La-bas - Educazione Criminale |
||||||||||||||
Un film di Guido Lombardi.
Con Kader Alassane, Moussa Mone, Esther Elisha, Billy Serigne Faye, Alassane Doulougou.
continua»
Drammatico,
durata 100 min.
- Italia 2011.
- Cinecittà Luce
uscita venerdì 9 marzo 2012.
MYMONETRO
La-bas - Educazione Criminale
valutazione media:
3,44
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Terra promessa
di Roberto Escobar L'Espresso
Là-bas, laggiù: così nell’Africa che parla francese è indicata l'Europa. C'è un sogno, in questa parola breve e tagliente. E c’è anche il senso d’una lontananza dolorosa. Per arrivarci, laggiù, si deve attraversare il deserto e poi il mare, e poi di nuovo si deve salire a nord, rincorrendo la speranza. Appunto "Il cammino della speranza” si intitolava un grande film dimenticato di Pietro Germi. Girato nel 1950, raccontava del viaggio d’un gruppo di siciliani verso la Pianura padana e verso la Francia, e della diffidenza e dell’odio sofferti lungo la strada. Dopo mezzo secolo e più, la stessa diffidenza e lo stesso odio soffrono in Italia i migranti africani raccontati dal trentaseienne napoletano Guido Lombardi.
“Là-bas” (Iitalia, 2011, 100') non è un film sull’immigrazione, ma un film "dentro" l'immigrazione. La sua storia non pretende d’essere esemplare, né di esprimere un giudizio morale o (direttamente) politico. Proprio per questo è verosimile e credibile. In un certo senso, la sceneggiatura, dello stesso Lombardi, è scritta attraverso gli occhi del giovane Yossouf (Kader Alassane), che ha scavalcato il deserto e il mare ed è giunto sulla costa campana, a Castelvolturno. E qui ha scoperto che la speranza ha un prezzo esoso. Deve scegliere, Yossouf. O rincorre ogni giorno qualche misero euro vendendo fazzoletti ai semafori, come i molti altri africani che ha incontrato nella Casa delle candele - un povero rifugio gestito da Idris (Alassane Doulougou) - oppure accerta l’aiuto dello zio Moses (Moussa Mones). Arrivato anni prima in Italia, Moses è un piccolo boss della droga, collegato a un clan camorristico. Non conta che Yossouf non sia un delinquente, conta che decide di diventarlo. Solo così, immagina, il sogno si realizzerà. Dietro la sua storia ce ne un’altra, tragica. Sopruso dopo sopruso, violenza dopo violenza, a Castelvolturno esplode la strage detta di San Gennaro: quella in cui nell’ottobre del 2008 un commando di camorristi “casalesi” uccise a colpi di pistole e kalashnikov sei immigrati africani, tutti giovanissimni e nessuno coinvolto in attività criminali. Sfuggito per caso alla strage, Yossouf torna a scegliere: rifiuterà la strada breve della droga, e s’incamminerà con gli altri migranti per quella lunga e difficile che - così speriamo - lo condurrà là-bas, davvero. D’alrra parte, nel suo viaggio non avrà per compagni che diffidenza e odio. Come i siciliani di Pietro Germi, in un’Italia lontana.
|
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Festival di Venezia (2) Nastri d'Argento (3) David di Donatello (1) Busan Film Festival (1) Articoli & News |
Link esterni
Sito ufficiale |