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stefano bruzzone
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venerdì 27 dicembre 2013
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carino
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il titolo e la locandina non rendono onore a questo film delizioso con il sempre bravo e convincente giamatti nei panni di un avvocato squattrinato con la passione per la lotta. il bisogno di denaro lo porterà a compiere azioni non proprio legali coinvolgendo un ragazzo difficile ma campione nello sport della lotta. nascerà un rapporto tra i due lungo e complicato ma molto vero e ben raccontato.
Voto: 6,5
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iankenobi
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sabato 26 ottobre 2013
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quando la famiglia e' dove tu scegli che sia
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Terzo film per l'attore regista Tom Mcarthy,di cui avevo apprezzato the station agent.
Come ci si sente ad esserei i migliori?Iin questo caso nel wrestling,domanda mike a kyle,credo che ci senta in controllo,risponde il ragazzo.
Beh mike,un paul giamatti come al solito fedele alla sua maschera di uomo normale non e' in controllo quasi di niente ma e' un uomo buono.
E' un avvocato di scarsa fortuna;soprattutto di,pochi,anziani e proprio grazie ad uno di questi riesce,illegalemente,a prendere possesso di una somma mensile derivante dal fatto di doverlo accudire.
il problema e' che un giorno si presenta il nipote dell'anziano,kyle,un esordiente e bravissimo alex shaffer,che vorrebbe vivere con il nonno.
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Terzo film per l'attore regista Tom Mcarthy,di cui avevo apprezzato the station agent.
Come ci si sente ad esserei i migliori?Iin questo caso nel wrestling,domanda mike a kyle,credo che ci senta in controllo,risponde il ragazzo.
Beh mike,un paul giamatti come al solito fedele alla sua maschera di uomo normale non e' in controllo quasi di niente ma e' un uomo buono.
E' un avvocato di scarsa fortuna;soprattutto di,pochi,anziani e proprio grazie ad uno di questi riesce,illegalemente,a prendere possesso di una somma mensile derivante dal fatto di doverlo accudire.
il problema e' che un giorno si presenta il nipote dell'anziano,kyle,un esordiente e bravissimo alex shaffer,che vorrebbe vivere con il nonno.
Non potendo acconsentire a tale richiesta,mike prende in casa il ragazzo tra le iniziali resistenze della moglie.
Mike e' anche l'allenatore di un improbabile squadra di wrestling,capace di perdere tutti gli incontri,mentre kyle ne e' un talento emergente.Alla parte del wrestling e' affidata la parte comica del film con 3 allenatori spettacolari per gag e inventiva,mentre la parte drammatica e' affidata alla madre del ragazzo,una madre che non si cura di lui,anzi il ragazzo sembra odiarla.
La famiglia a volte, e' proprio li' dove non penseremmo mai di trovarla.
Film che non inventa niente ma che commuove e diverte proprio per le facce degli attori usati,per la loro semplicita' e verita'.
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liuk!
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domenica 24 giugno 2012
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sopravvalutato
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Paul Giamatti non riesce ancora a fare cinema da solo, non è a quel livello ma è possibile che lo raggiunga un pò come ha fatto il grande Clint a fine carriera. Per ora limitiamoci a dire che questa pellicola vorrebbe inserirsi tra il cinema d'autore, il moralismo, il film di denuncia, il film verità. In realtà trattasi di filmetto inutile se pur ottimamente recitato (almeno quello!), forse più adatto al solo passaggio nel piccolo schermo.
Se ne può fare a meno.
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osteriacinematografo
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venerdì 30 dicembre 2011
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profumo di vero
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“Win Win” e’ una commedia che non è una commedia, e non è ascrivibile ad alcun genere in particolare. E’ uno spaccato di vita americana eccezionale nella sua normalità, una piccola opera che odora di vero. Poniamo le vicende della vita, così come le conosciamo, nella loro quotidianità. Bene, questo film si inserisce fra le suddette vicende, ne segue un frammento, un “da-a”, e lo fa senza esagerare mai, senza aggiungere nulla di superfluo, evitando preziosismi di sorta, fotografando l’uomo e le sue meraviglie, le sue magagne, le sue inevitabili ipocrisie, semplicemente per quello che sono.
Paul Giamatti giganteggia con spiazzante disinvoltura. Dall’autore de “L’ospite inatteso”.
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jaylee
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sabato 17 dicembre 2011
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la cosa giusta
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Film selezionato al Sundance Festival, Mosse Vincenti è un buon rappresentante del cinema indipendente USA. Il regista (anche attore e sceneggiatore di Up, vincitore di un Oscar) Tom McCarthy è alla terza opera, ed era atteso al varco dopo l’ottimo L’Ospite Inatteso.
Mosse Vincenti racconta la storia di Mike Flaherty, avvocato di provincia nel New Jersey, brav’uomo che fa fatica ad arrivare alla fine del mese, essendosi specializzato nell’aiutare vecchietti spiantati… Trova sollievo nell’allenare la squadra di lotta greco-romana del liceo locale (lui stesso era stato un buon lottatore).
La sua vita cambia quando decide di fare da tutore ad uno dei suoi clienti, per intascare la provvigione di 1500 dollari al mese (ma comunque mandando il vecchietto in una casa di riposo); e quando arriva del tutto inatteso Kyle (Alex Shaffer), in visita al nonno ed in fuga dalla madre tossico-dipendente.
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Film selezionato al Sundance Festival, Mosse Vincenti è un buon rappresentante del cinema indipendente USA. Il regista (anche attore e sceneggiatore di Up, vincitore di un Oscar) Tom McCarthy è alla terza opera, ed era atteso al varco dopo l’ottimo L’Ospite Inatteso.
Mosse Vincenti racconta la storia di Mike Flaherty, avvocato di provincia nel New Jersey, brav’uomo che fa fatica ad arrivare alla fine del mese, essendosi specializzato nell’aiutare vecchietti spiantati… Trova sollievo nell’allenare la squadra di lotta greco-romana del liceo locale (lui stesso era stato un buon lottatore).
La sua vita cambia quando decide di fare da tutore ad uno dei suoi clienti, per intascare la provvigione di 1500 dollari al mese (ma comunque mandando il vecchietto in una casa di riposo); e quando arriva del tutto inatteso Kyle (Alex Shaffer), in visita al nonno ed in fuga dalla madre tossico-dipendente. Dopo l’iniziale diffidenza, Kyle viene ospitato dallo stesso Mike, ed un po’ alla volta conquista la famiglia dello stesso Mike… maltrattato dalla vita, Kyle trova una nuova dimensione ed una “vera” famiglia. Con una sorpresa: Kyle è un fuoriclasse di lotta, e viene arruolato nel team del liceo. Quando tutto sembra andare per il meglio, rispunta la madre del ragazzo…
Davvero ottime le interpretazioni di Paul Giamatti (ormai una sicurezza anche in film non propriamente belli, vedi Lady in The Water) ed il giovane Alex Shaffer, così come emerge bene Amy Ryan, nella parte della moglie di Mike, e Bobby Cannavale, nella parte buffa ed ambigua dell’amico di lui Terry.
Un film piacevole e ben costruito, semplice ma pulito (ottimi i dialoghi, si vede il tocco del regista-sceneggiatore), Mosse Vincenti è un film del filone classico USA del confronto tra adulti, affannati nel cercare soluzioni come si può e giustificati dall”avere famiglia” e quello degli adolescenti, pieno di incertezze ma anche di speranze e in definitiva limpido ed onesto nonostante quello che gli serva il piatto della vita. Kyle in particolare ne rappresenta i privilegi della naturalezza e della bellezza soprattutto quando si esprime nella lotta: spesso ci rendiamo conto dei privilegi della nostra giovinezza quando ormai è passata, ma non è così per Kyle, che, nella purezza dei suoi 16 anni, sembra comunque più maturo degli adulti. Bellissimo il dialogo in cui Mike gli chiede “com’è essere così… in controllo della propria vita? Deve essere bellissimo”. Kyle gli risponde con tono tranquillo “lo e’”.
Quanto costa essere “in controllo della propria vita”, ed il fare la cosa giusta, Mike lo scoprirà in fondo. Quello che per è un’adolescente è naturale, per l’adulto è una scelta.
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brian77
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venerdì 16 dicembre 2011
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perdenti
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Altro che vincenti. Mosse perdenti. Una noia mortale.
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astromelia
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venerdì 4 novembre 2011
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per riflettere
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ottima prova di giamatti,dialoghi un pò elaborati e lenti,permeati di drammaticità utile al contesto,adatto anche ad un pubblico adolescente.
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