A me è piaciuto molto. Non è affatto vero che non è divertente (certo non si ride a crepapelle ma non è una commedia) ed il rum c'entra eccome nella storia dato che i protagonisti sono quasi tutti alcolizzati e spendono molto di quello che guadagnano in rum e droghe. Ad essere sincera mi ha infastidito leggere commenti fuori luogo di gente che ha stroncato questo film senza che avesse neppure le basi per farlo. C'è infatti gente che vuole dare ad intendere di apprezzare Hunter Thompson quando invece quasi certamente non ha mai letto neanche uno solo dei suoi libri. Se lo avesse fatto veramente, non paragonerebbe Paura e delirio a Las Vegas a The rum diary perchè saprebbe che sono due opere abbastanza differenti.
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A me è piaciuto molto. Non è affatto vero che non è divertente (certo non si ride a crepapelle ma non è una commedia) ed il rum c'entra eccome nella storia dato che i protagonisti sono quasi tutti alcolizzati e spendono molto di quello che guadagnano in rum e droghe. Ad essere sincera mi ha infastidito leggere commenti fuori luogo di gente che ha stroncato questo film senza che avesse neppure le basi per farlo. C'è infatti gente che vuole dare ad intendere di apprezzare Hunter Thompson quando invece quasi certamente non ha mai letto neanche uno solo dei suoi libri. Se lo avesse fatto veramente, non paragonerebbe Paura e delirio a Las Vegas a The rum diary perchè saprebbe che sono due opere abbastanza differenti. Il primo è un'opera visionaria ed inverosimile, un po' nonsensa e ricca di un potente sarcasmo cinico che quindi fa spesso ridere, la seconda invece è un'opera più seria e profonda, una storia più sensata in cui anche se i protagonisti sono ancora una volta dei perdenti, persone cioè dalle anime corrotte e viziose, cercano comunque ad un certo punto di dare un senso alla loro esistenza. Secondo me il romanzo di The rum diary è anche più bello e meritevole di Paura e disgusto a Las Vegas e a quelli che fanno il confronto consiglierei di andarseli a leggere veramente prima di parlare. Poi il film di The rum diary può anche non piacere per una questione di gusti personali, ma è assurdo che chi non ha voce in capitolo per poter giudicare lo faccia confrontandolo con Paura e delirio a Las Vegas con la pretesa che dovesse essere stilisticamente uguale. Ma se innanzitutto i romanzi ai quali sono ispirati sono assai diversi fra loro perchè dunque i film non avrebbero dovuto esserlo? Sono due storie che possono o non possono piacere, ma la pretesa che debbano essere simili è assurda e solo chi non conosce nulla di Thompson può averla. Io ho letto tanto di Thompson invece e posso definirmi veramente sua fan proprio per questo. E' inoltre assurdo che abbiamo cambiato il titolo originale dell'opera con "Diario del desiderio"... ma che vuol dire? E chi dà il diritto agli italiani di cambiare il vero titolo di un'opera non prodotta da loro??? Poi trovo riprovevole e vergognoso che a distanza di poco più di un mese dall'uscita di questo film nelle sale, non sia stato ancora diffuso il trailer italiano e non sia stata lanciata nessuna forma di sponsorizzazione o pubblicità. Vediamo già da parecchio trailer italiani di altri film stranieri che usciranno anche più tardi di questo e proprio non si capisce il perchè di una lentezza o meglio, di un bistrattamento simile nei confronti di un film sottovalutato in partenza. Poi magari si rammaricheranno che al botteghino questo film andrà male... per forza, se nemmeno vogliono lanciare il trailer italiano ancora, come si aspettano di farlo conoscere al pubblico? Già hanno ritardato parecchio l'uscita confronto a molti paesi, ma data la pubblicità pari a zero che gli stanno facendo nonostante il film esca il mese prossimo, secondo me si meritano davvero di non intascare niente. Ho visto film molto brutti e noiosi essere strasponsorizzati per mesi interi e questo che è invece carino e divertente non riceve attenzione. E poi si trascura il fatto che il protagonista sia Johnny Depp uno degli attori più ammirati e più pagati al mondo...... ma da come stanno le cose sto vedendo che viene fatta in Italia molta più pubblicità al film "Dark Shadows" che a questo che invece esce prima ed è inconcepibile.
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