bartleby corinzio
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mercoledì 30 gennaio 2013
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non va oltre
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Sulla carta un gran film, sulla pellicola una messa in scena divertente ma senza mordente. Sì, pulp, forse, ma anche di striscio, ma niente di disturbante. Niente di veramente doloroso, niente di veramente sgradevole (una coscia di pollo che avrei voluto essere un pezzo di carne vero e proprio e vivo di Joe).
Oddio, non un brutto film, anzi, ma non quel filmone da ricordare per davvero. Perché? Perché è un film vigliacco. Non osa, non va oltre quando potrebbe benissimo farlo. E' come quel cane legato alla catena, ossia legato. Liberalo quel cane! E mostraci davvero senza furberie, senza quel coraggio che haimé manca. McConaughey dà certo prova di essere non solo un bel didietro ma il vero perno, anche attoriale del film è Juno Temple - riuscito morphing tra Renée Zellweger, Jennifer Lawrence e Traci Lords -.
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Sulla carta un gran film, sulla pellicola una messa in scena divertente ma senza mordente. Sì, pulp, forse, ma anche di striscio, ma niente di disturbante. Niente di veramente doloroso, niente di veramente sgradevole (una coscia di pollo che avrei voluto essere un pezzo di carne vero e proprio e vivo di Joe).
Oddio, non un brutto film, anzi, ma non quel filmone da ricordare per davvero. Perché? Perché è un film vigliacco. Non osa, non va oltre quando potrebbe benissimo farlo. E' come quel cane legato alla catena, ossia legato. Liberalo quel cane! E mostraci davvero senza furberie, senza quel coraggio che haimé manca. McConaughey dà certo prova di essere non solo un bel didietro ma il vero perno, anche attoriale del film è Juno Temple - riuscito morphing tra Renée Zellweger, Jennifer Lawrence e Traci Lords -.
Cast in toto ottimo, regia un po' così con un montaggio a tratti ingenuo. Divertente e basta. Per quanto mi riguarda un buon film, più o meno. Ma per quanto è stato elogiato io lo valuto invece come un brutto film. Brutto, banalotto, girato così così, ottimamente interpretato ma dannatamente vuoto. Nota di merito alla vagina di Gina (Gershon). Chi non vorrebbe farsi aprire la porta da un cotale benvenuto? Ma oltre al pelo avrei davvero voluto di più.
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dubhe91
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martedì 18 dicembre 2012
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il più brutto film che ho mai visto
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Mi domando cosa ci abbiano trovato in questo film coloro che l'hanno valutato con voti così alti.
Si potrebbe affermare che si tratta di un ritratto versione "noir" dell'america degradata dei nostri giorni, se non fosse che la storia è completamente surreale e inverosimile.
Si potrebbe lodare la qualità e la bravura degli attori, se non fosse che i personaggi non hanno spessore (salvo forse quello di Dottie che si rivela interessante soltanto nella scena finale) e sono quanto più scontati possibile,
Si potrebbe ritenere interessante l'intreccio in se per se se non fosse per il finale assolutamente deludente e privo di reale conclusione, senza contare i dialoghi che in alcuni passaggi si perdono in parole senza senso che deviano ulteriormente questa trama già ricca di lacune.
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Mi domando cosa ci abbiano trovato in questo film coloro che l'hanno valutato con voti così alti.
Si potrebbe affermare che si tratta di un ritratto versione "noir" dell'america degradata dei nostri giorni, se non fosse che la storia è completamente surreale e inverosimile.
Si potrebbe lodare la qualità e la bravura degli attori, se non fosse che i personaggi non hanno spessore (salvo forse quello di Dottie che si rivela interessante soltanto nella scena finale) e sono quanto più scontati possibile,
Si potrebbe ritenere interessante l'intreccio in se per se se non fosse per il finale assolutamente deludente e privo di reale conclusione, senza contare i dialoghi che in alcuni passaggi si perdono in parole senza senso che deviano ulteriormente questa trama già ricca di lacune.
Qualcuno ha paragonato lo stile di questo film a quello di Tarantino, beh io penso che questo sia un vero insulto al celebre maestro del cinema che ha creato capolavori come Pulp Fiction o Kill Bill, in quanto chi ha dato vita a questa pellicola non poteva fare di meglio per renderla più scadente.
E' senz'altro il film più brutto che io abbia mai visto in vita mia.
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sisma
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giovedì 13 dicembre 2012
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un fil meno banale...
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Un film meno banale di quanto ci si potrebbe aspettare dopo essersi scollati dal proprio seggio, forse divorati dalla risipiscenza per aver preso parte alla visione di un film incompiuto. Compunti più del necessario e attoniti di fronte a un finale spiazzante, ci si chiede allora se vi sia un qualcosa che possa giustificare la vaga sensazione di aver perso il proprio tempo. Eppure, a ripercorrere le tematiche sviluppate in questo film, non lo si può sminuire bollandolo come banale. E' apprezzabile, infatti, come il regista abbia proceduto a un'analisi psicologica dei personaggi definendoli attraverso lievi espressioni del volto e dialoghi che arrivano al punto in modo molto spontaneo e meno artificioso del consueto.
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Un film meno banale di quanto ci si potrebbe aspettare dopo essersi scollati dal proprio seggio, forse divorati dalla risipiscenza per aver preso parte alla visione di un film incompiuto. Compunti più del necessario e attoniti di fronte a un finale spiazzante, ci si chiede allora se vi sia un qualcosa che possa giustificare la vaga sensazione di aver perso il proprio tempo. Eppure, a ripercorrere le tematiche sviluppate in questo film, non lo si può sminuire bollandolo come banale. E' apprezzabile, infatti, come il regista abbia proceduto a un'analisi psicologica dei personaggi definendoli attraverso lievi espressioni del volto e dialoghi che arrivano al punto in modo molto spontaneo e meno artificioso del consueto. I turbamenti psicologici di una famiglia disadattata che gioca con la morte sembrano avvicinare il personaggio di Joe inserendolo in un circolo vizioso ammorbante nel quale sembra sguazzare con sommo piacere. Joe è un personaggio quasi infantile dietro la pelle da uomo duro; personaggio enigmatico e infantile come la giovane e disturbata ragazza protagonista del film, della quale sembra invaghirsi inspiegabilmente. Quando ci si aspetta uno sciglimento e una risposta generale a varie domande preparate durante il film, questo di botto termina, lasciandoti quasi un vuoto e un senso di incompiutezza. Potrebbe essere forse questa l'unica pecca di un buon film, o forse è solamente il tocco di classe del regista, che preferisce lasciare allo spettatore il compito di fornire un suo personalissimo finale.
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cavalcaincubi, ultimo dei lich
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lunedì 19 novembre 2012
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qualcuno lo doveva pur fare!
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TRAMA
Questa è una trama che vive, che ti dice "tu non sei parte del film", già dall'inizio non si può far parte di questa umanità così disagiata, così bassa. Fondamentale il fatto che il film rimane in famiglia, e l'entrata in scena di Killer Joe quasi coincide con la sua entrata in famiglia. Una famiglia che non si può chiamare tale (e qua la regia inizia a mostrare il suo potere): ognuno è un gruppo a sè, nessuno realmente è parte della famiglia. Due scene cercano di smentire ciò e di fornire nuova speranza: la chiacchierata tra Sharla e Dottie e la proposta di Chris alla sorella. La prima viene smentita subito subito dalla sollecitazione di Dottie a trovarsi un nuovo compagno, carine e come merita.
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TRAMA
Questa è una trama che vive, che ti dice "tu non sei parte del film", già dall'inizio non si può far parte di questa umanità così disagiata, così bassa. Fondamentale il fatto che il film rimane in famiglia, e l'entrata in scena di Killer Joe quasi coincide con la sua entrata in famiglia. Una famiglia che non si può chiamare tale (e qua la regia inizia a mostrare il suo potere): ognuno è un gruppo a sè, nessuno realmente è parte della famiglia. Due scene cercano di smentire ciò e di fornire nuova speranza: la chiacchierata tra Sharla e Dottie e la proposta di Chris alla sorella. La prima viene smentita subito subito dalla sollecitazione di Dottie a trovarsi un nuovo compagno, carine e come merita. Il tentativo di dare nuova speranza a sè stesso e sua sorella sembra reggere fino alla fine. Ed eccola qui: LA FINE. Non fa altro che riconfermare tutto il film: Dottie è solo una vittima della crudeltà altrui, coinvolta senza possibilità di contesta, guarda gli altri e le loro immotivate azioni col suo sguardo vuoto e il suo sorriso carico della follia dei suoi familiari, uccide fratello,padre, e all'ultimo il padre di suo figlio. Non si può dare un giudizio che non sia freddo e spietato come un Killer, noi siamo lontani da tanto malessere, non siamo parte del film, e viviamo male questa distanza, in attesa di qualcosa che ci possa unire, qualcosa che non viene mai fino alle morti finali, l'unico gesto sensato del film.
CARATTERIZZAZIONE: rasenta la perfezione. Ansel è un uomo che si guarda morire; Chris è un inetto che piange continuamente il giorno della sua nascita; Sharla.... penso che la parola che meglio la definisce la conosciamo tutti,e a quella aggiungerei "senza scrupoli e senza umanità; Dottie è una vittima di tutti, folle per colpa degli altri che mai ha retto le redini della sua esistenza, Killer Joe.... non mi sento di affibbiargli giudizi apparte che è un freddo e spietato killer (c'è una ritardataria trasformazione finale).
INQUADRATURE: molto buone e cariche di significati.
SCENOGRAFIE: rendono la trama del film, accurate abbastanza per essere definite "molto buone".
DIALOGHI: di straordinaria forza comunicativa, non fanno mai uscire da questa spirale di tristezza.
ATTORI: con una caratterizzazione così solo dei bravi attori avrebbero potuto reggere questo film. E l'hanno fatto. E pure bene! Mi piace da morire Thomas Haden Church (ansel), che ne pensate? I vostri giudizi sono ben accetti.
VOTO ASSOLUTO DEL FILM: 9/10
Killer Joe merita veramente tanto, quindi dividendo tutti i film in 4 categorie in base al punteggio in decimi si ha:0-3; 4-6; 7-8; 9-10.
Relativamente alla categoria cui (secondo me) appartiene (9-10) si ha:
VOTO RELATIVO DEL FILM: 4,5/ 10
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crank
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venerdì 16 novembre 2012
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sulla scia di tarantino , ma lontano anni luce
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sommerso da debiti di gioco un giovane ragazzo con l'aiuto della famiglia (sorella minore, padre e amante di quest'ultimo) ingaggia un killer professionista per far ammazzare la madre e ricevere i soldi dell'assicurazione, ma le cose non vanno per il verso giusto, i soldi non arrivano e quindi non ha la possibilità di pagare nè i creditori nè tantomeno il killer, che decide di fare il lavoro avendo però come "caparra" la sorella minore, essa gli verrà concessa senza troppi indugi dai familiari.
Seguiranno scene miste tra violenza pulp e comicità, ottima l'intro del film, ma man mano che si preosegue nella visione la trama si va a perdere sempre più, fino a scemare completamente, i personaggi non sono tutti ben definiti come ad esempio il padre del protagonista che agli'occhi dello spettatore sembra solo un cafone senza spina dorsale, anche alla scena che si puo' defenire chiaramente "tarantiniana"(verso la fine del film) manca quella genialità a cui ci ha abituati Quentin, essa appare fredda e banale, il finale invece è quasi scontato, unica nota positiva è la domanda che lo spettatore si andrà a porre e cioè se la ragazza deciderà di sparare l'ultimo colpo di pistola.
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sommerso da debiti di gioco un giovane ragazzo con l'aiuto della famiglia (sorella minore, padre e amante di quest'ultimo) ingaggia un killer professionista per far ammazzare la madre e ricevere i soldi dell'assicurazione, ma le cose non vanno per il verso giusto, i soldi non arrivano e quindi non ha la possibilità di pagare nè i creditori nè tantomeno il killer, che decide di fare il lavoro avendo però come "caparra" la sorella minore, essa gli verrà concessa senza troppi indugi dai familiari.
Seguiranno scene miste tra violenza pulp e comicità, ottima l'intro del film, ma man mano che si preosegue nella visione la trama si va a perdere sempre più, fino a scemare completamente, i personaggi non sono tutti ben definiti come ad esempio il padre del protagonista che agli'occhi dello spettatore sembra solo un cafone senza spina dorsale, anche alla scena che si puo' defenire chiaramente "tarantiniana"(verso la fine del film) manca quella genialità a cui ci ha abituati Quentin, essa appare fredda e banale, il finale invece è quasi scontato, unica nota positiva è la domanda che lo spettatore si andrà a porre e cioè se la ragazza deciderà di sparare l'ultimo colpo di pistola.
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(di francesco2)
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leo grimaldi
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domenica 11 novembre 2012
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morte e trasfigurazione
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Film violento e, in alcune sequenze anche osceno, sordido …..ma che tuttavia si lascia vedere, che “non offende” lo spettatore e quando termina ti sembra che sia appena iniziato. !
Sarà che le figure sono tutte fuori misura, iper-realistiche, da non prendere sul serio mentre agiscono e, quindi, anche la crudezza delle immagini, se pure disorienta, non ferisce assolutamente. Capita così di ascoltare in sala risate sarcastiche, battute crasse e pesanti (anche un po’ liberatorie….) che vengono però cancellate dalla forza e dalla perentorietà delle immagini e ti si strozzano in gola……
Crisi della famiglia, crisi dei rapporti umani dunque, e una serie di personaggi tutti “negativi”, persi nella propria desolata solitudine, privi di un qualsiasi progetto costruttivo.
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Film violento e, in alcune sequenze anche osceno, sordido …..ma che tuttavia si lascia vedere, che “non offende” lo spettatore e quando termina ti sembra che sia appena iniziato. !
Sarà che le figure sono tutte fuori misura, iper-realistiche, da non prendere sul serio mentre agiscono e, quindi, anche la crudezza delle immagini, se pure disorienta, non ferisce assolutamente. Capita così di ascoltare in sala risate sarcastiche, battute crasse e pesanti (anche un po’ liberatorie….) che vengono però cancellate dalla forza e dalla perentorietà delle immagini e ti si strozzano in gola……
Crisi della famiglia, crisi dei rapporti umani dunque, e una serie di personaggi tutti “negativi”, persi nella propria desolata solitudine, privi di un qualsiasi progetto costruttivo. Persino la ragazzina “innocente” si presta al gioco squallido della appropriazione indebita, della cieca assuefazione.
Si giunge così a rotta di collo verso il finale, eclatante, devastante ma anche un po’ scontato date le premesse; se non fosse per l’ultima scena che racchiude in germe tutto il film e pone una domanda forte : può l’umanità attecchire in un killer ? può la nostra società ammalata trovare una via di salvezza?
Lo sguardo rapito e sinceramente sognante (sembra) di Joe alla notizia della paternità capovolge clamorosamente tutto l’assunto del film.
La morte della famiglia può riscattarsi nella prole? in una nuova “famiglia” che nasce?
Lo sguardo della ragazza – che chiude il film – non ci dà una risposta o, come è giusto che sia, si apre a tutte le risposte.
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paride86
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domenica 11 novembre 2012
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carino
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Disturbante e intrigante fumettone pulp con picchi di violenza e ironia, talvolta ingiustificati.
Il film brilla, purtroppo, di una certa e fastidiosa misoginia, ma, a parte questo, si lascia guardare con occhio divertito.
Ben interpretato, è pieno di personaggi molto caricati e sui generis.
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Disturbante e intrigante fumettone pulp con picchi di violenza e ironia, talvolta ingiustificati.
Il film brilla, purtroppo, di una certa e fastidiosa misoginia, ma, a parte questo, si lascia guardare con occhio divertito.
Ben interpretato, è pieno di personaggi molto caricati e sui generis.
Un Friedkin brillante e originale che, però, ha fatto di meglio.
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molenga
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venerdì 9 novembre 2012
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un diesel
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questo film è come un diesel: ci mette un po' per esplodere. di notevole c'è una buona interpretazione di tutto il cast, la prima parte non ridicola affidata a McConaughey e anche l'intreccio, non scontato. belle musiche, buona fotografia e una giovane interprete che potrebbe rivelarsi una scoperta.
bello il finale che si riallaccia molto all'originale teatrale
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tony.stark
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giovedì 8 novembre 2012
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forse il far west non è solo un lontano ricordo
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Dovendo grosse somme al locale boss della mala,un ragazzo coinvolge la sua famiglia nel tentativo di assoldare Joe,un investigatore che uccide a pagamento per "arrotondare", allo scopo di eliminare la madre e intascare così i soldi dell' assicurazione sulla vita della donna.Ovviamente, nulla andrà come previsto, e una scia di sangue condurrà i nostri eroi sino al grottesco ed enigmatico epilogo. Ne esce un film guardabile, dalle chiare allusioni tarantiniane, che ci propone un quadro desolante della società e della famiglia americana,mentre sembra suggerire che i singoli individui, o almeno alcuni di essi, siano meglio del tessuto in cui vivono.
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Dovendo grosse somme al locale boss della mala,un ragazzo coinvolge la sua famiglia nel tentativo di assoldare Joe,un investigatore che uccide a pagamento per "arrotondare", allo scopo di eliminare la madre e intascare così i soldi dell' assicurazione sulla vita della donna.Ovviamente, nulla andrà come previsto, e una scia di sangue condurrà i nostri eroi sino al grottesco ed enigmatico epilogo. Ne esce un film guardabile, dalle chiare allusioni tarantiniane, che ci propone un quadro desolante della società e della famiglia americana,mentre sembra suggerire che i singoli individui, o almeno alcuni di essi, siano meglio del tessuto in cui vivono. Alcune scene restano interessanti, come ad esempio l'entrata in scena del protagonista, che appena sceso dall'auto si guadagna il silenzioso rispetto dell' altrimenti intrattabile cane da caccia della simpatica famigliola,i cui componenti sono fin troppo passivi,e difatti falliranno al fatidico momento di agire. Lo spettatore è prtato a simpatizzare con la giovane Dottie e anche con il killer,il cui affetto per lei sembra sincero: egli stesso è in fondo indignato per la facilità con cui i suoi cari gliela hanno offerta (e così ci spieghiamo la metafora del fiume ceduto senza rimpianti dal Texas all' Oklahoma). Il finale è, dopotutto non a sorpresa, vago e interpretabile, e ci si chiede se la ragazza avrà la forza di premere (tra l'altro per l'ennesima volta) il grilletto. E proprio negli ultimi secondi della pellicola ci si imbatte in una rivelazione davvero poco influente, ossia quella della gravidanza della bionda fanciulla.L' unica spiegazione plausibile è che sia l' occasione per annunciare un possibile sequel, con una nuova generazione in azione.Staremo a vedere. Voto:2/5
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gianbond
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lunedì 29 ottobre 2012
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(in)sane emozioni
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Ecco finalmente un gran bel film che rilascia emozioni sequenza dopo sequenza. Se patite il sangue anche se altrui, anche se surrogato con qualche sostanza rossastra, lasciate perdere perchè ne corre in abbondanza. Ma se siete maturi e solidi e non confondete la finzione con la realtà e in fondo vi divertite assai se i guai e il sangue sono degli altri (siate sinceri, siete tutti così, come me:-),allora godrete assai come e più di quando avevate visto "Le jene", perchè qui c'è anche da ridere e qualche spruzzata di sesso genuino vecchio stampo e un po' surreale, stile Russ Mayer per intenderci.
Insomma in una società dove tutto è diventato virtuale soprattutto le emozioni, vedere un po' di vecchia cara rossa carne in tutte le salse e i generi cinematografici (compresa quella di un pollo) non può che fare buon sangue.
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Ecco finalmente un gran bel film che rilascia emozioni sequenza dopo sequenza. Se patite il sangue anche se altrui, anche se surrogato con qualche sostanza rossastra, lasciate perdere perchè ne corre in abbondanza. Ma se siete maturi e solidi e non confondete la finzione con la realtà e in fondo vi divertite assai se i guai e il sangue sono degli altri (siate sinceri, siete tutti così, come me:-),allora godrete assai come e più di quando avevate visto "Le jene", perchè qui c'è anche da ridere e qualche spruzzata di sesso genuino vecchio stampo e un po' surreale, stile Russ Mayer per intenderci.
Insomma in una società dove tutto è diventato virtuale soprattutto le emozioni, vedere un po' di vecchia cara rossa carne in tutte le salse e i generi cinematografici (compresa quella di un pollo) non può che fare buon sangue.
Chi ha orecchie..
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