senza ricevere mai risposte. Anzi, è convocato di tanto in tanto dalla polizia locale, che ne controlla le mosse. Finché, un giorno, il funzionario con cui ha instaurato un rapporto meno teso, gli mostra un documento d’identità che potrebbe essere del figlio. Ai riscontri positivi del controllo dei DNA, all’uomo viene consegnata una cassetta contenente dei resti, accompagnata dalle condoglianze di prammatica. [+]

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